Fanfic su artisti musicali > The GazettE
Ricorda la storia  |      
Autore: Skiba Winchester    27/04/2013    1 recensioni
Non riesco più a capire dove finisca la finzione, ed incominci la realtà. Io e Kouyou litighiamo da almeno un paio di ore, per una stronzata bella e buona. Ma si sa, le discussioni vanno a finire sempre, in punti che non centrano con il problema che ha fatto sorgere il litigio.
AoixUruha
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Aoi, Un po' tutti, Uruha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

゚゚You're In Ruins ゚゚




Non riesco più a capire dove finisca la finzione, ed incominci la realtà. Io e Kouyou litighiamo da almeno un paio di ore, per una stronzata bella e buona. Ma si sa, le discussioni vanno a finire sempre, in punti che non centrano con il problema che ha fatto sorgere il litigio. Dice che sono poco presente nella sua vita, che non si sente più amato come un tempo e che... non mancherà molto prima che la nostra storia finisca. Ed è questo quello che mi ha fatto incazzare: è così egoista che, non capisce che il problema non sono io! Che colpa ne ho, se il lavoro è così tanto da non riuscire neanche a respirare decentemente?! Sa benissimo che Ruki quando si fissa sulle cose è insopportabile! Senza contare il fatto che mi fa saltare i nervi, ogni volta che propongo qualcosa e lui la boccia a priori!

Senti Yuu... ci abbiamo provato va bene? Non ha funzionato, pazienza! Ognuno per la propria strada!”.

Cosa stai dicendo?! Io non ho provato un bel niente, Kouyou! Non sono un campione di qualche prodotto di cosmesi! Se mi sono messo con te è perché lo volevo!”.

E' evidente che non lo vuoi più! Però il tempo per stare con quello stronzo di Kazuki lo trovi, non è vero? Sei patetico!”.

Oh, ancora con questa storia?! Sei veramente un idiota! Se provassi a mettere da parte un po' della tua gelosia, capiresti quanto io ti amo! Evidentemente tu... non sei innamorato”.

Stronzate! Sei tu che non mi vedi! Sono sempre stato... un rimpiazzo!” - sono sconcertato. Quest'affermazione mi manda in frantumi il cuore. Come può pensare una cosa del genere?! Ciò significa che in quattro anni di relazione, lui di me, non ha capito un emerito cazzo.

Sei... sei un coglione” - gli dico, mentre alcune lacrime mi bagnano gli occhi. I suoi mi fissano severi.

Se mi amassi veramente faresti qualcosa per salvare... la nostra storia”.

Se mi amassi non diresti tutte queste cazzate”.

Evidentemente non ti amo”.

Crack.

Il mio cuore si sbriciola. Gli ultimi cocci sopravvissuti alle sue parole, esplodono per poi cadere in un punto imprecisato del mio petto. Quel muscolo semi-volontario, non esiste più. Viene sostituito da della poltiglia informe e morta. Prende la sua giacca e, con un ultimo sguardo triste ed afflitto, esce di casa.

Non so se farà ritorno, so solo che sto piangendo e non ho fatto nulla per fermarlo. Dovrei corrergli dietro, ed urlargli che farò di tutto per stare assieme; che troverò del tempo da concederci, in mezzo a questo mare di lavoro.

I miei singhiozzi riempiono la stanza: sono fermo nello stesso punto in cui mi ha lasciato il mio ragazzo. L'unica cosa da fare è uscire a prendere un po' d'aria.

Mi dirigo in bagno, sciacquandomi il viso, in modo da evitare di vedere il mio pianto. Mi sistemo giusto il tanto da non apparire un barbone: niente trucco, niente gioielli, solo io ed i miei vestiti. I più semplici che ho. Un paio di jeans stretti neri, una maglia del medesimo colore ed il cappotto per proteggermi dal freddo di gennaio.

Prendo le chiavi di casa ed esco, chiudendomi la porta alle spalle.

Il gelo mi trafigge il viso, ma sto bene. Un po' di aria ghiacciata mi farà bene.

Comincio a camminare senza una meta. I pensieri sono troppi e si accavallano uno all'altro, non posso preoccuparmi anche della direzione in cui andare.

Kouyou mi ha quasi lasciato... ho forse l'ha fatto. Non posso crederci che sia successo seriamente. Io che non gli dedico tempo. E lui me lo dedica? Siamo nella stessa band, abbiamo gli stessi impegni. E' già tanto se la mattina appena svegli, riusciamo a darci un bacio per augurare, l'uno all'altro, il buongiorno.

Sospiro, mentre mi fumo un'amata sigaretta. Il sapore della menta unito al tabacco, mi rilassa i nervi, troppo stressati per riprendersi da soli.

Non so da quanto tempo sto camminando, so solo che vedo moltissima gente al centro di un incrocio. C'è un'ambulanza e qualche forza dell'ordine. Mi avvicino per vedere che succede e l'immagine che mi si para davanti è raccapricciante: una macchina ha investito in pieno una persona.

Il veicolo, ha il parabrezza ed il cofano completamente distrutti e pieni di sangue. Mi domando se la persona coinvolta sia ancora viva. I paramedici corrono verso l'ambulanza, sulla barella c'è la vittima dell'incidente.

Mi avvicino ed il terrore mi assale: è Kouyou. La sigaretta mi cade dalle labbra. Tutto il mio corpo s'irrigidisce a questa visione.

Non può essere vero. Non è lui, non è il mio ragazzo. Mi faccio strada tra la folla, ma un poliziotto mi blocca. Inizio ad urlare disperato - “devo andare da lui!! La prego mi lasci andare è... è...”.

Si calmi. Chi è lei? Lo conosce?” - cerca di bloccare i miei movimenti, ma il pianto isterico mi porta a dimenarmi come un bimbo.

Il mio ragazzo! Mi lasci andare! La prego... la prego” - l'uomo mi guarda in viso. Speriamo mi creda.

Può salire in ambulanza, ma in ospedale dovremo accertarci che lei lo conosca davvero”.

Va bene va bene, ora mi lasci andare!!” - mi libera dalla sua stretta, e mi fiondo verso l'ambulanza. Un paramedico mi chiede di calmarmi, quando mi chino sulla barella.

Kouyou è pieno di sangue. Ha gli occhi chiusi e sembra non respiri. Lo abbraccio, urlando il suo nome - “Kou! Kou svegliati ti prego! Mi dispiace, è tutta colpa mia! E' tutta... colpa mia...” - mi spostano per permettere alla barella di essere caricata sull'ambulanza. Un paramedico mi è vicino. La abbraccio, è una donna e dovrebbe capirmi. Non so perché lo faccio ma sono disperato. Se Kouyou muore... se Kouyou muore cosa faccio io!?

Si tranquillizzi, ora dobbiamo andare all'ospedale. Respira ancora è miracolato lo sa? Ha preso una botta terribile. Dobbiamo correre prima di ricevere brutte notizie” - si scioglie dal contatto, spingendomi verso il veicolo.

Una volta partiti, mi lamento che mi fa male il petto ed il braccio sinistro - “non si faccia prendere dal panico!” - mi dice la donna.

Ma si rende conto di cosa mi sta chiedendo?!”.

Io so chi siete... faremo di tutto, Yuu Shiroyama” - sono sconvolto. Questo paramedico è una nostra fan. Mi porge una pastiglia - “serve per evitare gli infarti. Si calmi e la butti giù”.

Lei è...?” - chiedo, cercando di non piangere. Tentativo inutile ovviamente.

Nishimura Mutsuko” - s'inchina leggermente.

Salvate Kouyou” - la mia unica implorazione, prima di abbandonarmi ad un pianto silenzioso, fissando il mio ragazzo inerme.


Il mio fidanzato, è entrato in sala operatoria con urgenza. Non mi hanno fatto entrare, e hanno cercato di calmarmi, nonostante gridassi di voler stare con lui. L'unica risposta che mi è stata data è “se vuole rivedere il suo compagno vivo, la preghiamo di attendere qui e non arrecare ancora disturbo. I medici esistono per salvare le vite”.

Un infermiere mi ha dato un altro tranquillante, ma non ha fatto effetto. Sono almeno tre ore che vado avanti ed indietro per la sala d'attesa, e nessun chirurgo è ancora uscito dalla sala operatoria.

I poliziotti mi hanno riempito di domande; alla fine si sono fidati. Ho fatto vedere i miei documenti e hanno accertato chi io fossi.

Non riesco a smettere di piangere e, come se non bastasse, non ho avvisato Akira, Yutaka e Takanori.

Li vedo correre verso di me, come fossero un'apparizione. Chi diavolo li ha chiamati?!

Yuu!” - urla Taka in lacrime. Appena mi si avvicinano, sento le loro braccia stringermi forte. Mi abbandono ad un pianto disperato. Inizio a singhiozzare isterico. Ripeto No, no, no, in continuazione. Non so più che ore sono, dove mi trovo, cosa sto facendo.

Ho solo la consapevolezza che Kouyou è in... sala operatoria. Non si sa nulla, se è vivo, se... non si sveglierà mai più.

Le mie gambe cedono: cado a terra ed inizio ad urlare.

RIDATEMI IL MIO RAGAZZO! NON PUO' MORIRE!” - Takanori, intanto, si è chinato e mi abbraccia. Singhiozza anche lui.

Akira sembra... sconvolto. Il suo volto è bagnato dalle lacrime, che scendono incessanti. Yutaka piange come un bambino.

Yuu stai tranquillo ce la faranno” - mi accoccolo al suo petto, per poi chiudere gli occhi. Sono distrutto.

Se devi darmi brutte notizie... non svegliarmi” - sussurro prima di cadere in un sonno profondo.


Quindi?- la voce di Takanori mi arriva alle orecchie. Sono tutto indolenzito.

Non si sa nulla... non ci fanno entrare. Appena esce un- oh ecco il dottore!!” - è la voce di Yutaka. Spalanco gli occhi, mettendomi a sedere.

Yuu!” - mi chiama Akira - “Yuu... il chirurgo” - dice Takanori.

Il medico mi si avvicina - “come sta?” - mi chiede. Ma che m'importa di come sto io!!

Come sta Kouyou?” - do per scontato che sia vivo, ignorando la domanda appena rivoltami.

E'... un vostro amico?” - chiede guardandoci. Annuiamo.

Beh ha avuto un bruttissimo incidente. Abbiamo cercato di limitare i danni al cervello, perché ha subito un grave trauma cranico. Oltretutto ha il bacino spezzato, e quasi tutte le costole rotte. L'abbiamo indotto in coma... vedremo come reagirà. Non ci sono per il momento lesioni gravi da poter dire che non potrà continuare la sua precedente vita. Sta al suo fisico, riprendersi dal trauma”. Il chirurgo si congeda, chinandosi leggermente.

Sono con la bocca spalancata.

Shiroyama-san?” - vengo chiamato da una voce femminile, e mi volto. La ragazza che era in ambulanza, Mutsuko, mi chiama.

Può vedere il suo compagno. Ma deve fare attenzione e non può stare in terapia intensiva più di cinque minuti. Se vuole vederlo, mi segua” - le mie gambe si muovono da sole e, nel silenzio dei miei amici, seguo la ragazza.

Mi fa indossare un camice, poi entro nella sala della terapia intensiva.

Oh santissimi Kami. Questo posto è orrendo. Non che mi aspettassi fiori o pareti colorate, ma i macchinari salva-vita mettono una certa ansia.

Vedo Kouyou sul suo letto, completamente ingessato. Potrei anche ridere, se fosse un terribile scherzo.

Mi avvicino, piangendo in silenzio. Mi siedo nella poltroncina, posta a fianco al suo letto. Gli prendo una mano, baciandola piano. Il suono dell'elettrocardiogramma è angosciante.

Kou” - bisbiglio con la voce spezzata dal pianto - “non puoi lasciarmi. Devi svegliarti. Come farò senza... senza di te? Hai ragione, non ti ho dedicato abbastanza tempo! E' colpa mia se sei qui, dovrei starci io al posto tuo- mi asciugo le lacrime con la manica del cappotto.

Non me lo sono ancora tolto, da quando sono arrivato qui.

Amore svegliati. Non m'importa se non mi vorrai più... devi vivere ancora... non puoi morire” - tiro su col naso - “non sei... non sei mai stato un rimpiazzo. Io ti amo più di me stesso, lo sai quanto abbiamo faticato per stare... per stare assieme...” - non ce la faccio a vederlo così.

Non mollare Kou... puoi lasciare me, ma non gli altri... devi vedere com'è Akira... o Taka... o... Yuta...” - mi alzo, non riuscendo più a sopportare questo silenzio, accompagnato dal battito artificiale del suo cuore. Gli do un bacio vicino alle labbra, dato che è intubato.

Ti amo Kouyou” - gli lascio la mano, per poi uscire dalla terapia intensiva.

Mi levo il camice, dandolo alla prima infermiera disponibile. In sala d'attesa, oltre i nostri compagni di band, ci sono le due sorelle di Kou, il nostro manager, metà Alice Nine, la Tomomi... sembra che tutti siano magicamente preoccupati per la vita del mio ragazzo.

Ma loro non sanno quanto io stia soffrendo, non sanno quanto il mio cuore stia sanguinando in questo momento. Vorrei urlare a tutti di lasciarmi in pace, di lasciare Kou a riposare serenamente. Non abbiamo bisogno di tutta questa apprensione, non abbiamo bisogno di nessuno. Lasciatemi passare del tempo da solo con lui, glielo devo.

Andate via” - dico a testa bassa. Sto stringendo i pugni, per evitare di cedere ad un attacco di puro isterismo. I miei dotti lacrimali chiedono pietà. Alla folla presente, si aggiungono Kazuki e Byou. Ci mancavano solo loro!

Senpai, senpai!” - mi chiama il primo chitarrista degli Screw.

Andate via” - dico a denti stretti. Ma nessuno capisce. Alzo il viso, guardando i presenti negli occhi: Akira è distrutto, è come se gli avessero tolto un polmone senza anestesia. Takanori lo stringe, mentre il suo viso è bagnato da lacrime salate. Yutaka è inerme in un angolo. Ha il volto tirato e stanco. Tora, Shou e Saga mi fissano. Sanno benissimo che voglio essere lasciato in pace. Il nostro manager, appena intercetta i miei occhi, abbassa lo sguardo; la Tomomi si asciuga le lacrime con un fazzoletto, mentre Kazuki e Byou si abbracciano.

Lasciatemi... da solo” - dico a voce alta. Spero che stavolta mi diano ascolto, o sarò costretto ad urlare.

Ma... Yuu non puoi farcela da solo” - dice Kazuki.

Andiamo via ragazzi” - Akira mi da' man forte. Lo guardo, un sorriso debole mi illumina un momento il viso.

Ma non possiamo lasciarlo da solo! Ha bisogno di un aiuto morale!” - Kazuki insiste. Io stringo gli occhi: sto per cedere ad un attacco di rabbia.

Kazu-chan... devi rispettare la volontà di Yuu” - stavolta è Yutaka a parlare.

Chiama se sai qualcosa” - il leader mi si avvicina e mi stringe a sé - “ti voglio bene, Yuu”. Mi abbandono alle lacrime - “anche io Yutaka”.

Come una processione, mi salutano tutti. La Tomomi mi rassicura, dicendo che posso prendermi delle ferie.

Oh ma grazie al cavolo! Me le avrei prese comunque! Con o senza il suo permesso!!

Annuncia che il lavoro della band, può essere interrotto. Di certo non mi metterò a suonare qui in ospedale... già perché non ho intenzione di tornare a casa, finché Kou non si riprenderà completamente.



I giorni passano, e Kouyou sembra reagisca abbastanza bene alle cure. Finora non ha avuto riscontri negativi e, ogni singola giornata, la inizia con un miglioramento. Lo amo troppo per vederlo morire. Non poter più vedere quel sorriso, o quel broncio offeso. O sentire la sua chitarra che emette melodie dolci.

Non potrò più stringerlo tra le mie braccia, baciarlo, farci l'amore...

Ormai è qui da più di due settimane. La dose dei medicinali per indurlo al coma farmacologico, sono sempre meno potenti. Ancora però, non ha aperto gli occhi.

Sto per entrare in terapia intensiva: ho un paio di occhiaie che farebbero invidia ad un panda. Indosso il solito camice, e poi entro dal mio fidanzato. Come sempre lo trovo inerme sul lettino. Di buono c'è, che non è più intubato finalmente. Può respirare da solo.

Mi siedo sulla poltroncina, ormai diventata mia, e gli stringo la mano.

Ciao amore” - gli bacio le labbra. Non potrei farlo in teoria... ma chi se ne importa.

Anche oggi sei migliorato, lo sai Kou? Fai piccoli progressi ogni giorno e-” - il movimento impercettibile della sua mano, mi fa venire i brividi. Piano cerca di stringere la sua, nella mia. Le sue palpebre si aprono con una lentezza estenuante: poco importa, non abbiamo fretta. I miei occhi s'inumidiscono. Sono pietrificato, non riesco a muovere un muscolo.

Amo-...amore” - dice appena si sveglia. Piango di felicità.

Kou! Ti sei... sei bellissimo” - dico preso dall'emozione.

Dove... sia-mo?” - la sua voce risulta roca.

Non preoccuparti amore... starai bene, non sforzarti”.

Ti ho sentito sai?... anche se... non pote-vo rispondere – tossisce – mi.. mi dispiace aver litigato con te” - mi alzo e gli stampo un bacio sulle labbra. Non voglio sentire altro.

Non voglio lasciarti... ti prego Yuu, stai con me per sempre- vedo due lacrime scendere sulle guance.

Non ti lascio, Kouyou, non ti lascio”.

Ti amo” - mi dice, prima di sorridere debolmente. Gli stringo la mano, abbandonandomi ad un pianto liberatorio.


゚゚゚゚


Kouyou è finalmente uscito dal coma. Ora sta meglio di prima; non ha riportato lesioni a livello celebrale, ed i medici sono rimasti alquanto stupiti da questo fatto. Dicono che sia stato salvato dalle divinità, ma Kou dice che è solo grazie a se stesso ed a me, che lui è ancora vivo.

Che ne dici se ripartiamo da capo, Yuu?” - siamo a casa, seduti sul divano. L'uno stretto accanto all'altro.

Non dobbiamo ripartire... dobbiamo continuare” - lo bacio, mentre lo faccio sdraiare. Mi sorride - “hai ragione... sono stato egoista sai?”.

Possiamo non parlarne più? Mi sento meno in colpa”.

Non è colpa tua se quello stronzo mi ha preso in pieno!” - è sconvolto.

Avrei dovuto stare con te, nei momenti liberi... probabilmente tutto questo non sarebbe successo”.

Ma è accaduto e non si può tornare indietro. Adesso sono qui, ci sono per te... solo per te” - sorridiamo felici, prima di perderci tra le nostre effusioni amorose.

Facciamo l'amore tutto il giorno, perdendoci ognuno nel calore dell'altro.

Vorrei poter proteggere il mio fidanzato, a costo della mia vita. Vorrei poter dimenticare quel capitolo tragico e drammatico della nostra vita.

Non mi piace ricordare il giorno in cui lo vidi, esanime, sopra quella barella. Il corpo grondante di sangue, il viso pallido e tumefatto. Avrei voluto che capitasse a me. Me lo meritavo io, non lui. Cercherò di tagliare fuori quel momento dalla mia vita, per poterlo aiutare a riprendersi un po' dallo shock.

Dal giorno Kou, non vuole più uscire da solo, e mi tiene un braccio quando dobbiamo attraversare.

Sarò il suo bastone, potrà aggrapparsi a me ogni volta che ne sentirà la necessità. Devo essere forte.

Sarò forte per lui... per non cadere in rovina.



゚゚Fine ゚゚





Ehm... *entra di soppiatto*. Non volevo che mi uscisse questa... cosa, ma una tipina tanto carina... (<_<) mi ha talmente condizionata che, ho sentito la necessità di partorire questa ff.

Avevo deciso che non ne avrei più caricato, e nemmeno scritto! Ma ora l'ho fatto, per cui mi metto il cuore in pace <.<

E' corta, e non ha né capo né coda! Ma vi prego, siate buone ç_ç il titolo è una frase della canzone dei Green Day 21 guns.

Nient'altro da aggiungere se non... scusate per la schifezza immane! ç_ç


Non scrivo a scopo di lucro, i personaggi non mi appartengono ed è tutto frutto della mia mente (meno male! D:)

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The GazettE / Vai alla pagina dell'autore: Skiba Winchester