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Autore: The Rocker    17/04/2013    6 recensioni
Laura era una ragazza normale. Nella norma. Ordinaria. Comune. Niente di speciale.
Insomma, banale. Di una banalità sconcertante.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Laura era una ragazza normale. Nella norma. Ordinaria. Comune. Niente di speciale.

Insomma, banale. Di una banalità sconcertante.

Il punto è, quando sei assolutamente non straordinaria, che nessuno ti nota mai. La vita reale non è come i film, o le serie tv. Per fortuna.

Nella realtà non troverai mai il bello e dannato della situazione che s’innamora della pecorella. Non accetterà di cambiare la sua vita per lei. O se lo farà, dopo un po’ la pecorella, stufa di stare con uno che non ha ancora capito chi è,  lo mollerà. E non crediate che il poveretto torni, pentito e con la cenere sul capo, a chiedere perdono, mostrando i segni del suo cambiamento. Il tizio tornerà alla sua vita di prima, se non peggio. Le donne sono tutte stronze, penserà, ecco cosa succede a farsi trascinare dalle emozioni; una botta e via, l’ho sempre detto io.

E nessuno s’innamora di te perché diventi rossa se qualcuno ti guarda. O perché sei fantastica quando sei assorta nei tuoi pensieri. E nessuno noterà il tuo particolare, quel piccolo gioiello messo apposta per attirare l’attenzione con discrezione. Se respiri piano per non far rumore, finirai a far parte della tappezzeria; o peggio, finirai incinta in 4 liceo, perché quando per sbaglio hai provato a far rumore, non sei più riuscita a controllarti. Se cammini per strada mangiando una mela, ti daranno della svampita, della hippie, della strana.
Potranno innamorarsi dei tuoi occhi sinceri, quello sì. Ci s’innamora sempre degli occhi, è un classico ormai. Se, quando ti presentano un ragazzo, non noti subito il colore dei suoi occhi sei una strana, ma strana forte.

Laura, però aveva un problema. A Laura nessuno aveva mai spiegato tutto questo. Nonostante i suoi ventun anni.

Lei pensava ancora che qualcuno si sarebbe innamorato del suo stile da maschiaccio, delle sue felpe larghe, del suo “essere amica”. Della sua incapacità di civettare, del suo poco interesse verso i gossip. Dei suoi capelli sempre arruffati, della sua passione per i fiori, l’aria aperta, le nuotate. Del suo essere sempre tra le nuvole, un po’ sulle sue, un po’ diversa.
E ovviamente, non riusciva a tenere a mente il colore degli occhi, neanche quell’azzurro così tagliente degli occhi di sua nonna.

Laura era una più da capelli. I capelli. Dio, quelli non li avrebbe mai dimenticati. La prima cosa che notava in una persona, l’unica cosa che le rimaneva in mente.

E poiché qui siamo nella vita reale, no, nessuno si innamorerà di Laura alla fine di questa storia. Sarà lei ad innamorarsi, invece. S’innamorerà come una quindicenne, sognando di fare tutte quelle pazzie che non ha mai avuto le palle di fare da quindicenne. E neanche da sedicenne.

Già, perché Laura non è una che si ribella. Laura è piuttosto una del genere vivo un’adolescenza poco soddisfacente per pentirmene una volta grande. 

Laura è una di quelle che alle feste non si ubriacano, che non hanno mai avuto voglia di scappare di casa, o di farsi un piercing, né tantomeno un tatuaggio. È una di quelle che non si tuffano mai per prime, anche se sanno di avere il coraggio per farlo. È una di quelle che questa sera mi diverto come non mai, ballerò, mi scatenerò, e poi si ritrovano sedute al tavolo perché l’amica non ha voglia di ballare.
 
Laura è una di quelle che quando si mostrano per come sono si sentono dire, cos’è questo tuo lato avventuroso, sarà mica una ribellione adolescenziale ritardata, come sei diversa oggi, torna la Laura di sempre. Il problema è, signori, che la Laura di sempre non è la vera Laura.

Laura è una di quelle che si nascondono dietro chili di parole, personaggi  inventati e sogni ad occhi aperti. Tutto pur di non urlare apertamente al mondo eccomi, sono io, sono così, e fanculo a tutti quelli che mi giudicano strana: non avete ancora visto nulla, ora vi mostro la vera Laura!

Laura è una come me.





Fino all'ultimo non sapevo se pubblicare questa storia, una specie di ritratto malinconico e cinico della povera Laura, oppure tenerlo al calduccio ancora un pò e aspettare di rivederlo.
Era da tempo che Ispirazione non veniva a trovarmi. Dopo mesi, finalmente, ho partorito queste poche righe: mi sembrava ingiusto tenerle per me. Soprattutto perchè sono certa che non le avrei mai cambiate, neanche una virgola. 
So che non è un granchè, chiedo scusa se deluderà qualcuno.
  
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