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Autore: Silvia_sic    21/04/2013    5 recensioni
“[...] -Ho preso una decisione e non ho intenzione di cambiare idea.- disse secco.
-Certo. L'azienda è sua e può fare quello che vuole, non sarò io a farle cambiare idea. Ma... la conosco troppo bene, Tony, e sono sicura che è stato qualcosa a farle prendere questa scelta. È vero?- domandò, guardandolo negli occhi scuri come le tenebre.
Tony si ammutolì e distolse lo sguardo da quello di lei, credendo che quegli occhi cerulei potessero leggergli dentro. Si sistemò meglio nella vasca, sollevando leggermente il petto sopra il pelo dell'acqua e Pepper notò immediatamente la lucina blu che si sprigionava dal suo torace.
La donna si inumidì le labbra con la lingua, deglutendo faticosamente, incerta se porre una domanda o meno. Alla fine prese coraggio.
-Cos'era quella luce?- Tony la guardò negli occhi, insicuro nel rispondere, ma d'altra parte cosa poteva pretendere? Era sicuro che prima o poi l'avrebbe scoperto. Fece uscire dall'acqua la parte superiore del torace, manifestando il reattore arc al centro del suo petto. -È quel qualcosa che mi ha fatto prendere quella decisione...- ammise amaramente.”
Remake del primo film di Iron Man con qualche sostanziale cambiamento che porterà Tony a prendere importanti decisioni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Obadiah Stane, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 23

 

Il telefono squillò e il suono si propagò progressivamente nel laboratorio. Tony ci mise un paio di secondi per trovarlo. Lo prese in mano osservando la foto sul display, provò una certa soddisfazione quando scoprì che si trattava di Pepper.

 

-Ehy, piccola! Senti già la mia mancanza? Te lo avevo detto io: dovevi rimanere qui con me.- asserì compiaciuto con un sorriso sulle labbra.

 

-Tony, è successa una cosa terribile.- Lo disse in un sussurro e immediatamente Tony perse la sua sicurezza.

 

-Perchè parli piano? Dove sei? Stai bene?- chiese allarmato, pensando al peggio.

 

-Sì, sto bene. Sto tornando a casa con Happy.- affermò tranquillizzando immediatamente l'uomo. -Ti ricordi di Christine Everhart?-

 

Tony ci pensò su un paio di secondi. -No. Chi è?-

 

Pepper si compiacque del fatto che non la ricordasse. -Una giornalista. Mi ha fatto avere delle foto del paese accanto a dove sei stato tenuto prigioniero e ci sono immagini di un missile. Dice che queste spedizioni sono state approvate dalle Industries.-

 

-Un missile? Stai scherzando, vero?- domandò inorridito al sol pensiero. Se era vero quello che diceva allora Obadiah stava davvero complottando contro di lui.

 

-Purtroppo no... Ti ho mandato una foto delle immagini. Guarda tu stesso.- Tony andò al computer e dopo pochi secondi l'immagine del missile comparì sullo schermo leggermente sfuocata ma abbastanza chiara da permettere a Tony di riconoscere quel particolare paesaggio che caratterizzava il luogo dove aveva passato i mesi peggiori della sua vita.

 

-Quello è il Jerico.- disse stingendo un pugno per l'ira che cresceva di secondo in secondo. Quel missile nelle mani della compagnia dei Dieci Anelli avrebbe portato solo morte e distruzione, come d'altra parte facevano tutte quelle armi che lui scioccamente aveva continuato a costruire.

 

Sentì in sottofondo la voce profonda di Happy. -Signorina Potts, non vorrei allarmarla, ma credo che due auto ci stiano seguendo.- A quelle parole Tony sentì il sangue raggelarsi nelle vene e la bocca seccarsi progressivamente.

 

Pepper, seduta sui sedili posteriori con il cellulare all'orecchio, puntò lo sguardo vero Happy che guidava tranquillamente, fece per girarsi, ma l'uomo la bloccò. -Non si giri. Potrebbero capire che ci siamo accorti di loro e non credo che abbiano buone intenzioni.- Lei tornò a sedersi diritta con il cuore che le martellava nel petto per la paura.

 

Tony non riuscì a capire perfettamente le parole dell'autista/guardia del corpo; l'unico pensiero che in quel momento gli pulsava nella mente fu che Pepper era in pericolo.

 

-Pepper, cosa sta succedendo?- domandò con voce allarmata, non riuscendo a celare la paura.

 

-Io... io non lo so. Happy crede che qualcuno ci stia seguendo.- disse, deglutendo a fatica e cercando di mantenere la calma.

 

-Fammi parlare con lui. Metti il vivavoce.- le ordinò.

 

-Tony, io...- si ritrovò in una situazione dove non seppe come reagire o cosa fare. La voce dell'uomo si ripeté nell'interfono del telefono, ma lei restò immobile senza dire nulla. La paura l'aveva immobilizzata.

 

A Tony non ci volle molto per capire cosa fosse preso alla ragazza. -Pepper. Ascoltami: non perdere la calma. Andrà tutto bene.- affermò per incoraggiarla anche se quell'incoraggiamento valeva anche per se stesso. -Ora fammi parlare con Happy.- le disse tranquillamente.

 

Pepper fece ciò che le era stato detto senza dire una parola e dopo aver avviato il vivavoce, si sporse in avanti per permettere all'uomo di sentire. -Happy, dove siete?-

 

-Non siamo ancora usciti dalla città e c'è traffico. I modelli delle due auto sono identici, credo siano dei Q5, nero opacizzato con vetri oscurati.- asserì con tono del tutto tranquillo e controllato rispetto a quello di Tony.

 

-Seminali. Immediatamente. Devi portare Pepper qui. Ora!- La voce trapelante di paura e nello stesso tempo odio verso se stesso. Se lei si trovava in quella situazione era solo colpa sua. Era lui che volevano neutralizzare e se non fosse intervenuto gli avrebbero sicuramente tolto colei che per lui valeva vita.

 

-Ricevuto. Le riporterò Pepper sana e salva.- affermò risoluto mentre le sue labbra ebbero un guizzo. Ora aveva capito cosa effettivamente legasse i due e suo dovere principale in quel momento era evitare che qualunque incidente indesiderato li separasse.

 

Happy svoltò all'ennesima curva, notando dallo specchietto retrovisore che i due suv scuri lo seguirono, una era esattamente dietro di loro mentre l'altra rispettava un intervallo di tre auto dopo la loro. Pepper non riusciva a dire una parola con lo sguardo volto verso il finestrino, ma vedendo solamente una miriade di lucine che scorrevano velocissime.

 

Tony attendeva in silenzio con un pugno serrato, tanto da sentir male per le unghie che gli affondavano sul palmo della mano.

 

Happy consapevolmente cercò un incrocio amministrato da semafori. Tutto quello che gli serviva dopo era solamente un ottimo tempismo. La lucina verde del semaforo dava segno di libero passaggio, ma lui cominciò a decelerare impercettibilmente.

Giallo: si avvicinò sempre di più all'incrocio, diminuendo la velocità quasi fermandosi. -Miss Potts, si tenga forte.-

Rosso: premette il piede sull'acceleratore e l'auto schizzò in avanti raggiungendo un'elevata velocità in pochissimo tempo.

 

Pepper sussultò ritrovandosi con la schiena ad aderire perfettamente al sedile, mentre il motore andava su di giri con un rombo. Raggiunsero illesi l'altro lato della strada, ma Happy non diede segno di voler rallentare, solo dopo Pepper capì il perchè.

 

Il suono dei clacson si fece più intenso con un lamento disconnesso alle loro spalle. La donna volse lo sguardo all'indietro appena in tempo per vedere il suv nero, che con la convinzione di seguirli era stato colpito lateralmente. Si ribaltò, finendo con la capotta compressa contro l'asfalto al centro dell'incrocio.

 

A contrastare quell'apparente successo, fu un improvviso scossone del lato posteriore sinistro della loro auto. Pepper emise un grido, ritrovandosi catapultata contro la portiera della macchina, mentre il telefono le sfuggì dalle mani cadendo a terra.

 

-Cazzo! Non sono due, ma tre!- Tony udì l'imprecazione dell'autista accompagnato da un confuso insieme di rumori, ma ciò che gli fece raggelare il sangue fu il grido di lei e dopo il silenzio.

 

-Pepper!- urlò con gli occhi persi nel vuoto. Al suo orecchio giunse solamente il suono regolare di un bip. -Merda!- Senza controllo scagliò il telefono contro il pavimento, frantumandolo. -Jarvis, individua il segnale GPS del cellulare di Pepper e manda le informazioni all'armatura. È giunta l'ora di utilizzarla seriamente.-

 

********************************************************************************

 

-Sta' bene?- domandò Happy dopo aver sentito il suo grido.

 

Pepper tentò di rimettersi diritta nonostante l'oscillazione e velocità di corsa dell'auto. -Credo di sì...- rispose, premendosi una mano sulla tempia e sorreggendosi con l'altra al sedile anteriore.

 

Si stavano dirigendo alla periferia della città dove le strade erano leggermente meno intasate. Il suv nero li affiancava a sinistra, cercando di condurli al ciglio della strada con la presumibile intenzione di farli sbandare e a quella velocità così elevata le probabilità di uscirne illesi era scarsa.

 

-Figlio di puttana.- imprecò a denti stretti l'uomo, non appena furono nuovamente sfiorati dal suv che fece oscillare l'automobile. -Miss Potts!- la richiamò Happy per attirare la sua attenzione. Non rispose. Diede una rapida occhiata alle sue spalle, trovandola aggrappata al sedile del passeggero con gli occhi sgranati persi nel vuoto. Nella paura. -Miss Potts!- ritentò invano. -Pepper!- Dallo specchietto retrovisore scorse gli occhi azzurri di lei che lo guardavano smarriti. -Ho il dovere di riportarla da Tony sana e salva, però in questo momento ho bisogno della sua collaborazione. È in grado di ragionare?- Durante la sua carriera aveva imparato a mantenere il controllo in ogni situazione e più volte gli era capitato di avere a che fare con quei casi all'apparenza impraticabili. In quel momento non aveva a che fare solamente con dei pazzi inseguitori, ma anche col fatto che Pepper fosse sotto shock, perciò non poteva improvvisare rischiose manovre poiché lei avrebbe potuto ferirsi. Doveva farla tornare in sé. -Pepper, non permettere che tutto questo prenda il sopravvento. Devi farlo per Tony...- Un altro scossone. Happy teneva gli occhi fissi sulla strada davanti a sé, per la prima volta temette di non riuscire nell'impresa.

 

-Cosa devo fare?- La speranza si riaccese come la voce di lei.

 

-Oh bene...- sussurrò sollevato. -Deve soltanto fare una cosa: si tenga ben stretta al sedile. Per sbarazzarmi di questo qui dovrò fare una manovra un po' brusca.-

 

-Ok.- rispose Pepper, aggrappandosi con entrambe le braccia al sedile.

 

-Perfetto. Al mio tre. Uno, due, tre!- frenò bruscamente, sterzando tutto a sinistra. Pepper chiuse gli occhi per la paura senza però abbandonare la presa, proprio come le era stato detto. L'auto fece un testa coda girandosi di 180° per riprendere la corsa dalla parte opposta e tornare verso il centro.

 

Riaprì gli occhi, guardando a destra e a sinistra, poi alle sue spalle. -Li abbiamo seminati?- chiese con un fil di voce.

 

-In teoria sì.- rispose Happy dopo un paio di secondi come se fossero bastati per controllare l'intera area intorno a loro. Si immise nuovamente nel traffico di Los Angeles con velocità moderata, svoltò ad ogni curva, controllando se alle loro spalle ci fosse qualcuno di sospetto.

 

Pepper fece lo stesso, abbassando poi lo sguardo sulle proprie mani che ora teneva abbandonate in grembo. Le punte delle dita macchiate di vermiglio in un colore secco e poco uniforme, solo in quel momento si accorse della tempia umida e calda. Sangue.

 

Una luce abbagliante proveniente da destra le fece alzare lo sguardo. Due colpi forti. Poi più nulla.

 

********************************************************************************

 

Con quella velocità supersonica stava già sorvolando gli alti palazzi di Los Angeles, avvicinandosi sempre di più al puntino luminoso che lampeggiava sullo schermo davanti ai suoi occhi, che fiammeggiavano di collera e al contempo paura.

 

-Signore, la vettura dove si trova la signorina Potts è ferma.- La voce di Jarvis gli risuonò nelle orecchie.

 

-Scansiona l'area e tienimi aggiornato.- Scese di quota, volando tra gli edifici. Gli bastarono un paio di isolati e amaramente riconobbe l'auto nera del suo autista: due dei tre suv l'avevano tamponata ai lati, bloccando entrambe le portiere posteriori, dove si trovava lei.

 

Diminuì progressivamente la potenza dei propulsori e con un balzo atterrò accanto alle auto ammassate. La folla che aveva riempito la strada lo guardava smarrita, stupita e leggermente impaurita, ma a Tony in quel momento tutti quegli sguardi non importavano, sperava solamente di rivedere gli occhi azzurri di lei.

 

Riconobbe immediatamente Happy, che girava affannato intorno alle automobili ammassate nel tentativo di liberare almeno una delle portiere bloccate dai suv. Solo in quel momento Tony notò che l'interno delle due auto era vuoto. Gli autisti che avevano provocato l'incidente erano stranamente spariti.

 

-Stia lontano!- le urla di Hogan attirarono la sua attenzione e, alzando lo sguardo verso l'uomo, notò la canna della pistola puntata verso di lui. Bloccò la sua camminata, abbastanza stupito per quella reazione e non capendone la causa. Gli servirono un paio di secondi per realizzare il fatto di esser nascosto da un'armatura, che all'apparenza poteva essere sembrata minacciosa.

 

-Happy, abbassa quell'arma.- Gli occhi smarriti e stupefatti dell'amico lo investirono, mentre la pistola tornava nella fondina alla cintura. Lo aveva riconosciuto.

 

La voce di Jarvis si ripresentò nell'elmo di Tony. -Signor Stark, la scansione dell'area è terminata. Sono presenti degli ordigni esplosivi in entrambe le autovetture.- Davanti ai suoi occhi si presentò il numero 43, che divenne 42, per poi proseguire la discesa.

 

Un brivido gli percorse la schiena, mentre il timer diminuiva di ancora un secondo. -Via di qua. Allontana la gente.- ordinò ad Happy, mentre lo affiancava a lato di uno dei suv.

 

-Ma la signorina Potts- tentò di obbiettare.

 

-Ci penso io a Pepper. Ora via di qua! Ci sono delle bombe!- ringhiò mentre con un calcio spostò facilmente l'auto che bloccava una delle portiere posteriori. Happy sgranò gli occhi terrorizzato, cominciando poi a correre verso gli automobilisti fermi in strada e gridando loro di allontanarsi per l'imminente pericolo.

 

********************************************************************************

 

I rumori raggiungevano le sue orecchie con un suono cupo e ovattato come se si trovasse in una bolla che la estraniava dal resto del mondo e da tutto quello che stava accadendo in quel momento. Un confuso rumore di ferraglia le giunse più nitido e definito.

 

Sentì il freddo metallo venire a contatto contro la propria pelle sulla schiena, in parte sul braccio destro e il viso. Capì che qualcuno la stava sollevando di peso; il suo corpo non rispondeva, lasciandole solo alcune lievi sensazioni che le arrivavano disconnesse e confuse.

 

La testa le pulsava e la forza la stava lentamente abbandonando. Non riusciva a capire cosa fosse successo, l'ultimo suo ricordo erano i fanali di un auto che come due occhi indemoniati la puntavano di lato e la voce di Tony che urlava il suo nome.

 

Avrebbe voluto muoversi, ma tutti i muscoli erano estranei al suo volere. Con fatica riuscì ad aprire di poco gli occhi e scorse un bagliore circolare azzurrino. Nemmeno lei seppe spiegarsi dove trovò la forza e con la punta delle dita sfiorò quella famigliare luce.

 

Le sue labbra si incurvarono in un debole sorriso, ritrovando improvvisamente il buon umore. -Tony...- Un sussurro prima di abbandonasi tra le braccia sicure e protettive del suo eroe.

 

 

Continua...

 

 

 

 

NdA: MENO TRE!!! Ormai la prima cosa che dico la mattina appena sveglia è proprio il conto alla rovescia xD sono così eccitata!!! :D I biglietti li ho prenotati già mercoledì e tra tre giorni alle 19.30 sarò al cinema a sbavare :Q___ in più prima del cine ho in programma di guardarmi IRM1 e IRM2 ** eeee bhè... l'ho ftt qnd sn andata a guardare il secondo film, mica posso trattare il terzo diversamente xD

poiiii avevo già pianificato che prima dell'uscita del film avrei dovuto finire la stesura di questa ficcy... *cof cof* mi manca un capitolo, ma nn riuscirò a portare a termine la mia missione D: c'è un contrattempo :( ma nn è colpa mia... o meglio lo è della mia stupidità... -.-” ora vi spiego: giovedì mi è balenata in testa un'idea malsana... volevo smontare una plafoniera per dipingere un pezzo di muro, l'unico problema è stata una vite che nn riuscivo a svitare D: IDEONA: prendo le pinze! Vado in garage e prendo la scatola degli attrezzi (mi sentivo molto Tony Stark u.u) e la mia attenzione viene attirata sfortunatamente da un oggetto cn una custodia gialla rigida. Anche un bruco capirebbe che se c'è la custodia è un oggetto pericoloso, ma io nn sono un bruco -.-” così faccio per aprirla, ma era troppo dura... allora impugno bene e con decisione libero l'arma del delitto D: era un taglierino con la punta ad uncino e secondo voi cos'è andato ad arpionare questo benedetto uncino!? Il palmo della mia mano ovviamente! Ho ancora davanti agli occhi la scena dello squarcio xP via in pronto soccorso e cucito cn 5 punti (anche se avrebbero potuto metterne altri 2 -.-) e fu così che si avverò il mio peggio incubo u.u o meglio: il mio peggior incubo è un braccio ingessato, ma uno sbrego di 3cm sul palmo della mano nn mi permette di scrivere D: e se ve lo state chiedendo: sì, ora sto utilizzando solo la mano sinistra xD è faticosissimo!!! in compenso mamma mi ha regalato l'album della figurine di IRM3 ** che tenera!!! mi sembra di tornare bambina anche se alle figurine cn Tony me ne esco con commenti parecchio spinti xD

E qnd ho notato di avere la stessa mano fasciata di Tony in IRM3, sn andata in giro ttt contenta tanto che mio padre mi guarda serio e fa: “ma lo hai fatto a posta?” ahahahahah

Oddio! Mi sn persa in ciance e ho snobbato il chappy qui sopra D: bhè... nn so se c'è molto da dire xD questo è l'unico capitolo che dà un po' di spazio ad Happy, nn so xk ma nn l'ho mai considerato importante come personaggio xD Stane aveva brutte intenzioni e se Tony nn fosse arrivato? D: ma noooooo nn l'avrei mai fatto! Il peggio deve ancora arrivare xP Preparatevi muahahah

E ora i ringraziamenti a Anne White, Fipsi, mirianval, _M4R3TT4_, evenstar e nicolettasole per aver recensito lo scorso chappy :D

Ci sentiamo la prossima settimana qnd avrò nel sangue il nuovo film <3<3<3

Ciaoooo!

   
 
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