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Autore: __hugmewilliam    23/04/2013    0 recensioni
Hope è una ragazza di 18 anni che incontra un ragazzo,James,che dice di amarla ma la maltratta ed è troppo geloso...lei vuole cambiare vita ma lui non glielo permette..dopo qualche anno incontrerà le persone giuste e cambierà vita anche se on scorderà mai tutto il male fattogli da James
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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..La mattina dopo mi svegliai,feci colazione,mi lavai mi truccai e mi sistemai i capelli in una treccia verso le 10:00 avevo la prima ora di lezione entrai in classe mi misi a sedere al mio posto vicino la finestra…dopo 10 minuti entra un ragazzo:era alto e moro…dopo poco riconobbi James…il cuore a mille,le mani mi incominciarono a sudare ed ero in imbarazzo. Ciò che non volevo stava per accadere:James veniva verso di me e si sedette al posto affianco a me.
“allora ci si rivede”
“si ma cosa ci fai tu qui?”
“ehm…è il mio primo giorno di università e pensavo che tu mi potresti aiutare ad ambientarmi “
“si per me va bene”

*suona la campanella*
“allora Hope io ho finito e devo andare tu?”
“anche io…bene potremmo andare a fare una passeggiata,non so andare a mangiare un gelato o qualcosa del genere”
“ok allora andiamo”
“andiamo”

Arrivammo alla gelateria
Ci sedemmo ai tavolini e ordinammo due gelati
“allora Hope lo sai che sei davvero una bella ragazza”
“grazie ma lo so che non lo pensi davvero”
“ehy cosa dici,tu sei stupenda…hai degli occhi che brillano alla luce del sole e un sorriso favoloso”
“ehm..basta,così mi fai arrossire,sono arrivati anche i gelati”
Io adoro il gelato,incomincio a ‘leccare’ il gelato per non farlo colare ma con la mia sbadataggine mi sporco il naso e tutto intorno le labbra
“hai del gelato sulle labbra e sul naso”
“dove?”
“ecco proprio qui vedi”
James era sempre più vicino sempre più,avevo capito le sue intenzioni e lo lasciai fare anche se avevo paura di affrontare una relazione dopo l’ultima delusione d’amore avuta due anni fa.
Le sue labbra si posarono sulle mie e piano piano la sua lingua tentò di passare per unirsi alla mia e ci riuscì…mai avevo provato sensazioni così belle,le tipiche ‘farfalle nello stomaco’ che svolazzano. Penso di essermi innamorata dopo due anni di completa solitudine.
Una volta che le sue labbra si staccarono dalle mie uscimmo dalla gelateria abbracciati con il gelato e passeggiammo a lungo…dopo un’oretta guardai l’orario:l’una, dovevo andare mia mamma tra 10 minuti sarebbe tornata a casa e non mi avrebbe trovata…le sarebbe venuto un infarto,mi tratta come una bambina nonostante i miei 18 anni.
“James io devo andare sai mia mamma è troppo protettiva e se non mi trova a casa rischio di farle venire un infarto”
“se vuoi ti accompagno”
“no,non preoccuparti prendo il pullman e arrivo subito a casa”
“ok però oggi pomeriggio passo verso le 17.00 per casa tua fatti trovare pronta”
“si ok a oggi”

Dopo 5 minuti finalmente arrivai a casa e mia mamma non c’era ancora…come non detto è arrivata subito dopo

Mangiai e andai in camera mia a leggere un libro
Verso le 16:00 andai a prepararmi per poi aspettare James,indossai un jeans semplice e una felpa lunga,lasciai i capelli sciolti e misi solo un filo di trucco.
Alle 17:00 come previsto James arrivò e avvertii mia mamma che sarei uscita
*in macchina*
“ehy come sei bella amore”
“grazie tesoro ma dove andiamo sono curiosa”
“allora ti dico solo che andiamo in un bel posto”
“uhm…non è giusto però..dai dimmelo dimmelo ti pregooo”
“no,ok?”
James incominciò ad accelerare ed era inutile che io continuassi a ripetere che doveva rallentare
Incominciai a piangere e lì lui rallentò
“scusami non volevo è che tu mi stavi supplicando e mi sono innervosito”
“sei solo uno stronzo ti sei arrabbiato per così poco,ti facevo diverso”
Lui fermò la macchina di colpo e si girò verso di me molto arrabbiato
“come ti sei permessa di chiamarmi così?-mi diede uno schiaffo sulla guancia sinistra-non ti devi più permettere ok?”
Scoppiai a piangere mantenendomi e massaggiando la guancia arrossata a causa dello schiaffo
“io vado via”aprii lo sportello ma lui mi strinse il braccio
“scusami non so cosa mi sia preso non volevo farlo”
“ciao,io devo andare”
Corsi fuori dall’auto piangendo…tutto era troppo bello per essere vero
Fine della conversazione in chat
 
  
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