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Autore: uadjet    19/04/2013    0 recensioni
“Già la tua presenza è un regalo per me” mi rispose lei con un sorriso sincero, e successivamente, come dopo un’illuminazione, disse: “Ma perché non andate insieme alla cerimonia? Siete entrambi senza accompagnatore, no?”
Oddio. No. No, assolutamente no. Non con Edward.
“ Io …” feci per ribattere, quando il giovane, voltatosi verso di me, rispose con uno sguardo strafottente: “se per Sassenach non è un problema la inviterei molto volentieri”
Con gli sguardi del ragazzo e della madre puntati su di me non potevo rifiutare. Non dopo tutto quello che avevano fatto per me. E, pensai in un lampo, forse Edward lo sapeva già.
“C-certo, sarebbe un piacere” risposi, con l’espressione di un condannato a morte di fronte alla forca. No, quello sarebbe stato infinitamente peggio.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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SHE WOLF

 

1.

Luce. Molta luce. Troppa. Un lampo bianco accecante. Dolore improvviso. Chiudo gli occhi. Buio. Cerco di socchiuderli, per evitare i raggi del ... sole? Sono distesa a terra, non capisco perchè. Provo a sedermi, ma non so perchè mi gira la testa. Aspetto un momento, poi mi alzo in piedi. Tutto intorno a me vortica per qualche secondo. Mi guardo attorno. Alberi? Un bosco, forse. Che ci faccio in un bosco? Non ne ho idea. Mi muovo. Mi sento strana. Non ho i vestiti, sono sparpagliati intorno, tra l'erba umida. Li raccolgo. Una vestaglia bianca. Come me. La indosso. Ma che ci faccio qui? E, soprattutto: chi sono?

 

------

 

Cammino. Barcollo. Cerco di ricostruire i miei passi. Mi sento strana. Vuota. Non ricordo come mi chiamo. Non so nemmeno come ci sono finita qui. Giro a destra (o sinistra?), l'ambiente intorno a me cambia continuamente. Buio. Luce. Buio. Luce. Forse è un effetto dato dalla chioma degli alberi. Dove sono? Non ne ho idea. Vedo che gli alberi si stanno diradando. Vado avanti. Non mi fermo, altrimenti potrei non andare avanti. Continuo. Senza sosta. L'erba solletica i miei piedi. E' molto fresca. E umida. Che bella sensazione. Continuo. Forse troverò qualcuno. E cosa potrei dire? Mi sono persa. Non so qual è la mia storia, qual è il mio nome. Mi sento sempre più stanca. Qualcuno mi viene incontro. Tutto diventa buio.

 

--------

 

E' tutto offuscato intorno a me. Mi ricorda qualcosa. Certo, quando mi sono risvegliata nel bosco. Ma adesso dove sono?

" Ah, ti sei svegliata, finalmente. Eri svenuta, sai? Tutto bene?" mi chiede una figura ancora sfocata davanti a me. Riesco a malapena ad immagazzinare le informazioni che mi ha dato che compare di fronte a me l'essere più bello che abbia mai visto nella mia vita. La mia vita appena cominciata. Capelli paragonabili ai raggi del sole, lineamenti scolpiti dalle divinità e occhi immensi di un colore che mi ricorda qualcosa. Odore salmastro. Azzurro. Sì: l'oceano. "Blu.... l'oceano.... mi ricordo" dico a stento, felice di ricordare qualcosa, mentre le sue pozze blu si fanno ancora più grandi. "Come? L'oceano? Che vuoi dire?" mi si avvicina con un'espressione preoccupata, e io mi perdo nelle sue immensità. "Io.... non so chi sono"


Note dell'autore:
Questo è solo un capitolo introduttivo, non si sa ancora molto, ma ci saranno successivamente dei risvolti interessanti. Recensite, e se avete dei consigli sparate pure (in senso figurato, eh! XD), saranno bene accetti! A presto 

  
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