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Autore: jeess    24/04/2013    5 recensioni
E’ questo che voglio, sentire il suo profumo invadermi l’olfatto, bearmi della sua pelle morbida e calda ,sentire un brivido lungo la schiena ogni volta che la sfioro, vivere la vita che ho sempre desiderato e che sa, tremendamente, di lei.
Una vita vissuta con la consapevolezza di appartenere solo a lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Akito/Fuka, Sana/Akito
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lei, il Centro del Mio Mondo

 
 
Spesso davvero non mi capisco. Le mie scelte sono irrazionali e molto egoiste. Mi sono messo con la sua migliore amica senza esitazione, fregandomene dei suoi sentimenti e del nostro passato. Lei mi piace,anche se  non quantolei, ha un bellissimo sorriso, ma non quanto il suo, ha un corpo perfetto,  diverso dal suo. All’inizio non avevo la minima intenzione di impegnarmi con nessuna, dopo la sua partenza volevo solo divertirmi e spassarmela, volevo convincermi che la vita continuava e io potevo avere tutte le ragazze che volevo.  Il suo lavoro ci aveva separati, lei aveva scelto me e io da vero idiota la obbligai a partire lo stesso, era  il suo lavoro che avrei dovuto fare?. Prese questo gesto come un rifiuto, come se io non volessi stare con lei. La sua ingenuità non aveva mai aiutato il nostro rapporto, e io stanco dell’ennesima lite, non la seguì per impedirle di partire. Durante una delle tante serate passate in un bar in compagnia del mio migliore amico Tsu, trovavo sempre tante belle ragazze che non aspettavano altro che impossessarsi del mio corpo, sceglievo quella che più mi attirava e senza troppi giri di parole, finivamo in bagno, mi sbottonava velocemente i pantaloni facendomeli scivolare e mi tirava verso se, io non esitavo e la facevo mia, godevo di quelle sensazioni estasianti. Ma finiva tutto lì, non c’era mai un proseguo, erano insignificanti. Adesso invece sto con Fuka, bellissima ragazza , dolce e simpatica. Non l’amo, ma mi impegno a farlo. Si è fatta avanti con la sua semplicità, mi ha detto senza alcun pudore di voler stare con me, di desiderarmi e che ,se avessi accettato,  mi avrebbe reso l’uomo più felice del mondo . Accettai perché non volevo rimanere solo, perché avevo bisogno di qualcuna al mio fianco, anche se quella persona non fosse stata lei.
Una mattina come tante, dopo la nostra solita corsa sento il mio amico Tsu dirmi che lei è tornata. Il mondo si ferma e io torno indietro nel tempo. Tsu, tramite la sua ragazza, sa che è al corrente  della mia storia con Fuka e che non ne vuole sapere né di Matsui né tanto meno di me. Fuka non è una puttana, non si è messa con me per divertimento ma perché credo mi ami davvero. E allora perché io non l’amo come amavo lei?. Amavo stona un po’, mi verrebbe spontaneo dire amo .
Devo incontrarla, devo rivederla e capire se ciò che provavo è ancora vivo dentro me.
- Tsu, rimediami il suo indirizzo- , gli dico deciso voltandomi verso lui.
- Sei impazzito? Magari non vuole nemmeno vederti- , risponde.
- Devo vederla - , dico con un tono che non accetta obiezioni.
- Devo ricordarti che stai con Fuka adesso? Non incasinarti la vita Akito - , mi consiglia ma io non sento repliche.
- Cristo Tsu, ne ho bisogno, mi aiuterai si o no ?- , domando seccato.
- Sei testardo, ti cacci sempre nei guai. Ti aiuterò,  coglione che non sei altro - , mi rimprovera.
La sera stessa vado da Fuka, mi apre e si fa trovare in intimo avvolta da una semplice vestaglia nera. Mi invita ad entrare e mi offre un bicchiere di vino. La guardo, i suoi lineamenti sono troppo simili a quelli di lei.
- Perché non cambi look ?- le domando divertito.
- Perché? Cosa c’è che non và in me-, dice svestendo una gamba e lasciandola nuda. Niente penso, ma sembra un po’ lontana dai miei veri gusti.
- I capelli, sono troppo corti , sembri un maschiaccio - , ghigno.
- Un maschiaccio può fare questo? - , dice scoprendosi la parte superiore del corpo. Decisamente no, ma non basta più.
- Ci sono novità? - , chiedo, voglio capire se sa dilei e non mi dice nulla.
- L’unica novità e che tu continui a parlare quando potremo essere già  a letto-. Detto questo posa il suo calice e si avvicina a me, si siede sulle  le mie gambe e si impossessa della mia bocca stringendomi convulsamente, come se avesse paura di perdermi. Dopo poco tempo finiamo a letto a fare l’amore, mi piace come si muove su di me, ma tutto ha un gusto diverso, non è lo stesso di come lo facevo con lei.
 
-  Ti ho rimediato il suo numero, non credi di essere un po’ troppo istintivo? Immaginati come reagirà - , cerca di farmi ragionare Tsu. Mi fermo ad immaginare la scena, lei che sbraitando urla una delle sue frasi senza senso e  senza darmi modo di controbattere.
- Non devo parlare, Tsu, voglio solo vederla- , replico infastidito.
- Meglio. Allora ho fatto bene a rimediarti l’indirizzo, anche se penso sia peggio se ti presenti a casa sua. - , mi porge il biglietto  ridendo. Non ha capito nulla.
- Sei un angelo, ma anche molto ingenuo. Non voglio mica presentarmi sotto casa sua, voglio solo vederla anche se dovrò posizionarmi lontano un miglio. Adesso hai capito?- , gli dico colpendolo in testa. Lo sento lamentare e mi allontano con il nuovo indirizzo tra le mani.
Prendo il biglietto in cui ha scritto l’indirizzo, salgo in sella  alla mia splendida Ducati rosso fiammante e parto. Arrivo subito, con la moto è facile percorrere le vie, anche quelle più intasate. Sfreccio ad una velocità paragonabile alla luce e mi apposto dietro l’angolo di casa, tolgo il casco e attendo. Passano  circa dieci minuti quando vedo il cancello aprirsi. Nello stesso attimo una chioma rossa esce con disinvoltura. E’ lei, bella da mozzare il fiato, sento il cuore scoppiarmi e lo stomaco bruciare, credo bruci d’amore. Si muove sinuosa raggiungendo la sua macchina, si infila dentro e parte incurante che qualcuno la osservi. La rivoglio, deve essere nuovamente mia. Dopo averla vista decido di troncare con Fuka. Tra noi c’è solo sesso, e io sono stanco di vivere una vita senza amore.
La sera stessa mi reco a casa sua, dalla sua espressione buia credo abbia capito che siamo arrivati alla resa dei conti.
- Fuka, così non funziona, credo sia meglio chiuderla qua-, dico deciso, non curante dei suoi sentimenti.
- Non sono abbastanza per te, o meglio non sono troppo simile a lei?- mi urla contro.
- Hai ragione, non sei lei e nessuno lo sarà mai. Ma tu sapevi che è tornata, perché non me l’hai detto? -, chiedo curioso. In questo momento una pietra ha più sensibilità di me.
- Per questo motivo, sapevo già che saresti corso da lei appena possibile, volevo illudermi di essere importante per te. Io ci sono sempre stata a differenza sua -, dice quasi in lacrime. La guardo, e dire che eravate migliori amiche e adesso invece siete due estranee.  Lei pensandoci non avrebbe mai fatto una cosa del genere alla sua migliore amica, lei è buona, una donna dal cuore grande capace di contagiare anche una pietra come me. Ma Fuka, è stata davvero importante, non lo usata, ho cercato forse di sostituirla a lei senza però riuscirci.
- Lo sei e lo sarei sempre, ma - , non mi lascia finire la frase, lo fa lei per me.
- Ma non quanto lei- , dopo aver raccolto l’unica lacrima scivolata dal suo viso mi indica di uscire e senza perdere altro tempo  mi allontano da quella casa.
Devo trovarla, devo ricongiungere i pezzi della mia vita.
Il giorno seguente lascio un bigliettino dentro la buca delle lettere del suo grande cancello. Le scrivo di vederci al parco  alle sette di sera. Non voglio perdere tempo, ne abbiamo perso abbastanza.

- Amico, se questa ti va bene ti giuro che ti farò santo, ma se non andrà a buon fine ricorda che ti avevo avvisato- .
- Andrà bene -, gli dico sicuro di me mentre cerco di vestirmi in modo presentabile. - Vado bene così? - , gli chiedo.
- Sei perfetto -, mi dice Aya che sta cercando disperatamente qualcosa da farmi indossare.
- Non quanto il mio Tsuyoshi però- , ride,  mi prende in giro facendo sciogliere il nervosismo che mi tengo dentro.
Finalmente sono pronto, salgo sulla mia moto e mi dirigo al parco. Preparo una scritta che solo al mio via prende fuoco e mi apposto dietro un cespuglio.  Dopo poco la vedo arrivare. Durante tutto questo tempo mi rendo conto di quante stronzate avessi fatto, che con nessuna potevo paragonare la sua bellezza. La vedo muoversi alla ricerca del misterioso mittente. Mi avvicino, sono dietro di lei e ancora non si è accorta della mia presenza finché non scalcio un sassolino che finisce  per sbattere contro il suo piede. Si volta e vedendomi resta immobile.
- Tu? Che cosa ci fai qui? -, mi chiede esterrefatta.
- Ho un appuntamento. Ciao Kurata - , gli dico sorridendo e lasciandola senz’ altro a bocca aperta.
- Aspetta ma, sei tu che mi hai scritto questo messaggio?-, mi chiede indicandomi il foglietto striminzito, segno che ha sfogato il suo nervosismo su di esso.
- Sì.-, mi avvicino di più a lei accorciando quell’inutile distanza che ci separa.
- Mi aspettavo tutti tranne che te - , ammette a testa alta.
 - Sei bellissima- , le dico senza pensarci due volte e ignorando la sua parlantina.
- Akito, che significa tutto questo? Come hai fatto ad avere il mio indirizzo?- , chiede stringendo i pugni lungo i fianchi.
- Me l’ha procurato Tsu, anche se era contrario -, ammetto.
- Dovevo immaginarlo e comunque non dovevi farlo. Stai con Fuka, con la mia ex migliore amica, smettila di fare lo stronzo e prendi in mano la tua vita -, mi urla con rabbia. Le sue iridi si infiammano e le sue guancie diventano rosse rendendola ancora  più bella.
- Sto proprio facendo questo, cerco di riprendere in mano la mia vita- , affermo aprendo le braccia in segno di sincerità.
- Dovevi pensarci prima di lasciarmi andare e prima di metterti con Mitsui- , mi urla con diffidenza.
- Non hai capito nulla. Non hai capito che se ti ho lasciata andare l’ho fatto solo per la tua carriera e perché volevo non buttassi tutto all’aria per me. Non hai capito che, se ho accettato di mettermi con Fuka, l’ho fatto solo perché somiglia dannatamente a te- , la prendo per le spalle e la  stringo con fare possessivo.
La fisso negli occhi e continuo a parlare, - Dopo tante donne  e dopo Fuka ho capito che tutto quello che è successo dopo la tua partenza è stato solo un grande errore, mi sono reso conto di quanto desiderassi avere te al mio fianco, stringere te e amare te. Perché non esiste altra donna al mondo che io possa amare.- , le confesso.
- Io non Ti amo- , mi dice abbassando lo sguardo.
- Dillo guardami negli occhi , dopo scomparirò dalla tua vita- , la sfido.
- Sei un bastardo- , mi urla.
- Perché? -.
- Perché sai che non appena ti guardo negli occhi trovo solo il coraggio di dirti che ti amo, che ti ho amato anche durante questi anni, che ti ho amato quando hai scelto la mia migliore amica a me, che ti ho amato anche quando sentivo il cuore esplodere di dolore. E che ti amo adesso, che sei qui davanti a me e io , pur sforzandomi, non riesco a starti lontana-, piange. Odio vederla piangere.
- Ti voglio, ora, ti vorrò domani e dopo domani ancora, non voglio limiti di tempo perché per noi non n’esistono, in vita e dopo la morte, il mio cuore apparterrà  solo a te. Con te voglio la famiglia che non ho mai avuto. Voglio godere della tua bellezza e voglio sorreggerti quando da vecchia ne avrei bisogno-, la vedo sorride.
- Perciò ti chiedo- , premo un bottoncino nel taschino e la scritta alle mie spalle si incendia., -  Sana, vuoi sposarmi?- , mi inginocchio e le bacio la mano.
- Sei pazzo? – è sbalordita, proprio come me. Perché finalmente ho trovato il coraggio di prendermi quello che voglio e di diventare l’uomo che starà al suo fianco finché lo vorrà.
- Sì. Sono completamente pazzo, di te-, le dico mentre la stringo per i fianchi avvicinandola a me.
Lei mi butta le braccia al collo e mi bacia, ci stringiamo appassionatamente e incrocio le mie dite alle sue segno del nostro legame indelebile.
-Sì -, mi sussurra mentre le nostre bocche sono ancora attaccate.
E’ questo che voglio, sentire il suo profumo invadermi l’olfatto, bearmi della sua pelle morbida e calda ,sentire un brivido lungo la schiena ogni volta che la sfioro,  vivere la vita che ho sempre desiderato e che sa, tremendamente, di lei.


Buonasera, vi presento la mia piccola One Shot , L'ho scritta così, senza alcuna pretesa, spero possa piacervi comunque. Parla dei nostri cari protagonisti, un pò più grandi di come li ricordiamo. Ditemi che ve ne pare, ne sarei felice. Buona lettura =)
Jeess
  
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