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Autore: Antilla    18/04/2013    1 recensioni
“I bambini” dicono i grandi “non sanno la differenza tra giusto e sbagliato.”
Blaine, a cinque anni, crede devotamente a sua madre che non fa che ripeterglielo.
A quindici capisce che è vero, ma che di certo non sempre i grandi la conoscono.
A venticinque comprende che quella volta aveva avuto ragione lui.
Obv, Klaine!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Anni che passano, verità che restano.



“I bambini” dicono i grandi “non sanno la differenza tra giusto e sbagliato.”
 
Blaine, a cinque anni, crede devotamente a sua madre che non fa che ripeterglielo.
A quindici capisce che è vero, ma che di certo non sempre i grandi la conoscono.
A venticinque comprende che quella volta aveva avuto ragione lui.
 

***

 
Quando Blaine vede per la prima volta Kurt, è davanti al piccolo specchio della sua cameretta.
Sta provando ad allacciarsi il farfallino, ma con le piccole manine che ha, proprio non riesce.
Kurt è sulla porta e Blaine lo vede attraverso il vetro dinanzi a lui.
La mamma gli aveva detto che sarebbe venuta una sua amica e, con lei, suo figlio.
Il piccolo, seduto e incantato sulla sua piccola sedia, non riesce a dire una parola, perché l’altro non è esattamentecome se l’era immaginato.
Kurt, la mamma gli ha già detto si chiami così, è davvero un bel bambino.
È vestito bene e ha i capelli in ordine: non come i suoi compagni di scuola, con i ciuffi fuori posto e la camicia stropicciata.
“Vuoi che ti aiuti?” chiede il biondino – o forse è castano chiaro quello? Si chiede Blaine.
La mamma lo porta sempre dal parrucchiere con sé, ma lui non distingue ancora bene i due colori.
È timido, Blaine, e in risposta annuisce piano.
L’altro allora attraversa la stanza e lo raggiunge. Gli fa un nodo perfetto e sorride.
“È davvero molto carino.” commenta il bambino all’in piedi, mentre sposta una ciocca ribelle dalla fronte di quello seduto.
“Anche la tua spilla lo è.” risponde quello, stregato dallo scintillio di quelle forbici in plastica.
 
Quando due ore dopo, le loro madri li scoprono a tenersi la mano sotto al tavolo di plastica blu della cameretta di Blaine, non dicono nulla. In fondo i loro piccolini hanno solo cinque anni.
 

***

 
Ma poi la stretta delle loro piccole dita diventa una carezza sul viso; e non ci vuole tanto prima che diventi un bacio sulla guancia. Ce ne vuole parecchio di tempo, invece, perché ne diventi uno sulle labbra.
E allora non hanno più cinque anni, ma quindici, e le cose sono diverse.
Perché quando la madre di Blaine li vede quella volta, parla. E invece di non dire nulla, dice troppo.
Dice tutto quello che non deve dire, tutto quello che Blaine non vuole sentire.
 
Blaine aveva creduto  a sua madre quando gli aveva detto che ai maschietti piacciono le femminucce e alle femminucce piacciono i maschietti, che quella era la cosa giusta e il resto era sbagliato.
Lui gli aveva creduto davvero, si era fidato di lei; ma poi era arrivato Kurt e quelle parole gli erano sembrate fandonie.
 
Perché Kurt è speciale e in quello che condividono non c’è nulla di sbagliato. Non c’è niente di erroneo nel modo in cui si guardano, in cui si piacciono, in cui si amano.
Perché quando Kurt corre via e si porta dietro il suo cuore, proprio non riesce a vedere nulla di giusto.
Perché Kurt è l’amore della sua vita. Blaine lo sa già, ma sua madre, la grande, non lo capisce.
 
Quella che gli ha insegnato che andare a letto alle nove e mezzo è giusto e non lavarsi i denti prima di andarci è sbagliato, non comprende quanto in amore non esista quella sua tanto osannata differenza.
 

***

 
Blaine ha venticinque anni, un appartamento a Manhattan, le mani callose e qualche storia finita male sulle spalle; una decina, al massimo.
Tre durate un’ora con donne presentategli da sua madre.
 
Blaine ha venticinque anni e ancora due iridi blu in testa. Due occhi che ha cercato ovunque, ma che non si sono voluti far trovare.
Due occhi che ha cercato in estranei di mezza nazione senza risultati.
Troppo chiari, troppo scuri… ehi,ma quelli sono storti!
 
Blaine ha venticinque anni, un amore perduto, un odio covato e una speranza ancora in vita.
 
Blaine ha venticinque anni , un papillon annodato male e la voglia di caffè.
Pochi secondi dopo  ha uno sgabello di legno come seduta e lo sguardo perso nel vuoto.
 
Nemmeno si accorge di due mani che gli slacciano il papillon e glielo rifanno alla perfezione. Alza lo sguardo e li trova.
Su un viso un po’ più grande e maturo, ma sono lì.
 
“Non c’era nulla di sbagliato in noi” Dice.
“Lo so, ma ci ho messo un po’ a capirlo.”Risponde.
 
Blaine ha venticinque anni, un papillon perfetto e una certezza.
Kurt è l’amore della sua vita.
 

 The end.

 

Angoletto di Antilla.
Era un po' che avevo questa OS sul pc, ma non avevo mai avuto il coraggio di pubblicarla.
Ma oggi sono allegra quindi, sì, l'ho fatto.
A presto.

Antilla.

 
 
 
  
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