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Autore: R e d    18/04/2013    3 recensioni
Ero stato davvero bravo a fingere con lei.
Era stato difficile conquistarla, ma ne era valsa la pena.
Ma rimaneva comunque una delle tante.
-Oh, sappi che fare sesso con te è stato indubbiamente meglio di tutte le altre volte.-
Magari questo l’avrebbe un po’ consolata.
--
Lei non faceva altro che stare appiccicata al suo ragazzo.
Non mi degnava di uno sguardo, come se non esistessi.
Proprio come avevo fatto io un anno prima.
--
-Possiamo ricominciare tutto dall’inizio piccola. Possiamo innamorarci, ancora una volta.-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Can we fall, one more time?
Stop the tape, and rewind.
Oh, and if you walk away
I know I’ll fade,
cause there is nobody else.
It’s gotta be you, only you.

Harry’s pov
Tornai a casa in mille pezzi.
L’immagine di loro due insieme era più che sufficente.
Cosa potevo farci poi? La colpa era solo mia.
L’avevo voluto io.


*one year ago*
-Harry..Harry ti prego. Non puoi farmi questo.- era sull’orlo di un pianto.
Che ingenua che era. Credeva davvero che dopo aver passato una notte insieme mi fossi magicamente interessato a lei.
-Quel che è fatto è fatto piccola Hope. E’ stato divertente, davvero.- le feci l’occhiolino, per poi cominciare a rivestirmi.
Lei si nascose ancora di più sotto le coperte.
Domani sarei partito per Manchester, da mio padre.
I miei erano separati, e mio padre viveva per l’appunto lì.
Avrei passato un annetto, giorno più giorno meno, da lui.
E come potevo non partire, senza prima divertirmi un po’?
-Io..Tutto quello che mi hai detto..Mi hai preso in giro..- sussurò lei, distrutta.
Ma che perspicace, davvero.
-Io ti amo.-  sussurrò.
Non ascoltai le sue inutili parole.
Certo, dovevo ammettere di essermi particolarmente divertito con lei, ma erano insulsi dettagli.
Ero stato davvero bravo a fingere con lei.
Era stato difficile conquistarla, ma ne era valsa la pena.
Ma rimaneva comunque una delle tante.
Finii in fretta di vestirmi, dirigendomi verso la porta.
-Oh, sappi che fare sesso con te è stato indubbiamente meglio di tutte le altre volte.-
Magari questo l’avrebbe un po’ consolata.


--
Adesso, dopo un anno, le cose erano cambiate radicalmente.
Hope, la mia Hope, aveva trovato un ragazzo.
Josh, mi sembra si chiamasse così.
Dopo una lunga e rilassante doccia mi vestii per poi dirigermi al piano di sotto, avevo intenzione di distrarmi.
Magari avrei trovato qualcosa di decente da guardare in TV, cosa molto improbabile dati i programmi spazzatura che vengono sempre trasmessi.
Oppure mi sarei semplicemente addormentato sul divano.
Con lei capitava spesso che finissimo per dormire sul divano.
E’ buffo che ogni cosa mi ricordi in tutto e per tutto Hope.
Era solo un gioco, solo un divertimento, dannazione non potevo essermi davvero innamorato di lei.
Non eravamo in uno dei tanti stupidi film americani che piacevano a mia madre.
Io il puttaniere, lei la ragazzina innocente.
Mi amava, aveva detto di amarmi, ed io avevo fatto finta di non sentirla.
Da perfetto stronzo, ma soprattutto codardo, me n’ero andato.
‘Codardo’, perché infondo nel più remoto angolo del mio cuore avevo sempre saputo di provare qualcosa per lei, ma non avevo neanche il coraggio di ammetterlo a me stesso.
Ero sempre scappato dall’amore, non sapevo nemmeno io perché.


**
Quel dannato vento di Holmes Chapel scompigliava i miei capelli ancora di più.
Hope li adorava.
Da quando ero tornato ed avevo visto Hope con quel Josh, mi ero depresso –se possibile- ancora di più.
Dopo due settimane chiuso in casa però avevo finalmente deciso di darmi una mossa.
In verità Louis mi aveva costretto ad uscire.
All’improvviso Lou mi strattonò, di conseguenza cambiammo completamente direzione.
-Non volevi andare al parco?-
-Harold..Ho cambiato idea.- rispose velocemente.
‘Harold’ odiavo in tutti i sensi essere chiamato in quel modo.
Probabilmente perché mi ricordava il nome di un maggiordomo, o forse perché ero un cretino che si creava problemi per ogni cosa.
Sentii una risata, non era molto lontana.
Ed io sapevo a chi apparteneva quella risata, la conoscevo troppo bene ormai.
-Hope..- sussurrai, voltandomi verso la sua direzione.
Era così bella.
Le sue adorabili fossette, i suoi occhi di quell’indefinito grigio, i capelli che le scivolavano morbidi lungo la schiena.
Era tra le sue braccia.
Le sue morbide e perfette labbra erano incatenate a quelle del suo ragazzo.
Non ce la facevo, mi sentivo morire.
Era andata avanti, mi aveva dimenticato.
Come potevo biasimarla?
-Andiamocene.- dissi semplicemente, con la voce rotta da un imminente pianto.


**
-Dio, stiamo davvero pedinando la coppietta felice?- chiese Louis a basa voce, ormai esasperato.
Gli diedi uno schiaffetto dietro la nuca. Anche se eravamo dietro ad un cespuglio, avrebbero comunque potuto vederci.
Perché si, stavo seguendo ogni minimo movimento di quei due.
Il motivo? Non lo sapevo nemmeno io.
Volevo solo stare a guardarla, volevo vederla sorridere e sentire la sua fantastica risata.
Chiedevo troppo?
Quel pomeriggio la mia piccola Hope sembrava strana.
Ero sicuro che qualcosa non andasse, ma non potevo certo spuntare dal nulla gridandole che c’ero io, che l’amavo e che con me non le sarebbe successo niente.
Neanche in un mondo in cui gli asini volano avrebbe potuto perdonarmi.
-Harry, al tuo migliore amico è appena venuta un’idea a dir poco geniale.-
Louis, coglione patentato, ‘uscì’ dal nostro ‘nascondiglio’ dirigendosi verso i due innamorati.
Merda.
Lo seguii in silenzio.
Louis iniziò una conversazione con Josh, fingendo di essere un suo vecchio amico d’infanzia.
Josh sembrava proprio non ricordare, mi sembrava ovvio.
Non seguii il resto della conversazione, ero troppo impegnato ad osservare Hope.
Lei, dal canto suo, non faceva altro che stare appiccicata al suo ragazzo.
Non mi degnava di uno sguardo, come se non esistessi.
Come avevo fatto io un anno prima.
-Per me va più che bene, a stasera Louis.- annunciò contento Josh.
Non ci capivo più nulla, Louis mi catapultò dall’altra parte della strada, dopo aver ovviamente salutato amichevolmente Josh.
Mi raccontò per filo e per segno cosa si erano detti, visto che prima non avevo ascoltato una parola.
-Cosa? A cena con quei due? Louis William Tomlinson, sei pazzo?!- sbottai dopo aver finalmente compreso quel’era la sua geniale idea.
-Si! Ad un certo punto porterò via Josh, e tu e Hope rimarrete soli.- disse fiero.
-Lou, lei mi odia.-
-Tentar non nuoce, no?- concluse facendo spallucce.
Per una volta nella mia vita mi sarei buttato, avrei rischiato.


**
L’abitino –per i miei gusti troppo corto- le fasciava perfettamente il fisico altrettanto perfetto che aveva.
Il suo sorriso sembrava ancora più bello del solito.
Non avevo parole per descriverla.
Qualsiasi aggettivo –stupenda, magnifica, bellissima, perfetta- sarebbe stato riduttivo.
Ero come imbambolato, non riuscivo a smettere di guardarla.
-Dunque.. Entriamo? Ho già prenotato il tavolo.- propose Josh, cercando di sciogliere l’evidente imbarazzo che si era creato.
 
Per tutta la serata Hope non mi aveva rivolto la parola.
La capivo, ero stato un mostro con lei.
Volevo guardarla negli occhi e dirgli che era mia, che gli avrei dato anche la luna se avessi potuto.
Ma lei non mi avrebbe mai perdonato.
Con Josh era felice, lo vedevo.
Questo era ciò che mi distruggeva ancora di più.
Louis tornò al tavolo, visibilmente preoccupato.
Pochi minuti fa si era allontanato, in quanto aveva ricevuto una telefonata.
-Ragazzi, mia sorella sta male. Non so come tornare a casa, sono senza macchina.- annunciò.


La casa della madre era dall’altra parte di Holmes Chapel.
-Amico, se vuoi ti do un passaggio io.- propose Josh, dopo averci pensato un po’ su.
-Non vorrei disturbare..- disse innocentemente Louis.
-Nessun problema. Harry, accompagni tu Hope a casa.-
E prima che Hope rifiutasse, mia affrettai a dire un “si”.
Forse con troppa euforia, visto che alcune persone mi guardarono stranite.
-Grazie Josh, ti devo un favore.-
Mentre uscivano dal ristorante, Louis si girò un’ultima volta verso di me, facendomi l’occhiolino.
Ora i conti tornavano.

**
Eravamo quasi arrivati.
Nessuno dei due aveva proferito parola.
Qual silenzio mi stava uccidendo.
-Hope..-
-Non una parola, Harold.-
Suonava così tremendamente bene detto da lei.
Intravidi il vialetto di casa sua.
Alla fine non avevo concluso niente.
L’accompagnai fino alla porta, volevo recuperare il più tempo possibile.

Stava per chiudermi la porta in faccia, senza nemmeno salutarmi.
D’istinto la fermai, facendola voltare verso di me.
-So di averti deluso.- iniziai
-Ma che perspicace.- disse fredda, non mi guardava nemmeno negli occhi.
Presi un lungo respiro. –E so di essere lo stupido che ti ha spezzato il cuore.- sospirai.
Hope mi guardava, non accennava a muoversi.
Almeno  mi avrebbe ascoltato.
-Con te ho combinato un casino, e nessuna ragazza al mondo meriterebbe quello che ho fatto.-
-Non ho bisogno della tua compassione.- mi interruppe.
-Lasciami finire.- feci un passo in avanti, avvicinandomi ancora di più a lei.
-Se penso a quello che ho fatto.. Davvero, non mi riconosco. Io non sono più quella persona, sono cambiato. Tu mi hai cambiato Hope.- mi avvicinai ancora di più.
Lei automaticamente indietreggiò, finendo contro la porta.
Le accarezzai delicatamente il viso, come se da un momento all’altro si sarebbe potuto rompere.
L’unica cosa di rotta però era il mio cuore.
-Sei patetico Harry.-
Cercava di evitare un qualunque contatto visivo.
La sua voce tremante però la tradiva.
Provava ancora qualcosa per me, ne ero sicuro.
-Possiamo ricominciare tutto dall’inizio piccola. Possiamo innamorarci, ancora una volta.-
Continuai ad accarezzarle il viso, mentre poggiai l’altra mano libera sulla porta, all’altezza del suo fianco.
L’eccessiva vicinanza la fece sussultare.
-Smettila Harry..-
Sembrava quasi mi stesse implorando, il muro che si era costruita al mio ritorno si stava lentamente sgretolando.
-Stoppa il nastro e riavvolgi. Dimentichiamoci di tutto.- continuai.
Adesso anche la mia voce iniziava a tremare.
Mi avvinai ancora di più, tanto da sentire il suo fiato sulla mia pelle.
-Se te ne vai, potrei morire. Per me non esiste nessun’altra, vedo solo te. Sono perdutamente innamorato di te Hope. Possiamo riprovarci, di nuovo? Renderò tutto questo migliore, te lo giuro.-
I suoi occhi si fecero lucidi, proprio come i miei.
-Voglio te, solo te.- conclusi.
Non sapevo più cosa dire.
Avevo una voglia matta di baciarla, ma sapevo che mi avrebbe respinto.
Non rispondeva, mi guardava e basta.
-Urla, prendimi a schiaffi, qualsiasi cosa!- sbottai, non vedendo nessuna reazione da parte sua.
-Non c’è niente da fare o da dire.- iniziò, portandomi entrambi le mani sul mio petto e allontanandomi.
-Non puoi tornare dopo tutto questo tempo, e pretendere che io torni da te! Prima mi spezzi il cuore, poi lo rivuoi. Sei uno stronzo Harry, un fottuto stronzo!-
-Dannazione, io ti amo! Lo capisci questo?!- alzai ancora più di lei la voce.
-Sei arrivato troppo tardi.- rispose semplicemente, abbassando il capo.
Non avevo la forza di dire nulla, stavo letteralmente morendo.
Senza dire nulla mi diede le spalle, aprendo lentamente la porta per poi chiudersi in casa.
-Io ti amo..- sussurrai di nuovo, quando ormai se n’era già andata.


**
Mi buttai a peso morto sul letto, totalmente devastato.
L’avevo persa, game over.
Mi ero accorto di quanto l’amassi solo dopo averla persa.
Un applauso a me stesso per essermi rovinato la vita.
Sentii il campanello suonare insistentemente.
Con non so quale forza mi catapultai ad aprire.
Controllai chi era prima di aprire.
La vista che mi si presentò davanti mi lasciò basito.
Hope era lì, era davvero davanti a me.
-So già che mi pentirò di quello che sto per fare..- disse debolmente.
Non ebbi il tempo di formulare una frase di senso compiuto, che sentii le sue labbra sulle mie.
I brividi e la pelle d’oca m’invasero, le gambe stavano per cedere.
Mi stava baciando? Era tutto un sogno per caso?
Approfondii il bacio, portando entrambe le braccia intorno alla sua schiena, facendo aderire perfettamente i nostri corpi.
La trascinai dentro casa.
Continuammo per non so quanto tempo, mi sentivo in paradiso.
Ci staccammo con riluttanza, per riprendere fiato.
Feci scontrare le nostre fronti, ci guardammo negli occhi.
-Ho mollato Josh.-
Stavo toccando il cielo con un dito.
-Ti odio Harry. Ti odio perché nonostante tutto non riesco a dimenticarti, perché non riesco a starti lontano.-
-Ti amo Hope.- dissi semplicemente.
Perché era questo quello che pensavano, non servivano altre parole in quel momento.
-Ti amo anch’io, Harry..- lo disse talmente a bassa voce che feci fatica a sentire.
Non desideravo altro che sentirmi dire questo.
Sorrisi dandole un altro leggero bacio.
-Promettimi che non mi spezzerai di nuovo il cuore, ch..- non la feci finire, la interruppi con un altro bacio.
-Sarò sempre al tuo fianco. Niente più paure, niente più lacrime.-
Si morse il labbro imbarazzata.
Era così dolce, per me era la perfezione.
-Sei bellissima amore mio.- non potevo non dirglielo.
Sorrise timidamente.
Dopo tutto quel tempo aveva ancora vergogna.
Tutte quelle piccole cose mi avevano fatto innamorare di lei.
Il fatto che odiasse se stessa, le sue insicurezze, i suoi sorrisi timidi.
E poi i suoi occhi, il suo sorriso.
Avrei potuto scrivere interi libri parlando semplicemente delle sensazioni che provavo quando ero con lei.
L’amavo, ne ero follemente innamorato.
-Ti amo.- sussurrammo insieme, guardandoci negli occhi.
E lì, in quella casa, con lei, capii che finalmente avevo trovato il mio ‘per sempre’.

 
 
Salve :3
Allora, premetto che è la prima volta che mi cimento nella scrittura, quindi scusate per la merdaccia che è venuta fuori D:
Ovviamente mi sono ispirata a ‘Gotta be you’ (per chi non l’avesse notato lol) perché spesso sempre le canzoni mi ispirano, mi portano in un mondo parallelo.

Non vi rompo più, semplicemente fatemi sapere cosa ne pensate.
Alla prossima :**
  
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