Sentiva i suoi passi che si dirigevano versa la porta, per uscire.
Poi la porta che si chiudeva.
Lei che scendeva le scale che, dagli alloggi al piano superiore, portavano al ristorante.
Lei che infine si muoveva nella sala in cui, sebbene fosse ormai buio, riusciva a schivare i tavoli.
Mousse era nascosto in cucina, pronto ad afferrarla non appena fosse stata a portata di braccia.
Sperava solo di riuscire a sorprendere i sensi della ragazza una volta tanto.
Tre... due... uno...
Presa!
O almeno, gli sembrava di averla stretta a lui... non vedeva la persona che aveva davanti, come prima causa la sua miopia e come causa aggiunta l'aver perso i suoi occhiali.
Di nuovo.
Decise di agire subito, o lei si sarebbe sicuramente ribellata. Perciò comincò a parlare.
-Ascoltami Shampoo! Io ti amo. Te l'ho già detto mille volte, ma tu non sembri comprenderlo. Vai solo dietro a quel mezzo uomo di Ranma Saotome. Io sono molto meglio: grazie alla mia metà animale pensa a quanti cuscini puoi foderare! Bhè, preferirei che non lo facessi, ma se lo desideri potrei anche sopportare il dolore! Comunque, non era questo quello che volevo dirti. Dicevo: oltre a fare del male a me nel profondo del mio animo- e certe volte anche nel corpo-, lo fai anche a te. Sprechi tutte le tue energie,e si vede: insomma guardati! Sei cambiata e, anche se rimani sempre bellissima, non è una cosa buona. Anche se in questo momento non ti vedo perchè non ho su gli occhiali- tra parentesi, li hai visti? Non li trovo da stamattina... va bè, parliamone dopo- lo sento: le braccia solo due stuzzicadenti e sorprendentemente ti sei abbassata! No aspetta, non sottrarti al mio abbraccio! Ho quasi finito non ci vorrà molto. Per starti vicino ho sopportato quella vecchia scimmia mummificata di tua nonna -lo dico con tutto il mio rispetto eh-, il ristorante, le pile di piatti...ma soprattutto la maledizione! Non pensi che avrei potuto tornarmene in Cina e immergermi nella Nannichuan? Ma come vedi -perchè sei ancora qui vero?- sono rimasto. L'ho fatto solo per amore. Quindi te lo chiedo ancora una volta. VUOI FARMI L'ONORE DI ESSERE LA MIA FIDANZATA?-
Un silenzio prolungato trafisse come una spada il cuore del povero Mousse. Poi un sospiro, una pacca sulla spalla.
-Mousse, ragazzo, ho trovato gli occhiali. La dolce Akane mi aveva chiesto di portarteli. Li avevi dimenticati da loro stamattina, quando hai sfidato Ranma per l'ennesima volta. Tieni.-
Questa non era la voce di Shampoo.
Questa non era la voce di una ragazza.
O di una donna.
Indossò quei fondi di bottiglia e finalmente mise a fuoco.
-Grazie vecchiaccio.-
-Ehi, non ti abbattere. Sorridi ad Happy. Su su, non piangere... questo episodio consideralo una prova generale. Dai... senti, prima di venire da te ho fatto un giretto nella camera di Shampoo... Lo vuoi un suo reggiseno?- 
-Come consolazione?-
-Come consolazione.-
-Non dovrei ma... Lo gradirei molto...-
-Prendi.-
-Grazie-
-Oh, di niente. Sai, io ho iniziato così. Una brutta delusione amorosa. Magari un giorno sarai come me! Non ne sei contento?-

Tre secondi dopo un bambino vide dal suo terrazzo una stella cadente particolare: si levava nel cielo di Nerima, volando sopra i tetti, e infine spariva nel firmamento.