Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Dreammy    15/04/2013    1 recensioni
E tu, tu ci credi negli Angeli?
[...]
Quel giorno, le sue ali sarebbero state meno candide del solito e sarebbe risultata più minacciosa, e lui, Harry Styles, il Crudele dai ricci castani, avrebbe temuto per la sua incolumità, minacciato da una ragazzina col peso della cittadina sulle spalle.
Letteralmente.
Perché, effettivamente, portare quelle ali le pesava, e non poco.
____________________
E voi l'avete mai persa la speranza?
Avete mai voluto che un angelo vi salvasse la vita?
Genere: Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angel.

Dedicato a lei, che ha smesso di crederci.
Lei, che capirà di essere la persona di cui si parla troppo tardi.
Lei, che vuole mollare tutto.
Lei, che hanno smesso di capirla da secoli.
Lei, che sta solo aspettando che il suo Angelo venga a salvarla.
Dedicato a te, che in una vita schifosamente normale, continui a sognare.



Ellen era seduta a gambe incrociate sul suo letto, quel freddo pomeriggio di novembre, e lottava contro le lacrime da ore, ormai.
Non amava piangere, in verità.
Non amava sapere di essere debole e far sgorgare il frutto della sua fragilità.
Era fatta così, non ci si poteva fare nulla.
Si scostò una ciocca di capelli neri dalla fronte, portandola dietro l’orecchio per poi sbuffare.
Quella mattinata era cominciata come tutte le altre, era andata a scuola, aveva fatto un compito di francese in cui sicuramente avrebbe preso un voto rasentante il sei, aveva pranzato insieme a Liam Payne, il suo ragazzo, e poi era tornata a casa, dove i suoi genitori stavano litigando per decidere cosa fare di lei, una neodiciassettenne che ormai donava loro sempre più preoccupazioni, con le sue serate in giro per la città e i suoi tardi rientri.
Loro pensavano che la ragazza facesse qualcosa contro la comune moralità, come drogarsi, oppure passare le nottate a divertirsi in discoteca.
Non sapevano cosa, invece, era costretta a fare, fin da due anni prima.
E non sapevano nemmeno che lei era pura, che con la droga non aveva nulla a che fare e che la sua verginità era ancora accuratamente intatta.
Non sapevano nulla, si limitavano a pensare male e a non ascoltarla quando cercava di spiegare.
Ellen sorrise amaramente e controllò di aver chiuso bene la porta, prima di sdraiarsi sul letto.
Avete presente i cartoni animati?
Conoscete gli angeli?
Ecco, loro si limitano a starnazzare qualche parolina magica per far comparire un paio di coloratissime e sbarazzine ali, per cominciare a combattere eroicamente.
Pensate male, se credete che accada davvero così.
Far comparire le ali è molto, molto doloroso, fa male, provoca in tutto il corpo un dolore pari a quello di un’operazione delicata avvenuta senza anestesia.
Ellen si tolse la canotta e passò le mani candide sulla schiena, contaminata da alcuni lividi violacei che dolevano molto.
Si carezzò la pelle fino a che non lo trovò: quello era un punto, meglio noto come punto NL, dove si formava una piccola collinetta, invisibile ad occhio nudo, che pulsava terribilmente nei momenti in cui c’era davvero bisogno.
Lei sapeva cosa fare, allora pizzicò quel punto con due dita, fino a che non lo sentì aprirsi, e lì cominciò il dolore.
E lei non poteva urlare, poteva solo limitarsi a piangere e a mordersi le labbra fino a farsi male, fino a sentire il sapore metallico e disgustosamente affascinante del sangue sporcarle i denti, facendoli diventare rosati.
Con molta, molta fatica, i suoi occhi verdi riuscirono a scorgere la prima piuma che stava uscendo fuori, a fatica, appuntita e morbida, bianca, macchiata all’estremità da una goccia di sangue rosso ed implacabile.
Quel giorno, le sue ali sarebbero state meno candide del solito e sarebbe risultata più minacciosa, e lui, Harry Styles, il Crudele dai ricci castani, avrebbe temuto per la sua incolumità, minacciato da una ragazzina col peso della cittadina sulle spalle.
Letteralmente.
Perché, effettivamente, portare quelle ali le pesava, e non poco.
In molti si erano accorti di quanto stranamente sporgessero le sue scapole e dei lividi che le procuravano un forte dolore, per non parlare delle piume che restavano attaccate ai suoi vestiti.
Non appena il soffice cuscino di piume fu del tutto fuoriuscito ed ebbe forato la pelle della bella ragazza, Ellen cercò di riprendere il controllo del suo respiro, prima di sporgersi alla finestra, anche quella volta insicura, perché non sapeva se il peso delle ali avrebbe retto, se il troppo candore avrebbe attirato l’attenzione, o se il sangue le avrebbe provocato uno svenimento, come la settimana prima.
Era pronta: anche quella volta avrebbe dovuto salvare qualcun altro, qualcuno che negli Angeli non ci credeva assolutamente, qualcuno che la speranza l’aveva persa da tempo, qualcuno che era stato incantato dalle parole degli altri, arrivando a voler mollare tutto.
E il nome di quel qualcuno, lei lo aveva sentito, era Julie.

E tu, tu ci credi negli Angeli?
Io sì.
Io lo sento, che loro sono sempre qui, loro fanno di tutto per proteggerci, lo sai?
E so anche che, pure tu, spesso perdi la speranza, e vorresti mollare tutto, e come Julie stai male, e speri nell’arrivo di qualcuno che ti possa aiutare a sistemare tutto. Ma poi questo qualcuno non lo vedi.
La verità è che “qualcuno” c’è, sempre, anche se tu probabilmente pensi che non ci sia, che tu sia abbandonata da tutti.
La verità è che devi cominciare a scavare a fondo, nelle persone. Perché non ci è concesso sapere che nome abbiano i nostri Angeli, sappiamo solo che si mostreranno, prima o poi.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Dreammy