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Autore: suzako    12/11/2007    19 recensioni
Ovvero, quel che succede quando i gemelli Kaulitz vanno a scontrarsi con la dura ma soprattutto equivoca realtà dei fans...[Tokyo Hotel, Comico, Parodia]
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III – Tom e Bill alla meravigliosa scoperta del Twincest


Ci sono dei momenti nella vita di un uomo, di una donna, o di una marmotta o canguro australiano o addirittura yaoi fan, in cui ci si rende conto, dell’esistenza cose che sarebbe meglio non sapere.
Ma Tom Kaulitz non era una donna, né animale esotico di qualsiasi sorta (nonostante avesse già indossati accessori come guinzagli e collari…) e neanche un/una yaoi fan.
Quindi, il ragazzo non esitò un attimo nel ciccare con lo sciagurato cursore sul link denominato ‘ToKyo HoTeL FanClubxx!!1’, o più precisamente, la sezione ‘ToM&BilL’. Il fascinoso cantante impiegò qualche minuto a decifrare le scritte sullo schermo (non era mai stato particolarmente affezionato ai propri neuroni) ma dopo neanche una mezz’oretta era già riuscito a penetrare nel sito con l’abilita di un cracker ai semi di soia - quindi ci terrei molto che voi tutti faceste un applauso a Tommy, che è stato tanto bravo, mentre io gli darò un biscottino.

Tom: << Un biscottino? Ma per chi mi prend-

E’ alla nocciola variegata al salmone!

Tom: << Mio!! Mio biscottino!! >

Vi lascio il tempo di applaudire, e poi chiudo questa deliziosa parentesi per tornare alla storia, perché, signori, siamo arrivato al climax, che mi ricorda una cosa molto sconcia, ma eviterò di dirlo e continuerò come se non mi fossi accorta proprio di nuuuulla, perché sono una pura, casta ragazza.

E tu non ridere.

Insomma, intanto che Tom spalanca gli occhioni da cerbiatto e si lascia sfuggire un lungo grido d’orrore per lo spavento e la sorpresa delle cose orribili trovate Oltre Quel Link (non suona molto spaventoso ma tralasciamo), voi preparatevi, perché i gemelli Kaulitz stanno per entrare nel fantastico mondo del Twincest…





Bill Kaulitz stava cercando disperatamente di ritrovare la pace cosmica.
Il che era piuttosto difficile, visto che il cosmo dovrebbe essere un posto piuttosto incasinato, intendo dire, stelle pianeti nebulose lavatrici rotte e tutta quella roba, sai che disordine, anche se è in effetti una teoria piuttosto confutabile sicché in realtà ‘caos’ e ‘cosmos’ sono due antitesi e appunto il cosmo è-

Bill prende a randellate l’autrice con una padella anti-aderente.

Sì, giusto, certo.
La verità è che il ragazzo non riusciva a pensare ad altro. Nessun altro, se non… lui.
Lui, che era sempre stato al suo fianco, lui che lo seguiva ovunque andasse, lui, che mai l’avrebbe abbandonato, fedele, amato compagno di mille esperienze. Erano cresciuti insieme. Se era diventato ciò che era, il merito era solo suo. Da solo non ce l’avrebbe mai fatta.

Sì, senza il suo set per la manicure, la sua vita non sarebbe più stata la stessa.

E adesso se ne era andato, per sempre. Bill interruppe momentaneamente la posizione del loto per asciugarsi una lacrimuccia. Poi si ricordò dei tre chili di make-up che aveva addosso, e lasciò perdere.
Ma il dolore della terribile, oscura perdita rimase, come un cancro che lo divorava dall’interno, come un fuoco che gli bruciava le viscere, come un gancio da carne per il macello che gli spappolava gli organi interni, come uno degli spilli che perforava le ali delle farfalline collezionate da Gustav…

Ma che meravigliosa metafora! Doveva assolutamente scriverci sopra un struggente canzone!

Recuperato un briciolo infinitesimale della propria usuale gioconda e gaia natura, Bill zampettò giù dal letto per riesumare il suo block-notes nero con applicazioni di teschi rosa e bianchi più borchie argentate, il tutto spruzzato di un po’ di essenza al bergamotto. Estraendo la sua fida penna con pon-pon nero in cima, il ragazzo si apprestò a scrivere le prime righe…

Oramai tu mi hai lasciato.
Un buco nel cervello la tua assenza mi ha causato.


“No, no, c’è qualcosa che non va.”

Non ci sei più, sono solo quaggiù.
La tua presenza è schizzata nello spazio, come un razzo che vola lassù.


“Non è ancora perfetta, no.”

La solitudine mi circonda, come il grasso della gioconda.
Quasi quasi per la disperazione passo all’altra sponda….


“Sì! Perfetto! Splendido! Divino! Un attimo, questo era ovvio, l’ho scritto io. Però manca ancora qualcosa, un particolare, un verso…”

<< MA NON E’ POSSIBILE! E’ UNA STRONZA! >>

<< GIUSTO! >>

Forse Tom, con quel lacerante urlo, non intendeva proprio dare un suggerimento poetico al fratello, ma di sicuro c’aveva azzeccato in pieno.





<< MA SEI PROPRIO UNA &%!*?@! Oltre che %$!?§* e &%*! E inoltre ci terrei a dirti che-

*Pin Pon - messaggio ai gentili spettatori: il programma è momentaneamente sospeso, causa interferenze nelle trasmissioni. Vi preghiamo di attendere.*

Un quarto d’ora dopo.

<< …E la sai una cosa?! Non mi è neanche piaciuto! Per niente! Era solo… Solo… Facevo finta, ecco! Per di più sei piatta, piatta come una tavola! E hai, uhm, hai i piedi grossi, ecco! Enormi! >>

Per ogni riga della pagina web che il Germanico Ragazzo leggeva, la rabbia e l’agitazione aumentavano, nel fiero cuore viching-

*suzako prende le pillole, poi continua a scrivere*

Cercando di controllare l’istinto omicida verso la scatola elettronica che si trovava di fronte, il biondo rastaman continuò a leggere.

Salve a tutti, amici del Twincest Forever Forum! Oggi vi porto qualche nuova foto degli adorabili gemelli, ritratti in alcuni momenti di deliziosa intimità! Trovate queste meraviglie nel file zip in fondo…

Deliziosa intimità?

Dovete sapere che l’evidente passione fra Bill e Tom si fa sempre più incontrollabile. Non temete, mie combattenti, presto la verità verrà a galla, i nostri sforzi saranno premiati!

Evidente passione?

Nel frattempo, vi lascio alcuni brani di una de-li-zio-sa fanfiction che ho scovato poco fa… Clikkate sul link, tesori! A prestissimo!

Clikkate?

E Tom, ovviamente, “clikkò”.

“L'aria mattutina era fresca e gli solleticava piacevolmente le narici. Sdraiato nel suo letto, le gambe attorcigliate alle lenzuola, Tom non arrischiò nemmeno l'apertura di una palpebra, troppo preso dalla cieca ricerca di Anne - la quale, se non ricordava male, aveva capelli neri, occhi scuri e un fisico adorabile, anche se non ne era così tanto certo….”

<< Un secondo – borbottò il perspicace giovane – questo mi ricorda qualcosa. >>

“…Frastornato, osservò la figura della ragazza chinarsi su di lui, mentre la luce formava un inquietante alone intorno al contorno della sua testa. Afferrò a sua volta i suoi capelli scuri, strattonandola verso il basso, e lasciando che le sue labbra toccassero le proprie. - Annie… - soffiò con voce roca. - Veramente io mi chiamo Bill. - e altrettanto roca fu la voce che gli rispose, ma non certo a causa del desiderio.”

Era sicuro ci fosse qualcosa di molto importante da capire in tutta la situazione, ma allo stesso tempo era come se un particolare gli sfuggisse… Doveva solo sforzare il suo superiore quoziente intellettivo per trovare la risposta. Non poteva essere così difficile, no?
Chissà se in frigo c’é del gelato.
No! Concentrazione! Concentrazione! Concentraz-
Forse dovrei cambiarmi la maglietta…
Dovevo concentrarmi su qualcosa? Vabbè, mentre ci penso vediamo se su questo computer idiota c’é qualche porno…

Nel mentre, Tom sfiorò inavvertitamente la rotellina del mouse, che facendo scorrere la pagina, portò la sua attenzione su una scritta che non aveva notato prima….

Questa è la prima fanfiction Twincest, aww! Sono molto emozionata! In realtà so benissimo che è un capolav- cioé, che è orrenda, davvero una cosetta così, però ci tenevo tanto tanto a scriverla perché adoroooo I due gemelli, sono troppo teneri insieme!! Tom&Bill forevvah!!^_^ Leggete e recensite! Ma sopratutto, se non vi piace il Twincest, non lasciate commenti brutti e cattivi, mi raccomando♥

Rewind

Questa è la prima fanfiction Twincest, aww! Sono molto emozionata! In realtà so benissimo che è un capolav- cioé, che è orrenda, davvero una cosetta così, però ci tenevo tanto tanto a scriverla perché adoroooo I due gemelli, sono troppo teneri insieme!! Tom&Bill forevvah!!^_^

Leggete e recensite! Ma sopratutto, se non vi piace il Kaulitzest, non lasciate commenti brutti e cattivi, mi raccomando♥

Re-Rewind

Twincest. Troppo teneri insieme. Kaulitzcest.



A Tom bastarono pochi, fulminei minuti per elaborare il tutto.

<< MA NON E’ POSSIBILE! E’ UNA STRONZA! >>

Qualcosa del genere, sì.





Se c’era una cosa che Bill Kaulitz era bravo a fare, si trattava del riconoscere i meriti.
Tenendo conto che il suddetto ragazzo è assolutamente divino nel fare qualsiasi cosa.
Nonostante la sua natura quasi ultraterrena, egli, nella sua infinita bontà, è anche in grado di distribuire con amorevole misericordia perle di saggezza e complimenti benevoli.
Dunque, per onore al merito, era deciso nell’informare il fratello dell’enorme contributo che era riuscito a fargli nella stesura del suo Ultimo Grande Capolavoro.

Oltre che per dirgli che s’era dimenticato di portare la roba sporca in lavanderia.





Se c’era una cosa che Tom Kaulitz non sopportava, era essere preso per scemo.
Intendo dire, come si può prendere per i fondelli un essere di tale furbizia, perspicacia e sagacità? Come? Lo so, sembra qualcosa di più inconcepibile della concezione dell’Essere secondo Parmig- Palerm- Parpin- Insomma, quello greco che passava troppo tempo chiuso in camera da solo.
Se si fosse trovato una ragazza, non avrei la verifica di filosofia, ma questo non c’entra…

Quello che stavo dicendo, è che Tom Kaulitz si sentiva appunto, preso per scemo.

Ma va’?

Man mano che scorreva le pagine del “Twincest Love Fanfiction Site”, la sua rabbia cresceva sempre di più. “L’amore proibito che li legava”? Sì, certo, quello tra Bill e il suo set per la french manicure. “La passione travolgente che costringeva i loro corpi ad aderire come calamite”? L’unico tipo di passione che poteva provare verso Bill, era quando chiudeva la bocca e gli passava il microfono (successo due volte in tutto). Per non parlare poi “dell’amore infinito che provavano l’uno per l’altro, impossibile da celare a loro stessi, impossibile da mostrare al mondo”: in effetti, se c’era una cosa che non avrebbe mai mostrato al mondo, era quella foto di loro due insieme alla festa di Halloween di dieci anni prima… Quei costumi da boccetta di smalto e pallone da basket avevano condizionato la loro infanzia.

Ma comunque, questi sono dettagli. Ciò che contava, nell’attimo che il baldo Tom stava vivendo, era che ormai aveva la situazione in pugno! Proprio così! Conosceva il colpevole! Non gli sarebbe sfuggito! La sua vendetta avrebbe colpito senza pietà!
Appena la dannata Annie avesse accesso il dannato cellulare, ovviamente.

Nel frattempo, c’era una fanfiction con un titolo davvero curioso, e già che c’era, giusto per ingannare il tempo…

<< TOM, DEVO DIRTI UNA COSA IMPORTANTISSIMA! >>

<< NonStavoGuardandoUnSitoTwincestGiuroGiuroGiurissimo! >>

Però avresti voluto farlo, Tommy.

<< Come, scusa? >>, mormorò Bill, aggrottando le sopracciglia perfettamente sagomate, in un gesto di contenuta e studiata confusione.

<< Niente! Cosa vuoi? Eh? Cosa vuoi?! >>, domandò ansiosamente lui.

<< Mi tratti male! >>, replicò il gemello, ignorandolo.

<< Io non ti tratto male! Che vuoi?! >>

<< Sei cattivo! >>

<< La pianti? Lo sai che mi dai sui nervi! Mi dai sui nervi! >>

<< Ma… Ma io non ho fatto nienteee! >>, piagnucolò Billy, per la disperazione di Tom.

<< Dacci un taglio! >>

<< Oh, Tom, so che il peso del nostro peccato è insostenibile alle tue fragili spalle, ma non ti preoccupare, sarò sempre al tuo fianco…! >>

<< Piantala di parlare come il personaggio di una fanfiction Twincest mi dai sui nervi mi dai sui nervi piantala! >>

<< Nervoooso… >>

<< Nervoso? Io non sono nervoso! >>

<< No, affatto, probabilmente sono io che mi sono sba-

<< Ti ho detto che non lo sono! Smettila di sfottere! >>

<< … >>

<< Ok, forse un pochino. Ma pochissimo. >>

<< Tu prendi tutto troppo sul serio. >>

<< Oh, scusa se trovo leggermente disturbante che metà del web che siamo due pervertiti incestuosi dediti a darci dentro come conigli! Perché, dopotutto, siamo tanto carini! >>

<< Aw, che bella definizione! Dove l’hai trovata? >>

<< Vero?? Era sul forum d- Non mi distrarre! >>

<< Io? Ma-co-me-po-tre-i! >>

Prima che Tom potesse saltare addosso al fratel- *suzako guarda inorridita cosa ha appena scritto* -per spezzargli il collo, ovviamente! In quel senso! Solo in quel senso!

Tom: << Non sei convincente. >>

Sigh.
Comunque, proprio nel momento in cui stava per succedere qualcosa che non dico cosa ma lascio alla vostra immaginazione, successe che

Aw, una farfallina!

Dov’ero? Cosa? Cosa stava per succedere? Si baciano? No, aspetta, mi sto confondendo…
Ah, sì, a Tom squillò il cellulare! Ebbene sì! Le prime note di If You Were Gay (e Bill fischiettava con aria del tutto innocente, nel frattempo) riempirono l’etere, mentre entrambi i due rimasero paralizzati sul posto: infine, dopo un lasso di tempo ragionevolmente lungo, Tom…. rispose.

<< Chi è? >>

Rispose una vocetta acuta e alquanto fastidiosa, e se solo il biondo Kaulitz fosse stato un pochetto più sveglio, l’avrebbe riconosciuta subito.

<< Ciao, Tommino-ino-ino… Sentito la mia mancanza, piccoli tati incestuosi? >>

Tom fissò Bill, uno sguardo di puro terrore negli occhi. Il fratello non capì, e ricambiò l’occhiata con altrettanto orrore.

<< Aw, fatemi indovinare! Vi state guardando con reciprocità nelle profondità dei vostri occhi di tenebra, mentre nei meandri della vostra mente pensieri che mai avreste pensato potessero esserci… >>

Mentre Annie continuava a blaterare, Tom emise un sospiro e fece un cenno a Bill, come per dire “falso allarme, l’abbiamo scampata”: non era il conto della lavanderia, per fortuna.

<< Che cosa vuoi, Annie? >>

<< Se vi poteste baciare sarebbe così carino! Ce l’hai il videofonino? >>

<< Piantala di dire cazzate! Quel detonatore è ancora lì, nella confezione make-up di Bill! >>

<< Lo so perfettamente… >> << E allor-

<< Ma questo non infrange i nostri accordi. >>

Mentre Tom finiva di rimanere paralizzato dal terrore per la terza volta nel giro di tre minuti, Bill incominciava a scocciarsi. Non si sentiva preso sufficientemente in considerazione! Era o non era lui il Leader Supremo del gruppo?

<< Toooom, mi annoio! >>

<< Non ora! >>

<< Che sta succedendo?? Vuole fare la cosacce ma tu non te la senti? Eh? Ho indovinato? >>

<< Uffaaaa, che palleeeeeeee! >>

<< Ma ti sembra il momento, cretino?! Niente del genere, razza di… >>

<< Ma tu non mi consideri! >>

<< Ma che stai dicendo…! >>

<< Vuoi più bene ad Annie che ha me! >>

<< Ohohohoh è geloso! E’ geloso! Devo scrivere un’e-mail alle mie amiche, assolutamente… >>

<< Non ci provare! Fermati! Ferma ferma ferma! >>

<< Vedi?! Non mi consideri proprio! Cattivo! Cattivissimo! E se non mi consideri… >>

Oh, no.

<< No, no, no! Aspetta! Non farlo! Non… >>

<< IO MI METTO A CANTARE!! >>

<< No! >>

<< Sì! >>

Prima che Tom potesse fare qualcosa, fu già troppo tardi.

<< La solitudine mi circonda, come il grasso della giocondaaaaa! Quasi quasi per la disperazione passo all’altra sponda….!! >>

<< Ha detto che passa all’altra sponda?! L’ha detto, vero? >>

<< Le mie orecchie… Le mie povere, delicate orecchie… >>, il RastaKaulitz era troppo impegnato a lamentarsi per la terribile qualità della musica improvvisata da Bill, per prestare attenzione ai deliri mistici di Annie.

<< …Non è possibile che tu sia una tale stronzaaaaa! Il nostro amore è come una barchetta che affonda, non vedo altra via d’uscita che la gognaaaa, na-na-naaaaa! >>


<< Bill piantala! Piantala, dannazione! >>

<< Ma se è così carino! >>

<< Infatti, sono carino! >>

La situazione stava degenerando.

<< Non dire idiozie! >>

<< Per te non sono carino? Non sono carino? >>

<< Ma che c’entra!! >>

<< Tu non apprezzi le sue qualità, ecco cosa! >>

<< Ha ragione! Non mi apprezzi! >>

<< Ma vi state coalizzando contro di me?! >>

<< Certo! Non capisci niente! >>

<< Certo! Non mi trovi carino! >>

<< Non ho mai detto niente del genere! >>

<< Non l’hai detto? >>

<< Non l’ha detto. >>

<< E adesso lasciatemi in pace…! >>

<< Prima devi dire che sono carino! >>

<< Infatti! Devi farlo! >>

<< Dannazione, Bill! Ti stai facendo manovrare da una pazza ossessionata dal Twincest! Ragiona! Non dobbiamo fare il suo gioco! >>, tentò il Ragazzo Che Non Sapeva Azzeccare le Taglie di Vestiti, cercando di far ragionare il fratello.

Lo stupefacente Ragazzo-Porcospino sembrò pensarci su un attimo.

<< Ma… >>

<< Sì…? >>, lo esortò il fratello, speranzoso.

<< Ma io sono carino! >>

<< Sigh. >>

<< Yay! >>

<< Allora, dì che sono carino! >>

<< Sì, dillo! >>

<< No! >>

<< Ammettilo! >>

<< Infatti! Ammettilo! >>

<< No! >>

<< Sì! >>

<< No! >>

<< Sì! >>

<< No! No, no e no! >>

Bill non aveva intenzione di sopportare un minuto di più quella situazione. Doveva fare qualcosa!
Precisamente, strappare il telefono di mano a Tom.

<< Cosa faccio, Ragazza Twincest?! >>

<< Mi chiamo Annie, caro! Comunque, devi trovare il modo di plagiarlo! Obbligarlo! Manovralo! E’ l’unico modo! >>

<< Davvero?? E come posso fare? >>, continuò lui con aria cospiratrice.

<< Sfrutta i suoi punti deboli, ovviamente! >>

<< Punti deboli? >>

<< Yep! >>

<< Ma certo! Mi è venuta un’idea geniale! Sfrutterò i suoi punti deboli! >>

<< … >>

<< Non mi dici quanto sono stato bravo? >>

<< Divino. >>

<< Aw! Ora va bene! Ok, allora vado… >>

L’aiutante giovane, cellulare abbassato ma ancora a portata di mano, soppresse un ghigno diabolico, e invece, si voltò con esasperante lentezza verso il gemello, sfoderando il suo terribile, leggendario, letale…

Sguardo Puccioso alla Bill Kaulitz.

<< Oh, no… >>, Tom non sembrava affatto contento. E faceva bene.

Il tenero gemello sgranò gli occhioni da cerbiatto, evidenziando i grossi lucciconi e le guance arrossate, in un’espressione tra il rimprovero e la supplica: insomma, roba che avrebbe fatto venire una crisi mistica a qualsiasi fanghèrl.

Ma Tom non era una fangirl qualsiasi, no.

Lui era molto peggio.

<< Uh, io, ecco… Cioè, non-

<< Tu non mi apprezzi!! >>

<< Cosa? IO? Ma-Ma-Ma-Ma non è vero! >>

<< Invece shi! Non ti va mai bene quello che faccio! Sempre a rimproverarmi! Sempre a dire che sono un idiota, ecco! E io mi impegno tanto tanto, per te! >>

<< Ma io apprezzo! A-Apprezzo tantissimo, sì! Un sacco! >>

<< Tu menti! >>

<< Non che non mento! >>

<< Mente sapendo di mentolo… >>, asserì Annie dal cellulare.

<< Taci, razza di…! >>, ringhiò il Ragazzo Rasta, riferendosi ovviamente a lei.

Ma Bill non si lasciò sfuggire l’occasione.

<< VEDI? – strillò come una ragazzina, lasciandosi andare a una fiumana di lacrime – Mi tratti male! Non mi dimostri il tuo amore! >>

La risatina isterica che risuonò da qualche parte della stanza, non apparteneva a nessuno dei due gemelli.

Annie(ridendo istericamente): << Non sono stata io! No! Giuro! Giurissimo! >>

<< A-A-A-Amore? >>, balbettò Tom, che ormai era più rosso della sua felpa blu.

<< Sì!! Non mi vuoi bene! >>

<< Ma non è v-

Tom sbatté le ciglia mascara maybelline new york un paio di volte.

<< Sìììì…? >>

<< Uhn, ecco, io… >>

<< Awww, fratellino, ti lovvo tanto! >>

Tom vide come la situazione stava evolvendosi, con il fratello che aveva smesso di dargli addosso, per limitarsi a strusciarglisi contro facendo le fusa.
E lo stava pure sporcando col mascara.
Ma comunque, sembrava meno incline al prenderlo a padellate in testa.
Quindi, compì uno dei peggiori errori della sua vita:
Si distrasse.

<< Maccheccarino che è Bill! Checcarino! >>, esplose la vocetta di Annie, sempre in linea con l’apparecchio, in pieno delirio isterico. Bill neanche se ne accorse, occupato com’era, ma Tom non riuscì ad ignorare i diecimila decibel che gli perforarono le orecchie. << Altro che carino… >>, borbottò, leggermente ingelosito infastidito.

Per sua sfortuna, anche Bill lo sentì.

<< Cos’hai detto? >>, sibilò lui, con tono di voce pericolosamente basso, mentre gli conficcava le unghie fresche di manicure nel torace. E poi la gente gli chiedeva perché si mettesse così tanta roba addosso…

<< N-Niente. >>, tentò di svicolare.

<< Inutile che neghi!! Ti ho sentito benissimo!! – incominciò a urlare lui, puntandogli un’unghia pericolosamente lunga e affilata contro il delicato nasino – Hai detto che non sono carino! >>

<< Non è quello che intendevo! >>

<< Certo che lo era! >>

<< No, non lo era! >>

<< Quindi mi trovi carino? >>

<< Ecco, uhm… >>

<< AlloraAlloraAllora? Sono carino? >>

<< Beh, diciamo che… >>

<< Sono carino! >>

<< Fo-forse…? >> << Allora sono molto carino! >>

<< Va bene! Va bene, hai ragione! Contento, ora? >>

<< … >>

<< … >>

<< …Ragazza Twincest! Cosa faccio? >>

<< Non lasciarti ingannare! Sta svicolando! Deve dirtelo in faccia! Forte e chiaro, così il mio registra- er, il mio udito capterà tutto perfettamente! >>

<< Dì che sono carino! Avanti! Dillo! >>

Tom, a quella punto, era sull’orlo di una crisi di nervi.

<< E va bene! SEI CARINO! >>

<< Che state combinando qui? >>

Georg aveva scelto proprio il momento adatto per entrare nella stanza.

<< Ho sentito delle voci… Perché dovete fare sempre i festini erotici quando non ci siamo noi?! >>

<< Ehi, parla per te… >>, borbottò Gusti alquanto offeso, stringendo tra le mani l’album delle farfalline, dove conservava la sua collezione.

<< Tom? Sei sicuro di stare bene? >>

Il suddetto gemello era accovacciato a terra, la testa fra la mani, singhiozzando istericamente, mentre Bill lo guardava con aria innocente, strascicando il piedino. Aveva un dito in bocca, e l’altra mano dietro la schiena.
A Georg non sfuggì che doveva star nascondendo qualcosa…

<< Bill, cos’hai dietro la schiena? >>

<< Uhn, ecco, io… Io… Sguardo Puccioso alla Bill Kaulitz!! >>

Di fronte all’espressione più tenerosa, sbrilluccicosa e cuccioloso di Bill, non c’era scampo.

<< Aw! >>, fu tutto quel che riuscì a dire Georg.

Nel frattempo, dall’altro lato della linea telefonica, fu possibile udire una risata malvagia riecheggiare nelle profondità del castello fatato…

<< E va bene, bambini, è ora di andare a letto… >>, il simpatico siparietto fu interrotto dalla voce di Saki, che afferrò i due Kaulitz per la collottola, trasportandoli nella loro stanza. Mentre tre si allontanavano, fu possibile udire la vocina di Bill strillare un ‘posso farti le treccine, Tomi?’.
Il suono che seguì somigliava terribilmente a quello di un cranio che sbatte ripetute volte contro il muro.



Epilogo

Il giorno dopo



Tom aprì stancamente gli occhi. Si sentiva strano. Aveva come un peso che gli opprimeva il petto, qualcosa che lo schiacciava, togliendogli il respiro. Cercando di ignorare il mal di testa incessante, tentò di fare uno sforzo e tirarsi a sedere, per vedere con chi fosse finito a letto quella sera, e…

<< Mmhhh… Io ho ancora sonno, Tomi… >>, biascicò il fratellino, rotolandogli ancora più adosso, tra un miagolio e l’altro.

Tre. Due. Uno.

Respira. Inspira. Va tutto bene. Tutto bene. Tutto…

<< Togliti di dosso, razza di cretino! Fuori dalla mia stanza!! ORA! >>

<< Ma… Ma Tom, questa è la nostra stanza. >>

<< Ah. >>

<< Credo che andrò a fare colazione, Saki ha comprato i biscotti al cioccolato e wurstel… >>, mormorò il ragazzo, prima di dirigersi con aria allucinata verso il garage.

Il biondo rasta emise un lungo sospiro, abbandonandosi alla sedia davanti alla scrivania. Automaticamente, riesumò da sotto una pila di mutande sporche, una tavola da surf, uno scolapasta e una padella antiaderente il suo computer portatile, e lo accese.

Se avesse avuto qualsiasi cosa in bocca, gli sarebbe sicuramente andata di travers- oh, accidenti questa era equivoca. Non ho voglia di cambiare frase quindi la lascerò lì.

Dicevo: mentre fissava con l’intensità di un paguro imbalsamato lo schermo, qualcosa gli fece prendere un brutto colpo, già.

Google News: Notizia bomba per il mondo della musica. Un’anonima, coraggiosa giornalista, ha riportato una sconvolgente testimonianza, con tanto di foto dettagliatissime, video, registrazioni, e trascrizioni molto minuziose di equivoci dialoghi avvenuti fra i due fratelli Kaulitz, membri della famosa band Tokio Hotel. Cosa si cela dietro l’apparente facciata di perbenismo dei due gemelli? Quali orrori di depravazione e perversione celano? Seguite il link e lo saprete subito! Altrimenti, la seconda notizia del giorno, riguarda il nuovo animale da compagnia di Brtney Spears, che…


Tre. Due. Uno.

<< IO ODIO IL TWINCEST! >>

Dalla cucina, Gustav e Georg (che stavano facendo la seconda colazione, quella leggera, con polenta e pancetta affumicata come antipasti) alzarono la testa udendo un urlo di tale portata.
Gusti aggrottò le sopracciglia, e tagliando con sapiente maestria un pezzo di carne, borbottò, vagamente confuso:

<< Twincest? Cos’è, si mangia? >>



Ende






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Non ho voglia di scrivere un luuuuuuungo commento conclusivo, quindi mi limito a ringraziare infinitamente coloro che hanno recensito/favvato la storia, e la dedico a tutti alle mie Twincest fan preferite ;3


suzako
  
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