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Autore: onedirauhl    12/04/2013    4 recensioni
paparazzi e persone famose non sono mai andate d’accordo.
ma se il tuo capo ti offrisse l’opportunità di avere una rubrica tutta tua sul Vanity Fair a patto che tu debba intrufolarti nella vita del famoso cantante Justin Bieber,rifiuteresti?
Beh,Arwen ha accettato.
Una cosa è certa: non ci sarà un bel lieto fine.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                   BRANO MUSICALE SCELTO♫ 
                                   



#ARWEN
“Carter?” alzai la testa di scatto,sobbalzando.
Mi ero quasi addormentata. Dopo mezz’ora di attesa a fissare il vuoto può anche capitare.
“si accomodi” mi annunciò la segretaria.
Mi alzai di malavoglia ed entrai nell’ufficio di Judith.
Passavo troppo tempo in quest’ufficio,più del dovuto. Potrebbe nuocermi alla salute.
“novità?” domandò a bruciapelo la persona che in quel momento detestavo di più al mondo.
mi limitai ad annuire e poi presi a parlare
“è andato tutto come previsto,ho il suo numero. Ora devo solo stringere amicizia con lui-- ”
“ed è questa la parte più difficile,sicura di farcela?” mi interrompe lei. sicura di farcela?,PFT.
Devo esserlo per forza. Anche perché se fosse il contrario,dovrei lo stesso farcela.
lei e le sue domande retoriche: patetiche.
“ovvio” mi sforzai di sorridere.
“vorrei solo che accorciassi i tempi..mi è arrivata voce che “people”,il giornale a noi concorrente, si sta già mobilitando” dice lei sospirando.
Di certo non mi conquisto la fiducia di una persona da un giorno all’altro.
Peccato che Judith,probabilmente, non conosce neanche il significato della parola fiducia.
E’ abituata a trattare tutti come dei tappetini per pulirsi i piedi.
“non vorrei ci soffiasse l’esclusiva..”aggiunse per poi guardarmi. Si aspetta sicuramente che io dica “non succederà mai”.
“farò del mio meglio” decisi di non aggiungere altro per non prolungare ancora questo discorso che mi metteva a disagio.
mi guardò con aria soddisfatta e capii da come mi guardava che era arrivato il momento di congedarmi,e in fretta anche. Che sollievo.

Erano passate due settimane dall’incidente e ormai tutti i piccoli graffietti che avevo sulla fronte si erano risanati e di loro non ne era rimasta neanche l’ombra. Fortunatamente.
in queste due settimane non avevo trovato ancora il coraggio di parlare a Lucas.
Data la reazione di Karen avevo timore che succedesse lo stesso anche con Lucas.
Così mi sto limitando ad evitarlo,utilizzando la solita scusa “ho davvero troppo lavoro da finire oggi” e sinceramente mi piange il cuore a doverlo fare.
Ma sono fatta così. Sono una fifona,il coraggio non è che sia una delle mie migliori qualità.

Il meccanico mi ha chiamato poco fa dicendomi che le due auto sono riparate e ora mi tocca andare anche a prendere l’auto di Justin.
Così decisi di interrompere i miei pensieri e di andare a ritirare le auto.
mi vestii velocemente quando mi ricordai che avrei dovuto avvisare Justin,dato che l’auto era la sua.
Di certo non potevo tener parcheggiata una ferrari sotto casa.
I miei vicini avrebbero pensato che sia un evasore fiscale o che collabori con la mafia e organizzazioni simili,dato il mio modesto stipendio.
il problema era uno: non so dove diavolo ho messo il numero di Justin,e la cosa non è molto confortante.
Lo avevo trascritto su un pezzetto di carta,ma poi.. il vuoto totale. Si può essere più cretini?
rovistai in tutti i cassetti,controllai in ogni angolo e in ogni giacca,ma del fogliettino nemmeno l’ombra.
Mi lascia cadere sul divano e con le mani mi coprii la faccia. Dai arwen,pensa,non può essere scomparso. O forse sì.
“bella merda..” borbottai.
Mi alzai e decisi di dare un’ultima occhiata.
Forse speravo che comparisse da un momento all’altro,ovviamente invano.
Mi sforzai di ricordare da quali numeri fosse composto ma ovviamente era un’impresa impossibile.
afferrai il telefono tra le mani appena lo sentii vibrare.
“pronto?” dissi visibilmente seccata.
“non è giornata?” disse una voce che conoscevo troppo bene.
“Karen, è la peggior giornata di sempre..dopo il giorno dell’incidente ovvio”
“quella non la batte nessuno” disse per poi ridacchiare.
ci fu un attimo di silenzio quando mi si accese una lampadina.
“karen,tu hai ancora il numero di Justin?”
“il numero di Justin? Il cantante?”
“ovvio,c’è qualche altro Justin?” dissi ridendo.
“in tutto il mondo sì” disse lei sarcastica “comunque dovrei averlo nel cassetto,perché?”
“SEI LA MIA SALVEZZA!” urlai scattando subito in piedi.
“oh,grazie. Non è la prima volta che me lo dici”
“puoi dettarmelo? Urgentemente” dissi frenetica.
Sia lodato il momento in cui mi chiese di segnarsi il numero.
“che hai combinato stavolta?”
“l’ho perso..”
“sempre la solita,se non ci fossi io..”
“modestia fatta persona tu eh” dissi sarcastica. Da una parte aveva ragione però.
Dopo avermi dettato il numero non persi un secondo e lo chiamai.
Nel frattempo mi avviai all’officina. Il telefono squillava a vuoto.
Figurati se Justin Bieber si degna di rispondere a telefono,ha di meglio da fare pensai alzando gli occhi al cielo.
le auto erano state riparate alla perfezione. Dell’auto che avevo “preso in prestito” per l’incidente non c’era già nessuna traccia.
La “Vanity Fair” è probabilmente già venuta a ritirarla.
così mi trovai lì,come una scema,imbambolata davanti alla Ferrari.
Avrei dovuto sul serio guidare,anche se per pochi metri,in quell’auto? avevo anche solo paura di sfiorarla per paura di rovinarla.
Il carrozziere mi riportò alla realtà.
“c’è qualcosa che non va? È perfettamente come prima..”
“no,non è per quello. Ha fatto un lavoro impeccabile” ammisi sorridendo.
In quel preciso istante il telefono squillò. Oh,il numero di Justin,si era degnato di richiamare almeno.
Mi presi due secondi per ricompormi e per non far trasparire a Justin il fatto che non mi era per niente simpatico.
“pronto?”
“sono Justin”. Come se non lo sapessi,l’ho chiamato minimo cinque volte.
“lo so,volevo solo avvisarti che l’auto è riparata”
“come sta?” mi fermai un attimo.
Avevo quasi il dubbio che lo avesse chiesto a me,perché solitamente una persona chiede “come stai?” ad un’altra persona.
Ma era ovvio che lui si riferisse alla sua auto.
“meglio di me sicuramente” dissi cercando di non sembrare troppo antipatica
“ottimo,quando posso venire a riprendermela?”
“facciamo tra mezz’ora sotto casa mia” sentii Justin sospirare.
Probabilmente non aveva alcuna voglia di muovere le sue chiappe d’oro da dov’era.
“puoi anche mandare qualcun altro a ritirarla,non sei obbligato a venire tu” dissi decisa.
Se gli sta frullando in testa il pensiero che sarei dovuta andare io da lui si sbagliava,e di grosso anche.
“nono,è la mia auto e non la vedo da due settimane,verrò io. dimmi dove?” manco fosse una persona.
Gli uomini e le auto,pft.
“s. vista street”
“okay,tra mezz’ora?”
“si” conclusi secca. La conversazione si stava prolungando troppo e io avevo solo mezz’ora per preparami psicologicamente a guidare una Ferrari per la prima volta in tutta la vita(forse anche l’unica)e  preparami un discorso che potesse far uscire dalla bocca di Justin le parole che avevo bisogno di sentire per l’articolo.
“a dopo allora” aggiunse lui.
“a dopo” e attacchiamo entrambi.
Riposto il telefono in tasca ripresi a guardare la Ferrari.
Se non lo faccio ora,lo farò tra due minuti,cinque,ma dovrò comunque farlo.
Il carrozziere mi consegnò le chiavi con la ricevuta. Feci un respiro profondo ed entrai.
Speravo solo di non farmi prendere la mano e spingere troppo sull’acceleratore perché di incidente me ne basta e avanza uno.

Dopo dieci minuti ero sotto casa. Forse ora capisco perché Justin ci tiene tanto a quest’auto,è meravigliosa.
Chiusi di malavoglia la portiera poiché avrei voluto fare un altro giro,ma tra dieci minuti sarebbe dovuto arrivare Justin,quindi mi misi l’anima in pace.
In quei dieci minuti non feci altro che afferrare il mio mp3 e ascoltare un paio di canzoni,pensando a come avrei potuto estorcerci quella confessione dalla bocca.
erano passati trenta minuti,e ormai il “paio di canzoni” erano diventate quindici.
Non potevo passare tutta la mia esistenza ad aspettare che Justin si presentasse. Cercai di mantenere la calma,ripensando al motivo per cui stavo facendo tutto questo: il posto in redazione.
Mentre addentavo un panino sentii squillare il cellulare. FINALMENTE.
“sono qui sotto,tu dove sei?”
“un minuto ed esco”
“okay” e riattacca. Afferrai le chiavi e con tutto il panino uscii fuori da casa.
Di certo non potevo interrompere un momento sacro come quello del cibo.
Uscendo gli andai incontro. Impeccabile e con un sorriso stupendo come sempre.
“puntuale come un orologio svizzero” dissi sarcastica quando fui abbastanza vicina a lui.
“piccoli imprevisti” si limitò a giustificarsi,sorridendo.
Mi continuavo a domandare su come avrei fatto ad avere quelle dichiarazioni.
“dov’è l’auto? non vedo l’ora di rivederla” chiese a bruciapelo.
“sul retro” dissi,facendo segno di seguirmi.
gli consegnai le chiavi e lui si mise subito ad osservarla,con gli occhi che gli brillavano.
“ti è mancata così tanto?”
“ho rischiato di perderla” disse con una voce così ovvia,che quasi sembravo io la scema.
“voi uomini e le auto..” borottai. Il mio sguardo cadde poi sulla sua gamba. Il gesso non c’era già più.
“va meglio con la gamba?” chiesi cercando di guadagnare tempo.
“si,e a te?”
“si,a parte il trauma che credo non dimenticherò mai,tutto bene” dissi accennando un sorriso.
“avevi un taglio profondissimo qui” disse sfiorando la fronte con il dito,indicando il punto dove avevo il taglio. di certo non c’era bisogno del suo occhio attento per notarlo.
“ARWEN?” sentii una voce chiamarmi. Una voce che,purtroppo conoscevo bene. Il mio cuore prese a battere.
Questa giornata si piazza senza dubbio al secondo posto come peggior giornata della mia vita.
“Lucas..” dissi voltandomi e cercando di apparire il più rilassata possibile. I
n realtà ero perfettamente il contrario.
Lo avevo evitato per tutti questi giorni perché non sapevo come spiegargli quello che stavo facendo per via di Judith.
Ma non posso spiegarglielo ora. con Justin presente. MERDA.

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salve a tutti!
rieccomi col quinto capitolo della mia ff! l'ho scritto e poi l'ho subito pubblicato altrimenti chissà quando l'avrei fatto OuO vi ringrazio per le vostre recensioni e anche per il fatto che  continuate a seguire questa storia nonostante non sia un granchè.

alla prossima,e grazie ancora! xx
ps:grazie anche a chiara dai capelli rossi

  
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