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Autore: MegaDany97    15/04/2013    3 recensioni
Arual è una ragazza che fin da bambina ha addestrato delle creature miracolose chiamate Pokémon con impegno e gioia,ma per la ragazza l'amore per queste creature svanisce all'età di 15 anni,lei non vuole accettarlo perchè ha dei bei ricordi con i suoi Pokémon e ne vorrebbe degli altri e per rimediare...
Genere: Avventura, Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Videogioco
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“Crobat usa Baldeali!” Esclamò un’allenatrice.
Dopo l’attacco del Pokémon l’arbitro annunciò :- “Blaziken di Arual non è più in grado di combattere. Vince Unfezant, questo significa che l’incontro è vinto dall’allenatrice Staana.
“Tutto bene?” Chiese Staana all’amica sconfitta.
Arual delusa rispose :- Sì, ti ringrazio… Anche se il tutto non ha funzionato. Ci vediamo domani.
Staana dispiaciuta per l’amica, cercò di cambiare discorso :- Certo e ricorda che domani ci vengono a prendere Kaname e Miki per andare a scuola, cerca di non avere imprevisti come al solito.
Erano le otto di sera e Arual si riunì con la sua famiglia: Mei (Mamma), Daisuke (Fratello maggiore) e Kazua (Padre).
Il clima in famiglia quella sera era piuttosto freddo, così Mei decise di rompere un po’ quest’atmosfera ostile.
“Arual sei silenziosa stasera. Hai combattuto con Staana oggi, tesoro?
Arual rispose con decisione :- “Sì, mamma,ma ho perso e ora sono sicura che tutto ciò per cui vivevo è perso. Perché non provo più gusto nell’addestrare i miei Pokémon? Ho anche combattuto con la mia migliore amica e non ho provato nemmeno un po’ di divertimento, di gioia… Niente… Tu eri un’infermiera no? Dimmi perché ho perso questa passione che da piccola consideravo indistruttibile?”
La madre, dopo qualche attimo di esitazione, rispose :- “Forse è questo il punto Aru, forse un tuo lato nascosto la considera una bambinata, altrimenti, non saprei proprio…”
Dopo la breve chiacchierata con la madre, Arual andò a letto, con la speranza di svegliarsi l’indomani mattina col cuore palpitante per i Pokémon, come quando era bambina.
Così Arual spense la luce e si coricò ,ma al momento di chiudere gli occhi vide un’ombra scappare dalla sua finestra. Se fosse stato un normale Pokémon l’avrebbe lasciato andare, ma lei non aveva riconosciuto quell’ombra quindi decide di inseguirlo.
“Salamence usa Volo!” Sussurrò alla sua Pokéball.
Arual volò su tutta la foresta che circondava la sua casa, grazie al suo Pokémon. Percorsi vari chilometri, vide nuovamente quel “Pokémon” che, stranamente, vedendo la ragazza rimase immobile e si fece raggiungere.
Il Pokémon a differenza delle aspettative dell’allenatrice, parlò e disse :- “Buonasera Arual. È questo il tuo nome no?”
La ragazza non aprì bocca, ma spaventata indicò l’essere e gettò un urlo. Salamence interpretò quel grido come un ordine d’attacco. Quest’ultimo utilizzò Dragopulsar senza suggerimenti da parte dell’allenatrice. La mossa fece implodere quello strano volpino.
“Non capisco. Perché cerchi di eliminarmi?”
La volpe era apparsa sopra la spalla di Arual.
”Comunque dì al tuo drago che è inutile uccidermi, perché ho un numero infinito di corpi”
Il volpino mangiò ciò che rimaneva del vecchio corpo ed disse :- “Ascoltami Arual, se sono qui è perché ti ho sentito dire che non sei soddisfatta della tua attuale esperienza con i Pokémon e voglio esaudire un tuo desiderio, in cambio, però tu dovrai essere disposta a combattere contro…”
  
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