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Autore: Clover GD    13/04/2013    5 recensioni
SPOILER PER CHI NON HA VISTO LA 4x18
Un'AU in cui Kurt viene a sapere di ciò che è successo al McKinley.
Hurt/Comfort | Klaine | Tanti (troppi?) feelings
E Rachel Berry si è impossessata della mia mente, facendomi scrivere tutto questo fluff Hummelberry.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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I'm never saying Goodbye to you



Rachel, dimmi che ai ragazzi del Glee è partito il cervello e che questa storia è solo un gigantesco, enorme, sproporzionato scherzo. Che non fa neanche ridere, dovrei farlo presente al signor Schue.” borbotta Santana dal bagno, dove si è chiusa qualche minuto fa.

Non ottiene risposta, perché Rachel è impegnata a reprimere un singhiozzo, mentre legge l'ultimo tweet di Blaine, che è pieno di errori di battitura.

Chissà, forse l'ha digitato in fretta.

Santana prova di nuovo a fare una domanda simile, questa volta perché Kitty (chi diamine le ha dato il suo numero? Che la stronzetta abbia frugato nel cellulare di Quinn a tempo debito?) le manda un messaggio (ché poi, perché diavolo proprio a lei doveva mandarlo?) che riporta pressoché le stesse parole dei tweet dei ragazzi del Glee Club. Non ottiene risposta nemmeno questa volta.



Il telefono di Rachel trilla per un messaggio appena ricevuto. È di Puck.

Posso sapere perché diavolo mio fratello mi ha appena scritto dandomi l'ultimo addio e divagando su una sparatoria al McKinley? Tu sai qualcosa?

Il fatto che non l'abbia chiamata per nome e che non ci siano pronomi o aggettivi al femminile fa intuire a Rachel che il suo vecchio compagno di scuola abbia inoltrato il messaggio a più di una persona.

Poco dopo, Santana soffoca quello che sembrerebbe essere un singhiozzo.

Evidentemente ha ricevuto anche lei il messaggio di Puck.

Rachel riapre Twitter, lasciandosi inondare dai tweet disperati dei suoi vecchi amici.

Sam ritwitta Blaine, e la mora si ritrova a rileggere quel tweet dal quale è iniziata la sua preoccupazione.



@BlaineAnderson

Qluacuno ci dia una mnao- sentiamo spari.dal McKinley!



È terribile trovarsi così lontani da dove si vorrebbe essere.

Kurt, pensa la castana.

Kurt deve saperlo.

Perché, sotto sotto, Rachel ha sempre pensato che l'anima gemella di Kurt sia Blaine, checché possa dirne il coinquilino.



Credo tu debba dare un'occhiata a questo.” gli dice, sorprendendosi del proprio tono piatto.

Kurt afferra il cellulare che lei le sta porgendo, supponendo si tratti di un qualche musical le cui audizioni si terranno fra qualche settimana.

Sul telefonino, però, è aperta la home di Twitter, anche se nessuno dei piccoli pensieri dalla massima lunghezza di centoquaranta caratteri sembra essere interessante.

Posso sapere perché dovrei dare un'occhiata ai numerosissimi tweet di Barbrasbestfan o, in alternativa, ad un tweet di Finn che-” si interrompe un attimo, fissando lo schermo, “Rachel, seriamente? Lo segui?” la apostrofa, con il suo solito tono sarcastico.

La ragazza gli strappa il cellulare dalle mani, arrossendo lievemente.

Dev'essersi aggiornata la time line senza che io me ne accorgessi...” mormora, iniziando a far scorrere il dito sullo schermo, alla ricerca di quello che vuole mostrare all'amico.

Dopo qualche manciata di secondi – e qualche improperio da parte della ragazza, che evidentemente non trova ciò che cerca –, Santana entra nella stanza con il viso sconvolto.

Kurt non fa nemmeno in tempo a chiederle cosa ci sia che non va, perché la mora ha già detto qualcosa.

Una parola, una sola.

Un nome.

Britt.”

L'istante dopo, Rachel ha smesso di rimuginare sulla time line e sta porgendo il cellulare a Kurt, che lo prende subito, decisamente incuriosito.



@BlaineAnderson

Qluacuno ci dia una mnao- sentiamo spari.dal McKinley!



Il momento dopo, la vista di Kurt inizia ad oscurarsi.

Amico o fidanzato che fosse, Blaine è in pericolo di vita.

Di vita.

Fa così strano pensarci, mentre si è a New York, al caldo, accoccolati su un divano morbido.

Quello che prima era il suo ragazzo (e che attende di tornar tale, gli suggerisce un anfratto della mente) è bloccato nella sua vecchia scuola, mentre dei proiettili fischiano nei corridoi.

Kurt è sempre stato astemio, ma in quel momento sente di aver bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, di alcolico. Tenta di mormorare qualcosa, ma dalla bocca non gli escono altro che singulti.

Santana capisce al volo e, seppur tremando, gli versa un dito di qualcosa di cui Kurt non sa né il nome né la provenienza.

Dopo qualche minuto passato a prendere respiri profondi, Kurt si calma, solo per lasciare che i suoi occhi si velino di uno strato nemmeno troppo sottile di lacrime.

Una sfugge alla presa delle sue ciglia e scivola lungo la guancia pallida.

Cosa farai?” gli chiede Rachel, cercando di essere più delicata possibile.

Kurt mugola un non ne ho la minima idea, poi sfonda il muro che si era costruito attorno e comincia a piangere.

Non sa perché, non ha nemmeno voglia di piangere per una persona che non dovrebbe più far parte della sua vita, ma la verità è che Blaine gli manca.

Gli manca come a un passerotto manca la primavera, gli manca tanto da convincersi sempre di più che l'errore di Blaine è stato solo una stupidaggine. Ci è quasi passato sopra del tutto.

Intanto, preso dalla consapevolezza di non aver mai smesso di amarlo completamente, ha lasciato Adam.

Come What May è stata solo l'ultima prova di cui aveva bisogno per capire di amarlo ancora.

Il telefono di Santana trilla, le è arrivato un messaggio da Sam.

C'è una sparatoria. Sentiamo i colpi dal corridoio. Scusami per come ti ho trattata quando ci siamo incontrati in auditorium. Cioè, io non mi scuso facilmente, ma se questo è l'ultimo giorno della mia vita, allora sì, Santana, mi dispiace.

I tre ragazzi si guardano.

Kurt ha ricominciato a piangere, Rachel sta stringendo gli occhi per evitare di farlo, Santana tiene gli occhi bassi e non emette un singolo suono.

Il telefono che suona, stavolta, è quello di Rachel.

È un messaggio di Artie.

Qualcuno sta sparando nel corridoio. Ho paura. Rachel, mi dispiace di aver pensato che tu sia insopportabile. Eri la più forte tra noi. Probabilmente, ora, avresti la situazione in mano.

Un altro singhiozzo, poi è il telefono di Kurt a vibrare.

Il castano si tuffa sul cellulare, sperando in un messaggio di Blaine, ma non è Blaine. È Tina.

Kurt, la polizia ha accerchiato l'edificio. Io sono fuori, ero arrivata in ritardo e non mi hanno fatta entrare. Ti prego, Blaine è lì dentro. Dimmi che ti ha mandato un messaggio o che ti ha chiamato, o tutti i discorsi che abbiamo fatto sono stati inutili.

Ma Blaine non gli ha mandato nessun messaggio, né l'ha menzionato in un tweet disperato.

Altri messaggi, altri tweet, altri stati su facebook seguono questi, ma Blaine non si fa sentire.



L'hanno preso.

È accasciato a terra e sta piangendo.

Io non sono lì.

I pensieri di Kurt sono tanti e sono anche asfissianti, tanto che, pur essendo solo le quattro del pomeriggio, il ragazzo si addormenta.

Lo scattare della lancetta dei secondi dell'orologio scandisce il tempo che passa, durante il quale Rachel e Santana non riescono a farsi una ragione di quel che è successo.

Kurt passa un sonno agitato: si gira e si rigira, arrancando a respirare.



Si risveglia alle sette, con il volto rigato dalla piega del cuscino sul quale ha appoggiato la faccia. Una mano gli sta accarezzando dolcemente i capelli. È quella di Rachel, che, non appena lui alza lo sguardo e lo tuffa nei suoi occhi scuri, tenta di regalargli un sorriso sghembo, che a Kurt ricorda tanto i mezzi sorrisini di Finn.

Devo prendere un aereo.” sussurra.

Lo so.” risponde la sua migliore amica.

Kurt sorride piangendo, perché sa che lei lo appoggerà sempre, qualsiasi scelta lui faccia.

Rachel c'è stata quando lui è stato ammesso alla Nyada; c'è stata quando lui le ha detto di credere di essersi innamorato di Adam; c'è stata quando lui le ha confessato di aver capito che Adam era solo un rimpiazzo; Rachel c'è anche adesso.

Rachel ci sarà sempre, questo è senza dubbio uno dei più rinfrancanti dati di fatto di cui Kurt potrebbe aver bisogno.

La tua valigia è là” mormora dolcemente lei, indicandogli una borsa abbastanza grande da contenere le cose necessarie per un viaggio di due o tre giorni.

E questo è il biglietto” li interrompe, porgendo a Kurt un foglio fresco di stampa, Santana, che evidentemente ha sfruttato le tre ore di sonno di Kurt per prenotargli un volo per Lima.

Devi solamente andare a ritirare il biglietto al check-in. Parte alle quattro di mattina.” gli spiega, e Kurt storce il viso.

Quelli che partono fra le due e le cinque sono low cost.” si giustifica Santana.

Kurt sorride anche a lei.

Tu non vieni?” le chiede il ragazzo.

Era sicuro che Santana volesse rivedere Brittany.

Io non lascio la Berry sola. Appena torni tu, parto io.” risponde.

Lui la fissa per qualche secondo. Per qualche motivo, Santana sta diventando buona.

Lei e Rachel – sta iniziando a pensare – sono una delle migliori cose che gli siano mai successe.





Kurt passa le poche ore di volo respirando affannosamente.

Sto arrivando, Blaine.

Scende dall'aereo, con la borsa ben incollata al corpo, e corre verso il parcheggio dei taxi, sbracciandosi perché qualcuno lo noti e gli faccia segno di salire.

Il tassista conosce bene il posto, lo porta senza problemi davanti a casa di Blaine. Gli dà persino il resto giusto, quando Kurt paga con una banconota da cinquanta dollari.

Sono le sette e quarantacinque di mattina e tutto è così terribilmente familiare.

Il vialetto d'ingresso, la colonnina di legno davanti alla porta dietro la quale si erano dati chissà quanti baci, la porta stessa, scura, alta, che dà ancora un certo senso di protezione.

Chissà se il campanello ha sempre lo stesso suono, pensa Kurt, e sta per premere il bottoncino, quando la porta si apre.

La porta si apre, ne esce Blaine e il tempo si ferma.



Kurt e Blaine si guardano per quelli che sembrano giorni interi.

I secondi passano e le gole si seccano. Poi Kurt lascia cadere la borsa ed apre le braccia, e Blaine si fionda su di lui, stringendolo troppo forte ed inspirando beatamente il suo odore.

Le lacrime arrivano poco dopo, dapprima sono due, poi dodici, poi duecento, poi duecento mila.

Blaine piange tutte le lacrime che non ha ancora pianto, stringendo il corpo di Kurt e lasciando che lui gli accarezzi i capelli quasi morbosamente.

Sono passati mesi dal loro ultimo contatto.

Kurt lascia che una lacrima si appoggi sui capelli di Blaine, poi gli prende il viso tra le mani. Sente il calore delle guance, appoggia il naso al suo ed inspira velocemente, mentre il petto è ancora scosso dai singhiozzi.

Perché?” mormora, tuffando gli occhi blu in quelli straziati dalle lacrime del ragazzo.

Blaine non risponde, così Kurt continua a parlare.

Perché non me l'hai detto? Perché non mi hai scritto, chiamato o mandato un maledettissimo segnale di fumo? Perché, Blaine?” comincia a chiedere, e sente le lacrime riaffiorare.

Blaine continua a stare zitto.

Poteva essere il tuo ultimo giorno su questa Terra, Blaine.” sussurra Kurt, e lo abbraccia di nuovo, bagnandogli il collo con le sue lacrime.

Blaine lo stringe ancora, poi porta una mano ad accarezzargli la guancia sinistra.

Ci eravamo promessi che non ci saremmo mai detti addio.” sospira, e un attimo dopo sta baciando Kurt.

È un bacio disperato, un bacio ermetico che vuol dire tutto e non vuol dire niente.

Nessuno dei due sa come andrà a finire tutto questo.

Sanno entrambi, però, che questo è il miglior inizio che potessero avere.





Ho poco da commentare. La puntata mi ha uccisa, l'ispirazione ha fatto il resto.

Spero veramente che vi sia piaciuta c:

   
 
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