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Autore: Soqquadro04    16/04/2013    2 recensioni
Dal testo:
"...Nei suoi occhi non c'è più niente di quella donna che ho imparato ad amare, che mi ha fatto capire che forse il mondo non è solo bianco o solo nero, quella donna che ora non esiste più e forse non tornerà mai; e solo Dio sa quanto vorrei che tornasse, ma non so come fare per far avverare un desiderio mai espresso..."
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Niente

-Non provo niente per te, Damon.- è davanti a me, stupenda nell'abito borgogna, ed io la guardo, immobile nella calca frenetica di ballerini, incapace di muovermi, risponderle o respirare.
La guardo e so che non mente, e la verità mi colpisce come un pugno nello stomaco e fa male proprio come un pugno, proprio come mi aspettavo.

Quelle sei lettere sono solo un sussurro, e sarei tentato di illudermi che non sono mai uscite dalla sua bocca.
Perché niente è la fine di un tutto che non è nemmeno mai iniziato, ma che ho tanto desiderato iniziasse.

Mi parla con una sicurezza che non le ho mai visto indossare, e anche se non voglio crederle, non posso cancellare ciò che ho sentito e che ora riempie la mia mente, e la intorpidisce come un veleno.

Niente. Niente. Niente. Niente.

Nei suoi occhi non c'è più niente di quella donna che ho imparato ad amare, che mi ha fatto capire che forse il mondo non è solo bianco o solo nero, quella donna che ora non esiste più e forse non tornerà mai; e solo Dio sa quanto vorrei che tornasse, ma non so come fare per far avverare un desiderio mai espresso.
Quella donna meravigliosa -forte, bellissima, testardamente dolce- che ho sperato potesse riamarmi, anche.
L'ho sperato e la speranza mi ha riso in faccia.

E ora in lei vedo soltanto la fredda, consapevole, immutabile realtà, che ghigna beffarda con il volto pallido e affilato, riflessa nel suo sguardo castano.
Una volta, in quel colore, affondavo, ma ormai non ci riesco più.

Niente. Niente. Niente.

Non è me che vuole. Non è me che ama. E questo non mi sorprende, alla fine. Però fa così male...è peggio della prima volta.

So il perché, in fondo.
Quelle due piccole, piccolissime parole, che ha pronunciato al telefono in una sera fredda, quelle parole che mi hanno ridato una parvenza di vita mentre ero a stretto contatto con la morte, mi sono sembrate vere.

Era asservita, va bene. Era confusa, forse, d'accordo. Diciamo pure che era emotivamente instabile.

Niente. Niente.

Io lo sapevo. Ma le ho creduto. Ho voluto crederle e per un attimo ho dimenticato.

E in quel momento l'ho amata, più di quanto avessi mai amato qualcuno in tutta la mia miserabile, lunghissima esistenza.
L'ho amata così tanto che un essere umano sarebbe morto, sotto il peso di quella tenerezza prepotente che mi stringeva la gola e mi faceva impazzire.
L'ho amata di un amore disperato come quello del sole per la luna, di un amore tanto profondo e viscerale da non riuscire a ricordare quando ho cominciato ad amarla, tanto vero da sapere che non smetterò mai, mai, mai.
Sembra così lontana, quella sera, quel bacio che mi ha regalato appena scesa dall'auto, quelle carezze che le ho dedicato prima di rendermi conto che non potevo.

E ora non ho più niente.

Nel petto, solo un cuore inutile da troppi anni, spezzato, risanato e adesso di nuovo rotto. Non si aggiusterà ancora. Sarà difficile raccogliere il mucchio di frammenti appuntiti dispersi fra le mie costole.
Nell'anima -se ciò che mi si agita nello sterno, quegli ultimi brandelli di umanità, minuscoli e inservibili, si possono chiamare anima- una vampira che non prova niente, ma che non si è fatta scrupoli a scavarmi dentro, a psicoanalizzarmi e ad uccidermi lentamente quando ancora provava qualcosa.
Nello stomaco, il dolore del rifiuto definitivo.

Niente.

Elena si volta, dandomi le spalle e allontanandosi a passo sostenuto.
Non provo neppure a trattenerla, non ne ho la forza. E poi non mi ascolterebbe.

Del resto, chi ubbidirebbe ad un uomo distrutto?

 

Dall'Autrice...
Buonasera, lettori e lettrici ^^
Solitamente, non amo guardare Promo e leggere considerazioni su puntate che non ho ancora visto..ma stavolta ho fatto un'eccezione.
E nel video promozionale, ad un certo punto, Elena diceva quella frase.
Esatto, la frase con cui inizia questa brevissima OS, che non è una Flashfic per 104 parole.
Vi lascio con un unico, piccolo commento: io non ci credo.
Elena non sente nulla, per nessuno. Ricordiamolo e teniamo duro.
So04
   
 
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