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Autore: Miss Black Eyes    24/04/2013    0 recensioni
Non so se qualcuno leggerà questa storia, volevo solo provare a sentire un dei miei idoli più vicino a me...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nome: Hope.

Cognome: Prince.

Anni: 19

Professione: Ballerina.

Aspetto fisico: Altezza, 1.68; Capelli, castani e ricci; Occhi, Azzurri; Peso, 50.

Ho 19 anni e sono la persona più insicura del mondo, cerco di non darlo a vedere, tutti mi credono bella e attraente forse per le mie forme o il mio fisico da ballerina, io non mi piaccio.

Spesso mi sento a disagio, solo con una persona questo non succede...

Mi chiamo Hope Prince e vi voglio raccontare la mia soria:

3 anni, casa Biber:

-''io ballo tu fai booom booom!''- dicevo io con quell'accento strano da bimba, il booom indicava i battiti che faceva Justin sulle cose creando melodie.

-''okkey vaaai!''- mi rispondeva entusiasta e pieno di vita.

Avevamo 3 anni quando iniziammo a provare l'ebrezza della musica, praticamente io vivevo a casa Biber, le nostre madri: Kate e Pattie, erano amiche e casualmente partorirono lo stesso anno, lo stesso giorno, alla stessa ora, nello stesso ospedale, due fagottini: io, Hope e lui, Justin.

Mia madre non era sposata, il suo fidanzato Joel, mio padre, la lasciò quando seppe che era incinta, Pattie invece divorziò dopo 10 mesi dalla nascita di Justin, eravamo vicini di casa e passavamo tutto il tempo insieme.

 

4 anni, compleanno Hope e Justin:

-"tanti auguri a Hope, tanti auguri a Justin, tanti auguri ad entrambiii, tanti auguri a voi!"- ci cantavano le nostre madri portandoci la colazione nella tenda dei compleanni, quell'anno era in camera mia.

-"grazie"- gridavamo in coro con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro.

-"fai aaam"- dicevo a Justin con un pankake in mano.

-"No voglio imboccarti prima io!"- contestava lui.

-"NO!"- -"SI!"- si continuava per minuti così e alla fine ogniuno mangiava da solo.

Ogni compleanno era regola andare a dormire l'uno a casa dell'altro montando nella camera una tenda gialla, noi la chiamavamo la tenda dei compleanni. Non mi ricordo quando è iniziata questa tradizione. Adoravo il giorno del nostro compleanno, anche se era un po' come tutti gli altri giorni, passavamo la giornata insieme e andavamo allo zoo o al parco insomma facevamo cose divertenti.

 

5 anni, camera Biber:

Finalmente aveva una batteria nuova e anche se era estate passavamo pomeriggi interi a suonare e cantare insieme, mi insegnava tutto quello che imparava dagli amici di sua madre e provavamo canzoni su canzoni, oltre al canto che piaceva ad entrambi lui era particolarmente dotanto con gli strumenti mentre io ero più dotata nel ballo.

Era divertente anche perchè era il nostro sogno quello di diventare famosi!

Dei veri artesti.

 

6 anni, camera Hope:

-"non mi pace la scuola!"- dicevo io sdraiata sul letto di fianco a Justin.

-"neanche a me! Ci ruba il tempo per provare nuove canzoni!"- mi appogiava lui.

-"se continuiamo a fare i compiti non diventeremo mai famosi! Dobbiamo provare." ero una bambina un po' ribelle, e cercavo appoggio in qualcuno e quel qualcuno era Justin che ne conbinava una dietro l'altra.

-"si hai ragione! Però se non studiamo finiremo per essere ignoranti e quindi poi non possiamo diventare famosi lo stesso..."- anche se a volte mi riportava sulla retta via.

-"allora studiamo e facciamo in fretta così ci avanza tempo!"- 

A casa mia studiavamo giocavamo, d'estate facevamo il bagno in piscina ma a casa sua suonavamo, cantavamo e ballavamo era la cosa migliore.

Casa Biber per me significava Musica.

 

7 anni, scuola:

-"i due artisti pazzi!"- - "che carini i due fidanzatini!"- - "ah ah ah"-

-"zitti cretini noi almeno abbiamo un sogno!"- rispondevo io., ma poi mi facevano male e lì subentrava Justin, il mio super eroe.

-"tu non poui toccarla!"- - "è arrivato il biondino!"- e poi iniziavano le grosse liti, gli spintoni e ci ritrovavamo sempre dal preside, entrambi.

Eravamo derisi dai nostri compagni, forse per invidia, comunque non ci interessava molto, insomma eravamo noi due contro tutti!

 

12 anni concorso di Stratford:

Justin si iscrisse al concorso di Strarford e oltre che arrivare secondo ebbe moltissima fama su You Tube.

-"se un genio!"- -"lo so loso!"- "guarda quante visualizzazioni!"- -"stai per diventare famoso!"- -"già come ho sempre sognato!"- -"secondo me sarai famosissiomo!"- -"speriamo Hope speriamo..."-

 

13 anni, saggio di danza:

Era ormai da 9 anni che praticavo danza classica, ero brava, avevo talento proprio come Justin nella musica.

-"che bello! Sei venuto!" gli diedi un abbraccio cercando di non sporcarlo di brillantini.

-"non potevo mancare al tuo saggio, sei bellissima!" mi diceva lui.

-"non è comodo il tutù pero è carino"- -"sembri un cigno!"- -"grazie" ci abbracciammo e feci il saggio, mi vide un professore della Juilliard School e mi fece dei coplimenti, poi parlò con mia madre.

-"sei stata meravigliosa su quel palco!"- mi diceva Pattie mentre mi dava un mazzo di rose.

-"amore sei stata spettacolare, un professore della Juilliard mi ha chisto di te e mi ha offerto un posto per quando compirai 16 anni! è una cosa fantastica, richiederà sacrificio e ci dovremmo trasferire però ha detto che sei una bambina prodigio e vogliono assolutamente averti"- aveva le lacrime agli occhi quando mi disse quasta cosa e io rimasi scioccata.

Avrei dovuto trasferirmi a New York e poi lì seguire dei corse di danza intensivi, all'età di 16 anni avrei dovuto fare la mia audizione e sarei entrata ufficialmente alla Juilliard.



CIAO! Sono An, scusate per gli errori di battitura! Un bacio e buona lettura

  
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