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Autore: Mattiuz93    21/04/2013    1 recensioni
Si dice che la nostra vita sia già scritta, e che quindi il giorno, il luogo, l’ora e, il come della nostra morte, sia già stato prestabilito anche quello. Ma se ci fosse qualcuno su questo pianeta, qualcuno in grado di poter prevedere la morte della gente, in modo tale da poterla salvare? Un angelo custode, ma non di un singolo cittadino, bensì di tutti. A tutti potrà sembrare strano, eppure è tra noi…
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ho deciso di partire da quando avevo 16 anni. Mi stavo frequentando con una ragazza e questo mi pareva strano. Fino ad allora avevo evitato storie d’amore, per via degli sfortunati eventi della mia famiglia. Sinceramente non volevo capitasse qualcosa anche a loro. Anche con i miei amici stavo molto attento. Ah.. che sbadato! Il mio nome è Kurosaki Yoshida, mentre la mia ragazza si chiama Sara K. Stiamo bene insieme, anche se ci frequentiamo da poco, devo ammettere che sa apprezzarmi per quello che sono, questo mi piace. Fino a quell’età, procedeva tutto normale. Una sera stavo tornando a casa, per arrivarci dovevo passare per il quartiere più malfamato di Tokyo, trovai un uomo mezzo sanguinante, che mi implorò di cercare aiuto. A quel punto venni colpito in testa e rapito. Al mio risveglio, mi ritrovai in un vicolo abbandonato, con un foglietto in tasca. C’era scritto  “私は目を離さないよ ovvero ti tengo d’occhio. I giorni seguenti iniziai a osservare tutto ciò che mi circondava, scrutando persone e oggetti, anche la mia ragazza mi notò più strano. Poi lessi sul giornale del ritrovamento di un cadavere: era dell’uomo che avevo visto io. Andai alla polizia a dare la mia testimonianza, mi interrogarono per circa 2 ore. Dopo quella botta in testa, vedevo le cose in maniera diversa, è come se ci fosse qualcosa dentro di me, che non sapevo spiegare, era come se la mia vita stesse per cambiare. Una volta uscit0 dalla centrale di polizia, venni contattato sul cellulare da un numero sconosciuto. Probabilmente era l’omicida. Mi disse che voleva vedermi per parlare di una cosa molto importante, mi disse anche di non farne parola con nessuno. Così su 2 piedi non sapevo che dire, ero terrorizzato, ma dovevo farmi coraggio e andare a quell’incontro. Mi disse che ci saremmo dovuti incontrare quella sera alle 22 in un bar, che io non avevo mai sentito nominare. Arrivato al punto di incontro e all’ora prestabilita, non trovai nessun bar, ma solo un uomo con una pistola puntata verso di me.
<< Normalmente un killer che viene smascherato ammazza il canarino, ma non è il tuo caso. Sento che tu hai qualcosa di speciale, un qualcosa di unico. Io quell’uomo non dovevo neanche eliminarlo, ma tu mi dissi che lo avrei fatto. Infatti mi chiamò il capo poco dopo, dicendomi di eliminarlo. Voglio sapere chi sei? Sei un nostro membro? Come facevi a sapere che lo avrei eliminato? Leggi nel futuro per caso? >>
<< Sinceramente non mi ricordo questo pezzo, comunque non lo so il motivo. So solo che dopo quella botta in testa, mi sono sentito strano e diverso. Vuoi uccidermi adesso? >>
<< Voglio che sia tu a dirmelo, sei tu che leggi nel futuro mica io! >>
<< Non lo so.. come te lo devo dire che non leggo nel futuro? >>
<< E se ti dicessi che ti sto per sparare un proiettile dritto nel cranio? >>
<< Direi che menti, perché non è ancora la mia ora di mor… ma.. io… io come faccio a saperlo? >>
<< Vedi! Te l’ho detto che tu sai leggere il futuro. Faresti molto comodo nella nostra organizzazione.. che ne diresti di entrare a farne parte? Il capo sarebbe molto contento! >>
<< Digli che non mi interessa.. ora devo andare! Puoi stare tranquillo! Non ne farò parola con nessuno. >>
Una volta andatomene, tornai a casa e mi misi a dormire. Pensai a questo potere, alle grandi cose che avrei potuto fare. Pensai che se sapevo che quella persona sarebbe morta, avrei potuto portarla via da quei criminali, magari avrebbe vissuto qualche giorno in più. Quella notte non dormii molto, ma stetti sveglio a pensare. Da una parte, non avrei comunque potuto salvare mia madre, ma mio padre si. Mi trastullavano nella testa certi pensieri, che stavano diventando quasi come un ossessione. Il giorno dopo dovevo vedermi al parco con Sara e, decisi, di non parlarle di questo, ne provare a vedere come e quando sarebbe morta, vorrei godermi i giorni con lei con un sorriso, senza pensieri maligni. Ricevetti anche richieste continue dall’organizzazione, con continue minacce, ma sapevo che erano tutte cavolate, non era ancora giunta la mia ora. Da quando avevo scoperto questo “potere”, avevo iniziato a trascurare lo studio e la scuola, concentrandomi su ciò che ero in grado di fare. Un giorno decisi di andarne a parlare con lo psicologo della scuola. Un tipo di colore, grassottello e calvo, il suo nome era John Carter.
<< Oh buongiorno Kurosaki, che ti porta qui? >>
<< Salve, vorrei parlare con lei di un sintomo, al quanto strano, che si verifica nella mia testa. >>
<< Di che si tratta? >>
<< Vedo quando la gente deve morire e come deve morire >>
<< Cavolo.. questa si che è roba forte, sei sicuro di star bene? >>
<< Credo di si.. non lo so.. >>
<< Da quando hai queste visioni? >>
<< Da settimana scorsa. Tornando a casa vidi un uomo mezzo morto, lo fissai attentamente. A quel punto la mia mente iniziò a mostrarmi una data e un’ora. Poi non ricordo più nulla. Mi sono svegliato dall’altra parte della città. >>
<< Questo è molto strano.. potresti vedere anche quando morirò io ad esempio? >>
<< Non lo so, ma potrei provarci , se lo desidera >>
<< Voglio che tu lo scopra e, quando dovrà accadere, tu faccia tutto il possibile per evitarlo >>
<< Cosa? >> A quel punto capii che dono possedevo. Potevo salvare parecchie vite, grazie al mio potere. << La ringrazio, è stato un piacere >>. Su un foglietto mi annotai la data di morte dello psicologo: sarebbe morto in un incidente, la sera del suo anniversario. Il giorno stesso andai a comprarmi un’ agenda. Avrei segnato giorno per giorno le varie morti e i vari motivi. Le parole di John mi avevano fatto capire che dovevo fare nella mia vita. Da quell’istante io, Kurosaki Yushida, decisi di diventare l’angelo custode di questa città.
   
 
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