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Autore: Silvia_sic    14/04/2013    7 recensioni
“[...] -Ho preso una decisione e non ho intenzione di cambiare idea.- disse secco.
-Certo. L'azienda è sua e può fare quello che vuole, non sarò io a farle cambiare idea. Ma... la conosco troppo bene, Tony, e sono sicura che è stato qualcosa a farle prendere questa scelta. È vero?- domandò, guardandolo negli occhi scuri come le tenebre.
Tony si ammutolì e distolse lo sguardo da quello di lei, credendo che quegli occhi cerulei potessero leggergli dentro. Si sistemò meglio nella vasca, sollevando leggermente il petto sopra il pelo dell'acqua e Pepper notò immediatamente la lucina blu che si sprigionava dal suo torace.
La donna si inumidì le labbra con la lingua, deglutendo faticosamente, incerta se porre una domanda o meno. Alla fine prese coraggio.
-Cos'era quella luce?- Tony la guardò negli occhi, insicuro nel rispondere, ma d'altra parte cosa poteva pretendere? Era sicuro che prima o poi l'avrebbe scoperto. Fece uscire dall'acqua la parte superiore del torace, manifestando il reattore arc al centro del suo petto. -È quel qualcosa che mi ha fatto prendere quella decisione...- ammise amaramente.”
Remake del primo film di Iron Man con qualche sostanziale cambiamento che porterà Tony a prendere importanti decisioni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Obadiah Stane, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 22

 

Alla fine non aveva cambiato idea, nonostante le ripetute suppliche da parte di Pepper nel convincerlo a partecipare alla festa di beneficenza, Tony non aveva ceduto l'osso. Punto primo: odiava le feste di beneficenza erano noiose e senza musica “decente”, come la chiamava lui; punto secondo: non aveva proprio voglia di muoversi perchè voleva sistemare qualche piccolo dettaglio alla sua creazione, a cui si era dedicato per l'intero pomeriggio, perciò in quel momento aveva terminato, così l'unica scusa che gli rimaneva era che non aveva voglia di farsi vedere in giro.

 

Era già sera e stava rimettendo al suo posto l'armatura, naturalmente con l'aiuto di Jarvis.

 

-Signore, preferisce che l'armatura venga deposta integra o la tengo preparata per una missione, dividendola così nelle varie parti per l'assemblaggio?- domandò la voce del maggiordomo virtuale.

 

-Missione...- mormorò Tony fra sé, sorridendo per come quella parola fosse così orecchiabile. -Tienila pronta per l'azione. Occuperà anche meno spazio se divisa tra il meccanismo di assemblaggio. Perciò falla sparire!- esclamò con un sorrisetto soddisfatto.

 

Tony si abbandonò sulla comoda poltrona, osservando rapito le braccia meccaniche se spuntavano sia dal soffitto e sia dal pavimento e che smontavano velocemente l'armatura rossa e oro dallo sguardo minaccioso, facendola scomparire dietro i pannelli.

 

-Non c'è proprio modo di farti cambiare idea?- La voce dolce di Pepper attirò la sua attenzione e subito si girò verso le scale. Rimase folgorato dalla visione che si stava avvicinando a passo lento con i lunghi capelli ramati che le ricadevano dolcemente sulle spalle e sulla schiena, non protette dall'elegante vestito blu che le ricadeva dolcemente sui fianchi in modo perfetto per poi protendersi con uno strascico lungo fino al pavimento.

 

Pepper gli arrivò di fronte, sorridendogli teneramente. Tony la fissò senza dire una parola, non si accorse nemmeno di avere la bocca socchiusa tanto era lo stupore, la richiuse immediatamente in un colpo, per poi alzarsi in piedi per averla alla sua altezza. La guardò negli occhi e sulle sue labbra comparve l'ombra di un sorriso. -Dove ha intenzione di andare vestita così, signorina Potts?- le domandò, facendole un check-up completo dalla testa ai piedi.

 

-Dovere lavorativo, signor Stark. Stringere un paio di mani, sorridere un po', parlare con pezzi grossi ed infine la serata dovrebbe chiudersi. Come dice lei: cose molto noiose.- lo punzecchiò, sorridendogli.

 

-Bhè... avrei una piccola idea per evitare tutta questa noia. E per prima cosa- disse, passando due dita sulla sottile spallina del vestito. -credo che sia opportuno sbarazzarsi di questo meraviglioso vestito che lascia davvero poco alla mia immaginazione.- affermò con voce seducente, facendo scivolare lentamente la spallina di lato, senza togliere gli occhi da quelli azzurri di lei.

 

Pepper poggiò la mano sopra quella dell'uomo, bloccandolo prima che fosse troppo tardi. Neanche lei sapeva quanto avrebbe potuto resistere se le dita di Tony avessero continuato la discesa, solamente quel piccolo tocco l'aveva fatta rabbrividire di piacere. -Devo andare.- disse anche se con molto dispiacere.

 

-E mi lasci qui da solo-

 

-Potevi venire anche tu, dopotutto-

 

-e insoddisfatto?-

 

-è la tua festa! Insoddisfatto?- si fermò a pensarci un po' su, dopodiché annuì convinta. -Esatto! Dovrai aspettare il mio ritorno!-

 

Gli occhi di Tony divennero due fessure e la scrutò per un paio di secondi in silenzio. -So dove vuoi arrivare e la risposta è no. Non cambio idea.- affermò risoluto. -Tenterò di sopprimere il mio istinto... anche se adesso... a questo punto...- La guardò ancora una volta posando gli occhi su ogni parte del suo corpo. -sarà davvero difficile. Sei uno schianto!- affermò mordendosi il labbro inferiore senza riuscir a toglierle gli occhi di dosso.

 

Pepper arrossì a malapena, sorridendo timidamente. Gli diede un casto bacio sulla bocca. -Ci vediamo più tardi.- gli sussurrò a fior di labbra, cosa che mandò Tony fuori di testa. Le cinse il bacino con entrambe le braccia in una salda stretta che la costrinse ad aderire perfettamente al torace dell'uomo.

 

-Così però giochi sporco!- esclamò lui, cercando le labbra di lei, che di certo non oppose resistenza, pregustandosi quel bacio mozzafiato che aveva il sapore di Tony. Il suo Tony.

 

D'un tratto, però, si rese conto di trovarsi sul punto di cedere e di certo non voleva darla vinta a quell'uomo così testardo. Si allontanò dalle sue labbra, poggiandogli le mani sul petto. -Tony, no! Devo andare.- protestò con voce autoritaria, mentre lui le lasciava una scia di teneri e dolci baci sulla linea del collo, che la fece fremere per un istante. Gli prese il viso tra le mani, sollevandolo per guardarlo negli occhi.

 

Tony si arrese con lo sguardo determinato della donna. -Non vuoi neanche pomiciare un po'?- domandò con tono scherzoso.

 

-Pomiciare? Parli come un ragazzino!- esclamò lei, quasi sul punto di mettersi a ridere.

 

-Il tuo ragazzino. Fammi raggiungere la prima base. Cinque minuti, poi ti lascio andare.-

 

-Sappiamo benissimo tutti e due che non ti fermeresti alla prima base.- sottolineò lei, guardandolo negli occhi pieni di malizia.

 

-Bhè... sì. Hai ragione. Farei subito Fuori Campo!- le sussurrò a fior di labbra per poi riappropriarsene con un bacio carico di passione. Pepper non riuscì a contrastarlo e si lasciò andare a quei baci che come sempre le facevano accendere un fuoco dentro. Gli passò le mani sulla nuca per poi scivolare lungo il collo, incapace di resistergli. Mugugnò in segno di protesta come se quello bastasse per allontanarlo.

 

-Tony... ti prego...- protestò contro le sue labbra.

 

Tony fece scorrere le mani lungo la schiena di lei, sfiorandole la pelle morbida con la punta delle dita. -Vuoi andare di sopra?- le domandò, ansimando leggermente per poi ridarle un altro bacio da far perdere la testa.

 

-Mmm...- non riuscì a divincolarsi, il suo corpo non rispondeva più ai comandi del cervello. -...no...-

 

-Allora stiamo qui!- esclamò Tony distanziandosi appena e facendo mezzo sorrisino. Andò a cercare nuovamente le labbra di Pepper, che però si allontanò al suo avvicinarsi, guardandolo con sguardo determinato. -No, eh?- chiese lui con una punta di delusione.

 

Pepper scosse delicatamente il capo, facendo ondeggiare i capelli sulle spalle. Si morse il labbro inferiore, cercando di nascondere il sorrisino divertito che stava prendendo il sopravvento sulle sue labbra.

 

Lui si arrese liberandola dalla stretta delle sue braccia. -Non hai la minima idea dello sforzo che sto compiendo in questo preciso momento.- affermò, facendola sorridere. -A casa per mezzanotte!- la ammonì subito dopo.

 

-Mezzanotte?! Come Cenerentola?- Tony annuì convinto, con ancora il sorriso sulle labbra, anche se un po' dispiaciuto nel lasciarla andare. -Vedrò di fare il possibile, signor Stark. Desidera altro?- domandò, trattenendo a stento un sorriso e sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

 

-Io desidero sempre dell'altro quando sto con lei.- cominciò con voce bassa e forse più suadente di quanto lui stesso si aspettasse. Quella donna lo aveva letteralmente ai suoi piedi. -Questa volta però, mi vedo costretto ad accontentarmi di questo.- Le si avvicinò, sfiorandole con le dita la linea perfetta che percorreva la mandibola. Con un delicato tocco le bloccò il mento, per poi avvicinarsi alle sue labbra rosee che non avrebbe mai voluto smettere di baciare. Gliele sfiorò leggermente con le proprie, lasciandole un fievole bacio all'angolo della bocca. -Sarò qui ad aspettarti.- Un sussurro che la fece rabbrividire, che quasi la portò a cingergli il collo con entrambe le braccia e passare la serata insieme a lui tra le sue braccia, i suoi baci e le sue carezze.

 

Pepper prese un profondo respiro, distanziandosi un poco per guardarlo negli occhi. -Mezzanotte.- disse pensando ad alta voce. -Forse anche prima.-

 

Tony sorrise. -Brava, bambina. Ora va' altrimenti penseranno che ti sto tenendo barricata in casa per non dividerti con mondo intero... anche se non è una brutta idea!- esclamò prendendo per buona quell'assurda iniziativa.

 

Lei rise, voltandosi e recuperando la pochette della stessa tonalità del suo splendido abito, che aveva lasciato poco prima sulla scrivania.

 

Gli regalò ancora una volta quello splendido sorriso prima di scomparire oltre la scalinata avvolta nel suo incantevole vestito blu. Lo stesso blu che riportava Tony al colore dei suoi occhi.

 

********************************************************************************

 

Gli uomini vestiti nei loro smoking, tutte le donne con eleganti vestiti dei più famosi stilisti del mondo, una musica soave che accompagnava la serata in un luogo incantevole per quella specifica serata di beneficenza. Tuttavia però, mancava uno degli elementi principali, cioè Tony Stark, dopotutto quella festa portava in parte il suo nome e cosa che sorprese tutti i giornalisti appostati fuori dall'edificio, fu l'arrivo di Pepper Potts senza il suo datore di lavoro.

 

Era stata letteralmente travolta da fotografi e giornalisti che la riempirono di domande, chiedendo se per il termine della serata il signor Stark si sarebbe mostrato. Pepper, in cuor suo, sperava nella comparsa a sorpresa di Tony, ma dovette rassegnarsi del fatto che quell'uomo cocciuto non aveva la benché minima intenzione di annoiarsi a quella serata dove la maggior parte delle persone conversava su progetti lavorativi o piani futuristici. Già... dopotutto non aveva tutti i torti.

 

Pepper salutò l'ennesimo collega, che le faceva i complimenti per il magnifico aspetto, per poi domandarle se ne sapesse qualcosa sulla decisione presa dal signor Stark; lei sorrideva e affermava di essere all'oscuro di tutto, nonostante conoscesse alla perfezione ogni minimo dettaglio che aveva portato Tony a quella scelta così drastica nei confronti della sua azienda.

 

-Alla fine non ha ceduto, eh?- Una voce famigliare alle sue spalle la fece girare. Rhodes le sorrise nel suo completo da Colonnello con le varie medagliette appuntate sul petto, porgendole un flut di champagne.

 

-Scusa ma non credo di seguirti.- affermò lei con sguardo confuso e prendendo tra le dita il calice offertale.

 

L'amico le si avvicinò appena, abbassando la voce. -Parlo di Tony. Sei sola, perciò deduco che lui sia rimasto a casa.-

 

Pepper sentì le gote arrossarsi. -Io e Tony cerchiamo il meno possibile di farci vedere insieme, soprattutto a serate come questa.- asserì guardandosi intorno con gli occhi. -Comunque deduci bene: lui non c'è.- disse senza darci troppa importanza, dopo un po' però corrugò lo sguardo confusa. -Tu come fai a sapere che non voleva venire?- domandò riferendosi alla prima frase che le aveva rivolto.

 

Rhodes sorseggiò un po' di champagne. -Stamattina è venuto alla Air Force e gli ho chiesto se veniva stasera.-

 

-È venuto da te?- chiese, sorpresa per quella rivelazione.

 

L'uomo annuì. -Non lo sapevi?- Pepper scosse il capo leggermente, sbattendo le palpebre. Rhody si sentì messo con le spalle al muro, era ovvio che lei non ne sapesse niente visto che Tony lo aveva cercato proprio per parlare di Pepper! -Abbiamo fatto un due chiacchiere, voleva parlarmi di un progetto; dopo la scorsa mattina non abbiamo avuto tempo di parlare... comunque: complimenti!-

 

-Per cosa?-

 

-Sei riuscita a domare lo scapolo più ambito dell'intero mondo!- esclamò Rhody con una risata.

 

Pepper lo fulminò con lo sguardo, afferrandogli il braccio destro per farlo smettere. -Non parlare con voce così alta! Qualcuno potrebbe sentirti!- bisbigliò lei con fare leggermente nervoso e irrequieto.

 

Rhody la fissò per un paio di secondi, poi le sfilò dalla mano il calice che poco prima le aveva porto, abbandonandolo su un ripiano lì vicino. -Seguimi.- le disse solamente, facendo un cenno col capo in direzione dell'ampio terrazzo all'aperto per poi voltarsi e dirigersi in quell'ala dello stabilimento.

 

Lei non riuscì a spiegarsi il perchè di quella reazione ma, dopo essersi guardata intorno, assicuratasi del fatto che nessuno avesse sentito la loro conversazione, lo seguì. Lo raggiunse accanto la ringhiera del terrazzo che si protraeva sulla città illuminata dalle luci della notte, poggiò le mani sul freddo metallo del parapetto, guardando l'amico che puntava lo sguardo all'orizzonte. -Perchè siamo venuti qui?- chiese lei dopo un paio di secondi di silenzio.

 

-Qui non c'è molta gente.- affermò semplicemente. -Possiamo parlare tranquillamente, senza preoccuparci di orecchie indiscrete.-

 

Pepper abbassò lo sguardo, guardandosi le mani che stringevano il tubo metallico. -Parlare di cosa?- lo disse in un sussurro.

 

Rhody si voltò a guardarla. -Mi sembra ovvio. Oppure c'è qualche altro segreto che deve essere tenuto nascosto all'intero mondo?- le domandò con tono ironico, facendola sorridere appena. -Che ne dici di cominciare col dirmi il motivo di tutto questo mistero?-

 

Lei alzò lo sguardo incontrando i suoi occhi. -Mistero?! Ma se sai ogni cosa!-

 

-Non nei miei confronti.-

 

-Gli altri?!?- domandò allarmata. -O no! Assolutamente no!- esclamò risoluta.

 

Rhodes fece una risata. -E quale sarebbe la spiegazione? Io non ci vedo proprio niente di male in tutto quello che sta succedendo, anzi, è meraviglioso!-

 

-Sì... ok... ma... io e Tony abbiamo deciso di tenerlo nascosto ancora per un po'.-

 

-Da quel che so: Tony non la pensa esattamente come te e- Lei lo interruppe immediatamente.

 

-Tony è Tony. Io sono io. In più la mia posizione come sua dipendente potrebbe farmi apparire agli occhi esterni come una specie di... di... di...-

 

-Donna che si è innamorata di Tony, sorvolando su tutti i suoi numerosi difetti e quel carattere all'apparenza ingestibile?- concluse lui la frase, sorridendole.

 

-Sai perfettamente che non sarà visto sotto questo aspetto.- ammise lei amaramente.

 

-Pepper, devi imparare a fregartene di cosa pensano gli altri! L'unica cosa importante è che tu sia felice e, se il resto del mondo a qualcosa da dire in contrario, si fotta!- esclamò schiettamente, mentre lei gli riserbò uno sguardo abbastanza meravigliato. Non credeva che ci tenesse così tanto. Forse aveva ragione e magari doveva smetterla di ritenere quella situazione la cosa più sconveniente del mondo, perchè dopotutto lei amava Tony davvero. -Lo so solo io?- domandò Rhodes dopo un po'. Pepper annuì solamente. -Non lo sa neanche Happy?- chiese stupendosi della probabilità che l'autista, nonché amico, di Tony fosse all'oscuro di tutto.

 

-Solo tu. Nessun altro. E se non fosse stato per la scorsa mattina, che sei piombato in casa improvvisamente, forse non sapresti anche tu.- asserì, ricordando l'imbarazzante episodio.

 

Rhodes rise di gusto per quelle parole. -Ma che mi tocca sentire! Pretendo di essere il testimone di nozze!- esclamò divertito. Intanto che Pepper lo guardò con occhi strabuzzanti, incredula nell'aver sentito quell'affermazione.

 

-Scusate se vi interrompo.- Una voce femminile attirò la loro attenzione.

 

Pepper si voltò, riconoscendo immediatamente la giornalista di Vanity Fair e rammentando anche il primo loro vero incontro. Un falso sorriso si dipinse sulle sue labbra, osservando la donna bionda. -Miss Everhart, che piacere.-

 

Christine sorrise. -Anche per me, Miss Potts. Volevo domandarle se per caso il signor Stark fosse presente, dovrei riferirgli un paio di cosette.-

 

Pepper in quel momento avrebbe ucciso quella donna, ma si trattenne mascherando dietro un velo di cortesia tutta la sua ira. -Sono spiacente, ma Tony- usò consapevolmente il suo soprannome. -non sarà presente questa sera. Se è davvero urgente può riferirlo tranquillamente a me, glielo riferirò sicuramente.-

 

La donna lanciò un'occhiata a Rhodes che stava alle spalle di Pepper, che solo in quel momento si accorse della cartella stretta dalle mani della bionda. -Vorrei parlarle in separata sede, sempre se non è un problema.-

 

Rhody capì al volo di essere di troppo. -Tolgo immediatamente il disturbo.- affermò sorridendo bonariamente, poi si avvicinò all'orecchio di Pepper per sussurrarle qualcosa. -Cerca di non sgozzarla, ti sporcheresti questo bel vestito.- scherzò, avendo notato astio provato dalla rossa nei confronti della nuova arrivata.

 

Pepper gli sorrise solamente. -Cercherò di trattenermi.- asserì stando al gioco. Dopo di che il colonnello le lasciò sole.

 

-So perfettamente che lei non centra nulla con questa storia, ma dovrebbe riferire a Tony che questa assunzione di responsabilità potrebbe esser definita contrabbando di armi.- iniziò la donna con un tono abbastanza predominante.

 

-Scusi, ma non credo di aver capito a cosa si stia riferendo.-

 

-Parlo dei fatti che stanno succedendo in medio-oriente. Sono state rilevate le spedizione delle Stark Industries.- asserì, estraendo dalla cartella che teneva tra le mani, un paio di foto e porgendole a Pepper, che leggermente interdetta osservò le immagini che ritraevano il missile. -La compagnia dei Dieci Anelli sta tenendo in ostaggio la popolazione di Gulmira e l'esercito americano non può far nulla, proprio perchè il missile Jerico punta verso la base operativa. Queste sono le prime foto scattate, può tenerle se vuole.-

 

D'un tratto si illuminò, ricollegando il Jerico e la compagnia dei Dieci Anelli al racconto di Tony riguardo la sua reclusione. -Chi ha approvato queste spedizioni?-

 

-Tony Stark.- sentenziò sicura delle sue affermazioni.

 

Pepper alzò lo sguardo dalle immagini, fulminandola con lo sguardo. -Tony non si sognerebbe mai di fare una cosa del genere, tanto meno quando pochi giorni fa ha deciso di chiudere la fabbricazioni armi delle Stark Industries.-

 

-Ci si potrebbe aspettare qualunque cosa da uno come- Pepper non riuscì più a trattenersi.

 

-La fermo immediatamente, prima che le parole che stanno per uscire dalla sua bocca le rovinino la vita. Tony non è il genere di persona che ricorrerebbe a tutto questo e credo di conoscere Tony molto meglio di lei.- affermò con un sorriso. -In tutti i campi.- precisò infine lasciando Christine con sguardo smarrito e bocca socchiusa per la sorpresa. -Ora, se vuole scusarmi, vado a documentarmi sull'accaduto testimoniato da queste foto, senza sferrare ipotesi poco pertinenti.- E con quelle parole se ne andò, lasciando la donna senza parole.

 

La soddisfazione di averla fatta tacere in quel momento aveva preso il sopravvento, ma dovette tornare con i piedi a terra ed affrontare quel problema che era d'un tratto apparso. Osservò nuovamente di sfuggita le foto che teneva in mano, dirigendosi verso l'uscita. Quelle erano la prova della colpevolezza di Stane. Oltre a Tony lui era l'unico in grado di approvare quel tipo di spedizioni e Pepper dedusse che non era la prima volta che operava in quel campo.

 

Happy la aspettava fuori dall'edificio accanto alla portiera dell'auto nera. L'ingresso era occupato da una massa innumerevole di persone tra fotografi, giornalisti e amministratori, non si accorse di passare affianco di Obadiah che parlava con un paio di persone.

 

-Signorina Potts!- sentì la sua voce richiamarla e si girò immediatamente incontrando gli occhi chiari dell'uomo. Cercò di mantenere la calma e apparire il più normale e tranquillo possibile. -Se ne va di già?-

 

Pepper sorrise. -Ho una questione urgente da sbrigare.- affermò lei. Troppo tardi si accorse dello sguardo di Stane fisso sui fogli che teneva in mano. Un brivido le percorse la schiena e il cuore le aumentò di battito, cercò immediatamente di nascondere le immagini, ma ormai se n'era accorto.

 

-Mi saluti Tony.- la congedò con un sorriso che non prometteva nulla di buono.

 

-Certamente. Buona serata.-

 

La seguì con lo sguardo mentre camminava frettolosamente verso l'auto. Quello che aveva appena visto non era per niente un buon segno. Quelle foto in mano a Tony avrebbero portato solo guai. Doveva fermarla. Si allontanò di qualche passo dalla folla, recuperando il cellulare dalla tasca della giacca gessata nera e avviando una chiamata. Sentì l'interlocutore rispondere.

 

-La signorina Potts.- fece qualche secondo di pausa, pensando a quello che avrebbe dovuto fare. -Va fermata. Se le cose si complicano agite di conseguenza. Come per Cooper.- Date le direttive riattaccò.

 

 

Continua...

 

 

 

NdA: Sì, lo so. Sono perfida a terminare così xD ma susu un po' di suspance ci vuole no?! Ora potete immaginare di tutto! Come dimenticarsi della spiacevole fine del giovane Cooper? Poverello... e ora cosa succederà a Peps?! Obadiah non ha buone intenzioni, vi avverto subito! u.u Detto ciò potete immaginare che il prossimo chappy sarà ancora bello movimentato :D

E ora sicuramente arriverà il pensiero: “e tu hai osato togliere la scena del ballo per mettere Pepper in pericolo e Tony a grattarsi nel laboratorio?!” OOOOh yesss! L'ho fatto davvero u.u ma questo e i successivi 2 capitoli sono tutti pronti a sostituire il romantico ballo :3

eheheh ragazze, io ho parlato di feste di beneficenza non di balli xD

Cmq un po' di Pepperony in questo chappy è tornato *w* Tanti kiss kiss, sguardi languidi, sorrisini alla Tony.... ma come cavolo ha fatto Pepper a rinunciare a LUI per una noiosa festa del piffero?! D: Pazza! Io sarei rimasta con il belloccio senza ombra di dubbio u.u

Ringrazio Anne White, mirianval, _M4R3TT4_, evenstar e Fipsi per le recensioni allo scorso capitolo e domani mattina mi impegnerò a rispondere ad ognuna :) e devo anche lasciare parecchie recensioni qualche storia che seguo! u.u domani DEVO fare tutto!

Un bacione e ci vediamo alla prossima puntata! :D (← scusate è la stanchezza xP)

 

   
 
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