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Autore: demischoco    27/04/2013    3 recensioni
Sfruttata, maltrattata, violentata.
Ero costretta a prostituirmi.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19


-Non sei felice di vedermi?- sorrise.
-Se solo potrei vederti.-
Non dovevo assolutamente mostrarmi debole, dovevo sconfiggerlo.
-Cosa stai dicendo?- sentì la sua preoccupazione nella sua voce.
Sentì dei passi avvicinarsi a me.
Feci un passo indietro.
-Stammi lontano.-
-Che vuol dire che non puoi vedermi?-
-Sono cieca.- chiani il capo in basso.
-T-tu sei cosa?- rimase spiazzato.
-Sono cieca cazzo, sei per caso sordo?- imbecille.
-Calma, potevi almeno dirmelo, hai avuto una botta? che ti è successo?-
-Preoccupato? A te che ti frega poi.- incorciai le braccia al petto.
Sentii le sue mani posizionarsi sulle mie spalle.
Le scrollai velocemente per togliere le sue manaccia da me.
-Ti ho detto di non toccarmi.-
-M-mi dispiace, non volevo.-
-Ora cortesemente mi porti a casa?-
-No.-



Pov's Louis.
Sembravo un pazzo furioso, la rabbia mi calò sugli occhi, un buco nero.
Mi sentivo uno schifo.
Come ho potuto solo pensare di lasciarla da sola.
Sono un imbecille, un buono a nulla.
Colpì involontariamente il volante dalla rabbia.
Volevo uccidermi.
Non sapevo che fare.

Decisi di chiamare Harry.
Se solo quel pezzo di merda l'avesse toccata lui era morto.
Composi il numero premendo i tasti con forza.

-Dove cazzo sei?- dissi.
-Ehi amico, stai calmo, sono a casa che è successo?-
-Merda, non dirmi bugie, Shannon è con te?-
-No Louis, lei non è con me.-
Quelle parole mi trafiggevano la testa.
-Ora mi spieghi che cazzo è successo?-
-L'ho persa.-
-Persa come?-
-L'ho persa cazzo, l'ho lasciata un attimo in ospedale e al ritorno non l'ho ritrovata.- ero sicuro che non avesse capito.
-Ospedale? che ha?-
-E cieca Harry, è cieca.- urlai.
-Porca puttana dove sei?- si preoccupò lui.
-Sto venendo da te.- dissi.
-Scendo.-
Chiusi.


Arrivato davanti casa di Harry lui corse verso lo sportello accanto al mio.
-Il padre, sarà stato lui, quel pezzo di merda.- sputai. Feci partire la macchina dirigendomi non so dove.
-So dove puoi trovarla.- disse lui.
-Dove?- lo fissai.
-Gira a destra.- seguì l'indicazione.
-Vai dritto, gira a sinistra e fatti la rotonda.-
Mi sorprese.
-Dove mi stai portando?- dissi.
-A casa del padre.-
-E tu come fai a sapere dove abita.- dissi confuso e incazzato allo stesso tempo.
-L'ho seguita, e una storia lunga Louis.- disse.
-Racconta.- dissi tra i denti.
-Lei è stata la mia prostituta per una notte..-
-Cosa?- urlai.
Dovevo mantenere la calma, era un mio amico e mi stava aiutando.
-Si, lei mi disse di suo padre ma involontariamente, così un giorno scappò e io la seguii a casa del padre per chiederle scusa, mi ero comportato male con lei, da quella casa se ne uscì con parecchi lividi sulle braccia.-
Avevo i nervi a mille.
-Decisi di non stare lì e ritornai a casa mia, mi faceva quasi pena.- continuò.
-Dovevi aiutarla.- dissi sussurando dalla rabbia.
-Lo so.- abbassò il capo.

Feci la rotonda, come mi aveva detto lui.
-Ok fermati.-
Scese dalla macchina seguito a ruota da me.
Lo raggiunsi davanti ad un portone dove vi era una macchina nera, una cartoccio del cazzo. Dovevo essere del padre.
-E qui.- disse Harry.
Mi diressi verso la porta e iniziai a suonare senza fermarmi.
Ero ricoperto di rabbia. Volevo uccidere quell'uomo.
Continuai a suonare invano, non ricevevo nessuna risposta.

Pov's Shannon.

Mi teneva attaccata al muro, aveva le sue mani sul mio collo, quasi mi strozzava.
-Chi cazzo è.- sbottò lui non appena sentì suonare alla porta.

Liberò la presa e andò ad aprire.
Io mi accasciai a terra, inizia a piagniucolare con la testa poggiata difronte alle mie ginocchia.
Appena aprì la porta sentì la sua voce, la voce angelica del mio principo azzurro.
Non era delicata come sempre, sembrava arrabbiato.
Sentì ancora mio padre urlare dal dolore, sentì anche del legno frantumarsi, dovevano essere mobili credo.
Doveva averlo scaraventato contro uno di essi.
Continuai a piangere incessantemente, quando due mani, uno sotto le mie ginocchia e un'altra sotto la mia schiana mi sollevarono da terra e mi portarono in braccio.
Non sapevo chi fosse, ma chiunque sia stato mi aveva portato fuori da quel luogo di cui non volevo metterci più piede.
Li incollai le braccia al suo collo, non volevo lasciarlo, avevo bisogno di qualcuno.
Mi sentii poggiarmi su una macchina ai sedili posteriori.
Non volevo mollarlo.
-Louis.- sussurrai poi poggiando la testa sul suo petto.
-S-sono Harry.-
Rimasi sorpresa.
-G-grazie.- Le accarezzai una guancia e mi sedetti in macchina.
Lui se ne andò, forse ad aiutare l'amico.
Avevo paura che Louis l'avesse ammazzato.

Passarono 10 minuti, quando sentii aprire gli sportello dell'auto.
Qualcuno aprii il mio sportello, dove ero seduta, mi sentii due mani in vita e una sulla guancia.
Mi si bloccò il cuore quando delle labbra si posarono sulle mie, Louis, le riconoscevo, erano le sue.
-Scusami Shannon.- disse quasi sussurrando.
-Non fa niente Louis.- tentai di sorridere.
-Ti amo.-
Un mal di testa prese il sopravvento su di me.
Mi sentivo quasi meglio. Inizia a vederci annebbiato, sfumato.
Lo intravidi tenendo gli occhi socchiusi.
-I tuoi occhi.- dissi acarezzandole la guancia.
-Cosa?-
-Sono lucidi, stai piangendo.-
-C-come fai a saperlo?- rimase sorpreso.
-I-io riesco a vederti Louis.-

_______________________________________________________________________________________________
<3 Shalalalalala.
lol, vedo che la mia storia sia diventata importante per qualcuno, scusatemi ancora per l'attessa.
Se volete passate sulla mia nuova storia 'odd, different'.

Grazie ancora <3

Vi amo.
-Marti.


  
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