Eccola finalmente la mia Londra, dopo due anni ci sono ritornata. Mi mancava, mi mancava tutto di questa magnifica città. Ed ora finalmente potrò riassaporare tutti gli odori che emanavano quei fiori situati nel parco, potrò rivedere i negozi ben allestiti durante il periodo natalizio…
Ma soprattutto, potrò rivedere di nuovo lui. Lui che in quei due anni mi era mancato terribilmente, lui che mi aveva fatta innamorare in così poco tempo, lui che faceva perdere battiti al mio cuore, lui che non ricambiava il mio amore.  E questa è la cosa che più faceva male, perciò ho deciso di dimenticarlo. Non posso correre dietro a un amore che non si accorgerà mai di me, non posso più soffrire in questo modo. Devo andare avanti. Credevo che due anni in America, passati con la mia famiglia, lontana da lui, mi avrebbero fatta dimenticare di lui. Credevo che avendo un altro ragazzo, lo avrei dimenticato, ma niente. E’ sempre stato e lo è tutt’ora nella mia testa.
Dai miei pensieri mi risveglia mio fratello Alex, dicendomi che eravamo arrivati a casa. Per quanto stavo pensando, non mi era neanche accorta che avevamo preso la macchina e avviati verso casa.
La mia casa, quanto mi era mancata. Lì ci ho passato la mia infanzia, è piena di ricordi, e non potevo di certo abbandonarla. Per questo i miei genitori, mi hanno lasciati con mio fratello. Lui è un anno più grande di me, siamo molto legati, lui farebbe di tutto per me, per vedermi sorridere. Mi confida di tutto, e anch’io. Però questa volta no, non l’ho fatto. Non voglio che sappia che sono innamorata del suo migliore amico, non voglio che per colpa mia la loro amicizia venga rovinata. Quindi meglio tenersi tutto dentro.
Alex: «Ehi bimba, è da quando siamo arrivati che non spiaccichi parola. Qualcosa non va?» mi chiede con tono dolce, appoggiando una sua mano sulla mia spalla.
Io:«No, tutto apposto. Ero solo emozionata.»- gli dico sorridendo
Alex:«Ti mancava eh?»
Io:«Non immagini quanto!»
Dalla nostra conversazione, ci distrae il campanello. Alex si affretta ad andare ad aprire ed io prego soltanto che non sia lui. O forse sì.





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