Anime & Manga > Konya mo Nemurenai
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Autore: Temari    24/04/2013    2 recensioni
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti! =D
Arrivo in questa sezione perché non ho resistito all'idea di scrivere qualcosa su
Konya, che adoro al di là di ogni cosa (come più o meno qualunque manga di Yamamoto Kotetsuko XD).
Non c'è molto da aggiungere--se non conoscete il manga, ve lo consiglio assolutamente!!

Note: Spoiler soprattutto per i cap. 10-11.

Disclaimer: i pg appartengono alla loro creatrice, non a me.

Ja ne,
Temari

Getting Closer




        Aprendo gli occhi a fatica e sbadigliando sonoramente, Endo si alzò a sedere e si guardò intorno... Grattandosi la nuca, si rese conto di essere nella stanza di Hiriki; il futon che era stato steso per lui la sera prima ancora al suo posto al centro della piccola stanza. Aggrottando le sopracciglia, il demone si chiese cosa ci facevano lì—l'ultima cosa che ricordava era di essersi addormentato subito dopo aver salvato Hiriki...
       «Nngh...» Il mugolio a malapena udibile fece spostare lo sguardo di Endo verso la sua destra, dove lo studente universitario dormiva profondamente, raggomitolato su un fianco con le braccia incrociate al petto.
      "Che diavolo—?" Si chiese fissando la strana posizione in cui si trovavano. Un fruscio a poca distanza attirò l'attenzione di Endo: Mark si era svegliato e stava stiracchiando le ali dopo la dormita. «Oi.» Chiamò, la voce secca ma non troppo alta. «Come ci siamo finiti di nuovo qua?»
       «Oh, Endo-sama,» disse il pappagallo, accorgendosi del suo padrone, «siete sveglio.» Dopo una breve pausa di riflessione, Mark raccontò di come lui e Gorou erano riusciti a trovare Endo e gli altri grazie al legame che legava Verde al compagno di università di Hiriki, «Verde-sama si è svegliato sulla strada del ritorno, così lui e l'umano sono tornati volando...» continuò il maggiordomo, scrollando la testa ed il piccolo corpo con fare contrito.
       «E Hiriki...?»
       «È tornato a piedi, portandovi in spalla.» Concluse Mark, cogliendo il piccolo e quasi impercettibile cambiamento nell'espressione di Endo: le sopracciglia scure si erano fatte più vicine fra loro e la bocca sottile aveva preso una piega leggermente verso il basso—non aveva affatto gradito la notizia. «Ho cercato di convincerlo ad aspettare che vi svegliaste, ma non ha sentito ragione.» Continuò il pappagallo, «"È il minimo che possa fare, dopo tutto quello che ha fatto Endo per me", ha detto; a quel punto, insistere avrebbe disonorato la determinazione di Hiriki.»
       Endo non disse nulla in risposta. Tornò a fissare il ragazzo addormentato di fianco a lui, notando i piedi sporchi e graffiati, gli occhi gonfi e la fatica evidente che si rifletteva sul volto rilassato nel sonno.
 
      «Endo.»
      «Grazie... E tu...? Non ti ha fatto male quando ti ha spinto...?»
 
       Non era altro che un misero umano, penosamente vulnerabile e debole, eppure si preoccupava sempre degli altri prima che di se stesso. "Irritante..."
       Sospirò pesantemente attraverso le narici e chiuse gli occhi per un momento; avrebbe voluto svegliare lo studente e rimproverarlo aspramente per essere stato così stupido da farsi tutto il tragitto dal parco a casa, con lui in spalla, subito dopo aver rischiato di lasciarci le penne—se lui non avesse resistito abbastanza da fargli la respirazione bocca a bocca, in quel momento Hiriki sarebbe morto!
        «Dannazione, come puoi essere così idiota.» Sbottò, sotto lo sguardo attento di Mark, battendo un pugno a terra e fissando il profilo del diciottenne con occhi ridotti a fessure.
       «... Mmnn... Così non resterà... Niente per me! Piantala di ingozzarti... Endo...!» Giunse il borbottio indistinto di Hiriki nel silenzio della stanza e fu abbastanza da far evaporare tutta l'irritazione che era salita in superficie.
       Sospirando per la seconda volta in pochi minuti, il demone si alzò in piedi, per poi accucciarsi di nuovo accanto a Hiriki e sollevarlo senza apparente sforzo, adagiandolo al centro del futon e coprendolo con il lenzuolo. «Hah...»
       «Endo-sama?» Chiese Mark, volando ad appoggiarsi sulla spalla del suo padrone.
       Scuotendo la testa senza proferire parola, Endo si voltò ed uscì dalla piccola stanza di Hiriki, «Ho fame, andiamo a scroccare da mangiare a Gorou—dopo tutti i casini che ha causato Verde, mi pare il minimo.» disse infine, chiudendosi la porta alle spalle con il respiro pacifico dello studente universitario che gli permaneva nelle orecchie.

 
   
 
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