L’ Amore
Conta
Michael
entrò di soppiatto nello spogliatoio maschile, chiuse piano
la porta per non
farsi sentire e si sedette su una panchina, in attesa. Erano due giorni
che
provava a parlare con Logan, ma lui in un modo o nell’altro
riusciva sempre a
sfuggirgli grazie ad una stupida scusa o a quell’impicciona
della Dillson,
adesso, però, avrebbe messo alle strette e avrebbe dovuto
parlargli per forza!
Continuava a dormire da qualche suo compagno di basket, mentre un
nanerottolo
del primo anno andava nella loro camera a prendere vestiti e libri per
poi
portarglieli.
A
Chase andava benissimo così naturalmente, non aveva nessuna
intenzione di
parlare con Logan e Michael odiava quella situazione: per lui
l’amicizia era la
cosa più importante e non gli andava certo giù
che un legame stretto come il
loro, potesse andare in frantumi per una ragazza. Ok, si corresse
mentalmente,
Zoey non è una, ma è la
ragazza, e
lui aveva sempre cercato di evitare i triangoli amorosi -erano al terzo
posto
nella sua lista “cose da non fare per nessun motivo al
mondo”-, ma questa
volta, pur non essendone protagonista in prima persona, non poteva
proprio
ignorare ciò che stava accadendo! (Si sentiva anche un
po’ in colpa, d’altronde
l’idea della scommessa era stata sua). Chase e Logan, si
promise, dovevano
tornare amici, o quantomeno tornare a rivolgersi la parola…e
lui aveva un piano,
ma prima di metterlo in atto doveva capire quanto grande fosse
l’ostacolo da
superare. E doveva farlo prima di andare al ballo.
-Cosa
ci fai qui?-
Michael
tornò improvvisamente alla realtà e guardando
dritto negli occhi l’amico,
ancora in accappatoio e con un asciugamano in mano, si
piazzò di fronte a lui.
-Ciao,
Logan! Che bello vederti... tutto bene? Avresti anche potuto rispondere
ai miei
messaggi o alle mie chiamate! Cosa devo fare per parlare con te?
Mandarti un
piccione viaggiatore?- domandò sarcastico.
Lui
non rispose, lo ignorò e lo superò; si
passò l’asciugamano fra i capelli,
cominciando a frizionarli.
-Smettila
di evitarmi!- esclamò, scocciato. –Io voglio
aiutarti!-
–Vado
di fretta, anch’io devo prepararmi per il ballo- disse Logan.
–E non voglio il
tuo aiuto, anche perché non credo che tu possa fare
qualcosa-.
-Vai
al ballo?- domandò Michael, sorpreso.
-Sì,
l’ho appena detto- rispose Logan, acido.
-Ok,
ricominciamo. Come va?- domandò, cercando di instaurare un
dialogo semidecente.
-A
meraviglia, Michael, a meraviglia!- esclamò dandogli le
spalle e cominciando a
vestirsi.
-Dico
sul serio-
-Anch’io!
Ho soltanto perso, contemporaneamente, la ragazza che mi piace e il mio
migliore amico…perciò mai stato meglio di
così!-
-Quindi
Zoey ti piace veramente? Non era soltanto un gioco?- si
arrischiò a chiedere.
Doveva saperlo, anche se credeva di conoscere già la
risposta.
-Michael
sparisci- gli disse, vestendosi velocemente, voleva mettere fine a
quella
spinosa e inutile conversazione.
Il
ragazzo afferrò con decisione il polso
dell’amico.-Voglio sapere la verità,
Logan!-
-Tornatene
da Chase, tanto lo so che, come il tuo amichetto, anche tu mi credi un
traditore!-
-Io
non credo niente, non sono dalla parte di nessuno…-
-Certo,
certo-.
-
Logan, è da giorni che cerco di parlarti e tu non fai altro
che ignorarmi! Io
sono tuo amico.-
-Ok,
ho capito, grazie del pensiero…ora, amico,
potresti farmi un favore? Lasciami stare!- esclamò e
prendendo il borsone cercò
di andarsene.
-Perché
ti stai comportando così? Sul ser…-
Logan
non lo fece finire e stanco di tutte quelle parole lo interruppe.
–Vuoi sapere
la verità? Ok te la dirò: mi sento uno schifo per
essermi innamorato di Zoey e per
aver fatto soffrire sia lei che Chase!-
-Ma…-
cominciò Michael.
-E
mi sentirò una merda, quando, questa sera al ballo, li
vedrò divertirsi come se
nulla fosse!-
-Ma…-
-So
che stanno insieme Michael; li ho visti abbracciarsi sotto al
dormitorio, qualche
giorno fa. E va bene così, me lo merito! Ho sbagliato e loro
hanno tutto il
diritto di essere felici. Certo, non pensavo ch Zoey mi dimenticasse
così in
fretta, credevo che anche lei provasse i miei stessi
sentimenti…ma ok, pace! Va
bene così- ripeté alterato.
-Ma…-
-No,
niente ma… ci vediamo-disse, per poi chiudersi violentemente
la porta alle
spalle e correre via, sperando che l’amico non lo seguisse.
Michael,
però, non aveva nessuna intenzione di farlo, aveva altro a
cui pensare; prese
il cellulare e compose velocemente un numero.
–Daniel procedi con il piano… Logan è
appena uscito dallo spogliatoio maschile.
Ha detto che andrà al ballo…
Sì… sì…ok, a dopo. Ah, e
non esagerate! Ciao e
grazie-. Chiuse la chiamata e sospirò, adesso non
doveva far altro che
aspettare.
Chase
stava per terminare il suo turno al Suschi Rox, doveva solo fare
un’ultima
consegna alla stanza 26, sistemarsi i capelli cercando di rendergli
presentabili –si era già cambiato per il ballo o
non avrebbe fatto in tempo- e
andare a prendere Zoey dalla sua camera per recarsi insieme alla festa.
Anche
se, non era più tanto sicuro di volerci andare, lo faceva
solo per accompagnare
la sua amica; lui avrebbe preferito chiudersi in camera a rimuginare,
come
aveva fatto negli ultimi giorni. Il suo sguardo ogni tanto cadeva sul
letto
vuoto di Logan -ovviamente solo quando Michael non c’era- e
nonostante quello
che era accaduto, si ritrovava a pensare a lui e, doveva ammetterlo
almeno a sé
stesso, sentiva la sua mancanza. Faceva finta che non gliene importasse
più
nulla, ma non era certo così; ne avevano passati davvero
tanti di bei momenti
insieme e sebbene litigavano un giorno sì e
l’altro pure, in lui aveva sempre
trovato un amico sincero… fino a quel momento! Gli bruciava
veramente tanto che
Logan fosse riuscito a conquistare Zoey, mentre lui per anni non aveva
fatto
altro che tenersi tutto dentro. La ragazza cercava di nasconderlo e
nelle
ultime giornate l’argomento Logan era sempre stato un
tabù, ma sapeva che lei
ci stava ancora male e lui si chiedeva se avrebbe mai potuto sopportare
la
visione di loro due insieme… sempre se Logan la volesse
davvero….
Si
bloccò all’improvviso: tre figure, molto
più grosse di lui, gli si pararono
davanti e lui dovette fermarsi, facendo quasi cadere le confezioni di
sushi che
stringeva fra le mani.
-Ehm…-
mormorò debolmente. –Permesso…-.
Ma
questi né si spostarono, né parlarono. Tutti e
tre si tirarono ancora di più il
cappuccio delle larghe felpi sul volto per non essere riconosciuti, e
senza
alzare gli occhi da terra, fecero insieme delle ampie falcate verso di
lui.
Chase istintivamente indietreggiò, ma uno di loro con uno
scatto veloce gli
arrivò sopra, buttando a terra la sua consegna.
-Ma
che diavolo state facendo?- biascicò, non capendo se fosse
uno scherzo o la
realtà. Uno degli aggressori gli prese le braccia e gliele
intrappolò dietro la
schiena, mentre un altro cominciò a tirargli dei calci.
Chase cercò di divincolarsi,
ma non era abbastanza forte per affrontarli da solo. Non capiva davvero
il
senso di questo attacco: non aveva litigato con nessuno e poi quei tre
non lo
colpivano con violenza; sembrava quasi che si stessero trattenendo e
che non
usassero tutta la loro forza. Cercò di reagire e con un
forte strattone riuscì
a liberare un braccio, con il quale centrò il più
vicino. Il ragazzo colpito si
portò una mano in viso, per poi, a sua volta, tirargli un
violento pugno centrandolo
nello stomaco, che gli fece quasi perdere l’equilibrio, per
poi colpirlo
nuovamente sul volto.
-Sta
arrivando- sussurrò uno di loro, accorgendosi che a pochi
metri da loro
qualcuno si stava avvicinando. Gli altri due smisero di picchiare
Chase,
continuando però a tenerlo bloccato.
-Sì,
è proprio Reese- confermò uno dei ragazzi.
Logan
camminava svogliatamente verso di loro, la testa fra le nuvole;
già vestito per
il ballo e con un’espressione scocciata dipinta sul viso.
-Reese!-
urlarono insieme i tre.
Logan,
sentendosi chiamare, guardò nella loro direzione e vedendo
Chase e le
condizioni in cui era ridotto, corse da lui senza pensarci.
-
Che diavolo gli avete fatto?- ringhiò.
-Abbiamo
fatto quello che andava fatto...- rispose criptico uno.
-Già,
adesso è tutto tuo- finì l’altro.
-Dan?
Sei Dan del corso di storia?- domandò il riccio stupefatto,
riconoscendo nella
sua voce il suo strano accento.
Nessuno
di loro rispose e prima di correre via dalla parte opposta, spinsero
Chase su
di lui.
-Chase?-
chiese piano, sorreggendolo per evitare che cadesse a terra; il labbro
si stava
gonfiando e la camicia bianca si era sporcata in più punti.
Lui
non disse nulla e si aggrappò al braccio di Logan per
rimanere in piedi.
-Chi
erano quei pazzi?- domandò.
Chase
continuò a non parlare, mentre dentro di lui prese
velocemente vita una
battaglia mentale: continuare a fare finta che Logan non esistesse o
rispondere?
Anche
Logan stava lottando contro quella parte di sé che gli
consigliava di mollare
l’amico là e proseguire per la sua strada.
-Come
va?- richiese.
Chase
alzò le spalle, ancora muto come un pesce.
-Ti
accompagno in infermeria?-
Chase
scosse la testa, per poi appoggiarsi ad un albero e finalmente parlare.
–Mi
servono solo cinque minuti per riprendermi.
-Che
è successo?-
-Mi
hanno aggredito all’improvviso- spiegò.
–Il motivo mi è oscuro-.
-Uno
di loro era sicuramente quell’idiota di Dan
Yalt…ho riconosciuto…-
-L’accento,
sì- terminò Chase. –Solo lui parla
così, è vero-.
Tra
di loro scese un’imbarazzante silenzio, l’atmosfera
era tesa; poi si guardarono
entrambi negli occhi e contemporaneamente si balzarono sopra, finendo
sopra il
prato e, a loro volta, cominciarono a colpirsi. La lotta
durò poco, poi i due
si allontanarono, si alzarono in piedi con fatica e cominciarono a
squadrarsi a
qualche metro di distanza.
Logan
si risistemò la giacca sgualcita e si portò
entrambe la mani fra i capelli,
scompigliandoli ancora di più. –Hai un bel
sinistro- affermò.
-Anche
tu non scherzi…- rispose Chase, massaggiandosi la mano
arrossata.
-Credo
che dovremmo parlare, Chase…- cominciò Logan.
-Ho
da fare adesso, devo andare al ballo e prima devo andare a mettermi
qualcosa di
pulito…-
-Ah,
certo, la tua nuova ragazza ti sta aspettando, corri da lei-
ribatté con una
punta di sarcasmo.
-Di
quale nuova ragazza stai parlando?-
-Di
Zoey!- esclamò. –Presumo che tu stia andando con
lei; me l’ha detto la Dillsen…
i miei più sinceri auguri, alla fine ci sei riuscito-.
Chase
lo guardò stupito. –Riuscito?!-
-Già,
credo che dovresti ringraziarmi-.
-Ok, sei davvero
così stupido da credere a
Stacey? Andiamo, quella tipa colleziona cotton fioc!-
-Quindi non…?-
-Quindi
cosa Logan?-
-Quindi…
Tu e Zoey non state insieme?-
-Tu
sei davvero un idiota! Anche se mi piacerebbe e non so ancora per quale
motivo
ti stia dicendo tutto questo, NO, noi non stiamo insieme…-
-Ma
io vi ho visti abbracciati!- cercò di giustificarsi Logan.
-Siamo
di nuovo amici, io e lei. Solo amici-.
-Ho
sbagliato tutto…- affermò Logan, prendendosi la
testa fra le mani. -Ho tradito
la tua fiducia e quella di Zoey. Sono, sono…-
-Un
coglione?- propose Chase. –Sì, lo sei-.
-Stavo
per dire idiota… ma sì, un coglione calza a
pennello. Mi sono fatto trascinare
da quella stupida scommessa; mi conosci meglio di chiunque altro: sai
quanto
sono egocentrico e… immaturo… volevo vincere a
tutti i costi, non mi importava
se e quante persone avrebbero sofferto soltanto per un mio capriccio-.
-E…-
-No-
Logan alzò la mano per farlo tacere. -Fammi finire. Zoey
è sempre stata off
limits… sia per i tuoi sentimenti, sia perché era
lei a tenermi lontano con
quel suo modo di fare… perciò mi ha affascinato
l’idea di questa “sfida”. E poi,
poco dopo, le cose sono cambiate ed io non ero assolutamente pronto per
affrontare questo casino! Si è complicato tutto e quando ho
capito che per
entrambi stava diventando qualcosa di più, ammetto di non
aver pensato ne a te
ne alla scommessa, ma soltanto a me stesso. Zoey è una
ragazza davvero speciale
e ora capisco perché tu te ne sia innamorato
immediatamente...ma…-
-Lo sei anche tu- completò
Chase
amaramente.
Logan
annuì serio. –Sì, lo sono
anch’io… ma tu sei mio amico, il mio migliore
amico e
non sai quanto mi dispiaccia averti fatto questo. Pagherei qualsiasi
cifra per
farmi perdonare e farei qualsiasi cosa per poter tornare indietro, ma
non
posso… perciò non mi rimane altro che chiederti
scusa scusa scusa e sperare soltanto
che tu un giorno potrai non dimenticare, ma almeno scusarmi- fece un
respiro
profondo e si sedette per terra.
-Ti
sei arreso davvero? Non pensavo conoscessi questo verbo-.
-In
che senso?- chiese Logan di rimando.
-Con
Zoey… dici di esserne innamorato, eppure non l’hai
cercata, non le hai mandato
nemmeno uno stupido messaggio-.
-Te
l’ho detto, pensavo vi foste messi insieme; ed io non volevo
più mettermi in
mezzo e non lo voglio nemmeno adesso…perciò la
lascerò in pace; sono certo che
è quello che desidera anche lei-
Chase
scosse il capo, giocherellando nervosamente con un lembo della giacca.
Sapeva
perfettamente che Zoey voleva Logan, la conosceva troppo bene e ormai
la capiva
perfettamente senza che lei parlasse; perciò adesso la
felicità della sua amica
dipendeva da lui: dire a Logan che si sbagliava e aiutarlo a farsi
perdonare o
stare zitto, farsi i fatti suoi e avere Zoey –da amica- tutta
per sé? Nel
momento stesso in cui si pose la domanda, sapeva già quale
fosse la scelta
giusta e cosa avrebbe fatto.
-Non
è vero, Logan: Zoey vuole stare con te, dopo tutto quello
che è successo non lo
ammetterebbe mai, è troppo orgogliosa per farlo; ma
credimi… è innamorata di te
almeno quanto tu lo sei di lei.- e tanto
quanto lo sono io, pensò senza però
dirlo per poi sospirare amaramente. –So
di darmi la zappa sui piedi da solo, ma voglio solo la sua
felicità: questo è
ciò che conta. E, anche se non ne capisco il motivo, tu sei
quello che può
dargliela… perciò…. Diciamo che ti do
il permesso-.
-Il
permesso per fare cosa?-
-Per
andare da lei, dirle che la ami e tutto quelle che ne consegue, idiota!-
Logan
scosse più volte il capo, non capendo dove volesse andare a
parare Chase. –Seriamente,
non posso. Non so di preciso come siano i rapporti fra noi due ora, ma
non
posso farti questo un’altra volta…-
-Logan,
credi che per me sia facile dirti queste cose? Se lo sto facendo
è perché vi
voglio bene, ad entrambi. E per quanto la mia voce interiore mi stia
dando del
“coglione” a ruota, so che questa è la
cosa giusta- il tono con cui parlò era
talmente deciso che non ammetteva repliche.
-Mi
stai dando la tua benedizione?- Logan provò a fare una
battuta, tentando di
alleggerire la situazione.
-Preferisco
chiamarla minaccia: sappi che ti
ucciderò se farai soffrire ancora Zoey- affermò
Chase duramente.
Logan
lo guardò, completamente disorientato.
-Le tue parole mi hanno spiazzato… Non so
davvero che dire-.
-Beh,
cerca di trovarle: uragano Dillsen a ore 12! E a giudicare dalla sua
espressione devi aver fatto qualcosa che non va-.
Logan
alzò gli occhi al cielo, mentre Stacey zoppicava sui tacchi
a spillo nella loro
direzione. –Ho promesso di andare al ballo con lei-
sbuffò.
-Beh,
ogni promessa è debito… vado a prendere Zoey,
sono già in ritardo… devo anche
cambiarmi. Ci vediamo fra poco alla festa-.
Logan
annuì, mentre Stacey arrabbiata urlava il suo nome.
–Grazie Chase. Credo di non
avertelo mai detto ma ti voglio bene-.
Chase
alzò le spalle, facendogli un sorriso imbarazzato e fece
qualche passo per
andare via.
-Aspetta
un attimo, ma cosa dirò a Zoey? Come mi farò
perdonare?-
-Ehi,
io ho già fatto abbastanza… adesso dovrai
cavartela da solo. E per favore,
liberati di quella banshee!-.
Quando
Zoey e Chase arrivarono la festa era già iniziata. La
palestra era
irriconoscibile: palloncini dorati e argentati spuntavano da ogni
posto, stelle
filanti pendevano dal soffitto, lo stemma della scuola era stampato
dappertutto
e sulle pareti si susseguivano numerose foto dell’ accademia,
dalla sua
fondazione al primo preside fino ad arrivare all’attuale.
I
loro compagni si stavano scatenando sulla pista da ballo, mentre altri
facevano
la fila per scattare una foto ricordo o ancora
per votare la reginetta e il re del
ballo. Nonostante il servizio d’ordine effettuato dai
professori, qualche
studente più grande aveva aggiunto dell’alcool
alla caraffa del succo di
frutto; perciò diversi studenti, reggendolo poco,
barcollavano già.
-Chase
guarda- fece Zoey, indicando un punto imprecisato fra il mare di mani
poco
lontano da lei. –Lì in pista ci sono Mark e
Quiin… vuoi raggiungerli?-
-Lo
sai che ballare non fa per me…- le gridò,
cercando di sovrastare quella musica
infernale.
-Oh,
dai, non vorrai mica passare l’intera serata seduto in un
angolo! Siamo qui per
divertirci e lo faremo-.
-Che
ne dici di fare una fotografia prima di buttarci nella mischia?-
propose Chase.
-Mmm,
va bene… ma dopo si balla!-
Facendosi
spazio fra gli studenti arrivarono vicino a Carl, il fotografo, ma
entrambi si
bloccarono quando videro lì anche Stacey e Logan. La ragazza
per l’occasione portava
un vistosissimo abito rosa confetto pieno di perline e volant del
medesimo
colore, sorrideva entusiasta a Carl mentre artigliava un braccio di
Logan e lo
avvicinava di più a sé. Lui aveva lo sguardo
rivolto da un’altra parte, perso
in chissà quali pensieri e invece di mettersi in posa
sbuffava in
continuazione. Zoey fece qualche passo indietro, cercò di
nascondersi dietro ad
una ragazza per non essere vista ma proprio in quel momento Stacey si
accorse
di lei e, urlando il suo nome, si sbracciò per salutarla e
tirò a sé Logan,
come se avesse voluto mostrarglielo a tutti i costi.
Lui
sembrò tornare alla realtà e rendendosi conto
della presenza di Zoey, puntò gli
occhi su di lei, non riuscendo più a distoglierli; la
ragazza salutò con una
mano Stacey per poi voltarsi di spalle e fingendo di avere sete
scappò da lì,
continuando però a sentire il suo sguardo addosso.
-Hai
visto la tua amichetta?- chiese Stacey a Logan, mentre lo trascinava
come un
cagnolino verso Lisa, Michael e un paio di ragazze che si occupavano
delle
elezioni.
-Sì-
-Hai
visto con chi era?- continuò.
-Sì-
-La
smetti di rispondere a monosillabi?-
-Ho
accettato di accompagnarti solo perché credevo
che avessi ragione, parlare non è nei patti-.
-Secondo
te, quante probabilità ho di vincere la corona questa sera?-
-Meno
di zero- rispose lui acido, senza preoccuparsi di offenderla.
-Apprezzo
la tua sincerità- rispose Stacey ironica. –E se
chiedessi a Michael di
imbrogliare? Lui ti considera ancora un amico… potrebbe
aggiungere negli
scatoli dei biglietti con i nostri nomi, così entrambi
saremmo re e regina-
propose con tono sognante, mentre la sua testa cominciava a farsi dei
lunghi
viaggi mentali su lei e Logan con addosso le corone. E basta.
Logan
alzò gli occhi al cielo, schifato da quell’idea.
–Spero che tu stia scherzando…
non farei mai una cosa del genere per te!-.
-Lo
sai che sei veramente maleducato?-
Lui
alzò le spalle. –Lo sai che sei veramente una
seccatura? Non solo ti ho accompagnata
contro la mia volontà, ma hai anche il coraggio di
lamentarti!-
Stacey
fece finta di non averlo sentito, scrisse i loro nomi su dei foglietti
e li
inserì in due contenitori insieme agli altri.
–Andiamo a ballare, questa
canzone mi fa impazzire- concluse lei e afferrandogli un polso si
diresse verso
la posta, sentendo a malapena il suo“più di
così è impossibile”.
Stacey
lo costrinse a ballare per più di mezzora e aveva
più volte pensato di
soffocarla con quella orrenda collana che aveva al collo, ma
riuscì a
trattenersi fissando continuamente una testa bionda che si muoveva a
qualche
metro di distanza da loro. Aveva un piano, un piano tremendamente
sciocco,
mieloso e romantico, così diverso dal suo carattere che
ancora non capiva come
gli fosse venuto in mente; anche se per l’idea avrebbe dovuto
ringraziare la
Dillsen che involontariamente gliel’aveva suggerita. Ora gli
serviva soltanto
una scusa per allontanarsi da lei.
-Ehm,
vuoi qualcosa da bere?- le chiese, pensando che se fosse stato per lui
le
avrebbe dato del veleno.
Lei
annuì sorpresa. –Un’aranciata, grazie-.
-Ok,
torno subito allora-
-Vengo
con te- propose Stacey, non volendo staccarsi da lui neanche per un
minuto.
-No,
dai, non vorrai mica perderti l’elezione della
reginetta… sono sicuro che ci sarà
una sorpresa per te: prenditi un posto in prima fila-.
Stacey
credette quasi di svenire ascoltando quelle parole: ne era certa, dopo
tre anni
lo aveva finalmente conquistato!
Qualche
minuto dopo la musica si abbassò, il preside salì
sul palco e, schiarendosi la
voce, cominciò a parlare della scuola e di quanto fosse
onorato a dirigerla; dietro
di lui, Lisa e Michael stavano contando gli ultimi voti . Quando
l’uomo finì il
suo discorso, gli studenti lo applaudirono brevemente, per poi
rivolgere
velocemente la loro attenzione verso le agogniate corone che i ragazzi
stringevano fra le mani.
Stacey
non stava più nella pelle, si agitava sul polso non
riuscendo a stare ferma, immaginandosi
già su quel palco.
Lisa
e Michael si avvicinarono ai microfoni, sorridendo.
-Buonasera
studenti della PCA!- cominciò Lisa. –Gradirei
l’attenzione di tutti perché è
arrivato il momento più atteso della serata: stiamo per
eleggere il re e la
reginetta del ballo- disse, sventolando una piccola busta rossa per poi
tirare
fuori da essa un cartoncino. –La nostra regina
è…Zoey Brooks!-
-E
il nostro re è… Chase Matthews!- concluse
Michael, raggiante.
Proprio
mentre a Stacey stava per venire una crisi isterica, Logan le
passò accanto non
notandola neppure.
-Ehi-
lo apostrofò lei, tirandolo per la camicia per fermarlo.
–Pensavo che avessimo
vinto noi! Avevi parlato di una sorpresa!- esclamò,
incenerendo con lo sguardo
Zoey e Chase che salivano sul palco.
-Infatti.
E’ questa-.
-Hai
votato per loro?- gridò, diventando sempre più
paonazza in viso.
-Non
una, circa un centinaio di volte- la informò Logan.
–Ora se non ti dispiace,
avrei ancora qualcosa da fare. E per la cronaca: Zoey e Chase non
stanno
insieme, hai parlato a vanvera ancora una volta- disse, per poi darle
le spalle
e allontanarsi in fretta.
-Non
so davvero cosa dire… è meraviglioso-
cominciò Zoey al microfono, toccandosi la
corona e sistemandosi la fascia. –Grazie a tutti quanti per
averci votato, non
me lo sarei mai aspettata…-
-Già,
è proprio vero…- fece Chase, interrompendola.
–Infatti, credo proprio di non
essere tagliato a questo ruolo e, aggiungerei, che non sono il re giusto per
questa regina…-
-Ma
che stai dicendo?- sussurrò Zoey sorpresa, ma proprio in
quel momento le
immagini della scuola sulle pareti cambiarono e si ritrovò a
guardare un’unica
foto con due soggetti d’eccezione: lei e Logan. Riconobbe
immediatamente quella
fotografia e
l’occasione in cui era
stata scattata , le sembrava che fosse passata
un’eternità, invece era
trascorsa soltanto una settimana.
Zoey
riuscì soltanto a borbottare qualcosa di incomprensibile,
mentre Logan saliva
sul palco e battendo il cinque con Chase, prese dalla sue mani la
corona con un
sorriso.
La
ragazza, vedendo Logan, cercò di andarsene ma lui si
affrettò a stringerle un
polso per fermarla.
-Che
cosa vuoi Logan? Rovinarmi anche questo momento?- chiese.
-Certo
che no…mi serve solo un minuto- poi si rivolse ai suoi
compagni. –So di aver
interrotto la festa, ma giuro che vi rubo soltanto sessanta secondi e
poi
potrete riprendere i vostri festeggiamenti. La storia ormai la
conoscete tutti,
vero? Sapete cosa è successo fra me e Zoey… da
quanto so c’è chi ha anche
scommesso sulla nostra storia…-
-Cinquanta
secondi- lo informò Zoey. Stava cercando di fare la
sostenuta e di mantenere la
sua fredda facciata, ma non poteva negare che da quando Logan era
salito sul
palco, il cuore batteva talmente forte che temeva saltasse fuori dal
petto da
un momento all’altro.
-Ok
ok, mi sbrigo! Innanzitutto scusa! Volevo dirti tutto, Zoey e stavo per
farlo
prima che Chase ci interrompesse… in questi giorni non ho
fatto altro che
pensarti. Le cose fra di noi sono cominciate sin da subito in modo
sbagliato,
ci sopportavamo a fatica, litigavamo sempre…-
-Quarantacinque-
urlò uno studente sotto il palco.
-Poi
c’è stata quella scommessa: ci siamo conosciuti
meglio e io mi sono fatto
prendere la mano…doveva essere soltanto uno stupido gioco,
non avevo affatto
pensato ai tuoi sentimenti e men che meno ai miei! Non avrei mai
creduto in un “noi”…
fossi stato Michael anche io avrei scommesso contro di me-.
-Trentacinque-.
-Avevo
preparato un discorso davvero fico, ma non me lo sto più
ricordando. Hai capito
che la prima impressione che hai avuto su di me era giusta: ero davvero
un
deficiente presuntuoso… ma sei passata oltre, hai deciso di
darmi una
possibilità e so che in questo momento avresti voluto non
farlo, ma cavolo! Non
posso più tenermelo dentro… avrei voluto dirtelo
in una situazione diversa,
magari più intima e non davanti a centinaia di studenti.
Sono innamorato di te…
e non posso sopportare l’idea di averti persa per sempre.
Forse potrà non importartene,
forse è troppo tardi ma…-
-Il
minuto è passato, Logan…- lo avvisò
Zoey, interrompendolo. –E per la cronaca,
almeno su una cosa hai ragione: è troppo tardi!-
esclamò per poi scendere dal
palco e andarsene via-.
Una
settimana dopo
-Ci
volevano proprio queste vacanze!- esclamò Michael con
entusiasmo. –Avete
bisogno di divertirvi, ragazzi miei! Non ne posso più di
vedervi con queste
facce da funerale! Il mondo è pieno di ragazze…-
-Chiudi
quella bocca, se non vuoi che me ne occupi io- lo minacciò
Chase, tirandogli
una pantofola sopra.
-Sono
d’accordo con Chase- si unì Logan, mentre
distrattamente lanciava delle
magliette in una valigia.
-Non
è colpa mia se Zoey ti ha rifiutato davanti
all’intera scuola, Logan!-
-No,
ma è colpa tua se io sono stato preso a botte da una banda
di babbuini- fece
Chase. -Quindi stai zitto o sarò contento di ricambiarti il
favore!- esclamò
lanciandogli contro un libro, mentre Logan lo imitava.
Michael
aprì la bocca per ribattere, ma proprio in quel momento
bussarono alla porta e
per evitare di discutere anche su quello, andò ad aprire
trovandosi di fronte
Zoey.
-Zo..Zoey?!-
esclamò il ragazzo sorpreso. –Zoey!-
gridò per farsi sentire. -Cosa ci fai
qui?-
-Ciao
Michael… so che sembra strano, ma vorrei parlare con Logan,
è in stanza?-
-Ehm…non
lo so… Logan sei in stanza?- chiese, alzando sempre di
più la voce.
Il
ragazzo si presento davanti la porta immediatamente, rischiando di
stamparsi
davanti la porta. –Zoey!-
-Puoi
venire fuori un attimo? Ho bisogno di parlarti-.
-Certo!-
esclamò Logan, chiudendo della camera alle spalle. Si
appoggiò alla porta con
la schiena, non riuscendo ancora a credere che lei fosse lì
veramente, la
guardò attentamente, non sbattendo neanche le palpebre,
spaventato che potesse
scomparire magicamente.
Tutto
accadde velocemente: la ragazza gli diede inaspettatamente uno schiaffo
e lui,
non aspettandoselo minimamente, non riuscì ad evitarlo; un
attimo dopo però si
tuffò su di lui e lo baciò. Logan non stava
capendo nulla di quella situazione,
ma rispose immediatamente al bacio.
Zoey
allontanò leggermente il viso per poi sussurrare
–:E’ incominciato tutto come
un gioco, è vero… ma non m’importa,
voglio solo sapere come andrà finire-.
-Se
finirà- la corresse Logan, baciandola nuovamente.
-Ti
amo, Reese-
-Fai
bene, Brooks… anche io mi amerei!-
Zoey
si allontanò, fingendosi arrabbiata e alzò la
mano per tirargli un altro
schiaffo, ma lui la bloccò e se la portò alla
bocca. –Ti amo, Zoey. Davvero- e
riprese a baciarla, stringendola fra le braccia per non farla scappare
un’altra
volta.
O. M.G.
non ci credo! E’
finitaaaaa! Dopo tre e dico TRE anni sono riuscita a portare a termine
questa
fan fiction! Spero sia finita nel modo giusto e ringrazio davvero
tantissimo
tutte quelle persone che hanno continuato a seguirla nonostante le mie
lunghe
pause!
Tranquille, non vi
abbandono xD ho già in mente una nuova storia… ma
ho un dubbio: Logan e Zoey e
Chase e Zoey?
Sapete che la prima è la
mia coppia preferita, ma credo che per una volta rispetterò
il canon ( ci sarà
anche Quinn/Logan xD), voi che ne dite? Fatemi sapere se questo
capitolo vi è
piaciuto e perché no? Datemi un suggerimento per la coppia
della prossima
storia xD
Risponderò domani alle
recensioni dello scorso capitolo, perché devo ancora
cominciare i compiti -.-
Alla prossima,
Greta.
ps: scusate per eventuali
errori, ma scrivo l’ultima parte dalle tre e non ho il
coraggio di rileggere…
ditemi se c’è qualcosa. E' l'ultimo capitolo... fatevi sentire xD