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Autore: rekla992    18/04/2013    4 recensioni
[STORIA IN REVISIONE]
C'è una ragazza, a Hogwarts, che non è mai stata notata. Ma lei c'era. C'era sempre. E se qualcuno si accorgesse di lei? Se quel ragazzo la guardasse, per la prima volta, dopo tutte le sue preghiere?
[dedicata ad I promise]
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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N. B: negli scorsi capitoli avevo accennato che la storia si stesse svolgendo a novembre, invece adesso ho cambiato idea, quindi siamo ad ottobre...no, okay è un cambiamento da nulla, ma mi sembrava giusto farvelo notare. Detto questo vi auguro buona lettura e spero che il capitolo vi piaccia tanto quanto è piaciuto a me scriverlo.


Dopo aver cenato, con un mezzo sorriso stampato in faccia, risalgo nel dormitorio delle ragazze del mio anno e mi metto sotto le coperte, appena dopo aver sistemato nel baule il regalo di mio padre.

Non riuscivo a crederci! Fred Weasley mi ha appena invitato ad uscire. Domani. Ad Hogsmeade. Solo noi due.

Sembra che il mio sogno più grande si sia finalmente realizzato! Avevo passato quasi un mese a pensare a lui e adesso lo stesso ragazzo mi aveva chiesto di uscire: è superfluo dire che sono al settimo cielo.

Ma...dopodomani è il mio compleanno...chissà se Fred lo sa...ma come potrebbe? In fondo non sono una delle sue migliori amiche e, oltretutto ci conosciamo da pochissimo.

Forse Jane gli ha detto del mio compleanno e mi ha invitato per farmi una sorpresa.

Mi rigiro nel letto: devo smettere di essere paranoica e poco dopo cado dolcemente nelle braccia di Morfeo.

*  *  *


Dormo di più di quanto dovrei, infatti vengo svegliata non con tanta gentilezza da Jane che mi sussurra all'orecchio, per farsi udire solo da me- Ma oggi non dovevi avere un appuntamento con qualcuno?-

Esco di scatto dal letto e mi preparo velocissimamente (credendo di essere in ritardo), poi, corro di sotto, nella Sala Comune di Grifondoro e mi ritrovo davanti il ragazzo più bello che abbia mai visto: Fred Weasley.

Si vede che mi sono preparata molto velocemente e Fred, in tono scherzoso esclama- Non credevo che facessi questo effetto alle ragazze! Ma penso che sia stata tutta colpa di Percy...dopo andrò a ringraziarlo, ovviamente se non mi uccide prima, visto lo scherzo che gli ho fatto..-

Io non so cosa rispondere, così sorrido e basta. Lui, sempre ironico mi dice- Cosa c'è il gatto ti ha mangiato la lingua? Non è che anche questa volta è colpa di Percy, vero? Di solito tutti cadono a terra dal ridere alla mia prima battuta-

-Beh, io sono una ragazza un po' diversa dalle altre-

-Sì, l'ho notato. Andiamo a fare colazione?- mi domanda, a cui rispondo affermativamente e ci dirigiamo insieme verso la Sala Grande per il pasto più importante, dopo lo spuntino di mezzanotte secondo le teorie di Fred.

Fred mi presenta al suo migliore amico, Lee Jordan, il ragazzo che fa la telecronaca alle partite di Quidditch.

Dopo una bella colazione abbondante ( uova, bacon, succo di zucca, porridge e molti altri cibi sostanziosi) la McGranitt chiama i ragazzi dal terzo anno in su che hanno il permesso di andare a Hogsmeade; tra quei nomi ci sono anche quelli di Fred e me.

Insieme, sotto la guida vigile di Gazza e della sua “dolce gattina”, ci dirigiamo a Hogsmeade a piedi.

Arrivati, tutti i ragazzi si dividono ed entrano nei vari negozi; anche io e Fred ci stiamo incamminando quando una voce femminile ci ferma e una ragazza dalla pelle scura dai capelli neri ci viene incontro.

-Ciao Angelina- la saluta il ragazzo di fianco a me, in tono gelido, come se non fosse contento di vederla. Ma lei non sembra capirlo e lo stritola in un abbraccio, in cui vorrei intervenire, visto che Fred è mio.

No, okay...dire che è mio è un po' troppo, dato che non stiamo ancora insieme e, sopratutto non so se gli piaccio.

Comunque, resta un dato di fatto che Fred ha invitato me e non quella...Angelina.

Dopo aver abbracciato Fred, mi rivolge un'occhiata piena di gelosia e risentimento, a cui rispondo con uno sguardo carico d'odio; lo diceva sempre il mio prozio, morto al San Mugo, prima di amare una persona, odiala poi vedi se ti vuole bene veramente.

-Piacere, sono Angelina e, come Fred ti avrà già accennato, la sua ragazza- si presenta, enfatizzando sulle ultime tre parole.

-Io, invece, sono Emily- dico, stringendole la mano mentre guardo di sottecchi Fred, che però evita volontariamente il mio sguardo.

Ma come ha potuto invitarmi ad uscire, facendomi credere che io avessi qualche remota possibilità con lui? Ma come ha potuto, e sopratutto come ha osato?!

Mi giro di lui, decisa a dirgliene quattro, ma vengo fermata dalla sua voce, che rivolgendosi alla sua “ragazza”, dice-  Io non sono il tuo fidanzato. Quante volte te lo devo ripetere?-

Angelina sussulta, per il tono troppo alto della voce di Fred.

-Oh, andiamo Freddie...- esclama la ragazza, tentando un bacio, ma lui la respinge e quasi la fa cadere a terra.

-Me la pagherai, Fred Weasley! E lei chi è? Un'altra delle tue ragazze che molli dopo una settimana?- urla l'altra, massaggiandosi il piede.

-Vieni, Emily, andiamocene via- mi sussurra Fred all'orecchio e cingendomi la vita con un braccio, mi porta dentro al locale 'I tre Manici di Scopa'.

-Vado a prendere due burrobirre, tu, intanto, siediti a quel tavolo laggiù- ed indica un tavolo un po' isolato dagli altri.

Mi vado a sedere, e poco dopo vengo raggiunta da Fred che si siede di fronte a me e mi porge un boccale colmo di burrobirra.

-Grazie- sussurro.

Lui sospira pesantemente, passandosi una mano tra i capelli rossi e inizia a parlare- Emily..volevo chiederti scusa per prima, Angelina certe volte è molto...possessiva nei miei confronti, anche se non siamo mai stati insieme, te lo giuro- dice, cercando il mio sguardo, ma che evito.

-E come faccio a sapere che non ha ragione lei?- chiedo; forse non si aspettava questa domanda perché passa un po' tempo prima che mi risponda -Hai mai dovuto fidarti ciecamente di qualcuno, senza fare domande? Beh..con me è così-

-Sarà difficile: non riesco a riporre fiducia nelle persone che a malapena conosco- dico, scacciando via i brutti ricordi con un impercettibile cenno del capo.

-Ti prego- ribadisce Fred, prendendomi una mano tra le sue- dammi solo questa giornata in cui puoi chiedermi qualsiasi cosa e poi, lascio a te la scelta se continuare a frequentarci o no-

Fino a quel momento non avevo staccato gli occhi dal tavolo e, quando lo faccio e il mio sguardo incontra i suoi occhi azzurri, non ho scelta: devo accettare.

I suoi occhi, il suo sguardo nel mio mi hanno catturata come fa una trappola del cacciatore con la sua preda.

-D'accordo- dico- ma ad un patto: le domande me le fai tu-

Un lento sorriso gli appare sulle labbra, e mi fa la prima domanda- Cosa ti piace?-

-Leggere, scrivere...stare in mezzo alla natura, stare in una stanza piena di sconosciuti e osservare le loro abitudini, ma ho anche tante altre passioni-

-Cosa? Ti piace scrivere?- esclama lui, un po' scioccato e con gli occhi fuori dalle orbite.

-Sì. E' così che strano che a una ragazza piaccia scrivere?- domando io, con un mezzo sorriso sulle labbra; oramai abituata alla reazione delle persone quando dico che adoro scrivere.

-Perché ti piace?- mi chiede, curioso.

-Perché scrivendo ho la possibilità di essere libera, attraverso la scrittura posso far capire alle persone delle particolarità del mio carattere, che a persone in carne e ossa non riuscirei mai a rivelare-

-Non credo di capirti, ma...la bevi la tua burrobirra? Perché, per me, sprecare il cibo è il peccato più grande che si possa fare- dice, mantenendo sempre la sua ironia.

-No, bevi pure...- rispondo, avvicinandogli il boccale.

Dopo che Fred si è scolato in solo sorso un intero boccale di burrobirra, usciamo e lui mi fa un fare un “giro turistico” del villaggio, a cui non presto molta attenzione;  l'unica cosa che ho per la testa in questo momento è Fred, la sua voce, i suoi occhi, i suoi movimenti, i suoi capelli che si muovono dolcemente alla brezza leggera che c'è in questo mese dell'anno.

In quel momento mi rendo che mi sono innamorata di lui, e adesso spero solo in una cosa: che mi ami anche lui allo stesso modo.

Dopo una giornata passata in giro per i negozi di Hogsmeade è arrivata la sera ed è giunto il momento di ritornare ad Hogwarts.

Ma per me è giunto anche il momento di rispondere alla domanda di Fred.

Lo amo, e in questo momento provo solo quello: amore. E non si può dire di no all'amore.

Faccio in modo che rimaniamo in fondo alla fila di ragazzi di ritorno dalla gita, prendendo un bel respiro profondo inizio a parlare- Fred, accetto-

-Accetti cosa?-

-Accetto la tua offerta di continuare a frequentarci, se per te va bene, naturalmente-

-Tu accetti? Davvero?...Non voglio che poi ci ripensi e io..- dice Fred, in un tono che non gli ho mai sentito.

Annuisco soltanto, e quel gesto lo porta ad stringermi in un abbraccio di cui non vorrei mai separarmi.



Nota dell'autrice:
prima di tutto mi voglio scusa re per l'immenso ritardo e spero che mi perdoniate leggendo il capitolo dell'appuntamento di Emily e Fred.
Ma Fred? Avete visto quanto è tenero il mio Fred?...da notare che mi sto facendo i complimenti da sola, visto che il capitolo l'ho scritto io.
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto, perché mi sono impegnata molto a scriverlo.
Vorrei ringraziare I promise per avermi dato supporto tutte le volte che l'ispirazione era andata a farsi benedire:)
Poi, ringrazio tutte le persone che hanno commentato il capitolo precedente e chi ha inserito la mia storia tra una delle tre liste.
Allora..prima che qualche fan di Angelina cominci a insultarmi, volevo dire che, sì, non la sopporto perché prima ci prova in continuazione con Fred e poi, quando lui muore, si sposa con George, dimenticando improvvisamente di essere innamorata di Fred.
Dopo questo sfogo, vi saluto e vi mando un bacio.
  
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