Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: cussolettapink    21/04/2013    3 recensioni
“Ehi guardate lì” verso il pomeriggio tre ragazzi uscirono dall’entrata del locale, era la band che accompagnava Conor e stava facendo foto e regalando abbracci a tutte le fan che erano lì. Liz si era messa in fila per fare la foto con il bassista, quando notò che una ragazza aveva in mano il cellulare del ragazzo per seguirsi da sola su twitter con l’account del bassista. Colta all’improvviso da un’idea sorridendo si avvicinò al ragazzo e gli chiese il cellulare per seguirsi anche lei, richiesta a cui il bassista acconsentì subito “Faccio subito”, le disse ovviamente in inglese mentre il ragazzo la guardava curioso mentre lei aveva tirato fuori il suo cellulare “Non ricordo bene il nome dell’account” aveva continuato la farsa, andando invece nella rubrica e cercando velocemente sotto la C il numero di Conor.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il gran giorno, avrebbe finalmente visto Conor Maynard dal vivo e probabilmente anche da vicino. Liz si era alzata prestissimo e insieme alla sua amica Tam erano arrivate fuori dal locale in cui ci sarebbe stato il concerto. “Ehi Liz, allora io rimango qui per un paio di orette, mi faccio vedere bene da quelli che ci stanno davanti e dietro nella fila e poi vado alla signing ok? Tu tieni il posto ad entrambe qui” le sorrise e insieme si fecero mettere il numero sulla mano per creare una specie di fila che avrebbe aiutato a mantenere ordine e ad evitare che si infilassero all’inizio della fila. Le ore passavano inesorabili, Liz aveva fatto amicizia con i gruppetti prima e dopo di lei e non sentiva troppo la mancanza di Tam che la teneva costantemente informata sulla situazione che c’era lì alla signing. “Ehi guardate lì” verso il pomeriggio tre ragazzi uscirono dall’entrata del locale, era la band che accompagnava Conor e stava facendo foto e regalando abbracci a tutte le fan che erano lì. Liz si era messa in fila per fare la foto con il bassista, quando notò che una ragazza aveva in mano il cellulare del ragazzo per seguirsi da sola su twitter con l’account del ragazzo. Colta all’improvviso da un’idea sorridendo si avvicinò al ragazzo e gli chiese il cellulare per seguirsi anche lei, richiesta a cui il bassista acconsentì subito “Faccio subito”, le disse ovviamente in inglese mentre il ragazzo la guardava curioso mentre lei aveva tirato fuori il suo cellulare “Non ricordo bene il nome dell’account” aveva continuato la farsa, andando invece nella rubrica e cercando velocemente sotto la C il numero di Conor. Trovato la ragazza si sbrigò a copiare senza farsi vedere dalle altre ragazze e ridiede il cellulare al ragazzo, sorridendogli e facendosi una foto con lui, già che c’era. Salutò e fece una foto anche con il batterista e il chitarrista, tutti molto simpatici. Tornando in fila la ragazza continuava a fissare quel numero, quel comunissimo numero che però apparteneva a una persona che non era per niente comune.

“Ehi Conor! Inizio col dirti che sono una tua grande fan e che non darò il tuo numero a nessuno, ti do la mia parola. Se vedrai il numero in giro non sarà per colpa mia, anche perché così perderei la possibilità di poterti parlare, dopo tanta fatica”

La ragazza inviò il messaggio senza neanche pensarci molto e rimase in attesa per una buona mezz’ora prima di sentire il trillo del cellulare. Il suo cuore perse un battito quando vide scritto “Conor” al posto del mittente e tremante aprì il messaggio allontanandosi un po’ dai suoi nuovi amici per leggere in pace

“Non so chi tu sia ma spero davvero di non trovare ovunque il mio numero, mi darebbe parecchio fastidio doverlo cambiare ;)”

Tremante Liz schiacciò sul tasto rispondi, stava messaggiando con Conor Maynard o lo stava solo sognando?

“No non ti preoccupare non lo darò a nessuno, stasera ti vedrò e forse sarò anche in prima fila sai?”

I minuti sembravano ore mentre aspettava una sua risposta

“Davvero? Allora sei una delle ragazze che sta fuori dal locale da stamattina! I bodyguard hanno detto di avervi trovato già in fila quando hanno attaccato il turno, ed erano solo le 8.00!”

l’entusiasmo con cui rispondeva le stava provocano una paralisi facciale, Conor le stava dedicando così tante attenzione da farla star male

“Sono arrivata alle 7.45!”

scrisse sorridendo mentre tornava al suo posto in fila, si era allontanata per troppo, anche se i ragazzi dietro di lei le stavano tenendo il posto

“Ma mi ero ripromessa che mi sarei goduta per bene il tuo concerto, visto che alla signing non verrò”

continuò digitando gli ultimi tasti tristemente, non riusciva proprio a mandarlo giù

“Perché non vieni? :(

la ragazza ridacchiò alla vista della faccina, in fondo a lui cosa importava? Una fan in più o in meno non faceva differenza

“Perché ho paura che mentre io sto lì o sto tornando aprono i cancelli e mi perdo il posto”

posò la schiena contro la transenna e guardando il caldo tremendo che la stava facendo morire dal mal di testa pensò che era anche a stomaco vuoto dalla sera prima e ormai erano nove ore che stavà lì ad aspettare

“Capisco… mi dispiace tanto, penso che mi avrebbe fatto piacere conoscere la ragazza che ha trovato il mio numero! A proposito, ma come hai fatto?”

“Questo è un segreto, ti dico solo che ho conosciuto la tua band!”

“Sai che se sei uno malizioso (e io lo sono) pensi parecchio male leggendo la frase che mi hai scritto?”

 
La ragazza leggendo l’ultima frase arrossì e si sbrigò a rispondere
 
“Ma cosa hai capito! La tua band è uscita fuori e ho visto il bassista dare tranquillamente il suo cellulare a una ragazza che voleva essere seguita su twitter da lui, allora gli ho chiesto il cellulare ma invece che seguirmi da sola (cosa che trovo abbastanza senza senso) ho preso il tuo numero nella rubrica”
 
“Mi toccherà fare un bel discorsetto a Drew, almeno il mio numero è finito in buone mani, per ora”

“Tranquillo non farà il giro del web, comunque spero che la prossima volta che vieni in Italia metterai la signing un altro giorno rispetto al concerto! E’ stata una pazzia, non immagini quanto ci sia stata male… senza contare che vedevo amiche che ti trovavano sotto l’hotel o all’aeroporto e io non riuscirò proprio a vederti e a dirti anche solo un ciao di persona”

 
Una volta finito di scrivere e aver inviato Liz si maledisse mentalmente, non erano certo cose da dire a lui, che tra l’altro non poteva farci nulla
 
“Mi dispiace veramente tanto, ma è stata colpa dei manager, io sarei rimasto anche una settimana per ogni tappa, amo l’Italia! Sono in macchina e sto per arrivare al locale del concerto per fare il sound check, se vedi una macchina nera è la mia”
 
Una volta letto il messaggio la ragazza sgranò gli occhi e si alzò mettendosi alla transenna, con una certa ansia che cercava di mascherare, o almeno ci provò, fino a quando non notò la famosa macchina nera passare velocemente e un paio di cuffie in testa a un ragazzo biondo. Le lacrime cominciarono a scendere, era tutto troppo facile e bello che ancora non riusciva a crederci di star parlando con il vero Conor, ma a quanto pare era proprio così e la ragazza si sentì quasi mancare. Nel frattempo anche altre ragazze avevano notato (anche se troppo tardi) la macchina e avevamo cominciato a piangere

“Ti ho visto… o mamma non ci credo!”

Inviò di corsa un messaggio e aspettò trepidante la risposta

“Sono contento che ci sei riuscita, tra una ventina di minuti dovrei riuscire, prova di nuovo, ti avviso io tanto ;) … ma io ancora non so come ti chiami o quanti anni hai!”
 
La ragazza leggendo il messaggio scoppiò a ridere e si sbrigò a rispondergli
 
“Mi chiamo Lisa ma tutti mi chiamano Liz e ho 17 anni fatti da poco, quattro giorni in effetti”

“Auguri allora Liz, mi piace il tuo nome”


la ragazza arrossì e si rimise seduta, tanto se doveva fare il sound check sarebbe rimasto lì dentro per una buona mezz’oretta prima di tornare fuori.

“Ehi Liz ma con chi messaggi da qualche oretta?” gli chiese spaventandola Sara, una ragazza che apparteneva al gruppetto che stava dopo di lei “Fidanzatino?” fecero maliziose Emanuela e Emma mentre Massimo stava ridacchiando con Giorgia
“Con un mio amico, è fan di Conor ma non è potuto venire quindi gli racconto un po’ che succede”
 
“Sto uscendo ;)”
 
La ragazza saltò in piedi e si mise all’inizio delle transenne che servivano per formare la fila
“ECCOLO ECCOLO!” urlò una ragazza vedendo la macchina nera uscire dal cancello e passare di nuovo velocemente. Liz rimase con gli occhi incollati sul retro, da cui una testa bionda si sporse per regalare un sorriso a tutte quelle ragazze che lo aspettavano con ansia
 
“Ti ho visto anche questa volta!” digitò contenta “Ora si che comincio a sentire che le-“ la ragazza guardò l’ora e poi continuò a digitare “le otto ore e mezza di fila sono servite a qualcosa!” ridacchiò contenta la ragazza mentre digitava sul cellulare
 
“Sono contento, ora scusami ma sono in ritardo per la signing e sto per entrare, ci vediamo al concerto!”
 
La ragazza posò finalmente il cellulare in tasca e si rimise a parlare con i suoi nuovi amici mentre vedeva la fila aumentare sempre di più e lo spazio per stare sedute sempre di meno. Erano le 19.30  quando le ragazze cominciarono a prendere i biglietti e a piccoli gruppi le fecero entrare dentro quel cancello che avevano guardato solo da fuori per dodici ore.
Liz era nel secondo gruppetto e correndo era riuscita a superarne anche qualcuna del primo. Aveva un primo blocco in cui gli addetti alla sicurezza guardavano se avevi il biglietto, poi un altro blocco prima di un piccolo percorso fatto da transenne per strappare il biglietto a tutte e poi ricominciava la corsa verso il dentro del locale, dove già le ragazze cercavano il posto migliore.
La ragazza era riuscita a mettersi in prima fila, sulla destra e aveva a un paio di metri di distanza il palco. Prendendo il cellulare dalla tasca andò in cima ai messaggi inviati e cliccò su Conor

“Sono riuscita ad arrivare in prima fila! Mio Dio se penso che ora dovremo aspettarti per due ore mi sento male, qui già spingono e non siamo neanche a un quarto del locale riempito!”
 
E in effetti la ragazza dovette ammettere che la calca che si stava creando era una cosa spaventosa, ragazze che se ne fregavano dello spazio vitale e continuavano a spingere in avanti, come se le transenne non esistessero
“ANDATE UN Po’ INDIETRO!” continuavano a urlare le “fortunate/sfortunate” in prima fila che come lei si ritrovavano pressate terribilmente. Concentrata sul respirare e non sentirsi male come invece era già successo a quattro ragazze dopo solo una mezz’ora che i cancelli si erano aperti, quasi sobbalzò quando a fatica riuscì a tirare fuori il cellulare dai jeans e lesse il nome “Conor” sulla rubrica
 
“Ho appena finito la signing, com’è la situazione?” chiese curioso
 
“Non proprio bella, si muore dal caldo e le ragazze non si stanno regolando”

“Tienimi aggiornato anche se non ti rispondo subito, sono impegnato con il meet and great e poi arrivo!”


Prima ancora che iniziassero gli youtubers che aprivano il concerto erano ormai quasi svenute quindici ragazze e una bambina di nove anni si era persa. Finalmente le luci si spensero e le urla esplosero per tutto il locale con un enorme boato, accogliendo i due ragazzi che cominciarono a cantare loro canzoni. Finito il loro piccolo concerto un’altra ragazza svenne e Liz la riconobbe come una che aveva tipo il 4 o il 5 in fila e che si era preoccupata per le ragazze che stavano male
“No…” disse dispiaciuta Liz guardando la ragazza che stava venendo portata via per essere messa negli spalti in alto ai lati del locale. La ragazza prese il cellulare

“Qui si sono sentite male in sedici e le canzoni in sottofondo ancora non le stoppano per far entrare in scena te anche se Benji e Fede hanno finito di cantare, ma dove sei? Ormai sono le 21.20”
 
“Sto arrivando, 5 minuti e salgo sul palco. Voglio riconoscerti, dimmi qualcosa per trovarti”
 
La ragazza si guardò per poi digitare un po’ insicura i tasti del cellulare
 
“Ho i capelli corti e non ho fascette o cose luminose, sono sulla destra e una canottiera”
 
“A tra poco allora”
 
Subito dopo aver letto l’ultimo messaggio le luci si spensero e il frastuono di prima diventò un leggero lamento al confronto delle urla che erano appena uscite dalle bocche delle fan. L’entrata di Conor segnò un altro grande urlo generale che scemò solo quando lui cominciò a parlare. Era ipnotizzante la sua voce e quando cominciò a cantare Liz notò che dal vivo o in cd la sua voce rimaneva fantastica e uguale. Si era tenuto dalla parte sinistra del palco per tutta la prima canzone e solo alla seconda canzone venne dalla loro parte, causando degli spintoni suoi fianchi della povera ragazza che si ritrovava quasi ad essere una cosa sola con la transenna. Vide lo sguardo di Conor guardarla per pochi secondi anche se a lei sembrarono ore, i loro sguardi si erano incontrati ed era stato bellissimo. Il concerto continuò normalmente, aveva fatto le canzoni del cd e in più quattro cover (Don’t you worry child, Diamonds e Use Somebody) ma non erano mancate neanche le belle sorprese, per esempio c’era stato un momento in cui si era tolto la giacca rimanendo in t-shirt e un momento in cui, durante “Pictures” aveva scattato foto al pubblico mentre le ragazze le scattavano a lui, senza contare la bellezza di “Just in case” fatta al piano da lui. Per tutta la durata del concerto non aveva più guardato Liz e lei continuava a chiedersi se non fosse perché era rimasto deluso dal trovarsi lei. Dopo “Can’t say no” Conor salutò le fan e scappò via dal palco, scatenando altre urla tra le fan e tra la stessa Liz che non voleva che fosse già tutto finito.
“Scusami? Dovresti seguirmi dopo l’ultima canzone”
le si avvicinò un bodyguard e Liz annuì semplicemente confusa dalla sua richiesta, su cui non ebbe il tempo di riflettere perché le luci di riaccesero e Conor fece il suo ingresso terminano con “Turn Around”. Le luci, una volta finito il concerto di riaccesero e le ragazze cominciarono a uscire, mentre lei si dirigeva verso la guardia che prima le aveva parlato.
“Seguimi” disse semplicemente per poi portarla a lato nel parco e poi invogliandola a entrare in una porta, che si rivelò essere il back-stage. Finalmente Liz capì perché il tipo della sicurezza gli aveva chiesto di seguirlo e sgranando gli occhi si guardò intorno, vedendo l’oggetto della sua ricerca fare foto con altre ragazze. Anche lui l’aveva notata e una volta abbracciata e firmato un autografo anche per l’ultima si diresse verso di lei
“Finalmente posso sentire la tua voce, ciao Liz”
“Ciao… Conor” la ragazza arrossì, si sentiva terribilmente a disagio a stare lì con lui, da sola con solo un bodyguard che li guardava da in fondo alla stanza
“Ti è piaciuto il concerto? All'inizio non ti trovavo perchè cercavo alla mia destra, poi ho realizzato che invece dovevo guardare a sinistra!” ridacchiò lui
“Se mi è piaciuto? Cavolo è stato fantastico e tu sei stato veramente unico! Just in case l’hai fatta un sacco bene al piano e l’acuto che hai fatto in Glass girl era veramente stupendo! Giusto scusami non mi sono spiegata bene”
Disse gasata per poi arrossire, accorgendosi di non aver fatto di certo una bella figura
“Sono contento che ti sia piaciuta! Allora… ci facciamo una foto? Mi piacerebbe anche firmarti il cd che non ho potuto firmarti oggi alla signing” sorrise dolce abbracciandola, per poi staccarsi dopo pochi secondi
“Ehi guarda che ti serve respirare eh, su tranquilla” fece dolce per poi porgerle la mano per prendere il cd che la ragazza si sbrigò a dargli, poi Liz prese la macchinetta e con mani tremanti provò a fare una foto, ottenendone solo una molto ma molto sfocata
“Ok aspetta” il ragazzo prese la macchinetta dalle mani di Liz e la porse all’tipo alla security che gli scattò qualche foto mentre Conor cercava di metterla un po’ più a suo agio facendo facce strane.
“Possiamo… fare un video mentre mi abbracci? Sarà bello poterlo riguardare…” disse timida mentre si sentiva circondare dalle sue braccia.
“Ecco qui piccola Liz, se mi dai il tuo account twitter ti seguo, voglio continuare a chiacchierare con te, mi sei simpatica” sorrise per poi porgergli il suo cellulare “E vedi di non fare come con Drew e di non fregare il numero di qualche altra persona” aggiunse ridacchiando
“Umh, ora che ci penso tu dovresti avere il numero dei One Direction vero?” fece ridacchiando lei ormai finalmente sciolta, per  poi scrivergli il suo nick twitter e ridargli il telefono.
“Ora devo proprio scappare Liz, tu come torni a casa?” chiede preoccupato, ormai si erano fatte le 23.30 e sicuramente Tam era andata via.
“Veramente se finiva prima della mezzanotte sarei dovuta tornare con una mia amica ma visto che sono sparita avrà dato per scontato che mi è venuto a prendere mio padre… quindi ora devo aspettare le 00.00 e dopo che ha staccato dal lavoro mi verrà a prendere…” aggiunse un po’ sconsolata, Liz non aveva voglia né di lasciarlo ne di aspettare fuori da un locale da sola a mezzanotte suo padre, la cosa la spaventava parecchio.
“Allora facciamo così, mi do una sistemata e ti accompagno con la famosa macchina nera ok? Così chiacchieriamo un altro po’, non penso che di persona ci ricapiterà molto presto” aggiunse un po’ tristemente lui, per poi sorriderle e andandosi a cambiare per accompagnarla. Proprio in quel momento Liz vide passare il bassista e non resistette al fermarlo
“Grazie”
gli disse semplicemente, ma era un grazie pieno di mille significati e pieno di molta gratitudine.



Angolo autrice:
Salve a tutte e buona sera! Ho deciso di pubblicare questa OS su Conor di getto, perchè dopo il concerto il 18 aprile continuavo a pensarci e allora mi sono messa al lavoro! Molte, molte ma molte cose sono fatti reali, ma parlo di piccolezze come la descrizione dei ragazzi che mi stavano dietro in fila, gli orari reali in cui hanno aperto i cancelli o come si è svolto il concerto all'Atlantico a Roma (di certo non le conversazioni di Conor purtroppo).
Spero di avervi fatto immergere in questa storia e che vi sia piaciuta
baci, Liz
ciao 
   
 
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