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Autore: Billie_Jean    19/04/2013    3 recensioni
Scritta per la shuffle fest del #THEGAYS. Zouis, PeterPan!AU
Louis non ha paura di niente. Nella relativa sicurezza della sua isola che non c’è, sa di poter fare qualsiasi cosa senza sbagliare mai perché nulla potrà mai turbare la sua allegria; almeno fino a quando non è arrivato un ragazzino dagli occhi color del muschio bagnato e con una sfrenata ed imprevista passione per i fiori. Forse allora, solo un pirata silenzioso saprà dire a Louis cosa fare per conquistare il suo bambino sperduto; magari glielo mostrerà perfino.
"È la zouis più larry che abbia mai letto"
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Prima ancora di cominciare, dedico questa shot a Pia, che come me odia lo Zouis e soprattutto ha avuto la gentilezza di postarla al posto mio mentre io sono dispersa in territorio francese.

È la mia ultima produzione (?) per le bellissime challenge del #THEGAYSHAVEGAYEDAGAING: in pratica ho scelto alla cieca un numero, una lettera e un colore a cui corrispondevano un pairing, un AU e un'immagine.

Io ho avuto zouis, fairitale!au e l'immagine di un tramonto; ed ecco cosa ne è uscito. Non è molto lunga, ma! È stata scritta tra lezioni di filosofia e viaggi in aereo e pullman mentre ero (sono) in gita, e lo considero un bel traguardo. Inoltre, Louis è Peter Pan perchè non poteva non esserlo; e da one-shot semplice e senza senso che era è divenuta una one-shot semplice, senza senso, ma con degli inserti abbastanza personali e, se vogliamo, autobiografici. Basta, le.note sono più lunghe della storia: vi lascio alla lettura. Spero vi piaccia!

Bisous!

 

"È la zouis più larry che io abbia mai letto"

(Pia ♥)


Di fiori, pirati e bambini sperduti


Louis non ha paura di niente. Nella relativa sicurezza della sua isola che non c’è, sa di poter fare qualsiasi cosa senza sbagliare mai perché nulla potrà mai turbare la sua allegria. Eppure, qualcosa dev’essere andato storto, realizza Louis quando si ritrova a cospargersi di polvere di fata senza neppure salutare Eleanor, spiccare un balzo e librarsi nell’aria, seminando la sua fatina prima che potesse seguirlo. Volare lo aiuta a liberarsi la mente dai pensieri, di solito; ma dopo qualche capriola a mezz’aria, uno spettacolare giro della morte e una picchiata sensazionale, Louis ci rinuncia.

Non c’è niente da fare perché non riesce a mandarlo via, quel peso che si è stanziato nel suo stomaco e fa precipitare tutto verso il basso: gli angoli delle sue labbra, il suo umore; lo appesantisce a tal punto che Louis plana dolcemente, con un sospiro, e atterra su uno spuntone roccioso che guarda a picco sulle onde, cento metri più in basso, e che s’infrangono contro gli scogli con un fragore sommesso e lontano. È sera tardi, il sole si fa sempre più basso sull’orizzonte ; ma lo straordinario spettacolo naturale che si apre davanti ai suoi occhi non è nulla per Louis, perché nota una figura che cattura tutta la sua attenzione.

 È di nuovo lui: è seduto sul bordo del precipizio, le gambe a penzoloni nel vuoto e guarda verso l’orizzonte che si fonde con il blu del mare. I passi di Louis sono leggeri, fatati; ma nonostante questo non appena si trova in piedi alle sue spalle, lui in silenzio si volta, un accenno di sorriso a sollevargli l’angolo della bocca. Lo guarda in silenzio per qualche secondo, studiando attentamente il suo aspetto: i capelli rossi sono scompigliati dal vento, l’abito verde è pieno di foglie e fiorellini appiccicosi; Louis sa di non essere in forma, ma non potrebbe importargliene di meno. Alla fine è Zayn a parlare per primo.

“Bella picchiata” dice “penso che ti abbiano visto tutti, sulla nave”.

Louis sbuffa e si lascia cadere accanto a lui

“Sai che me ne importa” borbotta scontento. Sono anni e anni che il capitano Cowell cerca di assoggettarlo alla sua nave pirata, ma Louis non si lascia mettere sotto. L’ultima volta ha portato dalla sua parte la fatina che doveva tradirlo, e ora Eleanor è l’aiuto più prezioso che possa desiderare. Da qualche mese a questa parte poi, è riuscito a strappare a Zayn la promessa che farà la spia per lui, sulla nave dov'é imbarcato come mozzo.

Ha trovato Zayn settimane prima su quello stesso scoglio, e poco ci è mancato che lo buttasse in mare. Poi, qualcosa è cambiato e il pirata gli ha offerto la sua lealtà incondizionata, in cambio della possibilità di recarsi quassù a pensare ogni volta che desidera. Louis ha perfino considerato l’idea di chiedergli di unirsi a lui e ai suoi bambini sperduti: ma c’è una stana contraddizione in termini a chiamare Zayn bambino; perciò Louis non ha detto nulla.

“Sei di malumore oggi” constata il pirata, senza distogliere lo sguardo dal suo viso. Louis invece tiene gli occhi puntati sul sole che tramonta, abbassandosi sempre più verso il pelo dell’acqua.

“Non capisco” dice infine, sforzandosi per tirare fuori le parole. È proprio confuso e non sa spiegare quello che prova, perché non gli è mai capitato prima.

“Cosa, non capisci?” la risposta di Zayn è prevedibile e Louis aggrotta le sopracciglia.

“Non capisco come mi sento” mormora sottovoce, e quasi spera che Zayn non lo senta perché la situazione lo spaventa un po'. Louis non è abituato a preoccuparsi, nella sua isola. È proprio la mancanza di problemi come questo che lo rendono ciò che è: un eterno bambino che non ha intenzione di crescere. Perchè doverebbe, dopotutto? La vita senza pensieri è bella, e il mondo è semplice; le persone sono una chiassosa compagnia che guarda a Louis come un capo e un modello, e non sono altro che un foglio bianco su cui è lui a scrivere quello che vuole.

Zayn però è diverso. È silenzioso, tanto per cominciare, e pensa tantissimo prima di dire qualcosa; non spreca mai il fiato, ma tutto quello che dice colpisce Louis nel profondo. Zayn è una finestra socchiusa su un mondo che Louis non conosce, e che gli fa un po' paura, perchè non sembra affatto semplice.

E poi c'è Harry, che in realtà è l'unica causa dei suoi problemi. Lo deve a lui, se si trova nel bel mezzo di una crisi d'identità: e ha un disperato bisogno che Zayn lo aiuti a districare quella matassa confusa di sentimenti che si sono intrecciati nel suo stomaco, perchè non è sicuro di farcela da solo. Zayn sa un sacco di cose sui sentimenti, e lo sguardo attento e gentile che gli rivolge sempre è un calmante per i nervi tesi di Louis.

"Raccontami" dice solo il pirata, sistemandosi più comodamente per ascoltarlo con tutta la sua attenzione. E Louis racconta.

Ha trovato Harry e Niall da una decina di giorni, ma ne è bastato uno perché il mondo di Louis venisse sconvolto. Non é certo se siano stati i suoi occhi, dello stesso colore del bosco della sua isola, o il suo sorriso infantile ed innocente che non abbandona mai le sue labbra da quando ha seguito Louis sull'isola che non c'è, ma il ragazzo che non voleva crescere aveva completamente perso la testa per lui. Improvvisamente, farlo sorridere era divenuta la sua missione personale e Louis aveva dedicato tutta la sua energia alla soddisfazione di ogni desiderio del ragazzino con le fossette. Anzi, si era superato perché non gli bastava soddisfarlo, voleva proprio sorprenderlo; voleva che si accorgesse di quanto si stesse impegnando per renderlo felice e che lo... ringraziasse? A volte Louis pensa che non gli basterebbe, un semplice "grazie", ma non riesce a capire che cos'altro potrebbe volere.

Comunque, oggi Louis ha scoperto che a Harry piacciono i fiori, così ha deciso di portarlo a vedere il prato vicino alla cascata dove, irrigati dall'acqua fatata, crescono i boccioli più belli e profumati dell'universo. È un luogo incantevole e degno di qualcuno come Harry, perciò Louis non ci ha pensato due volte prima cospargerli entrambi di polvere fatata - Eleanor gli ha tirato i capelli tutto il tempo, per averla lasciata indietro - sussurrargli "tieniti forte" e spiccare il volo, cercando di non fare caso alle farfalle che avevano popolato il suo stomaco quando Harry aveva stretto le braccia attorno ai suoi fianchi, ridacchiando sottovoce al suo orecchio. I brividi non hanno abbandonato Louis per un secondo mentre volava con Harry e lo riempiva la smania di mostrargli la sorpresa.

Non sapeva esattamente cosa aspettarsi quando Harry era smontato dalla sua schiena sulla quale si era appollaiato ed era sceso nel prato, gli occhi spalancati e la bocca che formava una o perfetta, pieno di meraviglia proprio come aveva sperato. Forse che si voltasse verso di lui con il suo sorriso e gli gettasse le braccia al collo; sarebbero caduti sul prato e si sarebbero baciati, e Louis sente le farfalle allo stomaco al solo pensiero. Quello che di certo non si aspettava era che Harry si gettasse sul prato senza degnarlo di una seconda occhiata e prendesse a raccogliere fiori; Louis ha passato la mattina seduto all'ombra a guardarlo intrecciare collane e rotolarsi tra l'erba, felice, spensierato e completamente ignaro del peso che si era stanziato nel suo stomaco.

Louis abbassa lo sguardo quando finisce il racconto, e Zayn rimane un po' in silenzio. Il ragazzo aspetta che parli, che gli spieghi cosa gli stia succedendo e gli dica come comportarsi: è così saggio, quel pirata, che a volte gli viene da chiedersi come sia finito sulla nave di Cowell. Lui è molto riservato e non parla mai di sè, ma l'incursione di Eleanor gli ha rivelato che c'entra una sirena dai capelli color lavanda; e Louis si chiede se sia lei la causa dell'espressione malinconica che non abbandona mai il volto del pirata.

"Quella che provi" dice infine Zayn, parlando lentamente" Si chiama delusione. Avevi delle aspettative che sono state deluse, e ci sei rimasto male". Louis si fa più attento e lo ascolta, rapito, mentre Zayn rivolge di nuovo lo sguardo verso il mare. Si chiede a cosa stia pensando, e ha la sensazione che qualsiasi cosa sia deve avere le pinne e i capelli viola, perché quando parla, nella sua voce c'è molta amarezza. "Per di più, Harry ti piace, e hai paura che non ti ricambi: sei confuso perché vorresti andare da lui, ma allo stesso tempo sei anche arrabbiato con lui perché non ti ha ringraziato come ti aspettavi".

Louis resta a bocca aperta e annuisce, arrossendo senza saperne il motivo. Zayn accenna un sorriso e gli da dei colpetti sulla gamba, con fare comprensivo.

"So esattamente come ti senti. Come se non ci fosse più niente che valga la pena di fare".

Louis annuisce di nuovo e sospira, poi poggia il capo sulla spalla di Zayn e sospira di nuovo.

"Perché è tutto così complicato?" si lagna, chiudendo gli occhi e beandosi dell'aria fresca sul viso e della silenziosa ma piacevole compagnia del pirata accanto a lui. Quando Zayn ridacchia, Louis sente tutta la sua cassa toracica vibrare, e la sua testa sussulta in concomitanza con le spalle del ragazzo. Apre un occhio, ma solo per guardarlo storto.

"Non c'è niente di complicato, Lou" gli dice, sorridendo appena "A meno che non siamo noi a renderlo tale".

Louis riflette e non risponde subito, mordicchiando distrattamente il colletto del suo abito color verde foglia. Era questo che significava, diventare adulti? Vedere improvvisamente il mondo come una complessa rete di relazioni complicate? Probabilmente non sarebbero più bastati un sorriso e un bacio sulla guancia per costruire un amore, e uno "scusa" non avrebbe potuto sistemare la situazione. Sta di fatto però, che Louis non ha nessuna intenzione di crescere.

"Cosa devo fare, Zayn?" chiede, sollevando finalmente lo sguardo e guardandolo con gli occhi spalancati e umidi di lacrime che riflettono la luce del tramonto. Il pirata ricambia il suo sguardo serio, per qualche secondo; poi solleva una mano e accarezza il viso infantile di Louis con polpastrelli ruvidi, da uomo.

"Torna da lui, e non fartelo scappare" mormora "Meglio vivere con l'amaro di un rifiuto che con il rimpianto di non averci mai neanche provato. E quando Harry ti dirà che anche tu gli piaci" la voce di Zayn non è che un mormorio, il dolce infrangersi delle onde sugli scogli, mentre il suo viso si avvicina, fino ad occupare tutta la visuale di Louis "Quando ti dirà che gli piaci" ripete, e Louis può contare ogni lentiggine sulla sua pelle, ogni piccolo neo sul volto giovane ma già segnato dalle tempeste del mare e di un amore lontano "Tu lo stringerai e non te lo farai scappare, e lo bacerai come se fosse l'ultima volta".

Le labbra del ragazzo sono ruvide e screpolate contro le sue e Louis respira piano, in un bacio che sa di sale e di sole, di fiori e sirene e pirati e polvere fatata; Zayn si limita ad assaggiarle come se fossero un frutto dolcissimo poi si allontana, e lo guarda dritto negli occhi.

"Non fartelo scappare, Lou" sussurra; e Louis come in trance annuisce a si alza in piedi, spazzolandosi il vestito e cospargendosi il capo con un pizzico di polvere fatata. Si volta un'ultima volta verso Zayn che ha già distolto lo sguardo e l'ha fissato sulla spuma delle onde lontane; così, senza un'altra parola si lascia cadere dallo scoglio e precipita, sfiora appena il pelo dell'acqua poi plana con grazia e risale, lasciando che sia il cuore a fargli da guida.

   
 
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