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Autore: Sabriel Schermann    15/04/2013    4 recensioni
A volte è necessario soltanto andare avanti, rinchiudersi in se stessi e continuare a camminare, senza aspettarsi nulla.
Per non sprofondare. Per non cadere a terra.
Per non smettere di credere nelle infinite possibilità della vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hello! Immagino voi pensiate di non conoscermi. E invece sono io, Gigi Chan!

Il fatto è che su quell'account ho avuto qualche problema, così ho creato questo e adesso posso finalmente pubblicare le mie adorate fanfiction! *-*

Essendo questa la prima long che scrivo su Huntik, la dedico interamente al Fandom Huntik, che in questi mesi ha rallegrato le mie giornate e le ha fatte diventare migliori! Grazie!

Detto questo, ecco una piccola premessa: questa fanfiction è ambientata (ancora) nella prima serie, quando Zhalia uccide Klaus e salva Dante dalla morte certa.

Non rispecchia la realtà del cartone, ma è soltanto frutto della mia fantasia, infatti Atlantide verrà poi nominato nella seconda serie (che io non ho visto interamente!)

Ho solo tentato di analizzare il lato sentimentale delle coppie presenti, proprio perché questo nel cartone è spesso messo in ombra.

Spero vi piaccia e apprezziate almeno un po' il mio stile.

Grazie, buona lettura a tutti! :)



CAPITOLO 1 – I'm falling to pieces



Zhalia, che cosa hai fatto...?”

Spostai lo sguardo sul suo viso.

Un mare di ricordi mi investì improvvisamente.


No, non posso più vivere con queste colpe.

Non sono degna di stare insieme a loro.

Non ora. Non dopo tutto questo.


Zhalia, tu non puoi uccidermi...”

Zhaal...”

Sei sempre stata come una figlia per me...”

Mi dispiace”

Poi abbassai lo sguardo e lo colpii.


Una lacrima ribelle mi scivola sul viso.

Attraversa tutta la guancia destra, per arrivare sul mento e cadere nel vuoto.

Come me: ora che ho ucciso il mio mentore e tradito i miei unici amici, non mi resta altro che cadere nel vuoto.

Scomparire nel nulla senza lasciare traccia.

Mi libererei soltanto di un enorme peso sulla coscienza.


Dante, forse ho fatto la scelta sbagliata...”

Non importa. Io mi occupo di Klaus, tu pensa agli altri”

Poi si allontanò, invocando Caliban.

Lo osservai combattere. Era agile e veloce, forte e imponente, come il suo titano.


Un singhiozzo mi esce involontario dalla gola: copro la bocca con una mano;

Devo fare attenzione a non farmi sentire da nessuno.


I veri eroi non piangono mai” mi disse.

Gli sorrisi.

Quando avrò vinto questa missione, tutti mi apprezzeranno, vero Klaus?”

Ma certo, mia cara Zhaal”, sorrise.

Tutti”


Un altro singhiozzo rompe il silenzio.

Avrei voglia di urlare al mondo il mio dolore, di renderlo partecipe di ciò che ho fatto e di ciò che sono.

Di quello che sono stata.

Ma non posso. Così decido di soffocare questo dolore, per l'ennesima volta, nella parte più profonda di me stessa.

Quella che difficilmente viene a galla.

Quella che poche persone riescono a tirar fuori.


Il costo delle nostre azioni è molto caro”

Ma a volte non siamo noi che scegliamo chi essere”

Sorrise. Un sorriso caldo, rilassato, comprensivo.

Avevo amato il suo sorriso fin dalla prima volta che l'avevo visto.

Non avrei mai voluto che scomparisse.

Poi mi poggiò sul letto, rimboccandomi le coperte.

Buonanotte Zhaal”


Mille lacrime scendono silenziose sul mio viso.

Una dopo l'altra, le osservo suicidarsi.

Poi chiudo gli occhi.


Zhalia, c'è una cosa che devo dirti...”

Cosa?” domandai, con voce carica di aspettative.


Riapro gli occhi.

Una lacrima solitaria scende ancora lungo la guancia bagnata.

Ma questa volta, una mano la raccoglie.

Una mano non le permette di suicidarsi.

Una mano la salva, racchiudendola nel suo calore.

Alzo lo sguardo sorpresa.

Dante...”

mi asciugo velocemente le ultime lacrime, cercando di mantenere un minimo di decoro, per quanto mi sia possibile.

Abbasso lo sguardo, ma una mano morbida e calda mi costringe ad osservare quegli splendidi occhi color ambra.

Zhalia, c'è qualche problema?”

No, non c'è nessun problema. Sto piangendo, ma non c'è nessun problema.

Ho ucciso Klaus, ma non importa. Ho tradito l'unica persona che si fidava di me, ma non c'è nessun problema.


Lo sapevo che non dovevo fidarmi!”

Sei solo una stupida traditrice” urlò Sophie.

È questa la verità! Sai solo deludere le persone che più ti amano!”

Ma io non mi sono mai fidata di te, Zhalia! E soprattutto, non ti ho mai amato!”


Improvvisamente, scoppio in un rumoroso pianto.

Invoco il nome di Klaus, Dante, Sophie, Lok.

Penso a Cherit e alla sua voce squillante e fastidiosa.

Penso a Lok e alla sua ingenuità.

Penso a Sophie e alle sue parole taglienti.

Ma non ho il coraggio di pensare a Dante.

Non ho il coraggio di pensare ai miei sentimenti.

Preferisco pensare a ciò che non ho dato quando ne ho avuto l'occasione.

A quello che non ho fatto.

A quello che non ho detto.

Mi alzo improvvisamente.

Zhalia”

No, non dire nulla”

Mi dirigo verso la porta. Ma lui si alza, trattenendomi per un braccio.

Sento la sua presa scottante penetrarmi fin nelle ossa.

Zhalia, ascoltami-”

Dante, ti prego...lasciami andare” sussurro.

I secondi passano veloci.

Poi lui allenta la presa, lasciandomi andare.

   
 
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