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Autore: Rainsoul    02/11/2007    5 recensioni
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Epilogo
DAL CAPITOLO: "PERCHè CERTE COSE NON CAMBIANO MAI..." .
-Ma tu leggi sempre?!- domandò la ragazza, allibita.
-Er... Io...-
-Ok, lo prenderò per un sì.-
-E' solo...- tentò, esitante.- Dormivi.-
-Sai, professore, qualcun altro in queste circostanze sarebbe rimasto a guardarmi, in estasi, fino al mio risveglio.-"

Metti una sera a cena un'auror imbranata e un lupo mannaro compassato. Aggiungi un cane nero impiccione e fastidiosamente adorabile... e una convivenza un po' particolare!
Avviso: AUMENTO DI RATING! RATING ARANCIONE! ATTENTI! ATTENTI! ATTENTI!
Ok, basta così...
Guida alla lettura: gli avvenimenti descritti in questa storia sono ambientati durante il quinto libro, ma se ne sconsiglia la lettura a chi non abbia finito "Harry Potter e il Principe Mezzosangue", e non voglia rovinarsi la sorpresa.
Tutti i personaggi qui rappresentati appartengono a mamma Row. Non scrivo con fini di lucro. La storia appartiene a me, in quanto frutto del mio lavoro. Some rights reserved.
Genere: Romantico, Commedia, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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1

1.METAMORFOSI, PASSATEMPI E VIGILANZA COSTANTE

-Lunastorta...?
-Mmmh.
-Che stai facendo?- chiese Sirius Black all’amico che gli sedeva accanto.
Già da dieci minuti gli stava lanciando occhiate significative, condite da sonori sbuffi di insofferenza.
-Non saprei, Felpato. Sono seduto in poltrona, ho un libro in mano e il mio sguardo si sposta ritmicamente da sinistra verso destra… Cosa credi mai che stia facendo?- rispose Remus Lupin, senza staccare gli occhi dalle pagine polverose.
Aveva riconosciuto quel tono da ragazzino insofferente, sempre più frequente negli ultimi tempi, e avrebbe cercato di finire il capitolo prima che l’impazienza di Sirius glielo avesse impedito in qualche modo piuttosto “simpatico”.

-Umpf, diverrrrtente! Per il tuo bene vecchio mio, giuro che ti stai ammuffendo a furia di leggere quella roba da mausoleo!!!!!!!!-

-M-mmmhhh…-

In fondo mancavano solo un paio di paragrafi. Forse ce l’avrebbe fatta, per una volta.

-Quindi devo desumere che Monsieur Lunastorta concordi appieno col suo degno compare Monsieur Felpato?-

-Ah-a…- l’ultimo paragrafo; doveva accelerare.

-Dunque egli nulla potrebbe obiettare se intervenissi, affinchè cessi la causa di tanto marcire!- esclamò trionfante.

-Sirius, per cortes....-

Ma, prima che la frase fosse compiuta, Sirius si era già trasformato in un enorme cane nero -i cui peli Molly Weasley cercava, invano, di aspirare via da settimane- e gli era saltato addosso, addentando la vecchia copia di "Una vita coi vampiri".

Mettendo mano alla bacchetta, Remus sbuffò spazientito. Quello che stava per fare era esattamente ciò per cui era stato provocato, ma questo lo infastidiva solo in misura trascurabile. Dopotutto, era difficile non fare il gioco si quell'irritante discendente della casata Black!

-Gentile Felpato, Le comunico che mi ha fatto piuttosto innervosire, e come conseguenza del Suo sconsiderato agire, Lei si beccherà una magistrale fattura orcovolante in pieno muso, la quale, ne sono certo, renderà il suo peloso aspetto di gran lunga migliore!- e detto questo, scagliò divertito l'incantesimo in direzione del cagnone, il quale però balzò prontamente di lato, rovinando su un mobiletto di pessimo gusto e dall'aspetto oscuro che finì in mille pezzi.

-COSA DIAMINE STA SUCCEDENDO QUI??-

Molly era appena entrata in casa, giusto in tempo per vedere il disastro che i due maghi stavano combinando.

-Oh Molly cara, che piacere!- fece Sirius, che aveva appena riacquistato le sembianze umane, -Stavamo giusto iniziando una festa, vuoi unirti a noi?-

La signora Weasley gli rivolse un'occhiata avvelenata, poi apostrofò Lupin:

-Remus, anche tu! Invece di tenere a bada questa specie di animalaccio selvatico...-

-Macchè selvatico! Tutti sanno che sono il migliore amico dell'uomo... Bau!- sghignazzò Black.

-Reparo.- disse piano Lupin, ridendo sotto i baffi. La sua espressione dispiaciuta era tutto fuorchè credibile.

-Uff... Non so proprio come fare con voi due; siete quasi peggio di Fred e George, quando vi ci mettete. Per stasera, però, cercate di non distruggere altro: abbiamo la prima riunione dell'Ordine, e mi auguro di non dover evocare troppe sedie nuove.-

-Non capiterà, promesso- sorrise affabile Black -... mamma!- aggiunse sottovoce in direzione dell'amico, strizzando un occhio.



--------------------



CRACK.

Con questo suono peculiare si preannunciò l'arrivo di tutti i membri dell'ordine, che si materializzarono nella cucina di casa Black uno dopo l'altro. Tutti, tranne uno.

In effetti l'ultima persona ad arrivare fu preceduta da un fracasso metallico nell'ingresso, seguito da lugubri insulti del genere "Traditori del vostro sangue!! Lurida feccia immonda!", e un "OOOH, fa silenzio, ti prego, FA SILENZIOOOO!!!"



-Uhm, la nostra ultima ospite dev'essere arrivata... Ottimo!- disse Silente, allegro.
-Un momento!- saltò su Malocchio Moody, -Potrebbe essere un nemico. Sirius, va' a controllare.-
-Sempre che si senta abbastanza... in forma per affrontare quest'improbabile minaccia di intrusione...- commentò acido Piton.
- Come hai detto, Mocciosus???!!-
-Calma, gente...- intervenne Arther Weasley.
-Vado io.-
Remus non aveva nessuna voglia di farsi coinvolgere nell'ennesima lite che l'amico, provato da quella logorante prigionia, stava per iniziare.

Per precauzione sfoderò la bacchetta, e pronunciando "Lumos" fece apparire un fascio di luce in direzione del corridoio.

Nessuno in vista. Eppure, notò, i rumori erano stranamente cessati. Si fece più attento, e procedette con lentezza. Anche le voci provenienti dalla cucina non si sentivano più... sembrava l'effetto di un Muffliato, che andava molto di moda quando lui era uno studente.

All'improvviso sentì un suono alle proprie spalle, e fece appena in tempo a urlare l'incantesimo...

-EXPELLIARMUS!-

Si sentì colpire in pieno petto dalla stessa fattura, la quale gli fece schizzare via dalla mano la sua unica arma. "Maledizione" pensò, "mi sono fatto prendere come un babbeo!".

-Identificati!- gli intimò una voce femminile, che presumibilmente apparteneva alla stessa ragazza che era stata scaraventata contro il muro dalla sua bacchetta.

-Attualmente non mi sembri abbastanza in vantaggio da dare ordini...

E fu in quel momento che pensò: "Che buffa ragazza."
E non solo per il suo aspetto particolare, benchè i capelli rosa brillante fossero decisamente eccentrici, e indossasse una maglietta delle Sorelle Stravagarie al rovescio, sotto un mantello blu notte... no, era qualcos'altro. Forse era stata quell'assoluta determinazione nel tono della voce, del tutto impropria per le condizioni in cui si trovava, che aveva fatto sorridere il mago.

-Cugina, non ti pare inopportuno attentare all'incolumità dei tuoi colleghi?-

-Oh!! Sirius, sei tu! Io... ecco, ho pensato di non correre rischi. Sai, vigilanza costante, eccetera...-

-Esattamente, Tonks! Vedo che inizi ad imparare dal tuo maestro!-

Moody era appena sbucato nel bel mezzo della scena, preannunciato dal toc-toc della sua gamba di legno.

-Immagino che il pavimento di casa mia sia comodo, ma forse potreste pensare di alzarvi e di unirvi a tutti noi in cucina... Lunastorta, hai appena fatto la conoscenza di...-

-Nimphadora Tonks,- scattò in piedi con aria interrogativa la strana tipa, tendendo la mano all'uomo che aveva da poco cercato di neutralizzare -ma in pratica solo Tonks. Auror del Dipartimento.- puntualizzò, con un certo orgoglio.
Lupin le strinse la mano, tirandosi su, e si presentò a propria volta.

-Remus J. Lupin.-

"Lupo mannaro", stava quasi per aggiungere.

-Bene, tutto ciò è davvero molto educato, ma vi dispiacerebbe continuare a fare conoscenza nell'altra stanza? Ci aspettano ormai da una buona decina di minuti.-



----------



La riunione servì a stabilire le strategie e ad organizzare i primi turni di guardia e di pattugliamento.

Il tutto prese un paio d'ore; poi Silente e qualcun altro salutarono, mentre una buona parte dei membri dell'ordine rimanenti si prepararò a cenare insieme nella vecchia dimora.

Quando Tonks si offrì di apparecchiare, Sirius fece una piccola smorfia, che ben presto fu spiegata; in effetti mentre reggeva una ciotola, la ragazza inciampò nell'abbondante risvolto dei suoi pantaloni di foggia babbana, facendo volare buona parte del purè di patate sulla testa di Malocchio.

-Per Merlino! Scusami tanto Moody... Io.. sono inciampata!-


-Che ti prenda un troll! Giuro di non sapere come hai passato gli esami in Segretezza e Appostamento, benedetta ragazza!-

Lupin notò che le radici dei capelli della giovane avevano leggermente virato verso il rosso... Possibile?
Lei intercettò il suo sguardo.

-Mi trovi così interessante?

-Prego...?

-Mi stai fissando.

-Oh... ecco, mi stavo solo chiedendo se tu fossi...

-Oh sì, sono una Metamorphomagus.-
Così dicendo, arricciò il naso in un'espressione concentrata, e in un battibaleno questo mutò in lunghezza, fino a diventare esattamente identico a quello di...

-Severus!- esclamò Lupin.

-Sei innamorato di Mocciosus, Lunastorta? Inizi ad invocarne il nome in sua assenza e non vorrei che... O-OOOH!!-

La signora Weasley lanciò un'occhiata sospettosa in direzione della giovane auror, che i due amici osservavano con un'espressione divertita e un po' ammirata.

-Veramente, Sirius, mi sono ricordato che devo chiedergli un cambio di turno, per martedì, hai presente?- tentò di sviare Lupin.
Sapeva di essere una frana nel mentire, ma contava sulla propria reputazione di persona seria perchè Molly ci cascasse, benchè fosse vero che questa avesse un po' vacillato quella mattina, a causa dell'incidente con il mobiletto.

Purtroppo, la sua voce era fuoriuscita un tantino troppo alta per essere credibile.
Tant'è, la strega si rigirò a servire l'arrosto, anche se sfoggiò l'aria di una a cui non la si fa, e lui si fece scappare un mezzo sorriso.

Dal canto suo, Tonks non sapeva che pensare di quel Lupin, che aveva appena maldestramente inventato una scusa per evitarle una ramanzina.
Per essere strano, era strano.
Quando se l'era trovato davanti, nel buio dell'ingresso di casa Black, aveva cercato di camuffare la propria presenza con un incantesimo che le era stato utile a scuola, durante le noiose lezioni di Rune Antiche. Purtroppo però, invece di fargli abbassare le difese, questo lo aveva insospettito maggiormente, e quindi aveva cercato di disarmarlo. Be', ci era riuscita, per lo meno. Anche se il mago era stato in grado di fare lo stesso con lei: aveva discreti riflessi.
Doveva avere la stessa età di suo cugino, anche se i capelli leggermente ingrigiti potevano ingannare. E un viso segnato.
"Ma quelle cicatrici non gli stanno male, stranamente. Sono così adatte a lui, che non me n'ero nemmeno accorta, all'inizio."
Certo che era una cosa abbastanza assurda da pensare. Scosse leggermente il capo, come per scacciare un moscerino, e tornò a concentrarsi sulla discussione che era stata intavolata dopo la sua piccola dimostrazione.

Chi teneva banco era Sirius Black, come al solito; in quel momento stava parlando di qualcosa riguardante i tempi di Hogwarts, che includeva nella stessa frase i termini "platano picchiatore", "Mocciosus" e "sexy", conditi da una rauca risata.
Era un cugino un po' esibizionista, -con qualcosa di animalesco, veniva da dire- ma di ottima compagnia, bisognava ammetterlo. Un intrattenitore nato!
E aveva un modo di fare così accattivante, che Tonks si ritrovò a ridere a crepapelle senza aver neppure afferrato il senso dell'aneddoto.
Improvvisamente si sentì leggera e un po' euforica, contenta di non dover odiare cordialmente l'ennesimo membro della sua orrenda famiglia.

  
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