- The "secret" kiss -

Un ragazzo dai capelli verdi, legati in tal modo da assomigliare a orecchie da coniglio e occhi del medesimo colore, stava bussando alla porta di una camera.

La stanza apparteneva al suo amico(amato) Saru, un ragazzo dai ribelli capelli chiari e occhi color violetto.

Era la decima volta che il verde bussava, ma dalla stanza non proveniva nessun segno di vita.

Così il ragazzo si era messo a digitare, sulla tastiera per aprire-chiudere la porta, la password.

Lui ne era a conoscenza perchè, insieme all'albino, l'avevano scelta.

Come da logica, la serratura era scattata e la porta si era aperta, lasciando che uno spiraglio di luce s'infiltrasse in quella stanza buia.

Quello che Fey vide lo fece sorridere.

Le tapparelle delle finestre erano ancora abbassate, segno evidente che Saru non si era ancora svegliato.

Infatti il corpo dell'amico giaceva sul letto a baldacchino posto al centro della stanza, immerso ancora bei suoi sogni.

Il verde lo sentiva respirare ritmicamente, in contemporanea con l'alzarsi e l'abbassarsi del busto.

Fey si era avvicinato cautamente al letto notando, con quella flebile scia di luce che proveniva dall'esterno, la buffa "posa" dell'amico.

Innanzitutto era messo obliquamente. Aveva la pancia in su, con la mano destra sotto la testa e l'altra lasciata a penzoloni al bordo del letto. Le gambe divaricate, abbandonate anch'esse a penzoloni.

Il volto era rilassato, corniciato da alcuni ciuffi color panna che gli ricadevano un po' disordinati sulla fronte.

Le coperte erano tutte ammucchiate ai piedi del letto e il cuscino pure.

Il ragazzo dai capelli verdi si mise seduto sul letto, facendo attenzione a non disturbare il sonno di Saru.

<< Certo che sei proprio un bambino >> mormorò Fey spostando i capelli dal volto dell'albino.

Si era alzato dal letto, emettendo il tipico rumore di molle, per poi afferrare le coperte da terra e posarle sul corpo dell'amico.

Dopo aver compiuto tale gesto si era fermato a osservare di nuovo Saru.

Sembrava davvero un bambino.

Di solito si mostrava forte, fiero e sicuro di sé, ma in realtà era un bambino, un dolce bambino.

Così il verde si era appostato meglio alla sagoma di Saru e si era abbassato per donargli un tenero bacio sulle labbra.

Un bacio che sapeva di segreto.

Fatto questo Fey si era diretto verso la porta, per uscire.

Una volta fuori dalla stanza buia dell'amico, chiuse la porta alle sue spalle, stando attento a non provocare rumore.

Intanto un ragazzo a noi conosciuto, dai capelli

bianchi e uno “strano sorriso” stampato in volto,

apriva gli occhi

rivelando due ametiste.




























Note finali:
Una SaruFei gente, perchè loro possono.
E' un piccolo spacco di vita quotidiana
e spero di essere riuscita nel mio intento.
Spero di ricevere qualche commento :D
Un abbraccio abbraccioso,
Alice