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Personaggi: Caroline/Klaus/Tyler         Rating: Giallo        Ambientazione : 4 x 13 (circa)
Genere: Comico, Parodia Avvertimenti: offese a noti giocattoli e bei film; lingue morte autentiche

What’s up in the kitchen?*

Caroline e Tyler si scambiarono uno sguardo di profonda intesa: chiuso nella cucina di casa Gilbert c’era Klaus, il loro acerrimo rivale, intrappolato lì dall’expressionissimo potere di Bonnie, che avendo terminato di accendere tutte le candeline di compleanno, sigarette, bastoncini d’incenso e caminetti di ogni abitante di Mystic Falls si era dedicata a sperimentare la Magia dell’Accendigas, finendo col creare incidentalmente uno scudo che bloccava il primo essere sovrannaturale che avesse messo piede sulla sottile linea di demarcazione tra soggiorno e spazio cottura.
I due Ibridi Alfa-Leader si sfidavano con gli occhi, mentre la vampira accavallava con nonchalance le gambe tornite che spuntavano dal vestitino color crema, come se volesse con quel gesto cercare di essere seduttiva con tutti e due, ma naturalmente questa era una bassa e maligna supposizione.

“E allora, bellezza? Sei davvero patetico chiuso li dentro, sai? Come ci si sente?”
Il giovane Lockwood era veramente rabbioso e nulla avrebbe potuto dargli più soddisfazione di umiliare il suo eterno rivale, ma non aveva fatto i conti con l’incredibile capacità di Klaus di ribaltare le situazioni negative a suo favore.
Quest’ultimo allargò la bocca da un orecchio all’ altro, ottenendo un effetto Jolly delle carte francesi veramente invidiabile,
mentre si allacciava con gesti misurati un grazioso grembiulino.
“Per non morire di noiah! parlando con te, farò una bellah! tortah!  Qualche preferenzah?”

“SÍ! Ti caccio gli occhi e li uso come guarnizione sopra la glassa, ti va bene? Divertiti pure, tanto quando avrò la Cura te la verserò in gola con l’imbuto e vedremo quanto ti piacerà!”
L’Ibrido fece finta di nulla, fischiettando mentre sbatteva le uova con lo zucchero vanigliato e pesava la farina.
“Non è che nel mobile bar c’è del rum, dopo averla cottah! va affogatah!  Oh, scusah! Non volevo fare riferimenti alla tua mammah!”
“Ti guarderò soffrire… diventare un misero umano che dipinge delle croste infami che nessuno appenderebbe neanche nel bagno di servizio! E poi ti prenderò a calci per tutto il pianeta!”
Niklaus era poco propenso a sentire infangare la sue presunte capacità artistiche.

“Fiocco di Neve Tristeh!  è una telah! sublime sei tu che non capisci nullah! di pitturah! Sono un maestro dell’Espressionismo e non intendo dire che carico le batterie della macchinah! con l’imposizione delle mani come la vostra amica stregah! Per altro, quando la prendo le faccio passare la vogliah! di fare questi scherzetti!”
Tyler era particolarmente contento di avere ricevuto una tale occasione per gareggiare col biondo su un terreno che sentiva estremamente favorevole.
“La voglia alle donne non hai bisogno di farla passare, non ce l’hanno dal principio guardandoti! Damon chiama tua sorella ‘Klaus Barbie’,
ma mi sembra che vada benissimo anche per te!”
Questo era veramente troppo! “Per la cronacah! io ho un fantastico Colibrì che mi frullah! a più non posso, se mi mandi la tuah! fidanzatah! poi le chiediamo che ne pensah!”
“Non ne ha bisogno, ho un licantropo nelle mutande!” Caroline fino a quel momento era rimasta in silenzio, seguendo le fasi del discorso, ma a quel punto si sentì chiamare in causa e sorridendo radiosa alzò la mano per richiamare l’attenzione.
“Anche io ho un animaletto! 
     É il criceto che mi fa girare la ruota nel cervello!”
Hello Epic, il delizioso cricetino d’angora corredato di gioielli all’ultima moda, si fermò salutando cortesemente il pubblico con la zampina, causando un blocco totale delle attività motorie della sua ospite, che rimase paralizzata com’era finché il tenero roditore riprese la sua attività, consentendole di tornare in azione.
“Comunque questo profumo di forno  mi ha fatto ricordare che è l’ora di cena: Ty, che dici, serviamo l’arrosto?”
“Quello è mio fratello! Siete solo una spietatah! razzah! di cannibali!”
Care lo guardò con la nota pietà che la contraddistingueva.

“Hai ragione, ma puzza di bruciato non possiamo certo conservarlo qui, tolta la pellicina carbonizzata all’esterno dovrebbe essere buono…”
“KOL cavolo che ve lo lascio fare! Allorahhh, a letto senza dolce e senza caffé Expressoh!”
“Lo vedi che sei crudele? Come puoi comportarti così male con me dopo avermi messa in pericolo di vita tante volte? Andiamo… due fettine…”
La bionda era particolarmente golosa di zuppah! inglese anzi se ne sarebbe ingozzata tutto il giorno; con fare concupiscente avanzò verso la linea di suddivisione sbattendo le ciglia a ripetizione.
“Potremmo fare una sfida: se sarò più veloce di te e raggiungerò la tortiera cucinerai per noi per tutto il tempo in cui durerà l’incantesimo; se dovessi perdere…”
“Potrei usare su di te il paletto Originaleh!  Questo ti farebbe bruciare le calorie in eccesso”.

Il bruno con uno slancio ferino si era spostato di fronte alla vampira estraendo le zanne all’indirizzo di Klaus.
“Maniaco! E io dovrei stare a guardare? Preoccupati di te, potrei morderti!”
“Tylaahhhh! Ti vedo in ansiah! Piccolo orfanello impotente… potresti sempre chiedermi di partecipare…”
La bionda cercò di mettere pace tra i suoi pretendenti.
“Tyler sai che amo solo te e comunque non sarebbe una cosa lunga…”

L’Originale stava per esprimere una vibrante protesta quando il cellulare di Caroline suonò interrompendo la loro animata conversazione.
“Pronto, Elena, come va sull’isoletta? Vi divertite, prendete il sole, mi hai mandato una cartolina? Come? Morite come mosche, Damon è sparito, Stefan complotta con Rebekah, Shane è strano e vi sembra che ci sia una presenza inquietante che vi segue? Capisco, ma il souvenir me l’hai comprato? Elena! Smetti di dire le parolacce, che ho fatto che non va? Sì, va bene… mandami pure le foto del tatuaggio di Jeremy  con la mappa dei Cacciatori, pensiamo noi a prelevare la spada di Klaus e ti richiamo subito!”
La coppia si avviò verso la porta, facendo un cenno di saluto.
“A dopo, ti dobbiamo portare qualcosa da casa, un cambio, lo spazzolino da denti?”

“Intrusi! Date da mangiare al PiraÑah! annaffiate le piante e non lasciate niente in disordine! “
L’ibrido mise su un’aria offesa che mantenne finché gli altri due furono di ritorno con un sorriso trionfante e la spada del cacciatore in mano, sventolata dalla vampira con evidente soddisfazione.
“Ho capito come  funziona, meno male che mi piacciono i film fantasy! Vi ricordate quello in cui c’erano due investigatori che cercavano gli indizi sui quadri di un pittore finto, ‘Il codice  da Vinci’? Quello col criptex!”
I ragazzi rimasero in un silenzio denso di significati, interrotti da Klaus che non riusciva proprio a tenersi certe cose dentro.
“Leonardo l’ho conosciuto, non era un personaggio inventato! Nel 1500 ero molto quotato, coi miei bei capelli color grano, i miei occhi azzurri… ero più bravo di lui ed ho affrescato pure la Cappellah!Sistinah!

Voglio proprio stare a vedere che combinerete senzah! il mio aiuto.”
“La tua collaborazione non ci serve affatto, vedrai che faremo tutto da noi e anche bene!”
Caroline si allontanò un momento tornando con dei biglietti e dei pennarelli, cominciando a copiare i simboli del tatuaggio sui cartoncini per poterli esaminare uno ad uno col Nokia Lumia**
Niklaus seguiva i loro preparativi col più grande divertimento.
“Ti servirebbero giorni e giorni per tradurre tutto, rodzaj żeński “.
“Come osi infamarmi con le tue volgarità, io…”

“Ma ti ho chiamatah! lovely!  Bastah! semplicemente conoscere l’aramaico antico, cosa che non credo farete col Google traduttore; se solo lo parlaste come me, che conosco un po’ tutte le lingue classiche…”
La coppia alzò gli occhi al cielo. Proprio con l’Ibrido più spocchioso del mondo dovevano capitare!
Dopo solo un’ora tutti i simboli erano stati intrepretati veramente alla perfezione però mancava loro giusto quel piccolo suggerimento per mettere tutto insieme.
“Allora – la vampira parlava ad alta voce anche senza accorgersene – mi sembra tutto logico: Cavallo pazzo, Gatta danzante, Aquila rossa, Alce nero, Toro seduto,…*** “
“Tatankah! Iyotankah! ****Il mio caro amico Sioux… bei tempi, quelli in cui cavalcavo nella prateriah! Credo che mi abbiano anche dedicato un film;

comunque, avete sbagliato tutto! – l’originale era chiaramente inorgoglito dalla sua cultura – mi fate così penah! che vi aiuterò”.
Peccato che Tyler non fosse propenso a farsi umiliare così da lui.
“Sai pronunciare bene i dialetti nativi americani, eh, Klaus? Invece perché non ripeti: ‘sopra la panca la capra campa?”
“É semplice... soprah! lah! pancaahhh!... l’hai fatto appostahh!!! Non vi dirò più nullah!”
Caroline fulminò il suo fidanzato con lo sguardo per poi girarsi languida verso Klaus.
“Niente-niente? E se slacciassi un bottone della camicetta per ogni informazione?”

“La traduzione è: Arriveràh! unah! giovane stregah! idiotah! che seguirà il primo psicopatico che le dice che è fantasticah!” Il biondo non voleva perdere tempo così strappò di mano alla ragazza la spada che sporgeva oltre la barriera magica, ruotando l’elsa per far comparire le frase giusta.
“Qui ci sono delle indicazioni difficilissime… ’Silas è uno sgorbio brutto, io farei attenzione ad andargli vicino’; poi si ruotah! a sinistrah!… una mappah! nauticah! ‘Sempre dritti finché non sbattete sull’isolah!’  Poi c’è una frase misteriosah! … vuoiܥܲܪܣܵܐ  עם אנא ? *****”
Qualcosa nel tono della voce, o forse nella lingua che si era srotolata fino al pavimento insospettì moltissimo Tyler, inducendo Klaus a sorvolare sull’argomento.
“La camicettah!, sweetheahhhhh!!!”

Mentre la giovane Forbes, pur  con palese sofferenza stava per mantenere la sua parola, tenendo in grande considerazione la sua reputazione di persona sincera, lo squillo del telefonino la salvò in corner.
“Sì, tutto a posto, ce l’abbiamo fatta, Klaus ha solo aiutato un pochino… ma cos’è quel grido disumano? Ah, è Rebekah che si è ingelosita? Ma, no dille di stare tranquilla… guarda le faccio salutare suo fratello”.
In un impeto di felicità Caroline sporse lo smartphone in direzione della cucina.
“Ciao Sistahhhh!!! A proposito, qui c’è scritto anche: ‘ Prendere la Curah! lontano dai pasti, può provocare cefaleah! e secchezzah! delle fauci, attenzione ogni blister contiene unah! solah! dose!”

La bionda sbatté il telefono in faccia alla sua amica ma non abbastanza velocemente da sperare che non avesse sentito.
“Come una? E ce lo dici adesso?”
“Mi piace vedervi litigare… così imparate a minacciarmi!”
“Sai che ti dico, Niklaus? – Tyler era in modalità vendicativa – la daremo a chiunque tranne che a te e verremo per l’Eternità a vivere a casa tua; pensa che bello, ci sentirai ululare nella stanza vicino la tua, Bonnie cercherà di friggerti la testa, Damon e Stefan litigheranno per Elena, tua sorella ed Elijah complotteranno per eliminarti, faremo le feste scolastiche nel tuo salone, useremo i tuoi colori per fare i graffiti sul muro poi…”
“Love!  Non glielo permetterai, vero? Dove andate, tornate qui, prendo io la Curah! ma non fatemi questo, voglio morireeeeee!!!”

Angolo Alcol... hemm! Autrice Anonima: Sì, mi piacerebbe essere insultata! É possibile?


*“Cosa bolle in pentola?”  É sicuramente la traduzione più giusta del modo di dire
** Grazie Iansom! Io non ne riconosco uno dall’altro…
*** Nomi di veri capi nativi americani, più un nome tratto da un famoso film… qual è? ^_^
**** Da leggere senza le h! ovviamente  è il nome in ‘lingua originale’ di Toro seduto
*****Vuoiܥܲܪܣܵܐ(essere a letto: aramaico antico)עם אנא (con me : aramaico dell’età di mezzo)?