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Autore: LavFall    22/04/2013    1 recensioni
Ciao a tutti!
Qui è lav Fall che vi parla e vi presenta un' Os verde, tutta dedicata a quella Drag Queen di un Harry Styles. Spero vi piaccia!
Love you all, enjoy it!
«Smettila di morderti le labbra, non riesco a darti il gloss…» Borbotta la bionda con un sorriso piuttosto allegro sulle labbra dipinte di lilla. Lou impugna quel tubetto bianco sporco, che brilla di pigmenti colorati, e lo fa scivolare sulle labbra morbide e rosse di Harry, lasciando su quelle curve femminili una scia di cocco.
Quando Lou si scosta e sussurra un «Ho fatto, ma sta fermo» Harry scoppia a ridere, riempiendo la stanza con la sua risata graffiante e roca, come un giradischi che inghiotte il vinile, facendolo gracchiare.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Qui è LavFall con un’Os lampo, scritta coi piedi, tutta dedicata alla nostra giovane principessina Harry Styles che, vittima di giochi di Larry Shipper burlone, è stato immortalato in una fotografia, che successivamente è stata photoshoppata in maniera eccellente per fare assomigliare quel putto dai capelli di nuvola, ad una Drag Queen pronta ad un Party Hardy con Louis ‘OMFGHAROLD’ Tomlinson.
Dunque spero che vi piaccia un po’ di umorismo riguardo la tematica “Harry acconciato come una porno star”, perché bisogna ridere un po’, insomma, insomma.

QUESTA OS PRESENTA:

Coppie Slash (rapporto omosessuale) tra due componenti della boy band inglese One direction;
Harry Styles piacevolmente truccato da Lou Teasdale, quindi in versione Principessa;
Louis Tomlinson piacevolmente sconvolto.

Love you all, enjoy it! Mi raccomando, fatemi sapere! Xx
Ps: Grazie chu, ti voglio bene.

Blush.


Il TMH Tour è stressante.
Aerei che decollano, aerei che atterrano. Valige da trascinare, mai da svuotare, sempre pronte ad essere richiuse per una nuova stiva, nuova destinazione, nuova città; là, grumi di ragazze, vociare agitato e trapanante, luci psichedeliche, urla, profumi, reggi seni  che volano, troppi flash di Nikon impazzite.
 Acqua che scende per la gola, note stonate, frasi storpiate.
Baci umidi, rapidi, sorrisi celati e labbra morse.
Sguardi languidi, dolci, affettuosi.
Sguardi amichevoli, orgogliosi, divertiti.
Piramidi umane, pantaloni abbassati a tradimento, magliette alzate a tradimento, acqua giù per la schiena a tradimento. Assoli disturbati, smorfie infastidite e stanche.
Harry Styles non ne può più.
Probabilmente è a causa dei suoi nervi a fior di pelle, pronti a suscitargli una crisi isterica, che ora si ritrova nelle mani di Lou; vuole rilassarsi e dimenticarsi il TMH Tour per un po’.
 Seduto su una sedia girevole di pelle rossa, nel camerino privato del Palais Omnisport di Parigi   che profuma di vaniglia e Chanel Bleu, Harry è tranquillo e sorridente.
Si morde le labbra, trovando il tutto dannatamente eccitante e divertente e lascia che la sua timida fossetta gli buchi la guancia sinistra, levigata da un fondotinta chiaro di Dior ed una spruzzata di blush rosa pallido.
«Smettila di morderti le labbra, non riesco a darti il gloss…» borbotta la bionda con un sorriso piuttosto allegro sulle labbra dipinte di lilla. Lou impugna quel tubetto bianco sporco, che brilla di pigmenti colorati, e lo fa scivolare sulle labbra morbide e rosse di Harry, lasciando su quelle curve femminili una scia di cocco.Quando Lou si scosta e sussurra un «Ho fatto, ma sta fermo» Harry scoppia a ridere, riempiendo la stanza con la sua risata graffiante e roca, come un giradischi che inghiotte il vinile, facendolo gracchiare. La Teasdale scuote la testa e ritorna sul volto di Harry con un pennellino dalla punta spugnosa macchiata di viola. Il riccio osserva curioso l’oggetto, ed ingenuo chiede «Cos’è quello? Dove va?» e sbatte le ciglia vestite di mascara L'Oréal, così scure, folte e tremendamente lunghe da ingrandire, se possibile, gli occhi già enormi di Harry facendo risaltare l’iride sporca di verde, con quelle macchie celesti  appena visibili sotto la luce delle lampadine brillanti appese allo specchio della toeletta moderna e quadrata del camerino. La giovane gli risponde con un cipiglio professionale, mentre delicatamente comincia ad applicare la polvere violacea  sulle palpebre tremolanti e per niente abituate di Harry  «È ombretto…» mormora con un sorriso «Serve ad evidenziare gli occhi» e va a sfumare quelle macchie uniformi con un altro pennellino, mentre Harry si lascia scivolare un “Oh” affascinato ed esaltato, gli occhi entrambi chiusi. La giovane mamma sfrutta la calma di Styles e, in qualche mossa, riesce a delineare gli occhi del giovane con dell’eyeliner nero. Dunque guarda il risultato finale e non può non sorridere alla visione di Harry così acconciato. 
«Guardati» suggerisce coprendosi le labbra con il pugno, trattenendo una risata. Allora Harry apre gli occhi e gira la sedia verso lo specchio, rimanendo piacevolmente colpito da quella figura aggraziata e femminile che si mostra sullo davanti a lui.
Si piace. Si piace tanto, benché sia truccato come Perrie, Danielle o Eleanor. Per un attimo si sente orgoglioso a tal punto che «Potrei fare la beard» borbotta.
Rimira la sua figura gemella inclinando appena il capo; alza una mano, si sistema la frangia sopraelevata di ricci piastrati passandoci il palmo in mezzo, come a  voler districare tutti quei fili color cioccolato, sempre intrecciati e disordinati. Aggiustatosi i capelli, il diciannovenne tira un’occhiata alla bionda e «Dici che se mi vede Louis conciato così, mi uccide?» chiede con finto timore tra le note scure, mentre la lingua va ad assaggiare il lucidalabbra che ha il sapore dell’estate. La bionda scrolla le spalle tranquilla e fa per rispondere, quando la porta del camerino viene spalancata e lo sguardo di Harry guizza attento sullo specchio a cercare, tramite il riflesso, il disturbatore della loro conversazione.
Fortunatamente o sfortunatamente, dipende da come la si interpreta, Louis Tomlinson, infilato in una canotta bianca e slabbrata e in un paio di pantaloni di tuta grigi, sbuca dalla porta appena aperta. Harry si ritrova a sorridere allo specchio, addolcendo l’espressione prima all’erta, perdendosi nel guardare Louis ed i suoi capelli spettinati, la barba incolta sulle guance affilate, gli occhi celesti lucidi di stanchezza e le labbra schiuse per lo stupore.
«H-Harry, ti stavo cercando» balbetta il più grande, guardando il riflesso del riccio sullo specchio, basito; la luce di quelle lampadine strategicamente montate  risplende sul suo volto, evidenziando due chiazze rosate sulle guance, come se fosse arrossito, le labbra bagnate ancor più oscene e belle, gli occhi enormi e brillanti di ingenua bellezza, contornati da quel viola tenue ed il nero più aggressivo. Louis Tomlinson si perde a rimirare quella figura familiare ma estranea al contempo, trovandola bellissima ed eccitante.
Harry fa roteare di nuovo la sedia, ma questa volta si alza ed «Hey!» esclama, dirigendosi verso Louis. Un Louis che va ad incontrare a metà strada Styles e, con una voce densa di eccitazione e perversa attrazione, sussurra sulle sue labbra profumate, dopo essersi alzato sulle punte «… Cazzo, Harry. Ti scoperei anche ora, conciato così» e gli mugola sulle labbra, lasciando che il riccio gli stuzzichi il fondoschiena bello pieno con i palmi delle mani con un sogghigno sulle labbra lucide.
Lou Teasdale, che assiste alla scena con un sorriso concitato, decide di scivolare via dalla stanza, lasciando ai due un minimo di intimità, non prima di aver inviato un SMS ad Harry.

| Sms ✉|
» New message.
» To – Harry
» Text

Comunque, secondo me ti obbliga uno strip tease, Drag Queen

» End. |

Ed Harry si sfila il telefono dalla tasca solamente quando non ha più i pantaloni addosso, la porta del camerino è chiusa a chiave e Louis Tomlinson si sta gustando lo spogliarello di quella Drag Queen di un Harry Styles, con una mano infilata nei pantaloni della tuta, seduto su quella poltrona rossa di pelle, mentre Harry ride sonoramente dopo aver letto il contenuto del messaggio della sua truccatrice, pensando che la giovane non ha avuto tutti i torti.
  
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