Anime & Manga > Deadman Wonderland
Segui la storia  |       
Autore: Ice98    15/04/2013    1 recensioni
Sono sdraiata nel buio più assoluto della mia cella, cerco di immaginare la mia vita fuori da qui, quando un rumore mi disturba, distogliendo i miei pensieri...
Genere: Erotico, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Toto Sakigami, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                           Madhouse

Cap. 1 D.W.

La voce stridula e gracchiante del direttore uscì dall’altoparlante sopra il mio letto riscuotendomi dal torpore:
“ E’ ora Hawk, il Carnival Corpse inizia” la risata stridula e sadica riempie la stanza “ se perderai sai cosa ti aspetta”.
Oh sì, lo sapevo benissimo per mia immensa sfortuna.
Purtroppo la mia punizione non era l’amputazione di un arto. Magari!
No, io sono speciale, sono la prima ‘creatura’ nata da due portatori del Ramo del Peccato.
La mia punizione era donare il mio corpo a quell’uomo, se così si poteva definire, fissato con i giocattoli che non fa differenza di sesso o età.
“ Tzè, non perderò di nuovo!” mi rimisi il collare, i capelli neri striati d’argento ricadevano lunghi e lisci fino al sedere, la tuta aderente bianca e rossa in contrasto con gli occhi di mercurio liquido.
Esco nel corridoio che traboccava di paura, odio, diffidenza… gli altri reclusi mi temevano, persino le guardie si scansavano al mio passaggio.
Solo lui non mi temeva ma anzi aveva il fegato, se non gli e lo avevano tolto, di sfidarmi, l’unico che aveva un potere pari al mio: Sakigami Toto, Mockingbird.
Anche lui conosceva le torture ‘speciali’ del direttore, anche lui conosceva la solitudine di quel posto e la sensazione di non avere nessuno.
Non lo considero un vero è proprio nemico, condivide la mia pazzia quindi diciamo che ci spalleggiamo a vicenda.
Il direttore mi aspetta all’entrata dell’arena, con quel sorriso da ebete stampato sulla faccia.
Appena mi avvicino mi poggia quella lurida mano sul fondoschiena:
“ Spero tanto che tu perda Hawk così avrò qualcosa da fare stanotte”.
“ Mi sa che stanotte ti farai solo seghe direttore” mi scosto da lui entrando nell’ enorme arena.
“ Ed ora ha inizio il Carnival Corpse! Forza signori e signore da casa collegatevi! Oggi il nostro spettacolo sarà tra Hawk & Phoenix!” Lo speaker urla ogni volta la stessa presentazione.
“ Hawk, il falco, rimasta sempre imbattuta sfiderà Fenix, la fenice, lei è nuova ma, signori, si sa far valere!”
I dialoghi degli spettatori si ammassano l’uno sull’altro creando a un brusio che mi trapana il cervello.
“ Iniziate pure” il direttore diede il via all’ incontro.
Mi avvicino tranquillamente alla ragazza dai capelli rossi schivando ogni suo corpo, lei spaventata arretra con gli occhi spalancati fino ad andare a sbattere contro le sbarre.
Con una velocita impressionante scomparvi riapparendole di fronte a testa in un giù appesa a un ramo.
“ Bu!!”
La ragazza tira un urlo colpendomi in pieno viso distruggendomi tutto il lato destro del viso, cado a terra con una risata sadica.
Lei mi fissava tremando, impaurita e schifata.
In un attimo la pelle, strato per strato, inizia a ricomporsi facendomi tornare normale.
“ Wow! La nostra Hawk ha usato il Risorgimento!”urla gasato lo speaker.
“ C-come...?!” balbetta la rossa “ T-ti ho c-colpito!”
“ Già e il colpo non era male, lo ammetto” sorrido tranquilla allontanandomi e dandole le spalle.
Lei ne approfittò subito per attaccarmi, io la presi da dietro con un salto mortale.
“ BANG”
Dalle mie mani messe a formare una pistola escono due proiettili di un rosso scurissimo che colpirono la rossa alla gola e a pochi centimetri dal cuore.
Soffio sulle finte pistole rimettendole nella fondina immaginaria.
“ Hawk rimane imbattuta signori e signore! E la sua povera avversaria dovrà subire la punizione tra poco in diretta per voi!”
Esco dall’arena, il direttore si avvicina: “Peccato speravo di avere la tua compagnia... “.
La voce piena di doppi sensi mi fa rabbrividire “ E invece niente, che peccato!” la mia voce gronda sarcasmo
“Ma presto, molto presto ti avrò nel mio letto, circondata dai miei pupazzi e, chissà, magari ci sarà anche il caro Toto” ride leccandomi la giugulare con la punta della lingua.
Tremai senza potermi difendere da quel “uomo” che mi aveva dato e tolto tutto più e più volte.
Aumentai il passo correndo fino a rifugiarmi nella mia camera, lanciando via il collare e tuffandomi nella doccia per lavarmi via l’odore e le parole sporche di quel sadico bastardo.
Dopo essermi lavata mi rivesto sdraiandomi sul letto per rilassarmi.
“Heilà!! Che fai dormi Kimiko-chan??”
Il ragazzo pendeva a testa in giù dalla grata d’areazione del soffitto, con i capelli verdi incasinati e gli occhi d’ambra curiosi puntati su di me.
“Ma tu le porte non le sai usare Toto? E ti ho detto mille volte di non chiamarmi così!”
“Oooookey Kimiko-chan!” con un sorriso enorme spalmato sulla faccia.
“Shimata, ma perché a me?!”
Lui ride e mi porge la mano
“Dai andiamo
Sorrido mio malgrado prendendogli la mano e raggiungendolo in quei cunicoli.
“Certe volte ti picchierei ma altre sei proprio simpatico Toto-kun”
“Quando serve” ghigna guardandomi
“Va avanti va! Prima che ti butti di sotto!” lo seguo fino a che arriviamo nella nostra stanza. Si trova in un vecchio passaggio sotto all’edificio, neppure il direttore lo conosce. La stanza è per ¾ piena di macerie  e un po’ dismessa ma ci accontentiamo di ciò che abbiamo.
“Hai portato i biscotti?” mi chiede lui
“Certo e tu me lo hai portato il budino?”
“Chiaro!”
Ci scambiano le ‘offerte di pace’ mangiandole con ingordigia.
“Toto tu sei mai uscito da qui?”
“Un paio di volte sono scappato”
“Com’è fuori di qui?!?”
Io non sono mai uscita da qui e probabilmente mai ci uscirò.
“E’ tutto luminoso, grande, nessuno combatte, sono tutti liberi, non ci sono gli Undertakers o le guardie, tutti fanno quello che vogliono”
Libertà... che strana parola..
“Deve essere stupendo vivere così. Una famiglia, una vita…”
“Tu una famiglia l’hai avuta però”
“Per quanto? 1 settimana?” Mia madre è morta dandomi alla luce, mio padre è morto circa una settimana dopo durante un incontro, la parte asportata fu il polmone… non riuscì a sopravvivere al dolore. “non gli ricordo neppure”
“Ma sai di averli avuti, io non so neanche se sono nato o se sono stato creato”.
Già, il direttore mi aveva accennato che Toto non era propriamente umano. Girando delle voci sul fatto che sia stato creato usando il Ramo del Peccato unito a cellule epiteliali.
“ma in fondo che importa? Tanto io sono il più potente qui!”
Rido “Sì, nei tuoi sogni forse”
“Domani sarai di nuovo mia avversaria Hawk” il sorriso aveva abbandonato il suo volto e un velo cupo era sceso sui suoi occhi d’ambra “e sta volta vincerò io”
Lo fisso “Ti sbagli Mockingbird, sta volta a vincere sarò io”.
Non sarei tornata nel letto di quel bastardo, mai e poi mai. Le probabilità di vincere erano del 50% il restante cinquanta era che sarebbe finita pari e che il bastardo avrebbe preso due piccioni con una fava.
Dopo un po’ di ore ce ne torniamo ogni uno nella propria camera, aspettando di tornare in quella gabbia e di riprendere una lotta ad armi pari che va avanti da quattordici anni.

Autrice:
Salve, grazie a tutti quelli che hanno letto e a chi lascia una recensione ovviamente! Arigatou!! ^_^
Vorrei solo ricordarvi che questa storia è BASATA sull' anime e manga Deadman Wonderland, quindi le ambientazioni sono quasi le stesse, ma quello ke succede dentro no, almeno non tt! Quindi se lasciate recensioni negative perchè la storia non è come nell'anime bè nn so proprio che dire u.u  ed è un OOC quindi i caratteri non sono gli stesso *sfogo finito*
Scusate ma dovevo proprio dirlo ^^"
Ankora grazie mille a presto spero.
Bye Bye Ice98
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Deadman Wonderland / Vai alla pagina dell'autore: Ice98