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Autore: Netmine    11/04/2013    8 recensioni
La sirena guardava la principessa con uno strano sguardo che essa non riuscì ad intendere "Si principessa, l'acqua è la mia fonte di conoscenza. Qualunque cosa tu voglia sapere, lei te la svelerà.. Basta solo che tu ti immerga in queste brune acque e lei, fondendosi con te, ti svelerà i più nascosti segreti del mondo"
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'era una volta, in un paese molto lontano, una principessa di marzapane. Il suo nome era Pan di Zenzero, indossava sempre vestiti di confetti turchesi e azzurri e i suoi capelli erano bianchi come la panna.
Nel regno della principessa Pan di Zenzero non avvenivano sventure da secoli e l'intera popolazione di Marzapane viveva in serenità e tranquillità. 
Un brutto giorno d'estate, la principessa si recò al lago Thè all'arancia, dove vivevano le sirene rosse più belle di tutto il paese; solo i marzapanesi con una forte volontà potevano resistere al potere ammaliatore delle loro parole.
La principessa Pan di Zenzero non aveva mai parlato con una sirena, men che meno con una di quel lago, ma era sicura di poter resistere alla loro influenza. Così, quando vide una sirena seduta su uno scoglio di carbone dolce, intenta ad asciugarsi al sole e a cantare con gli uccellini di pasta reale che le volavano intorno cinguettando felici, le si avvicinò e, quando fu a portata di udito, si decise a rivolgerle la parola. "E' una bella giornata, non trovi?" La sirena non si volse a guardare Pan di Zenzero e non le rispose. Quest'ultima, credendo che la sirena non l'avesse sentita, ripetè la domanda con un tono un po' più alto.
Il canto della sirena si interruppe, ma essa non si volse "Ti avevo già sentita, principessa Pan di Zenzero"
Pan di Zenzero rimase stupita e un pizzico di paura la pervase  "Come fai a conoscere il mio nome? E qual'è il tuo?"
"Il mio nome non te lo svelerò e conosco molte più cose di quanto non immagini, mia ingenua principessa"
"Come?...Come fai?" La paura di Pan di Zenzero era divenuta curiosità.
"L'acqua è una grande fonte di sapere"
"L'acqua? E' stata lei a svelarti la mia identità?" si avvicinò lentamente all'acqua e allungò verso di essa un braccio che ritrasse appena in tempo per non bagnarsi.
La sirena guardava la principessa con uno strano sguardo che essa non riuscì ad intendere "Si principessa, l'acqua è la mia fonte di conoscenza. Qualunque cosa tu voglia sapere, lei te la svelerà.. Basta solo che tu ti immerga in queste brune acque e lei, fondendosi con te, ti svelerà i più nascosti segreti del mondo" La voce della sirena aveva un forte potere ammaliatore e Pan di Zenzero sentì la volotà sciamare dal suo corpo, lasciandola alla sua mercè. 
Ma, con un ultimo sprizzo di volontà, riuscì a replicare "Ma se vi entrerò, morirò! Non posso immergermi nelle brune acque del lago.. Dovrò accontentarmi di quello che so"
La sirena ebbe un accenno di rabbia, appena visibile sul suo volto, che represse repentinamente e che non confluì nel tono della sua voce "Non c'è una domanda che vi ponete da tempo e per la quale non avete ancora trovato una risposta? Non c'è niente che vi preme sapere, mia cara principessa? Niente per la quale valga la pena di correre qualche rischio?"
"Io... Mi sono sempre chiesta che fine abbiano fatto i miei genitori, perché mi abbiano lasciata così, e nessuno mi ha mai saputo dare una risposta... Pensi che potrei trovare la risposta che cerco?"
"Non lo penso, principessa. Ne sono certa!"
Pan di Zenzerò sporse nuovamente la mano verso le calde e brune acque del lago e sussurrò "Forse, se mi immergo solo per poco tempo, non mi succederà nulla.." Si sporse fino a toccare l'acqua.
Quando il caldo liquido cominciò a renderle il braccio molle, Pan di Zenzero ritrovò la ragione, ma era troppo tardi. La sirena si sporse dallo scooglio di carbone, facendone cadere alcune scaglie per terra, e, con il volto contorto in una maschera di crudeltà, spinse la principessa nel lago.
Rise cupamente "Principessa, volevi sapere cosa è accaduto ai tuoi genitori? Ebbene, hanno avuto la stessa fine che tra poco toccherà a te!" Detto questo, la sirena tornò a sedere serenamente, guandando la principessa inzupparsi lentamente per qualche secondo. Dopo di che, la principessa venne sollevata in aria da una grande mano rosa e, negli ultimi sprizzi di coscenza, scorse il volto di una ragazza con lunghi capelli biondi e occhi azzurri come gli zuccherini del suo vestito, poi le fauci della ragazza si chiusero e le mozzarono il corpo dal bacino in giù.
Prima di morire, Pan di Zenzerò riuscì a pensare solo a quanto era stata ingenua e a chiedersi se le ultime parole che le aveva rivolto la sirena fossero vere. Le fauci della ragazza si chiusero una seconda volta sul corpo martoriato di Pan di Zenzero, privandola della sua dolce vita zuccherosa.
   
 
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