Premetto: perdonate e segnalate eventuali errori per favore.. l’ho
riguardata, ma potrebbe essermi sfuggito comunque qualcosa..
CHAPTER 1
Capelli neri tenuti su con la lacca, pelle leggermente ambrata, occhi
del colore del miele, sorriso perfetto e fisico da paura. Dio santo, se fossi
rimasta a fissare Zayn ancora un po’ avrei probabilmente iniziato a sbavare,
ma, davvero, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. Non che facesse cose
particolarmente sexy, anzi, stava giocando a calcio, sudava come un maiale e
urlava cose insensate. Il problema era proprio che a me sembrava sexy lo
stesso. Era come se vedessi ogni scena al rallenty, con i suoi muscoli che si
tendevano, i pantaloncini da basket che gli aderivano alle cosce e il sudore
che gli imperlava il viso, per poi andare a perdersi nell’accenno di barba che
gli colorava la mascella. Era praticamente un porno, dal mio punto di vista.
«Elenoire chiudi
quella cazzo di bocca e smettila di sbavare.»
Colta sul fatto. Mi riscossi dai miei pensieri e mi voltai a guardare
Claire, una delle mie migliori amiche, con un’espressione da angioletto
innocente. «Come? Ma cosa dici? Come sei volgare! Non sto
sbavando!» esclamai, fintamente indignata.
Lei inarcò un sopracciglio ed inclinò la testa. Un ciuffo di capelli
color mogano le cadde sul viso. «Sul serio, dovresti
proprio rivedere il tuo modo di approcciarti ai ragazzi che ti piacciono.. In
particolar modo se i poveri disgraziati in questione sono in classe con te..
-si passò una mano tra i capelli, rimettendo la ciocca al proprio posto- La
faccenda inizia a farsi seriamente imbarazzante.»
concluse, scuotendo leggermente la testa.
Sbuffai, alzando gli occhi al cielo. «Oh,
dai! -mi lamentai- Non è mica colpa mia se quel ragazzo è un fottuto
concentrato di ormoni!»
Claire scosse la testa, cercando di trasmettermi tutta la propria
disapprovazione, ma non aggiunse altro e si rimise a guardare la partita.
Eravamo sedute in palestra, durante la lezione di educazione fisica, e stavamo
da circa mezz’ora usando ogni scusa immaginabile per evitare di giocare a
calcio. Non che avessimo una qualche particolare avversione nei confronti di
quello sport indubbiamente interessante e divertente, ciò di cui avevamo paura
era giocare con i nostri compagni. La classe era formata per i tre quarti da
ragazzi, e si sa che mettere 15 diciottenni a giocare a calcio tutti insieme
non è mai una buona idea. Era come se si trasformassero in una mandria di
cinghiali impazziti. Iniziavano a correre, urlare e lanciare calci a destra e a
manca, perfettamente incuranti della presenza di altri esseri umani nei
dintorni. Esseri umani dotati di ossa rompibili, per l’esattezza.
L’unico che riusciva a sembrare sexy anche mentre si prodigava in questa
avvincente pratica era Zayn, ed ancora non riuscivo a spiegarmi come diavolo
facesse.
«Ragazze, voi
pensate di fare anche educazione fisica ogni tanto, o non se ne parla nemmeno?» chiese la prof con tono scocciato, interrompendo sul
nascere un nuovo flusso di pensieri impuri -e di bava che sarebbe andata ad
imbrattare la palestra.
«Mi auguro che lei
stia scherzando.. -sentii rispondere Claire, leggermente sconvolta- Avrebbe
veramente il cuore di piazzare una povera fanciulla indifesa come me in mezzo a
quel branco di maiali grufolanti?»
Mi lasciai sfuggire un sorriso divertito. Sapevo benissimo che lei ci
sarebbe andata più che volentieri, in mezzo a quel branco di maiali grufolanti,
dal momento che adorava giocare a calcio, adorava sudare, e… adorava
Niall, il mio migliore amico, che adesso si stava avvicinando a noi con uno dei
suoi adorabili sorrisoni stampato in faccia.
«Penso proprio di
sì.» rispose la prof, nella sua
migliore esibizione di crudele cinismo, per poi voltarsi in direzione del campo
da calcio. «Matthews e Byrne
fuori, entrano le due veneri arenate!» urlò, facendo
simpaticamente scoppiare a ridere la classe.
Ah. Ah. Ah. Ma che simpaticona. La guardai male. Molto male.
«Dai ragazze, venite
a giocare..» esclamò la voce di
Niall alla mia destra, distraendomi ed impedendomi di mandare a quel paese la
prof e la materia del cazzo che insegnava.
Mi voltai verso di lui e vidi che stava sorridendo divertito, cercando
di trattenersi il più possibile dallo scoppiarci a ridere in faccia.
«Scusa, sai, ma
siamo troppo impegnate ad arenarci qui..» risposi acida,
facendo il verso alla prof.
«Dai..» ripeté lui, addolcendo il sorriso e porgendoci le
mani.
Sbuffai e ne afferrai una, facendomi tirare su praticamente solo da lui.
«Quindi con chi
dovremmo essere in squadra?» chiesi poi,
guardandomi intorno con aria perplessa.
La verità era che neanche avevo idea di quali fossero i componenti delle
due squadre, dall’inizio della lezione fino a quel momento non avevo fatto
altro che osservare adorante Zayn, quindi non avevo seguito minimamente la
partita.
«Io voglio Claire.
-mi anticipò la voce di Zayn.- Elenoire non sa giocare.»
Inarcai un sopracciglio e mi voltai a guardarlo. «Molto
maturo, complimenti..» commentai, con aria
di superiorità.
Lui mi mostrò un ghigno divertito. «Ehi,
niente rancori, ma è pur sempre una partita.. Vorrei una squadra un minimo
competitiva.»
Abbandonai la mia matura superiorità e gli mostrai il dito medio,
mandandolo elegantemente a ‘fanculo.
Il resto della partita fu un disastro. Obiettivamente Zayn non aveva
tutti i torti: per quanto potessi cavarmela bene nella pallavolo e nel basket,
nel calcio facevo veramente schifo. Grazie al cielo ero in squadra con Niall,
che cercò in tutti i modi di pararmi il culo ed evitarmi gaffe troppo
clamorose. Il culmine lo raggiunsi alla fine, quando fui letteralmente travolta
da un certo idiota all’inseguimento della palla e caddi rovinosamente a terra,
probabilmente causandomi gravi contusioni all’osso sacro.
«Razza di coglione
che non sei altro!» esclamai,
strizzando gli occhi per il dolore.
Dannazione, mi ero fatta veramente male. Alzai lo sguardo su di lui, ed
ovviamente era ancora lì che se la ghignava felice.
«Se tu non dormissi
in mezzo al campo forse non finiresti per terra..» ebbe il coraggio di dire.
«Forse non finirei
per terra se tu guardassi dove metti i piedi quando corri..» risposi, tirandomi su a fatica.
Il fatto che quel ragazzo trasudasse sesso da ogni singolo poro del
corpo non lo avrebbe salvato dalla mia ira funesta. «Ahia,
merda..» mormorai, massaggiandomi il coccige con una
mano.
«Ehi, dai, ti sei
fatta molto male..?» mi chiese,
prendendomi per un braccio.
Me lo scrollai di dosso, guardandolo male. «NON
MI TOCCARE porca miseria!» esclamai, sembrando
in piena crisi mestruale.
Cosa che non ero, tra l’altro. Non sapevo neanche io perché me la fossi
presa tanto per una cavolata del genere, semplicemente mi irritava quel suo
modo di fare. Mi prendeva in giro in continuazione. E ogni tanto io davo
fuori di matto.
Lui mi osservò per un secondo, perdendo una volta tanto il ghigno che
ormai aveva preso residenza fissa sul suo volto. Sembrava.. dispiaciuto?
Beh, non me ne fregava niente se ci era rimasto male, dal momento che lui
faceva rimanere male me quasi tutti i giorni.
Mi voltai, mandai mentalmente a quel paese tutti quanti, ed andai negli
spogliatoi femminili, dove potevo almeno star certa che quell’idiota non mi
avrebbe inseguita, e comunque volevo cambiarmi perché mi sentivo il sudore
addosso, e la cosa mi faceva abbastanza schifo. Mi sciacquai la faccia al
lavandino e mi rimisi i vestiti normali. Stavo per indossare la giacca, quando
sentii bussare alla porta.
«Ele..? -era la voce
di Niall.- Posso entrare senza rischiare di essere selvaggiamente picchiato da
qualche ragazza mezza nuda?»
Sorrisi tra me e me. «Entra, entra.. Ci sono
solo io e sono vestita.»
Da dietro lo stipite spuntò la faccia di Niall, che appena mi vide
sorrise dolcemente ed entrò nella stanza, chiudendosi la porta alle spalle. Mi
sedetti sulla panca e lo guardai avvicinarsi, mettendo su un broncio da
bambina. Lui si inginocchiò davanti a me, ancora sorridendo.
«Ti fa tanto male?» mi chiese, appoggiandomi le mani sulle ginocchia.
«Mi sono rotta il
culo, ecco.» brontolai,
incrociando le braccia.
Lui non disse niente, ma rimase a guardarmi. Lentamente mi sciolsi in un
sorriso, perché con lui proprio non riuscivo a tenere il muso: gli volevo
troppo bene. Eravamo migliori amici da ormai 11 anni, quando lui si era
trasferito nel mio stesso palazzo. Era praticamente una parte di me, avrei
fatto qualsiasi cosa per lui.
«Vuoi che vada a
picchiare quel deficiente?» mi chiese, dopo
qualche secondo, accigliandosi.
Scoppiai a ridere. «Ma non ci pensare
neanche! Che poi sei tu quello che fa una brutta fine!»
esclamai, tra le risate.
Lui mi guardò indignato. «Beh, stai
sottovalutando il mio fisico??»
Sorrisi divertita. «No, solo la tua
capacità di far del male a qualcuno..»
«Guarda che io posso
essere cattivissimo. E soprattutto posso esserlo con quel deficiente.»
Lo guardai stupita. Non capitava spesso che desse un’opinione così
chiaramente negativa su una persona. E poi ero sempre stata convinta che
fossero amici, lui ed Zayn. «E tutta questa
aggressività? A cosa è dovuta?» gli chiesi,
seriamente incuriosita.
Lui abbandonò il sorriso, e tornò serio. «Mi
dà fastidio il modo in cui ti tratta. E come.. come ti guarda..»
Perplessità. Grande, gigantesca perplessità. «Come
mi guarda??» Ndk. Con gli occhi.
Non rispose. Stavo per chiederglielo di nuovo, quando la porta si aprì e
ne entrò Claire.
«Ehi, sei ancora
incazzata?» mi chiese, avvicinandosi.
Niall si rialzò, spolverandosi i pantaloni, poi se ne andò, farfugliando
qualcosa riguardo il cambiarsi ed il puzzare.
Claire sospirò e mi guardò sconsolata. «Mio
Dio, quant‘è carino..» mormorò, mordendosi
distrattamente un labbro.
Sorrisi leggermente. Mi avrebbe fatto piacere, se si fossero messi
insieme.. Erano i miei migliori amici e sarebbero stati una bella coppia, ma il
problema era un altro. «È fidanzato da due
anni..» commentai.
Lei scrollò le spalle, rassegnata. «Lo
so, è solo che.. Ha quegli occhi..»
Sorrisi dispiaciuta per la sua sfortuna in fatto di ragazzi e le diedi
una virile pacca sulla spalla. «Dai, cambiati.. Io
intanto vado a fumare una sigaretta.»
ed uscii. Quando passai davanti alla porta dello spogliatoio maschile, però,
delle voci attirarono la mia attenzione, facendomi fermare.
«Dio, quant‘è figa
la Sanders!» questo signor
principe azzurro era Coyle, ovviamente. Un idiota cannaiolo patentato che ormai
iniziavo a pensare si fosse bruciato anche gli ultimi pochi neuroni che gli
erano rimasti.
«Chi è?» questa era la voce di Matthews, ovviamente. “Il
ragazzo che non capiva mai una mazza”.
«Quella bionda da
urlo della 5° E..»
«Nah, a me non piace
un granchè..» Zayn? «Troppo magra per i miei gusti, io preferisco avere un
po‘ di forme tra le mani..» aveva sottolineato
particolarmente l’ultima frase, ed io potei quasi vedere come se fosse davanti
a me il ghigno leggermente perverso che gli doveva essere apparso in viso, nel
dirlo.
«Tipo Elenoire?»
Oh porcaccia la miseria! E adesso cosa c’entravo io?
«Beh, non potete
dire che non ha un fisico decisamente.. Invitante..»
Spalancai gli occhi. Che diavolo aveva appena detto quel pirla?
«Si, io me la farei
decisamente.»
Guardai la porta sconvolta per un secondo, poi mi allontanai, troppo
scioccata per essere curiosa di sentire che altro avrebbero detto. Barcollai
fino alla porta, ed appena uscii in cortile fui investita da una raffica di
vento che mi risvegliò completamente. Tirai fuori una sigaretta e la accesi,
seppur con parecchie difficoltà, dal momento che quel vento non era proprio
l’ideale a far funzionare un accendino.
«Ehi Ele!»
Sobbalzai, sentendo la voce di Zayn che mi chiamava. Mi voltai a
guardarlo. Dannazione, quanto era bello. Non riuscivo neanche a rimanere
incazzata con lui. Era davvero una situazione disastrosa. Lo guardai male lo
stesso. Anzi, sarebbe meglio dire che provai a guardarlo male lo stesso, ma
purtroppo il vento non era a mio favore, e continuava a buttarmi i capelli in
faccia, obbligandomi ad espressioni stupide e strane smorfie con la bocca per
allontanarli.
Zayn sorrise divertito.
«Mi dispiace per
prima, non volevo che ti facessi male.» disse,
avvicinandosi pericolosamente.
«Non importa, lascia
stare.» borbottai, cercando in ogni
modo di non abbassare lo sguardo. Operazione decisamente difficile, quando mi
fissava con quegli occhi così fottutamente belli. Erano davvero profondi, per
essere dei normalissimi occhi marrone chiaro. E poi aveva questa ciglia..
Nerissime. Folte. Dio santo, sembrava uscito da una pubblicità della Maybelline
New York.. E si, nella mia testa questo era un complimento, anche se rivolto ad
un ragazzo poteva non sembrarlo.
«Sei ancora
incazzata con me?» mi chiese,
accennando un mezzo sorriso.
Deglutii, con lo stomaco praticamente in gola. Questo era decisamente un
comportamento sleale. Se si fosse avvicinato ancora di anche solo due
centimetri l’avrei picchiato. Oppure gli sarei saltata addosso. Più
probabilmente la seconda. Non abbassai lo sguardo.
«Non sono incazzata
con te.»
Si avvicinò ancora, leggermente. Domai i miei bassi istinti e me ne
rimasi ferma al mio posto.
«E allora perché
prima mi hai urlato contro, quando ti ho toccata?» mi chiese, ricominciando ad assumere la solita
espressione divertita.
Mi stava prendendo in giro. Ovviamente. Di nuovo. Dannazione, avrei
dovuto davvero picchiarlo prima o poi. Ma probabilmente non in quel momento,
visto che ero ancora parecchio influenzata dal discorso che avevo origliato
poco prima, e tutto sommato non era male come presa in giro.
«Perché in quel
momento non volevo essere toccata.» risposi d’istinto,
senza pensare particolarmente a quello che dicevo e, ovviamente, servendogli la
successiva presa in giro su un piatto d’argento.
Il sorriso si allargò sul suo viso, ma adesso sembrava solo malizioso,
non più divertito. «Quindi ora posso
toccarti..?» sussurrò, avvicinandosi ancora.
Maledizione. Maledizione al quadrato. Boccheggiai per qualche secondo,
mentre i miei neuroni si affannavano alla ricerca di qualcosa di sensato da
dire, ma quando stavo finalmente per parlare, le mie parole furono interrotte
sul nascere.
«Ele!» era Niall, che stava uscendo dalla porta in quel
momento.
Mi sporsi a guardarlo oltre la spalla di Zayn, e vidi che mi stava
sorridendo. Risposi al sorriso, per poi sorpassare l’idiota che mi stava
davanti, e raggiungerlo.
«Non ti sembra di
aver dimenticato qualcosa?» mi chiese,
osservandomi in attesa.
Aspettò qualche secondo, mentre io mi sforzavo di capire a cosa si
riferisse, poi, notando la mia espressione leggermente ebete, scosse la testa,
roteando gli occhi.
«Il cellulare..» disse, tirandolo fuori dalla tasca dei pantaloni e
porgendomelo. «Non mi sembra una
buona idea, lasciarlo in palestra.»
Lo ringraziai con un sorriso, ricongiungendomi finalmente all’oggetto
che mi permetteva di avere una vita sociale. Tutto sommato, nonostante cercassi
di evitarlo in tutti i modi, ero anch’io schiava della tecnologia come tutta la
mia generazione.
Rimanemmo altri cinque minuti a chiacchierare, mentre io finivo di
fumare la mia sigaretta. Argomento: il viaggio di istruzione per cui saremmo
partiti il giorno dopo con la scuola. A Friburgo. Davvero, fino a quando avevo
scoperto che sarebbe stata la meta della nostra gita, neanche sapevo
dell’esistenza di quel posto e, a poche ore dalla partenza, ancora non avevo
capito cosa ci saremmo andati a fare. Tutto ciò che avevo recepito delle
spiegazioni della mia prof era che quel posto fosse una sottospecie di Mecca
degli ecologisti, una città completamente votata all’energia pulita e stronzate
di questo tipo. Probabilmente doveva essere interessante, ma comunque
continuavo ad essere convinta che non c’entrasse niente con il nostro programma
scolastico. In ogni caso era comunque una gita di tre giorni con la classe, e
una tale occasione non si rifiuta mai.
***Autrice***
Salve a tutti!
Come ho già detto, è da un sacco che non scrivo una ff het, quindi non
sono più abituata, perciò se fa schifo ditemelo, guiro che non mi offenderò..
Ciò detto, vi informo di due cose:
1-
Per i primi due
capitoli non succederà niente di particolarmente esaltante, servono solo a
presentare un po’ la situation
2-
Non escludo l’ipotesi
che in seguito compaiano anche gli altri tre fanciulli, ma per il momento ci
saranno solo Niall e Zayn
Quindi… Boh, niente, fatemi
sapere cosa ne pensate! RECENSITE RECENSITE! Pleeeeaaaase! *fa gli occhioni
dolci*
Un bacio
Ale
p.s. per chi volesse aggiungermi
su twitter https://twitter.com/AleVenge