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Autore: SheHadTroubleWithHerself    14/04/2013    8 recensioni
-‘Mi dispiace piccola, sono mortificato!’-ripete più volte prendendo le mie mani nelle sue-
-‘Che ci fai qui?!’-chiedo ancora confusa-
-‘Volevo vederti, te l’avevo promesso!’-risponde pronto sorridendomi-
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-And watch me fall into your arms again.-

11/02/2013 – New Jersey


Bip, bip, bip…
Riconoscerei tra mille questo suono, mi è familiare.
E’ una delle tante macchine ospedaliere che mi aiuta a restare in vita.
Ho una strana patologia che ostacola il mio cuore. Lui non batte mai regolarmente.
Come sempre, apro gli occhi e vedo mia madre al mio fianco dormire sulla sedia blu di plastica.
Poso la mia mano sulla sua con lo scopo di tranquillizzarmi, ho sempre paura di non poterla più stringere.
Si, perché quella maledetta macchina non mi assicura una vita lunga. Non mi assicura niente e io mi addormento spesso con l’ansia addosso.
Ansia perché non potrei più vedere la mia famiglia.
Ansia perché ho solo 15 anni e non ho fatto niente nella mia vita se non prendere dei brutti voti a scuola e avere ragazzi stronzi.
Ansia perché ho dei sogni che voglio realizzare e non so come poterlo fare.
Voglio poter vedere i miei amati idoli ai loro concerti, piangere dalla gioia perché riuscirei a vederli oltre  ad ascoltarli da una semplice radiolina rovinata.
Mia madre mi sveglia e mi regala un sorriso mentre si stiracchia e si lamenta silenziosamente di avere dolori dappertutto.
Mi chiede se voglio la colazione, ma non ho fame.
Voglio solo potermi sgranchire le gambe andando in giro per l’ospedale. Perciò mi alzo e mi porto dietro quel carrellino con sopra il famoso macchinario.
C’è una sala svago nell’ospedale, è lì che posso ricevere le mie visite. Solitamente vengono Emily e Cher ma oggi non possono.
Mi metto davanti alla finestra aperta, oggi fa molto caldo e il sole scalda la mia pelle pallida.
Nella sala entra un infermiera, si chiama Jennifer. E’ l’unica con cui parlo.
Ci avvisa che oggi sarebbero arrivati due ragazzi per del volontariato.
E’ strano, perché nessuno viene in questo ospedale, è troppo trasandato. Ma evidentemente qualcuno ha deciso che avrebbe speso un pomeriggio ad “ammuffire” qua dentro.
Jennifer mi sorride, non so perché ma mi contagia e sorrido anch’io.
Abbasso lo sguardo e vedo davanti alla porta un paio di Supra e delle Converse.
Mi ricordano due componenti della mia band preferita, gli One Direction.
Mi volto di nuovo verso la finestra per evitar di versare lacrime, da un po’ di tempo non riesco neanche più a pensarli.
Prendo il mio Mp3 e ascolto “Over Again” continuando a fissare il paesaggio fuori.
Le lacrime sono troppe, non riesco a ricacciarle via.
La musica sovrasta qualsiasi rumore, voce o movimento, ora ci sono solo io e LORO.
 Credo di non essere l’unica che sogna di abbracciarli e baciarli e nonostante sappia quanto sia difficile continuo a farlo, perché è l’unica cosa che mi è rimasta.
La canzone diminuisce di volume e sento i bambini divertirsi e ridere. Mi giro e vedo i due ragazzi girati di schiena che fanno saltare i piccoli Jeremy e Scott, affetti da leucemia.
La canzone è finita e mentre aspetto la prossima sento quei ragazzi ridere.
Quella risata, inconfondibile, unica, travolgente.
I miei occhi si fanno presto lucidi, provocando uno strano bruciore.
Strappo le cuffie dalle orecchie per poterla sentire mentre si intensifica riempiendo tutta la stanza che in poco tempo sembra più accesa.
-‘Niall…’-sussurro-
E adesso che ci penso, riconosco il tatuaggio dell’altro ragazzo.
-Liam…’-sussurro, di nuovo-
Non credo mi abbiano sentito. Resto immobile, finché non si girano spontaneamente verso la mia direzione.
Mi sorridono. Rimango bloccata ma ricambio finché tutto si fa buio.
 


-‘Come si sente?’-chiede preoccupato Niall-
-‘Si riprenderà presto…ma cosa è successo prima che svenisse?’-domanda Jennifer-
-‘Non so, ci ha visto, ha sorriso e… BUM, a terra!’-
Apro debolmente gli occhi sbattendoli più volte per rendere le immagini il più nitide possibili.
-‘Niall!’-esclamo stupita, non l’avevo sognato-
-E’ sveglia!’-esclama con il suo meraviglioso accento-
Mi alzo velocemente, dimenticandomi dei fili, tubi e macchinari attaccati sul mio esile corpo e lo abbraccio con tutta la forza che è presente in me mentre lui,stranito, ricambia accennando un risolino.
Nel mentre, noto anche Liam che mi sorride mentre io spalanco le orbite.
-‘Il tuo cuore batte fortissimo.’-sussurra Niall quasi preoccupato-
-‘Lo so.’-rispondo con voce flebile-‘Ma è colpa tua.’-aggiungo facendo un lungo respiro-
 
Mentre Liam passa il tempo insieme ai bambini, Niall decide fermamente di passare la giornata con me per “sdebitarsi” dell’ incidente accaduto poco fa.
E’ dolcissimo, ha preso la sua chitarra e ha cominciato a strimpellare qualche canzone, solo per me!
L’ho invitato alla festa di stasera. E’ il compleanno del piccolo Jeffrey e, avendo combattuto il cancro, hanno deciso di festeggiare in grande. Ha promesso di venire e cercherà di convincere anche gli altri ragazzi.
Non avrei mai pensato di incontrare così i miei idoli. Ho sempre creduto di essere la ragazza sfortunata che non avrebbe mai visto i suoi cantanti preferiti, pensavo di morire con questo pensiero e portare i miei sogni nella tomba.
Il biondo mi saluta con un piccolo bacio sulla guancia mentre quest’ultima inizia a bruciare.
Sorrido pronunciando un piccolo “a stasera” che lui ripete con più entusiasmo.
 
 
La festa è iniziata da circa mezz’ora. Emily e Cher sono già arrivate e stentano a credere a ciò che mi era capitato qualche ora prima.
-‘Sai se verranno tutti?’-chiede sognante Cher-
-‘No, ma a questo punto non credo verranno…’-sbuffo sedendomi-
-‘Dai, abbi pazienza!’-incoraggia Emily-
Altri venti minuti e di Niall nemmeno l’ombra.
Manca poco alla fine della festa. Lo aveva promesso, aveva promesso la sua presenza…ma in fondo sono solo una fan come tante altre, cosa posso pretendere?
Distrutta e stanca, saluto tristemente Emily e Cher mentre ritorno nella mia camera piccola e disordinata.
Sento il ronzio dei macchinari funzionanti che riempiono i miei timpani infastidendoli.
Mia madre non c’è, è tornata a casa per ripulirsi e riposarsi un po’.
Mi stendo sul letto appoggiando tutto il peso del mio corpo sul lato destro per non appesantire il cuore e chiudo gli occhi.
 

“Ti prego svegliati! Ti prego!”
-‘Niall!’-esclamo stupita dopo essermi svegliata-
-‘Mi dispiace piccola, sono mortificato!’-ripete più volte prendendo le mie mani nelle sue-
-‘Che ci fai qui?!’-chiedo ancora confusa-
-‘Volevo vederti, te l’avevo promesso!’-risponde pronto sorridendomi-
Detto questo lascia le mie mani che perdono subito il calore delle sue e si stende sul lettino mettendo un braccio intorno alla mia schiena.
-‘Ora riposati.’-sussurra piano al mio orecchio-
Posa un piccolo bacio sulla mia guancia e comincia a cullarmi lentamente.
Lo sento. Sento il mio cuore accelerare sempre di più.
E’ doloroso e difficile da sopportare ma non mi muovo da quella posizione.
So benissimo quanto io stia rischiando, ma non ho intenzione di allontanarmi dal suo corpo caldo e comodo.
Sento il mio corpo alleggerirsi sempre di più e ho mal di testa, non riesco a tenere gli occhi aperti.
Troppe emozioni. Il mio corpo non riesce a reggerle ma io voglio farlo, questa malattia non mi sarà più d’intralcio.
Niall dorme, non riesce a sentire il ‘bip’ veloce della macchine che segnalano pericolo.
Non sente la mia presa affievolirsi sempre di più.
Non sente il mio cuore accelerato, non può.
 
Sono Madison Miller, ho 15 anni e la mia malattia mi ha sconfitta.
Nonostante la mia morte, sono felice di non vivere in agonia. Ora sarò al sicuro, per sempre.
Ho potuto vedere la sua espressione nel scoprirlo e non avrei mai voluto.
Il viso distrutto, le lacrime, il suo persistente colpevolizzarsi.
Mi sentivo come se fossi morta due volte.
Ho perso tutti, ho perso lui.
L’unica persona che è potuta rimanere con me fino alla fine.
Il mio punto più debole.
Il mio unico sogno realizzato.



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E dopo due mesi ecco la os su Niall!
E' tutto frutto dei miei sogni psicotici, giuro.
Quindi se è una merda di certo la colpa non è mia ;)
Deeetto ciò, spero che vi si piaciuta :)
Sciao Beli/e!
   
 
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