Black
and white
Trovare una strada.
È solo questo quello che devi,
quello che vuoi fare davvero.
Una strada.
Una maledettissima strada dritta.
Eh già…
È così banale ma al tempo stesso è
una cosa così complicata da trovare.
Tutte le strade prima o poi si
diramano e tu non hai più voglia di piangere su ognuna di queste, non lo meriti
affatto e non lo faresti più per nessuno.
In ogni caso, nessuno merita più le
tue lacrime. [
Nessuno.
]
[Sei vestita di bianco.
Ma la strada è fatta di nera
pece.]
Storci la bocca… dimmi vuoi
sembrare brutta?
[è l’ennesimo tentativo inutile
ragazzina]
Riesci a sembrare solo più buffa.
Sei così strana nel tuo vestito da
grande, sopra quei tacchi che non sopporti più da tempo.
Ma non puoi sposarti scalza, no?
Già. Sposarti.
La strada verso l’altare è dritta
ed è sicura. Di questo ne sei certa mentre; gli occhi azzurri di Ino, ti guardano
curiosi e tu fai ancora un’altra boccaccia.
La fai ridere e lei dimentica il
tuo soprannome come tu dimentichi il suo.
Di un po’ sei ridiventata bambina?
Ma forse… non lo sei mai stata
davvero, in fondo eri sempre occupata a piangere per un difetto che ti fa
sembrare ancora più bella.
Le fai una linguaccia e ridete
insieme… è felicità quella?
Felice?
Tu sei… felice?
[ “Lo sai prima o poi ci sposeremo …”
Scuote
i capelli neri e scocca la lingua, lieve gesto di incomprensione.
“Cosa
diavolo stai mugugnando?”
“E
saremo felici…io e te, saremo felici. Promesso.”
Un
sorriso sincero si fa strada sul suo viso.
“Promesso.”
Nasconde le labbra lui e scuote di nuovo
il capo.
“Aah…Noiosa.”]
…La strada verso l’altare è sicura
se escludi quell’enorme gradino… inciamperai lì col tuo vestito sotto degli
occhi colorati che sorridono e che sono pronti ad acchiapparti…
Sai, tu oggi sei vestita di bianco.
Ma non sei bianca.
Non lo sei più, da tanto tempo.
E allora perché continui a mentire?
Fai un’altra smorfia e stavolta un
po’ di matita nera ti sporca il guanto, (bianco, maledettamente bianco, con
quelle pieghe dritte sul davanti) e ridi di nuovo.
E Tsunade ti guarda annichilita.
Quella davanti allo specchio non è
la donna che conosce… non è la bambina felice che sperava… lei sa che quella
non è la vera felicità. Vorrebbe fartelo capire, perché sei importante per lei…
ma ogni tentativo potrebbe accrescere solo il tuo stupido orgoglio e spingerti
ancora di più verso quel tappeto rosso.
Sei una maledetta testarda, forse è
stata colpa della professione che ti ha insegnato. La verità e che sei così
cresciuta, sei così determinata [ e sei diventata una professionista nell’
ingannare il prossimo….]
“Ti
sposi allora.”
“Già.”
“Con
lui… sei sicura?”
“Si,
già, mi sposo.”
“Sei
felice?”
“Tsunade-hime…
mi sposo davvero, davvero.”
Scuote il capo.
Anche se è l’ex Godaime non può impedire tutto. I sbagli, quelli, li devi compiere
da sola e ci devi sbattere, ancora da sola la testa: devi perdere la strada che
credevi, per trovare quella che cercavi….
“Smettila non
muoverti…”
I capelli rosa sono
tornati lunghi e sono stati lucidati per l’occasione…ma, non hanno dimenticato
il loro sfregio. Quello che ha segnato una vita e incredibile ma vero: una foresta.
Ino li spazzola serena. Sono del solito colore. Sono rosa, come i ciliegi là
fuori… coperti però oggi, dalle nuvole che minacciano questa giornata con la
pioggia.
Giornata felice,
L’Hokage si sposa.
“Sei sicura di quello che dici?”
“Mi sposo, mi sposo e mi sposo!”
Sorride e incrocia le braccia.
I capelli sono
tornati lunghi in tempo non sospetto.
È una richiesta d’aiuto quella? I tuoi capelli sono così
cresciuti....
“Mi sposo prima di te, Ino-pig! Prima di te!”
“Ma… io credevo… io pensavo…!” Ha paura di pronunciare quel
nome, lo stesso che una volta le aveva separate. E lei si porta le mani alle
orecchie se le tappa e incomincia a ridere, così…sceglie di non ascoltarti;
perché è consapevole del nome che sta per infrangere l’aria.
“Mi sposo davvero!”
Essere sua amica, al di
là di tutto è stato essenziale per te.
Tu lo sai, che siete
state amiche, anche quando facevate finta di non esserlo più. Anzi soprattutto,
mai prima di allora la vostra amicizia è stata più forte.
Ma Sakura-chan è … e
rimane solo una ragazzina anche con quel vestito da grande, ne sei convinta.
Lei finisce di spazzolarsi
la zazzera da sola e sorride di nuovo. Nello specchio sembra vedere un’altra
vita, un’altro sogno.
E tocca a TenTen
scuotere il capo.
Non le piace il vestito
arancione delle damigelle d’onore…
non piaceva neanche a
Sakura quell’arancione e di questo ne era sicura. [Perché lei sapeva -come
tutti sapevano lì dentro- che a Sakura-chan piaceva solo un colore e quello non
era di sicuro l’arancione. ]
“Ti piace la notte? Io l’adoro. Eh TenTen, ti piace la notte?”
Ti sistemi il coprifronte e sorridi.
“Uhm… mi piace di
più il giorno… il bianco del sole.”
Ride, la fai ridere.
“Ma il Sole non è bianco, nhé TenTen… il sole è giallo! E dici
così perché gli occhi di Neji sono bianchi e non il sole! So che è solo per
questo che ti piace il bianco e le sue tonalità!”
“…E a te Sakura-chan… che colore piace…? Ti piace l’azzurro
anzi il blu della notte?”
Abbassa il capo.
“La notte non è né azzurra né Blu. TenTen.”
Ride di nuovo mentre le cura la ferita sul braccio.
“La notte è nera TenTen!”
Si rimette la matita ma
ride e sbava di nuovo la palpebra. Ride e proprio non riesce a smettere mentre,
un leggero gemito le scappa dalle labbra vermiglie.
La realtà è una sola, è
nelle frasi di Shikamaru, è in quelle parole che cerchi di ripeterti; per dirti
che hai finalmente trovato una strada, quella giusta.
“Non è la prima volta, che ci vediamo qui Sakura.”
Non si gira, seduta su quella collina.
“Shikamaru.”
Lui ghigna.
“Naruto… te l’ha chiesto?”
Il volto si scompone un attimo ma, annuisci
silenziosa.
“Ti sposi davvero, allora.”
Minaccia
Ino con la matita, “dico io ma che sei ammattita?” Tsunade ride e Shizune
prende i bicchieri del sakè dalla cucina. TenTen le aggiusta il vestito… e lei
ride ancora e ancora… fino a quando Hinata nel bel mezzo appare, stringe un mazzo
di scuse tra le mani e si blocca lì quella smorfia così naturale.
“Traditrice…traditrice…traditrice…”
Sospira.
“Non posso farci nulla Hinata.”
“Si invece! Sei una traditrice…!”
Occhi gonfi di pianto, la invidi. Oramai
non hai nulla da spartire con quelle stille. Non ricordi neanche più che sapore
hanno.
“Smettila, ti prego.”
Una supplica ma lei non ti ascolta.
“Perché lo sposi se non lo ami, perché lo
sposi se non lo ami!!?”
Scuoti il capo e fermi il suo pugno leggero.
“Smettila!”
“Dimmi solo il perché!”
Sorridi, sei diventata una perfezionista
nell’alzare quelle labbra scarlatte.
“Devo trovare una strada.”
Si morde
il labbro e di nuovo le lacrime le escono dagli occhi.
“Hinata.”
Finalmente
smetti di ridere, mentre lei ti abbraccia. I capelli sussultano e Ino stringe
la spazzola con forza. Tsunade incrocia le dita e TenTen serena, guarda quella
scena riflessa nella specchiera dorata.
“Promettimi
che lo renderai felice.”
E così
facile mentire a Hinata, lei è così dolce che le bugie gravitano intorno a lei
senza mai scalfirne la sua figura.
Lei non
è sciocca, lei è stata la prima a capirti. Annuisci, cerchi di rassicurarla. [e
rassicuri anche un po’ te stessa.]
“Te
lo prometto.”
[ “Te lo
prometto Sasuke kun… saremo felici io e te.”
“Aah… Sciocca.” ]
≈*≈*≈*
E adesso
sei lì.
La
strada è dritta verso l’altare. Verso quegli occhi che sanno come parlare.
Non ti
chiedono nulla. Hanno imparato ogni tuo verbo.
Vorresti
gridare ma oggi sorridi. La strada è lì è dritta e porta a lui senza altri
indugi.
E il
bianco ti punge la carne. Ti brucia dentro quel colore.
Gli
occhi si fanno vacui mentre, come in una cantilena ti ripeti che sì, tu sei
felice.
…E lui ti
ha chiesto solo una cosa quel giorno, come hai potuto mentire?
“Sa…Sakura-chan…fa che si sposi anche il tuo cuore con te. Ti
prego.”
Anche il tuo cuore.
Ma dove l’hai lasciato
quel cuore tu?
Il bianco punge lo
sterno ed entra dentro alle ossa, ti scorre dentro quel dolore come sangue… e
tu ti fermi. Ma la strada è dritta: e lì in quell’abito si incarna in lui che
sempre ti è stato accanto.
Ma il bianco è insopportabile. E tu
non sei più bianca da tempo.
Dov’è il nero?
La strada è nera non è bianca e non
dovrebbe essere lastricata di petali…non di cosmee… Ino dovrebbe cambiare
tutto…tu non glielo avevi forse detto, che non volevi quei fiori?
[ “Sono cosmee…”
“Lo
so.”
“Sono
i fiori di Konoha, sono unici… non li trovi belli Sasuke-kun?”
Come
al solito non risponde. Stringi lo stelo.
“Sasuke-kun…?”
per te è troppo importante quella risposta.
“Li
trovo noiosi.”
“Ah.”
È
sempre il nero. Non pretendere troppo.
“Io,
io preferisco di più il bocciolo. Sono
delle promesse eterne…”
La
sussurra quella frase… si riferisce a te?
“Ma
sono… belli pure aperti, anche se sono noiosi, anche se sono bianchi, sono
belli si… e non risponderò ad altro.” ]
“Ehy andiamo a vedere, L’Hokage si
sposa!”
Le hai sentite le urla di gioia
anche da lì e il bianco proprio non ti dona. Come quell’amaro ricordo: non
avrebbe dovuto tornarti in mente proprio ora.
Coraggio sei una shinobi.
Riprendi a camminare, passo
incerto.
Ti guardi attorno dovresti essere soddisfatta…
non hai chiesto canzoni, non volevi i fiori nel giacchino… e lui ti ha accontentato. È semplice la
cerimonia è solo il cammino quello che non ti giova.
Eppure lo ami, hai imparato.
Ti perdi in quelle iridi che però
sussultano incontrando il tuo colore verde foglia da sotto quel velo.
Con l’alcool le pulisci la ferita prima di darle
qualche punto.
Non la
osservi e non noti che lei è triste vedendoti con quel camice bianco addosso.
“Sakura
non fare la stupida.”
“Eh?
Che diamine vuoi Ino-pig?!”
“So
che ti manca e buttandoti nel tuo lavoro non lo dimenticherai.”
“Ino
sta zitta oppure ti cucio anche le labbra!”
Vedrai è facile oramai è un’intera
vita che menti.
“Sa…Sakura-chan… mi dispiace.”
“Hinata?” Sorridi rilassata. “Perché ti scusi?”
“Ho nominato.” Abbassa lo sguardo. “Ho nominato
Sasuke-kun, prima e…” rialza gli occhi.
“Mi dispiace, non avrei dovuto dirlo quel nome.”
Menti.
“Non mi fa alcun effetto. Hinata, puoi anche urlarlo
per quel che mi riguarda. Non mi fa nessun effetto.”
“Ma ho visto i tuoi occhi Sakura-chan!!”
“Davvero?-lieve ironia- Ti sei accorta che sono verdi?
Non preoccuparti per me, Hinata-chan. Grazie.”
Ed eccolo il gradino, è fatto con
del marmo anch’esso bianco.
“Lo
so che lui è ancora presente in te.”
“Non
dire scemenze. Baka.”
“Dico
solo la verità.”
“Naruto-kun:
lui è solo un ex componente della squadra sette. Punto.”
Stringe
il pugno: “Sakura-chan….”
“Smettila
con quella promessa, non ha più alcuna importanza. Lui per me è solo una
stupidissima pecora che ha scelto un’altra strada.”
“Una
pecora??”
Sorridi:
“Si e tu sei una testa vuota!” gli fai una linguaccia e anche per oggi hai
stemperato quei toni troppo seri.
“Sakura-chaann!!”
L’unica cosa a cui sei disposta a dare retta è il tuo
lavoro.
Il tuo lavoro di medico.
Solo così la tua strada sarà decorata e
farà meno male lungo il cammino.
L’hai illuso così maledettamente
bene.
“Cosa??!”
“Hai capito bene.”
“Naruto-kun…io..io…”
“Sposami.”
L’Hokage:
è di fronte a te Sakura, ed è anche diventato più alto di te.
Tu sei un semplice ninjia medico e lui è…
Naruto.
Il solito anche con quel coprifronte, ma
soprattutto il migliore in assoluto anche se tutti hanno fatto finta di non
vederlo.
Fa
un passo indietro in quell’immobilità.
“Va
bene… okay ho capito, non preoccuparti Sakura-chan.”
Di
nuovo una schiena che le dà le spalle.
Perchè
in quel villaggio hanno tutti quella dannata abitudine?!
Non
sopporti più quelle schiene colorate che riempiono i tuoi occhi.
“Aspetta
Naruto!”
E
prima di accorgertene lo richiami, la schiena che lì si ferma senza guardarti
ancora.
“SI,
Ti sposo.”
[Oppure anche tu ti sei illusa, giorno per giorno? ]
…
Cosa cerchi, e cosa dice Naruto
mentre ti stringe la mano?
Ti gira la testa e il sorriso ti muore
sulle labbra. [Era ora.]
Non sei inciampata come credevi ma
sei fredda e la gioia non arriva, non ti riscalda.
Non riesci più a fingere… è grave:
la strada allora non è quella.
“L’hokage
si sposa…”
Poi la senti e ti volti lì verso la
porta.
E muori e
rinasci insieme, perchè sai di morire e sai di rinascere incontrando il suo
viso.
Lui e il suo corpo, che frantuma e
si impadronisce dello spazio, della tua anima, del tuo giorno falso.
[Il nero è arrivato e il tuo
cuore è tornato.
E fa male, punge ed urla come
quel colore… che è solo e non è completo… Non c’è il bianco… se non c’è il
nero. ]
Le lacrime scendono copiose.
“Tch. Auguri Naruto.” Ma non dovrebbe dire quella
frase.
Il biondo non sorride e ti stringe di
più la mano.
Sulla strada già un bivio ti si è
presentato davanti.
“Sasuke.”
E non hai paura di sbagliare,
pronunciando il vero suono di quel nome, non oggi.
Un nome che tutti -o forse nessuno-
avevano paura di dire di fronte a te. E quindi lo bisbigliavano in silenzio, mentre
tu lo urlavi
dietro ogni sorriso, dietro a quella strada – che credevi giusta – e
che prepotente perchè questa è vita, cercava con ogni curva, con ogni mezzo, di
risucchiarti indietro… di farti fermare.
[
“Saremo felici
io e te, davvero. Davvero.”
Crucci le sopracciglia, in un gesto
dolce e da bambina.
“Credici
Sasuke-kun, perché io ci credo.”
Lui scocca la lingua lieve nota ironica nella sua voce.
“Ahh….Ma
smettila.” ]
E così iridi nere come la pece… [come
la strada che cerchi]
si incontrano con le tue pupille verdi.
È così complicato, hai sbagliato la
via, dovresti ricominciare tutto daccapo.
“Sakura” lo soffia il tuo nome e come è
dolce la notte… e quanto odi quei tacchi e quei vestiti arancioni.
“Ragazzina… - fa una pausa e sorride amaro,
malvagio- sei vestita di bianco.”
Perché riesce sempre a scavarti
dentro? Che ne sa lui dei colori?
Lui conosceva solo il rosso… e
quello aveva ottenuto, perché è lì? Perché non è mera illusione come hai
sognato davanti a quello specchio?
Il discorso avrebbe dovuto finire
lì. Era già finito prima di iniziare.
Ino vorrebbe urlarti di reagire.
Hinata di non commettere un errore. Ma tu non pensi, vorresti prenderlo a
pugni, vorresti abbracciarlo ma la tua mano è stretta da Naruto.
Tsunade sa che quello è il momento,
alza il braccio e sono pronti a riprenderlo.
“È
un traditore Sakura.”
“Lo
so. Non mi interessa Tsunade-hime.”
“Un
giorno arriverà il momento in cui rimangerai queste parole.”
“Si
certo… certo.”
“Sakura,
tu lo ami ancora?”
Gli puntano la lama al collo.
Sussulti.
“No,
che non lo amo!... Non lo amo più da tempo.”
“…”
“Lo
odio.”
“Non dovresti odiarlo, se per te lui non è più niente. Dovresti
prestare più attenzione alle parole.”
Lui solo, ha capito che il bianco
non ti piace?
Guardi Naruto occhi che si
specchiano in altri. Occhi disperati e lui ti ama troppo per sopportare oltre
quella tortura. Lui ha imparato davvero a parlarti.
“No, fermi.”
Li blocca e tu…sei libera e il
mazzo di fiori cade per terra senza fare troppo rumore..
Prima del tuo ennesimo respiro, Sei
già tra le sue braccia. E le lacrime finalmente escono copiose.
“Il
ninjia medico e il traditore.”
È tornato il tuo cuore. Lo senti
battere di nuovo furiosamente… perchè prima non c’era, perché è questa la
strada che hai scelto.
“L’Hokage
darà loro l’assoluzione?”
Naruto sorride è amaro, è felice.
“Si può dire che almeno la promessa
l’ho mantenuta… Sakura-chan…”
Sasuke ricambia la stretta un po’
lentamente come al suo solito ma, è salda la sua presa, è furioso, è pazzo…
finalmente per amore.
[ “Hai provato a dimenticarmi,
vedo…”glielo ringhia piano e lei tra le lacrime torna a sorridere.
“
Si… ma il bianco rimane incompleto se non c’è anche il nero.” ]
Fine
>>>
Fanfic dedicata ad una
persona: al mio CAPO *-* : Rory_chan XD: AUGURI!!! Auguri, auguri ed
auguri amica mia! ^.^ Questa è una piccola sasusaku per te!! Forse il nostro sasukoccio è un po’ Ooc
alla fine ma si doveva sciogliere un pochinino per un tipo speciale come te!
Anche se come potremmo mai cambiare il nostro sasukoccio blackkoso?? Je
t’adore! Remember!!!
^,^ Un grazie d’obbligo
va anche alle persone che commentano o leggono le mie drabble e le mie fanfic:
Y_Y arigatou come disse una volta quell’individuo che conosciamo tutti mooolto bene.
Vi amo!
(ed un kissone
alla mia ferrarista ^-^)
Yours Sara