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Autore: amy    01/09/2004    2 recensioni
ola, sono tornata. questa è una nuova ff su ufo Baby (che tristezza, è finito). Questa storia è diversa dalla precedente: Miyu e Kanata non si sono mai conosciuti, ma poi... leggetela vi prego... Bye Bye Amy... P.S. : commentate ^_-
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

Capitolo 5

 

Miyu, ricevette questa notizia, come un fulmine a ciel sereno. – Ma Kanata, come faccio, dovrei abbandonare tutti e tutto. La nostra vita ormai è qui. Perché tornare in Giappone?-

Kanata era veramente sconfortato, le sue paure erano fondate. Lei lo avrebbe lasciato. O era lui che stava lasciando lei? – Miyu, io ho bisogno di te. Non potrei mai vivere senza di te, ma allo stesso tempo devo tornare in Giappone, Santa il mio migliore amico sta male, ha bisogno di me. Ti prego, non mi abbandonare. Non resisterei.- concluse Kanata, quasi implorandola.

- Kanata, ma trasferirsi in Giappone, vuol dire cambiare tutto, non avere più certezze e se poi – non poté più continuare. Kanata prese la parola, di lì a poco, sarebbe scoppiato a piangere.

-Lo so che è pericoloso, so che potrebbe fare del male ad entrambi. Non c’è bisogno di ripetermelo. Già lo so. Ti prego, girati e dammi un altro bacio – disse Kanata, che non aveva nessuna intenzione di lasciarla.

Miyu intanto, stava incominciando a piangere. Si alzò e andò alla finestra.

Il suo maglione bianco a collo alto (uno di quelli che arrivano sotto le ginocchia, come ce l’ho io), stava incominciando a inzupparsi (che esagerata!!)

Ora si stava nascondendo proprio in quel “grande” collo.

- Lasciare perdere, non è una cosa intelligente. - continuò Kanata.

In quell’istante, Miyu si voltò e lasciò vedere a Kanata, il suo volto pieno di lacrime.

La vista di quelle lacrime che le rigavano il volto, fece scattare qualcosa in Kanata e poi anche in Miyu.

Sembrava di essere in uno dei loro “strani” sogni.

Loro non erano più i protagonisti. Erano solo gli spettatori.

Le parole uscirono fuori dalle loro bocche, come se fossero state dette da altre persone.

Difatti – Mi hai già lasciato solo una volta. Te ne sei andata via e ciò che mi hai detto era che era l’unica cosa per te. Ma ora le cose sono cambiate. Ora devi pensare a – non riusciva a pensare di parlare  di nuovo con lei  di un – noi. Quella volta non riuscii neanche a pianger, ero ormai ero sprofondato in un sonno dal quale non potevo più risvegliarmi. Fino ad ora. Quello apparteneva al passato. È finito. Ora –

 - esatto finita – lo interruppe l’altra persona, voltandosi. – finita, lo dici stesso tu… Chi sei allora tu per obbligarmi a ricordare e a soffrire?-

- chi sono io? Io non sono nulla, non sono nessuno. Sono solo un niente, ma se lo sono, è perché – disse la prima figura, che intanto si stava avvicinando- perché, sono stato troppo tempo senza di te – e così detto la baciò, come se fosse l’unica cosa che poteva, voleva o doveva fare.

Nella mente di Miyu, mentre si baciavano, si affollarono vari pensieri, pensieri non suoi,però.

Era proprio così che era successo.

L’aveva baciata proprio così.

Era difficile resistere.

Lei aveva bisogno di lui proprio come allora, e lui ancora di più.

Era proprio tornata indietro.

Sembrava che il tempo fra di loro non fosse  mai passato, anche se tutto il resto, intorno a loro, era cambiato.

Lui era tornato da lei.

Lei era tornata da lui.

Il loro non era più un bacio, ma era ora il simbolo del ritorno di quell’amore che era resistito a tutto e a tutti.

 Miyu e Kanata non erano ancora del tutto tornati in loro stessi, ma quel poco che di loro faceva capolino in quei sentimenti, voleva, più di ogni altra cosa al mondo, trovare l’altro.

Non avevano nessuna idea di quello che stava loro accadendo, ma non gli interessava. L’unica cosa che volevano era ritrovarsi. Una volta ritrovati, erano certi che nulla li avrebbe più separati.

 

Fu così che due spiriti abbandonarono i corpi di Miyu e Kanata e, tenendosi per mano, si allontanarono verso il cielo.

 

I due spiriti erano due amanti. Si erano conosciuti da bambini ed erano diventati amici. Si vedevano sempre, proprio dove ora sorgeva quel parco giochi. Poi inevitabilmente, si innamorarono.

Ma il loro amore, non era un amore normale.

Furono separati, lei dovette andare via, lontano dal Giappone. Così furono separati, ma il loro amore era più forte, non vollero separarsi e una volta ritrovati, decisero di scappare insieme. Ma furono scoperti e  uccisi cruentamente.

Si narrava che i loro spiriti vagassero come anime in pena, e si impossessassero degli animi dei veri innamorati. Quelli il cui destino era ormai scritto nelle stelle, e prevedeva che sarebbero stati insieme per tutta la vita. Ma nessuno li aveva mai visti e nessuno sapeva della loro reale esistenza.

E così sarebbe rimasto per ancora chissà quanto tempo.

- Beh se proprio non puoi fare a meno di me, allora vuol dire che non posso lasciarti da solo, senò ti avrei sulla coscienza e, sai com’è non mi va proprio. – disse Miyu tornando a fare la “gnorri” come al suo solito.

- Non fare la “gnorri”, lo so che non puoi fare a meno di me neanche tu. Ma infondo, lo sapevo che non eri molto intelligente. Disse Kanata interrotto però da un tempestivo colpo in testa, sferrato da Miyu.

- Ah si allora non sono molto intelligente? Eh? – aggiunse Miyu come se il suo pugno non fosse già stato abbastanza esauriente.

- Ahio!! Lo vedi che non sei molto intelligente.

(prendendole dai fianchi da dietro)

-         Io ti amo così come sei. - Le sussurrò Kanata all’orecchio.

 

Fine

 

“ i believe we can love truly, deeply, only once in our lifetime. Love so deep that go stronger every day, despite of every enemy.”

                                                              ( Celine Dion)

 

* credo che possiamo amare veramente, profondamente una sola volta nella nostra vita. Un amore così profondo, che cresce e diventa più forte ogni giorno, noncurante di tutti i nemici *.

 

Bene ho finito!

Spero vi sia piaciuta. Comunque sono contenta di averla scritta e spero che qualcuno mi dia un cenno di vita.

V.v.b

                                        Amy

  
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