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Autore: AlyeskaGnac    19/04/2013    4 recensioni
Dopo due anni di separazione Myu torna finalmente da kyoya, ma c'è un motivo se ciò avviane ed i nostri protagonisti verranno messi a dura prova. Myu ama Kyoya, ma sente di provare ancora qualcosa per Ryuga. Questo sentimento rischierà di rovinare ancora una volta tutto? Oppure avrà un risvolto inaspettato? e quale altro segreto nasconde la nostra bella vope a nove code?
Bhe, scopritelo leggendo no? :D
[ sequel di: Beyblade Metal Fusion ( lo sò non ho avuto una grande fantasia per il titolo -.- ) ]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3: Piccole incomprensioni…
 

Se ne stava in disparte da tutti gli altri, aveva bisogno di riflettere, ma su cosa non lo sapeva nemmeno lei. I lunghi capelli rossi erano legati in una grossa coda, mentre la leggera frangia ricadeva vicino agli occhi color ambra. Osservava il mare rendendosi conto di essersi allontanata molto da casa…ma qualcosa le diceva che avrebbe trovato di meglio su quell’isola…aspettava solo di scoprire cosa.

 ***
Ginka – Dunque e li che dovremmo trovare il frammento di stella?
Disse rivolgendosi al ragazzino dai grossi occhiali. Quest’ultimo diede una rapida occhiata al computer che reggeva in mano, controllando che le coordinate fossero corrette.
Yuki – Si, quello è senz’altro il posto più adatto!
Benkei – A me sembri un po’ troppo fiducioso…
S’intromise il blader possessore di Dark Bull.
Yuki – Direi che ho tutte le ragioni per esserlo!...c’è un antica leggenda di quest’isola,  che cita la caduta del frammento di stella…
Kyoya –Tsk!
Anche la castana intervenne, poggiando le mani sulle spalle di Yuki.
Myu – Andiamo ragazzi! Dovreste avere più fiducia nel piccolo Yuki!
Quest’ ultimo arrossì alzando gli occhi verso di lei.
Kyoya – La mia fiducia va guadagnata!
Disse voltando il viso di lato in direzione opposta a quella di Myu. Sapeva che quel suo atteggiamento così schivo la rattristava…ma nell’ultimo periodo era spesso nervoso.
La giovane si avvicinò sedendosi al suo fianco, scrutandolo con attenzione, mentre lui cercava di evitare il suo sguardo. Lei gli accarezzò il viso proprio sulle cicatrici, facendolo allontanare d’istinto.
Myu - …scusa.
Ritrasse la mano chinando il capo. Kyoya dal canto suo continuava ad “evitarla”…c’era qualcosa che decisamente non andava, un ricordo lo stava tormentando.
Myu - …ehi…
Gli strinse la mano costringendolo a guardarla dritta negli occhi.
Myu – Lo sai che…se c’è qualche problema puoi sempre parlarne con me…
I suoi occhi così sinceri gli ricordavano una figura lontana e familiare…ma lui il suo passato lo voleva solo dimenticare. Fang Leone era cambiato, anche lui era cambiato, voleva solo dimenticare…
Kyoya - …tranquilla, non è niente.
Lo sguardo della castana cambiò, non era più dolce come due secondi prima, era tagliente e penetrante.
Myu – Non prendermi in giro…lo sò che non è così…non ti fidi forse?...
Kyoya – No…non è questo!...solo preferisco non parlarne…
Il verde si alzò, erano quasi giunti a destinazione e dovevano scendere da quella “barca”.
Lei lo fissò a lungo mentre Flemmy la raggiunse notandola immersa nei suoi pensieri.
Flemminia – Myu…qualcosa non va?
Chiese piegandosi sulle ginocchia di fianco a lei.
Myu – Uhm?...Non lo so Flemminia…davvero…
Flemminia – AAAAAAAAAAHHHHHHHH!!! MI HAI APPENA CHIAMATA PER NOME!! CIOE’ NOME INTERO!!! LA FACCENDA E’ MOLTO SERIA!!!
Urlò scattando all’indietro. La volpe la guardò tristemente.
Myu - …Lui non vuole dirmelo…
A quel punto uno strano pensiero si fece strada tra tutti gli altri. Non è che il problema riguardava il bacio tra lei e Kyoya?...Non è che magari lui ora era indeciso?! Perché magari pensava di piacergli?! E magari aveva paura di…no ok…stava andando un po’ troppo oltre…tuttavia se il problema fosse stato realmente quello allora doveva sistemare le cose! Punto primo: Chiarire una volta per tutte con kyoya…che a lei lui non piaceva neanche un po’!
Myu – Ehi Flemmy ti sbrighi?!
La rossa notò di essere l’ultima rimasta sulla barca e con un po’ di imbarazzo scese; nel fare ciò però prese una storta al piede inciampando.
L’ex capitano dei Face Hunter la prese al volo
Kyoya – Tsk…cerca di fare più attenzione!
Flemminia – G-grazie Kyoya…
Disse ancora più imbarazzata; Myu li aveva osservati a lungo, sembravano…piuttosto affiatati, si ritrovò persino a credere che infondo stessero bene insieme. Rimosse immediatamente quel pensiero dalla testa.
Signore – Siete davvero sicuri allora?
Ginka – Si non si preoccupi!
Per quel piccolo inconveniente i tre blader si erano persi parte della conversazione tra Ginka e il pescatore se così vogliamo chiamarlo…ma questo non impedì a kyoya di fare ancora una volta il maleducato.
Kyoya – Forza mettiamoci in cammino!
Disse mettendosi in testa al gruppo, seguito da tutti gli altri. Camminarono per un po’ nel frattempo Myu chiacchierava con Madoka.
Madoka – Mhh…si capisco…ma secondo me dovresti convincerlo a parlartene…infondo vi volete bene no?
Myu – Si certo…però...
Madoka – Vedrai che si risolverà tutto!
Concluse la ragazzina facendo l’occhiolino alla maggiore, che contraccambiò con un sorriso.
La rossa le raggiunse unendosi alla conversazione, finchè una rotella della valigia di Madoka s’incastrò in una radice.
Madoka – Ah accidenti! Non vuole muoversi!
Tirò con forza senza risultati.
Kyoya – è solo una scusa per farti aiutare!
Disse con strafottenza.
Kyoya – Invece di farci perdere tempo perché non te ne torni a casa?!
Aggiunse riprendendo a camminare ignorandola totalmente. Yuki lo riprese, ma non venne minimamente calcolato. Il suo atteggiamento stava facendo innervosire non poco la castana, che serrò i pugni.
Myu – Stupido!
Urlò costringendolo a fermarsi. Si voltò verso di lei osservandola con attenzione.
Myu – Si può sapere che diavolo hai?!...Solo perché ce l’hai con te stesso non vuol dire che devi prendertela col mondo!!!...Non te ne importa mai di nessuno e sai che ti dico?!...Che con qualcuno che non si fida nemmeno di me non ci voglio stare!
Lasciò gli altri a bocca aperta, praticamente lo stava lasciando?...No…non lo stava lasciando, ma era una minaccia bella e buona. Il blader possessore di Leone non ci diede peso e continuò il suo cammino; a  questo punto la volpe era al culmine della sopportazione. Lo raggiunse e con tutta la forza che aveva gli mollò un sonoro ceffone sulla guancia destra, questa volta restò impietrito sul posto. Si massaggiò la guancia fissandola con rabbia e afferrandola per il braccio.
Kyoya – Ma che diavolo ti è saltato in testa?!
La spinse facendola cadere per terra, mentre gli altri intervennero per calmarlo.
Kenta – Kyoya calmati che ti è preso?!
Madoka e Flemminia raggiunsero Myu aiutandola a rialzarsi. Il verde si liberò dalla presa dei ragazzi “calmandosi”, ma fu come se solo in quel momento si fosse accorto di quanto aveva fatto.
Kyoya – Myu…io…
Il ginocchio sinistro sanguinava leggermente; lei lo fissò con sguardo tagliente, senza emettere alcun suono, gli diede le spalle e riprese il cammino.
Benkei - …te la porto io la valigia Madoka…
Madoka – Ehm…grazie Benkei.
                                                    
 ***
 
Ancora non riusciva a credere di averla trattata in quel modo…ora difficilmente l’avrebbe perdonato.
 
- Guarda! Sono diventato questo solo per colpa tua!...Io ti odio!!! –
 
Scacciò via quell’immagine dalla mente, il gesto che Myu aveva compiuto…gli aveva fatto rivivere brutti ricordi; forse avrebbe dovuto parlargliene…ma lo avrebbe accettato? Insomma, avrebbe accettato di restare al suo fianco pur sapendo che infondo…era un assassino?
La osservò mentre camminava con passo svelto, come per impedirgli di raggiungerla…mettere l’orgoglio da parte ed ammettere di aver sbagliato forse avrebbe riaggiustato le cose.
Ginka – Kyoya…posso parlarti un secondo?
Kyoya – Si certo…
I due si allontanarono leggermente dal gruppetto per discutere in privato della faccenda.
Ginka – Ascolta…qualunque cosa tu abbia ti conviene risolverla al più presto…
Kyoya – Che intendi…?
Ginka rivolse un occhiata a Myu che chiacchierava con Flemmy e Madoka.
Ginka – Intendo che…penso abbia già sofferto abbastanza…non credi?
Nella voce del rosso vi era una notevole nota di preoccupazione, che ovviamente non sfuggì all’altro.
Kenta – Guarda Ginka quello deve essere il villaggio di cui ci ha parlato poco fa il signore!
I giovani diressero la loro attenzione verso il piccoletto dai grandi occhi nocciola e i corti capelli verdi, che sorridendo correva verso di loro.
Ginka – Si è vero…svelti andiamo a vedere!
 
 ***
 
Raggiunsero in fretta il villaggio, facendo voltare gran parte degli abitanti. Era piuttosto piccolo, rispetto ad esso, il villaggio di Myu era molto più grande…Quest’ultima continuava a guardarsi in giro con circospezione, come se stesse “fiutando” la presenza di qualcuno; lo stesso stava facendo Flemminia che avvertiva chiaramente questa presenza e più si avvicinava ad essa più il calore di Ookami aumentava…
Ginka – …buongiorno, mi scusi signore!
Disse allegramente rivolgendosi ad un passante.
Abitante1 – Uhm?...e voi da dove sbucate?Perchè siete venuti su quest’isola?
Questa volta fu Yuki a prendere parola.
Yuki – Ecco vede…siamo approdati qui per cercare qualcuno.
Abitante1 – A si veramente?...
Il tono di voce era sprezzante.
Anche Myu s’intromise nel discorso.
Myu – Si beh…ci chiedevamo se poteste essere così gentili da offrirci un appartamento per la notte magari…
Kyoya – Appartamento?
Myu – Sta zitto tu!
Disse rivolgendogli un occhiata omicida. Involontariamente fece uscire coda e orecchie da volpe, causando una pessima reazione da parte del giovane a loro di fronte.
Abitante1 – A-aiuto! Un demone!
La ragazza lo guardò con aria interrogativa, poi notò la coda e le orecchie.
Myu – Ehm ehm…ahahah ma no sono per un costume di…carnevale!
Abitante1 – E quelli…sono beyblade?!
Ginka tirò fuori il suo bey dal fodero mostrandolo al giovane.
Ginka – Perché?...cosa c’è che non va?
Il ragazzo ebbe come un sussulto e saltò letteralmente in aria, correndo poi verso quella che doveva essere la sua abitazione. Lo stesso fecero gli altri, chiudendosi dentro.
Flemminia – Ma…perché scappano tutti?...Myu forse li hai spaventati un po’ troppo eheheh…
Myu – Dici?...non era mia intenzione…
Chinò il capo tristemente non voleva che la missione andasse a rotoli per colpa sua, ma infondo non era la prima volta che qualcuno scappava da lei…tuttavia forse poteva ancora fare qualcosa.
Ginka corse a bussare alla prima porta che vide, ad aprirgli fu un vecchio dall’aria piuttosto arcigna
Signore – Dimmi una cosa…voi siete giocatori di beyblade?
Ginka – Eh?...si certamente! Io sono il vincitore del torneo mondiale il mio nome è Gin…
Il vecchio gli rovesciò una secchiata d’acqua gelida addosso, senza nemmeno lasciargli il tempo di finire la frase. Il rosso si scrollò di dosso tutta l’acqua.
Ginka – Ma perché che ho fatto?!
Signore – Qui non vogliamo gente come voi andate via!...per noi rappresentate una minaccia! Lasciate il villaggio immediatamente!
Una donna s’affacciò alla finestra.
Donna – Si che cosa aspettate?!
Altri due giovani uscirono dalle loro abitazioni.
Abitante2 – Il capo villaggio vi ha dato un ordine!
Abitante3 – Dovete andarvene sparite!
Cominciarono a lanciare di tutto e di più contro di loro, finchè un grosso ramo colpì Myu in testa.
Come ben saprete non era di certo famosa per la sua pazienza infinita..anzi…di quella ne aveva fin troppo poca…perciò rossa dalla rabbia si diresse verso il giovane che glielo aveva tirato e con tutta la forza che aveva lo colpì in pieno viso, facendolo cadere. Tutti si fermarono e il ragazzo non azzardava a muoversi.
Myu – Chiunque…oserà anche solo lanciare una briciola di pane…farà una fine peggiore della tua…avete CAPITO?!?!?!?
Era in preda a tic nervosi, già era in collera con Kyoya per quanto accaduto, figuriamoci ora che dopo aver salvato il mondo doveva sentirsi ancora “diversa”.
Myu – SONO STUFA DI TUTTI QUELLI CHE CORRONO VIA URLANDO “AIUTO! AIUTO UN MOSTRO!” COME PENSI CHE MI SENTA EH?! PENSATE CHE SIA BELLO SENTIRSI DIRE CENTINAIA DI VOLTE LE STESSE COSE?!
Battè i piedi per terra serrando i pugni e ancora in preda alla rabbia si girò andandosene.
Myu -  NON INTENDO RESTARE QUI UN MINUTO DI PIU’!!!
Tutti erano ancora impietriti da quanto successo, specialmente i nostri ragazzi, che la osservavano alzare i tacchi, partire in quarta e lasciare il villaggio.
Madoka – Eh? Myu aspettaci!
 
 ***
 
Dopo essersene andati da li si erano diretti vicino alla spiaggia, ed ora se ne stavano comodamente seduti sui grossi scogli li vicino.
Kenta – Io non capisco…perché ci hanno trattato così?
Benkei come suo solito si rivolse solo a Kyoya.
Benkei – Secondo te perché sono scappati tutti appena hanno visto i nostri beyblade?
Kyoya – Che cosa vuoi che ne sappia io?
Alzò lo sguardo  verso Myu, che invece continuava a tenere la testa abbassata, molto probabilmente si sentiva responsabile di quanto accaduto.
Myu – Ragazzi…scusate…
Le orecchie erano abbassate e i grossi occhioni verdi lucidi, in poche parole con quell’ espressione era praticamente impossibile non perdonarla…ammesso che avesse seriamente fatto qualcosa di male…
Flemminia – Andiamo Myu non devi scusarti!...quel tipo se la meritava proprio una bella lezione!
Disse la rossa facendogli l’occhiolino, seguita dai sorrisi di tutti gli altri, meno quello di Kyoya che invece continuava ad apparire distaccato. Al contrario di quanto voleva mostrare, gli dispiaceva per Myu, avrebbe semplicemente voluto stringerla a se proprio come il giorno prima, dirle quanto l’amava, dirle che non aveva colpa di niente e che mai l’avrebbe avuta, dirle che era lui ad aver sbagliato, che non voleva perderla di nuovo…voleva dirle tutto questo eppure…continuava a non dirle niente…continuava a restare nel suo mutismo, nel suo silenzio di cui oramai era più che abituato.
? – Pronti…lancio!
Una vocina femminile attirò l’attenzione dei ragazzi, che si diressero verso di essa.
Una bambina di forse…6/7 anni era intenta a lanciare il suo bey, ma quest’ultimo dopo pochi secondi perdeva velocità, fermandosi.
Ginka – Ciao…
Disse uscendo allo scoperto.
Mentre gli altri erano impegnati con la ragazzina Myu e kyoya non si mossero, restando li da soli.
Forse quella sarebbe stata l’occasione giusta per chiederle scusa. L’ex capitano dei Face Hunter la guardò, incrociando il suo sguardo, posato su di lui nel medesimo istante. Lo sguardo di lei si abbassò subito, scostando il viso di lato, si aspettava da lui la prima mossa a quanto pare.
Con decisione si alzò, sedendogli accanto, ma ancora niente, Myu non accennava alcun movimento.
Kyoya – Myu…io vorrei…
Non capiva se lo stesse ascoltando o meno, ma decise comunque di andare avanti.
Kyoya – Ascolta…ti chiedo scusa per come mi sono comportato…ho reagito in modo impulsivo perché…quel gesto mi ha fatto tornare in mente un brutto ricordo della mia infanzia…non avrei mai voluto farti del male…ed è straziante vederti in questo stato senza poterti abbracciare…non voglio saperti triste a causa mia Myu…
Nada, la castana era sempre nella stessa posizione, solo il volto era un po’ più abbassato.
Kyoya – Senti se…se è il motivo per cui sono spesso di pessimo umore che vuoi sapere allora te lo dirò subito…ma ti prego di ascoltarmi perché…non ne ho mai parlato con nessuno e…ah basta giri di parole!
Prese un bel respiro e cominciò.
Kyoya – Avevo una sorella sai?...aveva i tuoi stessi occhi…non ricordo molto di lei a parte gli occhi,
ma sò che qualche hanno dopo la mia nascita…lei è caduta da una scogliera…e poco prima di ciò mi regalò leone, per questo sono così legato a lui. Poi all’età di 7 anni mio padre se ne andò, consigliandomi di fare lo stesso, ma io decisi di restare con mia madre, finchè…non tentò di uccidermi. Stava impazzendo poco a poco, prima se n’era andata mia sorella…poi mio padre…e poi lei…che mi ha marchiato per sempre il volto. Queste due cicatrici…me le ha procurate lei, l’ho sempre odiata da quel giorno; raggiunsi i tredici anni e decisi di andarmene, ogni giorno mi allenavo a beyblade, battendo avversari sempre più forti, fino a che non decisi di formare i Face Hunter, che divenne un gruppo presto conosciuto in tutta la zona. Avevo quattordici anni il giorno in cui tornai a casa da mia madre…ma non era certo per una visita di cortesia. Ho distrutto quella casa…e l’intero villaggio, l’ho lasciata in vita, ma senza nient’altro…me ne andai per sempre da quella città.  Poi raggiunsi Metal City e incontrai Benkei…nel giro di un anno arrivò Ginka e beh, il resto lo sai.
Il verde tornò a fissare la ragazza che aveva il volto nascosto dai lunghi capelli castani. Singhiozzava, la schiena di alzava e si abbassava in modo irregolare, il respiro era pesante…stava piangendo.
Kyoya – M-Myu…che hai?
Alzò il volto colmo di lacrime, continuando però a  mantenere basso lo sguardo.
Myu – S-scusa…se ti ho fatto ricordare queste cose…io non pensavo che…
Non ci pensò due volte, subito l’abbracciò con tutta la forza che aveva in corpo, lasciandolo senza parole. Si erano abbracciati così poche volte da quando era tornata…eppure erano stati abbracci del tutto superficiali in confronto a questo. Myu avvertiva quello che provava Kyoya dopo averle raccontato ciò, tutta la rabbia nei confronti della madre…tutto il dolore represso per così tanto, troppo, tempo. Il viso del giovane premeva contro l’incavo del collo di lei, che piano gli accarezzava i capelli.
Myu – Ti prometto che andrà tutto bene ok?...io per te ci sarò sempre…è una promessa!
 
Kyoya – M-Myu…
 
Myu – Per quanto un evento possa essere doloroso noi lo affronteremo…io voglio passare il resto della mia vita con te…voglio rinunciare a ciò che sono…voglio amare solo te, sposarmi con te, avere dei figli con te, invecchiare con te…non devi avere paura di raccontarmi il tuo passato, perché io ti accetterò sempre proprio come tu hai accettato me!...Non è il luogo in cui nasci, come hai vissuto oppure quello che hai fatto che dicono chi sei…ricordalo.
L’ex capitano dei Face Hunter rispose a quell’abbraccio, allontanandola poi leggermente, per potersi specchiare in quelle iridi verdi che trasmettevano speranza a chiunque la cercasse.
Kyoya – Myu…tu lo vuoi davvero…io non potrei mai renderti davvero felice…non facciamo altro che litigare per colpa mia!...io non voglio più vederti piangere…
La volpe si alzò, guardandolo con una determinazione e sicurezza mai vista prima.
Myu - …quando ero vittima della mia metà oscura…questa mi disse che mi avrebbe dato persino  il mondo se avessi rinunciato a te…ma cosa me ne faccio…se il mio mondo sei tu?
Kyoya sorrise, alzandosi in piedi a sua volta e baciandola ancora, non c’erano parole da usare in quel momento, ma un gesto che appare così piccolo in quell’istante aveva un significato tanto grande…
Kyoya – Tsk…mi sono stancato di aspettare gli altri…
Lasciandola li si diresse dagli altri.
Kyoya – Per quanto ancora avete intenzione di restare qui a perdere tempo?
Disse rivolto agli altri che giocavano tranquillamente con la ragazzina.
 
  ***
 
Guardò attentamente la bambina che con occhi sognanti la osservava.
- Quelle…quelle orecchie sono vere?!
Chiese mantenendo la stessa espressione.
Myu - …si.
La piccola portò le mani al petto.
- Ti prego le posso toccare?!
La castana rimase alquanto stupita da tale richiesta, ma sorridendole rispose che per lei non c’era nessun problema, così s’inginocchiò, lasciando che la ragazzina gliele accarezzasse dolcemente.
Myu – Come ti chiami piccolina?
- Mi chiamo Sara!
La giovane si voltò verso Kyoya, la cui espressione seria era cambiata in un lieve sorriso.
Kyoya – Io vado…
Disse poi voltando le spalle, seguito da Benkei che, ovviamente, non gli avrebbe mai permesso di stare lontano da lui.
Benkei – A-aspettami Kyoya!
 
Più tardi…
 
Qualche ora dopo i blader (meno Kyoya e Benkei) seguendo la ragazzina erano giunti di nuovo nei pressi del villaggio, questa volta da dietro, nascondendosi poi nel fienile di casa sua per nascondersi dal padre della piccola.
Ginka (stomaco) – Buuuurp!
Tutti – eh?!
Madoka spinse con forza il viso del rosso sul fieno sotto di loro, a mala pena riusciva a respirare.
Madoka – Ma insomma non puoi proprio contenerti?!
- E voi chi siete?!
Ovviamente visto il gran baccano causato erano stati scoperti, ma  contrariamente a quanto credevano, invece di cacciarli, li invitò a restare da loro fino all’arrivo del prossimo traghetto.
 
*** 
Aumentando il passo sempre di più, percorreva la salita di quel vulcano, con un Benkei piuttosto stanco e ansimante alle spalle.
Benkei – Kyoya…ti prego anf… possiamo fermarci un attimo?
Quest’ultimo non lo considerò minimamente, continuando a camminare; aveva un obbiettivo preciso in quel momento, era più che certo di averlo trovato, era sicurissimo che fosse lui e quando un grosso dragone infuocato venne verso di loro, per poi scomparire nel buio della notte, ne ebbe l’assoluta certezza. Capelli bianchi, occhi ambrati, pelle olivastra come la sua. Ryuga.
Kyoya - Finalmente ti ho trovato!
Esclamò tirando fuori lanciatore e beyblade. L’albino invece lo squadrò con superiorità, alzando un sopracciglio.
Ryuga – Che ci fai qui Kyoya?
Chiese quasi urlando. Benkei invece puntò tutta la sua attenzione sulla trottola metallica che il ragazzo stringeva in mano.
Benkei – Osservalo bene…guarda il suo beyblade…
Kyoya – Si l’ho visto…a quanto pare anche L-Drago si è risvegliato…SIGNIFICA CHE IL TERZO BLADER LEGGENDARIO SEI TU RYUGA!
Concluse in fine alzando la voce per farsi sentire meglio dall’imperatore drago.
Ryuga – Si puoi sapere di che cosa stai parlando?
 
***
Myu – Quella testa di rapa! Non fa altro che cacciarsi nei guai!
Dopo la grande esplosione avvenuta nei pressi del vulcano, i blader si dirigevano proprio la, nonostante il divieto da parte del padre di Sara, quest’ultima invece era andata con loro per mostrarli la strada.
Flemminia – Stai tranquilla Myu, chi ti dice che sia lui?
Myu – Chiamala intuizione femminile…
Disse scuotendo la testa in segno di rassegnazione.
Flemminia - …Se non ci muoviamo resteremo indietro!
Nel dire ciò fu costretta a girarsi a causa del gran tonfo alle sue spalle.
Flemminia – M-Myu…tutto ok?
Domando sconcertata. La castana era finita praticamente distesa sul terriccio;  alzò maledicendo il Kami e guardando per terra, cercando quella cosa che l’aveva fatta inciampare.
Myu – Ehi tu!
L’espressione arrabbiata cambiò quando vide di cosa si trattava.
Flemminia – Ma…è un leone?
Myu – Awww quanto è tenero!
Un piccolo leoncino dal manto bianco come la neve la fissava con occhi sognanti, gli stessi occhi sognanti che aveva Myu in quel momento.
Myu – Oddio quanto sei dolce! Dov’è la tua mamma piccolino?
Chiese abbassandosi sulle ginocchia, seguita da Flemminia che non troppo convinta manteneva una certa distanza. La rossa la osservò mentre giocava con la piccola palla di pelo, che cercava in vano di morderle le dita. Quel leoncino aveva dei magnifici occhi azzurri.
Myu – Guardalo…sembra Kyoya!
Disse infine prendendolo in braccio con la chiara intenzione di portarselo dietro.
Flemminia – Wow ferma che stai facendo?!
La castana guardò di sbieco la rossa, le sue intenzioni erano chiare infondo.
Myu – Mi sembra ovvio, lo porterò con noi.
Aggiunse sorridente mentre accarezzava il piccolo sotto il muso. Myu si era già affezionata a quel cucciolo, amava quegli occhietti color ghiaccio, che le ricordavano tanto quelli dell’ ex capitano dei Face Hunter, anzi, forse proprio per quello gli piacevano tanto.
Myu – Forse la madre lo ha abbandonato…non potrebbe sopravvivere da solo!
Continuò cercando di convincere Flemmi; alla fine fu costretta a cedere le permise di lasciarlo venire.
Flemminia – Come minimo gli altri mi linceranno…
Disse per restare in tema con l’argomento.
Flemminia – Dai ora muoviamoci, siamo rimaste parecchio indietro!
Myu – Ai vostri ordini!
 
                                                                             ***
 
Raggiunsero i blader dopo pochi minuti, qualcuno stava combattendo, ma le due ragazze non riuscivano bene ad identificare i due giovani. Un grosso polverone si alzò verso uno dei due, seguito dall’urlo di quello che parve Ginka.
Ginka – No Kyoya!...yuki!
A quel nome Myu sobbalzò, colui che stava combattendo e che era appena finito a terra era Kyoya?! Guardò dalla parte opposta tentando di capire chi fosse l’altro blader, ma la polvere negli occhi le impediva di aguzzare lo sguardo, provò quindi con l’udito, con l’odore.
Quell’ odore di proibito le fece venire in mente una persona, finchè due grossi occhi color ambra si aprirono in mezzo a quella coltre di fumo. Erano ben distinguibili e appartenenti ad una persona soltanto…Ryuga.
Ryuga – Myu…ma che ci fai tu qui…?
Chiese quasi in un sussurro. La castana si sentì squadrare dalla testa ai piedi, la bocca semi aperta era un chiaro segno della sorpresa che lui ebbe nel trovarsela li di fronte. Lei non era ancora pronta per vederlo, non doveva vederlo, non ora, non subito, non così presto insomma! La distanza tra i due diminuiva sempre di più, Myu si avvicinava a lui sempre di più, mentre le urla dei suoi compagni la pregavano di tornare indietro.
Ryuga - …credevo che….fossi…
Oramai erano vicinissimi, forse anche troppo, così vicini che i loro nasi quasi si sfiorarono; poi prese la forte mano dell’albino, aprendola e posandovi sopra la sua, la pelle chiara di lei era in forte contrasto con quella olivastra del giovane. Ryuga sentì qualcosa tra la sua mano e quella di lei, qualcosa di piccolo, circolare… non ci mise molto a capire di cosa si trattasse.
Myu – Questa…non mi serve più.
Disse con decisione senza distogliere lo sguardo dal suo volto, ora abbassato per osservare l’oggetto che stringeva. Il ciondolo che le aveva regalato per il suo sedicesimo compleanno apparente* ora era in mano sua.
Ryuga - …Tsk…come se m’importasse!
Concluse infilando la collanina in tasca e voltando il viso di lato. Fatto ciò Myu si allontanò immediatamente per raggiungere Kyoya, che come gli altri aveva assistito alla scena.
Myu – Kyoya!...Stai bene?!
S’inginocchiò davanti al giovane che a stento riusciva a reggersi in piedi; il suo sguardo preoccupato di lo fece stranamente tranquillizzare, ma la verità era che ogni volta che c’era di mezzo Ryuga non poteva fare a meno di essere teso…specialmente se riguardava un rapporto troppo ravvicinato tra l’albino e la castana.
Kyoya – Si…stai tranquilla…
Posò una mano sulla testa della ragazza, scompigliandole i capelli e reggendosi a lei per evitare di cadere. Questo non sfuggì all’attenzione dell’ albino, il quale diede loro le spalle andandosene.
Ginka – Ryuga!
Il possessore di Pegasus urlò un ultima volta, ma l’imperatore drago non lo degnò neanche di uno sguardo.
Madoka - …Flemmi…tutto ok?
Chiese spaventata verso la rossa che cominciò ad emettere strani versi gutturali.
Flemminia – O-Okami…che…che ti prende?...ah!
La ragazza si piegò sulle ginocchia, col piccolo leoncino che aveva atteso vicino a lei il “ritorno” di Myu.
Madoka – Flemmi!
Tremava, cosa alquanto insolita visto il luogo in cui si trovava.
Madoka – Ragazzi Flemmi non si sente bene!
 
***
Flemmi – Uhm…ah…!
Viste le condizioni tutti i blader erano tornati subito a casa della piccola Sara, chiedendo nuovamente aiuto al  padre; ora la rossa era sdraiata su un letto…continuando ad agitarsi nel sonno.
Myu - …
Strinse i pugni con forza, non riusciva a comprendere il motivo di quell’improvviso malessere, se così poteva definirlo. Ookami continuava a brillare di una luce intensa e Madoka non si fermava un attimo per cercare di capire cosa stesse accadendo al suo beyblade.
Kenta - …Dite che si riprenderà presto?
Myu posò una mano sul capo del ragazzino.
Myu – Certo! Sappiamo tutti quanto è forte no?
Lo tranquillizzò lei. Kenta sorrise, ma la verità era che nemmeno la castana era troppo convinta…non aveva alcun segno di malattia, ne febbre, infulenza, niente…e ancora non riuscivano a capire cosa fosse successo.
Ginka – Forse è meglio lasciarla riposare…e dorvemmo fare lo stesso anche noi.
Concluse mettendo una mano sulla spalla di Myu, la quale ricambiò con un dolce sorriso.
Benkei – Si una bella dormita ci farà sicuramente bene dopo tutto quello che ci è capitato oggi!
Fu a quel punto che il padre della piccola Sara intervenne.
- Ecco, a questo proposito…temo di non avere abbastanza letti per tutti…
Madoka – Quanti ne ha?
Chiese la giovane dagli occhi blu come il mare, sperando di rimediare un letto singolo tutto per se.
- Tre sono vuoti, uno è in una camera separata dagli altri due.
Ginka – Potremmo unire i due letti per formarne uno solo, in questo caso in quattro ci stiamo!
- Si può fare!
Yuki – Ottimo, allora Io, Ginka, Kenta e Benkei dormiremo li!
La bambina invece si rivolse a Madoka.
Sara – Madoka, se vuoi noi possiamo dormire insieme, così fai qualche altra modifica al mio beyblade…ti prego!
Chiese con occhi sognanti alla ragazza, la quale annuì contenta della richiesta.
Madoka – Certo, sarà un piacere!
Kenta – Manca solo un letto!
Ginka – Ottimo! In questo caso Myu e Kyoya dormiranno insieme!
In quel momento tutti i blader, tranne i diretti interessati, spalancarono gli occhi rendendosi conto della situazione che involontariamente avevano creato: Se avessero lasciato dormire insieme quei due chissà che avrebbero combinato! L’ex capitano dei Face hunter intervenne sapendo che quel loro ultimo pensiero avrebbe rovinato tutto.
Kyoya – Bene, le “stanze” sono state fatte, quindi possiamo anche andare a dormire.
Mise un braccio intorno alle spalle della castana, la quale, sorpresa e imbarazzata dalla situazione, non si mosse di un millimetro. Il verde la osservò mentre teneva lo sguardo basso, incerta sul da farsi.
Myu – E-ecco…io e Kyoya dormiremo insieme…buona notte.
Aggiunse poi, mentre guidati dal padre della bambina dirigevano quella che per quella notte sarebbe stata la loro stanza.
Ginka - …Li ha portati nella stanza singola…
Pietrificati li guardarono allontanarsi sempre di più.
Madoka – Ci siamo lasciati ingannare così…
Continuò, i due ragazzi erano rimasti in silenzio tutto il tempo, in modo da non farsi notare e quindi ottenere la camera tutta per loro.
Kenta – Perché siete così preoccupati?...Che volete che accada?
Yuki – Già, non sono amici in fondo?
Ginka, Madoka e Benkei guardarono sconcertati i due poverini che ancora estranei a tutto ciò non capivano la situazione…e che situazione!
 
                                                                       ***
Kyoya – Tsk…immagina cosa staranno pensando quelli là ahahahah!
Rise sedendosi sul letto e togliendosi la canottiera. Myu ancora non accennava a parlare o avvicinarsi, restando in piedi davanti alla porta e mentre osservando il petto del ragazzo percorso da alcune cicatrici.
Kyoya – Ehi…che hai?
Si alzò per raggiungerla, prendendole le mani dolcemente.
Kyoya - …Non dobbiamo per forza se non te la senti…
La volpina arrossì ancora di più, lei volevo farlo…con Kyoya, lei lo amava, ma era così tesa…
Fece qualche passo verso il letto, seguita dal possessore di Leone.
Myu - …Kyoya…
Lo attirò a sé baciandolo con tutta la passione che aveva in corpo, ma lentamente, per farlo durare il più a lungo possibile. Piano i due si sedettero sul letto e il ragazzo ne approfittò per farla distendere direttamente sul morbido materasso, Myu appoggiò la testa sul cuscino, carezzando i capelli del giovane sopra di lei;
Myu – Ti amo…
Soffiò sulle labbra del ragazzo, rendendo quel momento ancora più eccitante di quanto già non fosse per entrambi. Gli occhi di Kyoya erano accesi da una passione indescrivibile…
Kyoya - …Anch’io Myu…Ti amo, ti amo, ti amo…
Sfregò la fronte contro la sua, lasciandole un altro dolce bacio sulle labbra, sentendo le piccole mani di lei avvolgersi dietro la schiena nuda, esplorando quella parte, sfiorando altre cicatrici e procurandogli brividi.  Anche l’ex capitano dei Face Hunter non si fece attendere e fece scivolare le mani lungo i suoi fianchi, alzandole il top verde che indossava, posando una mano sulla sua pancia, facendole leggermente il solletico, e scendendo con la bocca ad assaggiare la pelle morbida del collo.
Myu – Kyoya…Non fermarti…voglio appartenere solamente a te.
Kyoya - …Tu sei solo mia Myu, mia e di nessun’altro.
E confermò ciò lasciando il segno del suo passaggio sul collo della ragazza, marchiandola. Nessuno gliel’avrebbe mai portata via.
 
                                                                              ***
La mattina seguente i raggi del sole illuminarono i visi dei due giovani, intenti a dormire sotto le coperte. Kyoya Stava abbracciato a Myu, come se avesse avuto paura che qualcuno potesse allontanarla da lui. Sembravano un leone e un agnello…lui, impulsivo, maleducato, irresponsabile…lei, pura, dolce, sempre pronta a mettere gli altri al primo posto…eppure erano entrambi così simili. Lei fu la prima a svegliarsi, così come fu la prima ad addormentarsi quella notte, osservò il ragazzo alla sua destra dormire e sorrise pensando a quanto era accaduto, poi cercò di alzarsi dal letto senza fare rumore, ma non si accorse che in realtà anche Kyoya era sveglio e di conseguenza l’afferrò per i fianchi portandola nuovamente sotto di sé.
Kyoya – Uhmmm…vai da qualche parte?
Chiese ridendo sotto i baffi e dando un'altra occhiata al corpo di Myu che come il suo ora era abbastanza scoperto. Ricordava tutto di quella notte, non aveva mai provato nulla del genere…ma con lei tutto si era sempre rivelato incredibile e perfetto.
Myu – Beh penso che dovremmo raggiungere gli altri…
Rispose arrossendo imbarazzata. Lui adorava vederla così impacciata nonostante quello che avevano fatto, era una parte di lei che amava…l’essere sempre così innocente.
Kyoya – Mmm…perché non ripetiamo le azioni di sta notte piccola?
Aggiunse con una notevole nota di malizia, finchè non bussarono alla porta e quindi contro voglia il giovane fu costretto a mettersi qualcosa addosso, mentre la castana si nascondeva sotto le coperte.
Kyoya – Chi è?
Madoka – Kyoya sono io! Apri subito!
Detto fatto, il verde aprì la porta, senza curarsi del fatto di essere senza maglia e mettendo in “soggezione” la povera Madoka che non potè non sbirciare i suoi addominali scolpiti.
Madoka – E-ecco…Flemminia è scomparsa!
Myu – COSA?!
Sbucò fuori dalle coperte facendo intendere a Madoka che quello che i ragazzi pensavano sarebbe successo…era accaduto davvero.
Madoka – Eh- ehm…io…AAAAH METTETEVI QUALCOSA ADDOSSO E MUOVETEVI AD USCIRE DI QUI!
Corse via da li rossa in viso, ignorando le scusa di Myu.
Myu – Accidenti…l’abbiamo fatta grossa!
Kyoya – Oh andiamo! Tanto sapevano che non ce ne saremmo stati buoni comunque…quindi…
Si avvicinò alla ragazza dai grandi occhi smeraldini, reggendo il reggiseno in pizzo nero.
Kyoya - …Hai buon gusto.
Myu – IDIOTA!
 
                                                                                ***
Una volta pronti raggiunsero gli altri, che li guardarono subito preoccupati. Un biglietto di carta era poggiato sul letto in cui la sera prima dormiva la rossa. Myu lo prese leggendolo.

Flemminia – Ho delle questioni da sbrigare…scusate se parto così improvvisamente, ma non posso aspettare…tornerò non appena le avrò concluse.
 
Tutti erano piuttosto confusi da quel messaggio, nessuno poteva immaginare dove si fosse diretta.
La volpe sorrise, lasciando cadere il biglietto sul pavimento.
Myu – Allora? Se non erro oggi arriva la nostra barca no?...dovremmo prepararci!
Kenta – Ma…Myu…
Myu – Non preoccupatevi per lei, sta sicuramente bene e se ne sarà sicuramente andata per qualche motivo! Non ci resta che proseguire e attendere il suo ritorno.
La preoccupazione iniziale venne sostituita da un improvvisa sensazione di sollievo, era Myu a trasmettere quella sensazione di sicurezza…a dare quella poca speranza che spesso tendeva a mancare.
Myu – E ora che ne dite di andare ad allenarvi?...dopo la pesante sconfitta di ieri dovreste rimettervi subito in forma!
Disse senza dare troppo peso alle occhiatacce di Kyoya e Ginka.
Yuki – Ragazzi, se non vi è di troppo disturbo, potrei allenarmi con voi?
Ginka – Certo, per me non c’è problema, tu che ne dici Kyoya?
Kyoya – Fate come volete…
Tutti andarono con i tre blader per assistere agli allenamenti di questi ultimi, tutti tranne Myu, che invece preferì restare in casa col padre di Sara, per sistemare le ultime cose.
Myu – Dunque…questi sono di Madoka…Questi di Kenta…questi di Ginka eh…
Fu costretta a fermarsi quando sentì una forte scossa sotto i suoi piedi e la terra cominciò a tremare.
Myu – C-cosa?...Un terremoto?!
Corse fuori dall’abitazione capendo immediatamente di cosa si trattasse: Il vulcano stava eruttando.
Myu – Dannazione…non dirmi che sono stati quei tre deficienti!
Prese Ninetales dal fodero e lo scagliò contro i primi detriti che scendevano giù dalla montagna
Ne arrivavano sempre di più e non riusciva ad essere tanto veloce da colpirli tutti in quello stato.
Myu – Devo aumentare la mia potenza…!
Detto fatto, si caricò d’energia trasformandosi in ciò che realmente era, una kyubi.
In quella forma le fu molto più semplice tenere al sicuro il villaggio, ma gli altri dovevano muoversi e trovare un idea alla svelta.
Ginka – Myu!
La voce del possessore di Pegasus la distrasse per un attimo, impedendole di vedere il bambino che stava per essere schiacciato da quell’ammasso di roccie.
- AAAAAAAAAAAAAHHHH!!!
Fu questione di un attimo, un attimo che durò un infinità…il bambino fu salvato…
- T-tu chi sei?
Chiese impaurito dall’imponente volpe su cui ora stava in groppa.
Kyoya – Myu, qui ora ci pensiamo noi!
La volpe annuì in risposta e riportò il piccolo alla madre.
- Grazie! Grazie!
Disse con le lacrime agli occhi.
- Hai salvato il mio piccolo! Grazie!
La sensazione che provava in quel momento era strana, si sentiva così bene…vedere il sorriso di quella madre ora così sollevata di poter stringere di nuovo il suo bambino tra le sue braccia…come avrebbe voluto poter abbracciare anche lei così sua madre.
Gli altri ragazzi riuscirono a fermare i seguenti detriti e il fiume di lava che era fuoriuscito dal vulcano, il villaggio non era più in pericolo ora.
I blader raggiunsero la castana tornata umana, preoccupati delle sue possibili condizioni.
Myu – Tranquilli, sto benissimo!
Li rassicurò lei nuovamente, aveva svolto un lavoro magnifico ed ora tutti gli abitanti applaudivano ai loro nuovi eroi.
Yuki – Siamo stati una grande squadra!
Il piccoletto con gli occhiali guardò Kyoya sperando di non essere azzannato, quando fu invitato dal giovane a battergli il cinque. Sorrise, accettando volentieri.
- Roaaar!
Myu – eh?...oh Yoyo eccoti qui!
I ragazzi di voltarono verso Myu, intenta a coccolare un piccolo leoncino dal manto bianco e gli occhi azzurri.
Myu – ahaha…lui…verrà con noi!
Concluse sorridendo agli altri che invece parevano davvero poco convinti di questa decisione, tuttavia, vederla così felice, li fece star bene…quindi perchè lamentarsi di un piccolo nuovo amico nel gruppo?
Kyoya – Si può sapere perché lo hai chiamato Yoyo?
Myu – Beh mi pare ovvio!...Perchè Yu ti chiama sempre Yoyo e questo leoncino di somiglia molto vedi?
Lo prese in braccio dirigendolo verso il verde che rimase affascinato da quegli occhi tanto penetranti, gli scappò un sorriso. Si, era ovvio.
 
                                                                                       ***
Ginka – Si riparte ragazzi!
Disse euforico saltando sulla barca che avevano appena preso.
Madoka – Stai fermo o rischi di cadere in mare!
Myu – Oh andiamo Madoka lascialo divertire ahahah!
La meccanica non si lasciò sfuggire questa occasione per ricordarle l’accaduto della notte precedente.
Madoka – Vuoi dire come avete fatto te e Kyoya?
Aggiunse sorridendo maliziosamente e facendo l’occhiolino ai due complici scatenando un improvvisa curiosità da parte di Ginka e Benkei.
Ginka – C-cosa ma allora quello che ci ha detto Madoka è vero?! Voi due lo avete davvero…!
Benkei – Kyoya ti prego dimmi che non è vero!
I due poveri ragazzi sommersi da tutte quelle domande finirono con l’esplodere per l’ennesima volta, urlando in malo modo agli altri.
Kyoya e Myu – SMETTETELA DI FARE TUTTE QUESTE DOMANDE IDIOTIIIII!!!
Ginka – Ma come pretendete che noi non…
Benkei – Andiamo ragazzi diteci qualcosa!
Kyoya e Myu – NOOOOO!!!
E il viaggio di ritorno durò così per tutto il tempo, con un allegra Madoka che rideva di gusto seduta vicino a Kenta, quest’ultimo e Yuki che ancora cercavano di capirci qualcosa, con un esasperante Ginka e un rompiscatole Benkei che non la smettevano di farsi i cavoli degli altri…e con una Myu e un Kyoya hai limiti della sopportazione.
 
 Nel frattempo…
 
Flemminia – Ookami…ne sei davvero sicura?
Il beyblade brillava più luminoso che mai…

 
  
*** ^-^

Note: Eccomi finalmente con il terzo capitolo che…si lo so…ci ho messo TANTISSIMO a scrivere ma che finalmente è finito ^-^ ed è una vera schifezza -.-" bhe che ne penate?Myu e Kyoya si danno proprio da fare mlmlml,chissà …magari potrei scrivere un capitolo a rating rosso solo per loro ihihihih
Kyoya e Myu – Non pensarci nemmeno!
Troppo tardi ci ho già pensato :p beh vedremo, che ne dite si può fare? Ahahahaha xD
Beh, vi lascio che devo andare a studiare arte :c ah, ringrazio tantissimo Wolf_White, che è stata così paziente nell’attendere ahaha scusa <3
Un bacione a tutti,  spero di aggiornare con meno ritardo la prossima volta :3 

 
  
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