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Autore: Eriok    13/04/2013    4 recensioni
Narra di una particolare e complicata storia d'amore tra Ami e, stranamente, Minori. Lo so, coppia improbabile, ma nell'anime ci sono strani messaggi subliminali che tratterrò con accuratezza nella storia.
Avviso che non avrò un aggiornamento preciso, e se l'ispirazione manca inserirò l'avviso di incompiuta.
Ringrazio comunque per chi scriverà o soltanto leggerà questo tentativo di storia.
Buona lettura.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Ami Kawashima, Minori Kushieda, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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♀ L’amore fa brutti scherzi ♀

Capitolo 2

 

«Ami, sei in ritardo.» mormorò il suo datore di lavoro, un uomo barbuto sugli anta, occhiali scuri sugli occhi.

«Chiedo scusa.» mormorò con voce atona, e scivolò veloce in camerino, spogliandosi. La truccatrice e l’acconciatrice volarono su di lei, appena indossato l’intimo giusto, e fecero il doppio del loro lavoro in metà del tempo, senza consumare parole. Ami si fece coccolare, con volto austero, conscia che quelle donne, frenetiche nel loro lavorio, invidiavano lei e la sua bellezza. Sorrise appena, dentro di sé, uscendo dal camerino pronta per il set.

«Bene, ricordati, non sorridere, e sii sensuale.» gli intimò l’uomo e lei, per risposta, si leccò le labbra.

Click.

 

Minori, guidando come una pazza, di fretta per raggiungere la biblioteca ancora aperta, sbirciò il cartellone - enorme - pubblicitario di una nota marca di vestiti succinti.

Ami, in una gigantografia, la guardava con occhi languidi, le labbra e la lingua - la sua saliva sul suo seno - giocavano allegramente con un ghiacciolo di dubbia forma.

La rossa ignorò apertamente il cartellone. Ricordava ancora di quando Ami, presa dallo sconforto di non avere più lavori, si era buttato sul diventare una pornostar.

Ricordò ancora le lacrime di lei alla fine del set. E di come l’aveva stretta a sé. E di come l’aveva consolata. E baciata.

 

«Ti avevo detto che era meglio evitare, Ami!» le diceva la rossa, sia di capelli che di pelle, arrabbiata con la donna dagli occhi blu che ora piangeva.

«NO! Ho bisogno di soldi! E questo è l’unico lavoro che per ora mi hanno offerto. Farò il mio dovere di attrice e finirò questo video. Ma sarà il mio primo ed ultimo.» ribadì la donna, asciugandosi le lacrime e sfiorandole un bacio.

«Grazie. Sei gentile con me, Minori.».

Quello fu il primo di una lunga serie...

 

“Non sono gentile.” Pensò, scivolando veloce con la sua moto da strada tra le macchine bloccate “Sono solo innamorata di una donna troppo fredda da scaldare.” E tra il vento e i fiocchi di neve.

“È come la neve...” e sorrise, ricordando gli occhi penetranti della donna “...io voglio diventare la sua primavera, una rinascita, proprio come il sole rosso scioglie la più fredda delle nevi.”.

Il cellulare squillò, Minori schiacciò un bottone alla cinta.

«Pronto, qui parla Minori!» urlò al microfono interno al casco.

«Minorin! Sono Taiga!» la rossa quasi inchiodò in mezzo alla strada.

«TAIGA! QUANTO TEMPO!» trillò «Dove sei?! Non dirmi che sei...».

«Sì, sono tornata...» mormorò la piccola donna dai lunghi capelli castano chiaro, un leggero sorriso malinconico si colorò sul suo volto, come un dipinto appena tratto. Riuji, in tralice, sorrise della bellezza di lei. Udì l’esclamazione di gioia dell’amica anche dall’altra parte della stanza. Taiga allontanò la cornetta, per non perdere l’orecchio.

«Ci possiamo vedere? Mi manca, il nostro vecchio gruppo...» disse, poi ribadì, per non perdere la faccia «Ovviamente, la chihuahua schema non è invitata.».

Minori sorrise, ripartendo dal semaforo, diventato verde.

«Non preoccuparti Taiga, invito io Ami... sai, abbiamo legato molto, dopo che abbiamo finito il liceo...» mormorò, abbassando il tono di voce. Si tinse di dolce malinconia.

«Uffa, puoi anche fare a meno.» borbottò la donna in risposta, mentre Riuji la guardava storto «E va bene, accetterò la sua presenza, ma se protesta se le cerca. Ho affilato le unghie solo per lei.» Minori rispose con una risata spropositata.

«Va bene, ti mando una mail quando avrò la conferma.» e salutò l’amica di vecchia data.

Minori sorrise, ritrovare una vecchia amica, ora che aveva tanta confusione nella sua vita, le avrebbe fatto bene. Rimembrare i vecchi ricordi le faceva bene.

“Almeno allora ero felice, con un semplice amore non corrisposto...”.

Riuji, nella sua mente, era ancora un prezioso amico da cui andare a ridere ogni tanto, quando andava in crisi e desiderava la morte. Sui polsi ancora le vecchie cicatrici.

“Ora invece, è tutto più complicato...”.

Minori ricordò il sapore salato dell’intimità di Ami. Era così bello vederla affannarsi e trillare per il solo movimento della lingua...

“...Mai, mai innamorarsi della tua scopamica.”.

 

«Ecco, sono stata gentile con la chihuahua scema, sei contento?» ruggì sottovoce la donna, avvicinandosi gattonando all’uomo disteso sul tatami. I loro occhi si incontrarono, e il castano si mischio al nero.

«Sarebbe meglio, sai... ha passato un brutto periodo, per colpa del lavoro...» ricordò di come Minori era venuto da lui, in lacrime, chiedendo di aiutare Ami ad uscire dal giro.

«Lo so...ma non ci riesco, è più forte di me. Se fossi stata presente, in quel periodo, avrei soltanto preso a pesci in faccia quella lì...» disse, diventando leggermente rossa «Cioè, dico, come puoi fare una cosa del genere...per finta.» mormorò, nel rossore. L’uomo sorrise, baciandola a tradimento.

«Ehi, che fai?!» ringhiò la tigre, presa alla sorpresa.

«Sotto quella scorza di rabbia, sadismo e indifferenza, ma proprio in fondo in fondo c’è veramente una donna buona e che si preoccupa davvero per le persone che ama.» rispose l’uomo, portandosi a sedere. Taiga, nel suo rossore, sbuffò, non sapendo cosa ribattere, quando lui la guardava con quegli occhi. Erano pieni di tutto. Lì, dove la gente vedeva un teppista, lei vedeva solo amore. E lì, in quell’angolo del suo sorriso, si congiungeva con gli occhi piccoli e neri, pozzi profondi di vero amore e dolce dipinto.

Lo baciò di foga, vergognandosi e stupendosi nel mentre per il suo ardire. Il rossore del suo volto si mischiò a quello di lui, continuando il bacio e rendendolo più appassionato.

Per Taiga, nel piccolo appartamento di Riuji, faceva sempre troppo caldo.

 

 

 

WOW! Sono stata letteralmente sorpresa dalle recensioni e dai pollici alzati per questa storia! O_O

Grazie! E io che pensavo che questa storia non avrebbe alzato nessun polverone, visto l’enormità di storie su Taiga e Riuji....^_^”

Chiedo scusa per la lunga attesa, ma altre storie (e anime/manga nuovi da guardare/leggere ** + vita privata) rallentano molto i miei aggiornamenti, ma non disperate! Non abbandono mai una storia!

Le parcheggio soltanto u.u anche se a volte in sosta vietata ^^”

Ancora un enorme GRAZIE a tutti/e!

 

   
 
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