Era una semplice mattinata di fine maggio quando uscendo nervosamente dalla mia stanza mi diressi con lo zaino su una spalla verso la cucina...
Quella mattina ero in ritardo...
Una volta in cucina afferrai frettolosamente dalla cesta della frutta una mela,salutai mia madre che era seduta accanto al tavolo e mi diressi verso la porta gridando:-“Oggi torno dopo pranzo...”
Sentii mia madre rispondermi ma continuai a camminare...
Una volta fuori casa mi avviai verso la strada che mi avrebbe diretta fino a scuola mordendo la mia mela...
Durante le prime  ore c’era stato il supplente di matematica ,un punto a nostro favore,mentre per il resto,lezioni normali...
Suonò la campanella della 5° ora che indicava l’ora di pranzo...
Uscita dalla classe mi diressi pigramente verso il mio armadietto per riporre i libri che ormai non mi servivano più...
La campanella era suonata perciò tutti si trovavano nel corridoio...
Ad un certo punto si sentì un silenzio tombale seguito da un vocio enorme...
Stavano entrando le più cool ma anche le più antipatiche della scuola... Jessica e Amber...
Jessica,la bionda,era la più antipatica delle due..Almeno per me...
Non potevo vederla...
Poi,Amber,la mora,un po’ stupida e lecchina nei confronti di tutti...
Mi voltai verso l’armadietto per non guardarle,ma Jessica accorgendosi che la stavo evitando mi urtò con la sua spalla e mi disse:-“Ops...Scusa”- c’era divertimento nella sua voce.
Io feci finta di nulla e continuai a rovistare nel mio armadietto in cerca dei libri che mi sarebbero serviti...
Le due ragazze intanto se ne andarono,mentre io una volta presi i libri,mi diressi verso la mensa...
Mi  sedetti ad un tavolo da sola..Non mi piaceva essere circondata da amici,così da non averne..
Era ormai la fine dell’anno scolastico e ben presto ci sarebbe stato anche l’ultimo ballo...
Tutti i ragazzi si facevano largo nella mensa per invitare le ragazze che gli interessavano,al ballo,con la speranza che loro accettassero...
A me non era capitato mai nulla del genere...Essere invitata al ballo di fine anno per me era una cosa ignota...
Da sempre ci ero andata da sola oppure a volte  non ci andavo proprio...
Quest’anno avrei  tanto voluto trovare un accompagnatore per il ballo,ma la fortuna non aveva ancora bussato alla mia porta...
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La campanella suonò e tutti iniziarono a dirigersi frettolosamente verso la porta di uscita...
Anche io mi diressi verso la porta ma solo fin quando non se ne fossero andati tutti così da avere campo libero e non essere spiaccicata dalla calca di persone che si creava...
Quel pomeriggio faceva caldissimo...Arrivata quasi verso casa,notai subito che i vicini erano arrivati...
Si, esatto,nuovi vicini da sopportare...
Avrei voluto tanto che per una volta ci fossero vicini gentili e possibilmente giovani con cui fare amicizia...
Ero circondata da vicini anziani oppure bambini piccoli a cui facevo da baby-sitter per poter guadagnare qualche spicciolo per me stessa senza dover chiedere soldi ai miei genitori...
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Il furgoncino dei traslochi era parcheggiato davanti la casa bianca che un tempo apparteneva ai Browns,due giovani appena sposati che dopo nemmeno un anno si erano lasciati e avevano venduto la casa...
Intanto pensavo chi mai potessero essere questi nuovi vicini...
Avrei risposto a questa domanda in seguito ,infatti ripresi a camminare,entrai in casa e una volta nella mia stanza mi scaraventai sul letto esausta per il troppo caldo...
Decisi di cambiarmi,così mi misi un paio di pantaloncini di jeans ed una maglia a canotta...
Non rinunciavo mai,però alle mie amate converse che non avrei mai abbandonato...
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Nell’ultimo periodo scolastico non ci davano compiti per casa,così andai di sotto in  salotto ed accesi la TV...
Suonò il campanello...Era mia madre...
Appena entrò mi disse:-“Hey,ti va di andare a trovare i nuovi vicini?”
Per tradizione,nel nostro quartiere,ogni persona che ci abita va a trovare i nuovi vicini portandogli qualcosa...
Io  risposi di si,così entrambe ci avviammo verso la casa accanto alla nostra con una torta fatta in casa per non andare a mani vuote...
Suonammo il campanello,ci venne ad aprire una signora di circa quaranta anni,poco più bassa di me...