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Autore: T_V_F_B_    26/04/2013    6 recensioni
Tra la fine della guerra e la generazione "19 Years Later" dovrà pure succedere qualcosa, no? Amori, matrimoni, intrighi dei nostri Potters &Co.
*Indicata per gli amanti della Romione e delle coppie ufficiali!”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Tra la New Generation e la fine della guerra: amori, matrimoni, intrighi dei nostri Potters &Co.
*Indicata per gli amanti della Romione e delle coppie ufficiali!”

 
Wedding Date(s)

Capitolo 1) “Piccole” debolezze (Prologo)

 
-Piantala di pensare di sapere sempre tutto!
-Ah è così?! Almeno qualcosa la so, signor “ho ragione 25 ore su 24”.  Davvero, Ronald, non credevo potessi arrivare a tanto.
-Hermione, dai, sai benissimo che non era nulla di serio!
-Ora sì che sono tranquilla!- la giovane donna infilò in borsa le ultime cose per il lavoro e chiuse la valigetta con forza. Poi si girò verso l’interlocutore, per metà in pigiama e per metà vestito, lo fissò per qualche attimo con una sorta di pena e dispiacere –Sai Ronald, penso di aver bisogno di un po’ di tempo per riflettere su di… noi. Non credo verrò a cena da Molly stasera e- indicò con un cenno del viso l’ambiente attorno a sé- non credo neanche che  verrò qui a dormire- abbassò lo sguardo e si asciugò con la manica del tailleur marrone chiaro una lacrima; dopodiché raccolse la valigetta e, senza voltarsi indietro, uscì, lasciando Ronald Weasley confuso e sconsolato.
Il rosso si lasciò cadere su un divano, grattandosi la testa e fissando le assi di legno che componevano il pavimento; stette immobile per qualche minuto, sospirando e tirando su col naso, prima di afferrare il telefonino da un comodino e comporre un numero. Non era ancora molto pratico di quegli aggeggi Babbani, ai quali era stato istruito da Hermione Granger, la sua ex? ragazza, perciò impiegò qualche decina di secondi a chiamare il suo migliore amico.
 

-Harry? HARRY?!
-Per Merlino, Ron, non urlare! Non serve a nulla, te l’ho detto mille volte.
-Giusto Harry, scusa…
-Non fa nulla. Tutto bene? Ti sento giù di tono! Cos’è, hai perso una partita a Scacchi Magici contro Bart Thompson?
-Non scherzare, Harry. Ho litigato con Hermione.
Pausa imbarazzata
-Oh- fece Harry, spiazzato –Mi spiace, non lo sapevo. Quand’è successo, perché?
-Stamattina, ora lei è a lavoro. È che… ecco, è imbarazzante da dire.
-Cavoli Ron, sono undici anni che ci conosciamo!
-Giusto. Beh ecco…- prese fiato –…Hai presente Anne Marie Springs?
-È difficile non averla presente, è davvero molto…
-…Attraente, diciamo così. Lo so, Harry, è questo il punto!
-...Scusami, non capisco!
-L’altro giorno ho fatto gli straordinari al Ministero e sono uscito più tardi; lei fa il turno tardo-pomeridiano, mentre io quello mattutino. Ci siamo incontrati in ascensore- la voce del rosso si fece supplichevole e affannosa –Ha sempre avuto un debole per me, lo sai, no?
-Mi stai seriamente preoccupando, vai avanti prima che mi venga un arresto cardiaco!
-Ecco… Lei ha fermato l’ascensore e l’ha insonorizzato… Ha fatto tutto lei, lo giuro! Io le ho detto che non potevo, ma lei ha insistito tanto, si è avvicinata e così...
-NO, Fermo! Non m’interessano i dettagli- disse tempestivamente Harry –Te lo posso dire? Sei un vero cretino, Ron. Davvero, di cavolate insieme ne abbiamo fatte tante, ma non pensavo potessi…
-…Arrivare a tanto? Me l’ha detto anche Hermione.
-A proposito, lei come ha fatto a scoprirlo?
-Anne Marie è stata così egocentrica che mi ha lasciato diciamo un ricordino nella valigetta: mutandine tutte pizzi e merletti, decisamente non il genere di Hermione, così quando Herm ha aperto la mia borsa per infilarci il solito panino del pranzo ha trovato le prove. Mi dispiace da morire, davvero, sai quanto io la ami… È stata solo una debolezza, lo giuro, non succederà mai più!
-Non è a me che devi porre delle scuse- disse Harry amareggiato –Va’ a parlare con lei e non stupirti se non accetta storie. Neanche io lo farei. Ora scusami, devo riordinare le idee; dopotutto, Hermione è la mia migliore amica tanto quanto lo sei tu.
Ron emise un gemito di sconforto quando Harry gli attaccò il telefono in faccia. Si sentiva uno schifo.
 

Harry gettò con rabbia il cellulare sul letto, sia perché pensava di aver esagerato con l’amico, sia perché non riusciva ancora a credere che l’avesse potuto fare sul serio; d’accordo, Ron aveva sempre avuto delle piccole debolezze, ma questo era troppo.
-Hmm, amore?
Harry si voltò verso Ginny, che si era appena svegliata; i capelli le scivolavano dolcemente ai lati del viso e delle spalle, un po’ spettinati: era bellissima.
-Che hai?- domandò lei con voce assonnata, notando l’espressione crucciata del compagno.
Harry sorrise e le si sedette vicino, scostandole ciocche rosse dalla faccia.
-Niente, tesoro. Vuoi il caffè? Ti porto la colazione a letto?-
La rossa sorrise maliziosa e cinse con le mani il collo di Harry.
-È ben altro quello che vorrei adesso-
L’uomo deglutì a vuoto e ricambiò il sorriso malizioso, anche se con stupore.
-Adesso?!
-Mh Mh-
-Dovremmo andare a lavoro!
-Tesoro, oggi è vacanza, ricordi? Non vuoi neanche festeggiare l’anniversario della tua stessa vittoria su Voldemort?
Harry sorrise al pensiero inaspettato della festa e strinse la donna a sé.
-Hai proprio ragione, amore. E non c’è modo migliore per festeggiarlo se non con te.
 

Hermione si asciugò per l’ennesima volta il viso; ormai il trucco era andato, l’eyeliner le era colato ai lati degli zigomi e il lieve ombretto castagna non aveva lasciato tracce della sua precedente esistenza.
In preda alla rabbia e alla frustrazione si diresse verso il bagno, per avere un po’ di privacy, e anche per trovare uno specchio più decente di quello che aveva Acciato pochi minuti prima.
Una volta arrivata, chiuse con un Colloportus la porta principale; posò la valigetta sotto il lavandino e fissò il proprio riflesso con aria di sfida, appoggiata con le mani ai lati del lavabo.
-Non ne sapeva niente, eh- cominciò a borbottare a mezza voce –Povero Ronald, povero Ronnino, non ha fatto nulla, lui. Eh sì, devo averlo per forza giudicato male io, lui è così… fedele. Mi ama, addirittura- sferrò un calcio rabbioso alla valigetta. Era stata una stupida. Come aveva potuto credere, per ben cinque anni, che Ron le fosse stato fedele?! Era sempre stata ovvia la sua debolezza e i suoi facili “cedimenti”. Già dai 14 anni, pensava Hermione, con la Delacour. Poi con Lav Lav. E chissà quante altre ne aveva avute. Ok, magari non era amore ma attrazione fisica, ma che le importava? Il suo ragazzo si era scopato una collega di lavoro e non le interessava quale fosse il grado del suo innamoramento: lo odiava.
Una voce nella testa le diceva che era anche colpa sua: in effetti non avevano relazioni da molto tempo e forse Ron era stato anche trascurato, a causa del lavoro e tutto.
La voce opposta le gridava che Ronald doveva pagare per la sua azione, almeno per fargli capire come ci si comporta in una vera relazione.
Perché, intendiamoci, nonostante la verità tragica del tradimento, Hermione amava tantissimo Ron. E sapeva che senza di lui non ce l’avrebbe fatta.



Angolo dell’Autrice!
Ciao a tutti! Dopo una pausa di quasi un anno e dopo aver sopportato la cancellazione del mio vecchio account, eccomi tornata con una nuova Fic (anche se questo in realtà è una sorta di prologo)! Stavolta le coppie saranno mantenute come Madre Rowling le ha fatte, senza storpiare con Drarry, Dramione e simili.  Nossignore, all Natural.
Spero di far felici i Romioniani(?!) Gradirei pareri, quindi recensite, se vi va!
Un saluto e al prossimo capitolo, più serio e ufficiale

T_V_F_B_
 
  
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