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Autore: RollingGirl    27/04/2013    4 recensioni
Courtney è una ragazza perfettina fissata con le regole, nonché prima della classe. Duncan è un punk duro e ribelle, sempre pronto ad infrangere le regole. Entrambi si amano, ma nessuno lo ammette all'altro. Riuscirà una gita scolastica in Egitto, che ben presto si trasformerà in un'avventura, a far schioccare la scintilla tra i due ?
Personaggi Principali:Duncan & Courtney
Personaggi Secondari:Geoff & Bridgette e il resto v.v
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Courtney | Coppie: Duncan/Courtney
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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- Duncan ti amo!!! - urlò Courtney, correndo all'impazzata verso di lui.
- Oh, Principessa anche io! Non sai quanto! - urlò lui a sua volta.
Incredibile ma vero i due si stavano per baciare..
- Sveegliaaa amico!!! -
- Co-cosa?? - disse Duncan aprendo entrambi gli occhi, guardandosi attorno alquanto smarrito ed intontito. Si ritrovò davanti il faccione sorridende di Geoff. 
Tempo pochi secondi che si riprese e focalizzò tutto . 
Era solo un sogno. Ed era stato interrotto sul più bello. è sempre così nei sogni..
-ARGH! GEOFF IO TI AMMAZZO SUL SERIO STAVOLTA!!! - urlò, afferandolo forte per un orecchio. Lo spinse a terra, e con un ringhio si alzò dal letto e si diresse verso il bagno. Borbottò qualcosa, di sicuro un bel ' va a quel paese ' o un ' magari caschi dalle scale. '
- Ops, ho di nuovo interrotto qualcosa? - chiese Geoff, sentendosi dispiaciuto. 
- SI!!! - urlò Duncan sbattendo forte la porta del bagno. 
Si sentì un ' fanculo ' di sottofondo.
--
- Di nuovo qui? Ma che balle! - brontolò Duncan come suo solito.
Chef lo scrutò malissimo, si fermo davanti a lui e urlò nel suo megafono con tutto il fiato che aveva - Sta zitto soldato! E  20 flessioni! Anzi visto che sono buono 19! -
Duncan era sul punto di sputargli in un occhio.
- Dicevo visiteremo quest'altra piramide... -
- Che spero sia l'ultima! - continuò lui, ghignando verso l'uomo.
La pazienza e la calma di Chef si stavano nettamente esaurendo..
- Piantala di interrompere! Allora visitate la piramide, non vi perdete, non morite anzi se morirete ci berremo il vostro sangue! -
 - Cosaa??? - urlarono tutti, sperando fosse una battuta.
 - è così che si faceva in guerra! - disse Chef, con poca disinvoltura - Comunque sia, vi dico solo un'ultima cosa: se vi portate via qualcosa, una qualunque cosa,  sarete maledetti per seeempreeeee!!! - e tentò di fare una vocina spaventosa, ma la cosa non gli riuscì così bene.
Si guadagnò le occhiate scettiche di tutti. 
- Vi ricordo che i gruppi sono uguali a quelli di ieri! - puntualizzò il professore.
- Prof, tutto ma non queste due dementi! - fu la voce stridula di Heather.
Gwen emise un lungo sospiro - Sarà la gita più schifosa che abbia mai fatto! -
- Hai digerito i fagioli, vero? - chiese Trent a Owen, preoccupato.
- Forse! - balbettò Owen. 
Forse un corno, neanche due secondi dopo ne sparò una delle sue. 
Non volevo essere nei panni di Trent e DJ, ma neanche in quelli di Leshawna e Gwen.
Menomale che sarei stata sola con Bridgette, dato che Izzy era in punizione dopo i casini che aveva causato il giorno prima e quindi le sarebbe toccato rimanere in albergo per tutta la giornata. Le cose belle, anche se piccole, che ti riserva la vita.
DJ sventolò la mano per farsi aria - Amico, e usa un tappo! -
Geoff si avvicinò a me e a Bridgette, seguito da Duncan.
Avvolse un braccio attorno alle spalle della sua ragazza - Ehi Bridgette, stai in coppia con me? - 
Bridgette sorrise debolmente - Vorrei tanto ma sto con Courtney! -
Come vorrei tanto, come ?! Non ti azzardare a lasciarmi da sola con questo imbecille!
- Non potete far cambio? - insistette Geoff.
No, non possiamo.
Bridgette ci pensò su, e sul suo viso pallido comparve un ghigno. 
Cosa diavolo aveva in mente? Qualunque cosa fosse stata, ci avrei rimesso io.
- Certo! Di sicuro per lei non sarà un problema! - e guardò verso di me maliziosa. - Ehy Court, posso parlarti in privato? -
E ci allontanammo in un angolino. 
Mi si avvicinò e con lo sguardo e gli occhi più imploranti del mondo.. mi rivelò la sua 'geniale' idea.
- NO, NO, e poi NO! Io in coppia con Duncan non ci sto! - 
- Andiamo! Magari vi mettete insieme e andate a limonare in un sarcofago! -
Stava scherzando, vero ?
- Se ti piace perchè non accetti ?! -
-  è proprio questo il punto! Lui mi piace ma non glie lo voglio assolutamente dire! Insomma, siamo troppo diversi, non gli interesso di sicuro ! -
- E chi  te lo dice? -
- Lo dico io, e adesso va a dire al tuo fidanzato che non si fa nessuno scambio! -
Sospirò con aria sconfitta. Emise un 'ok', con un tono evidentemente deluso, ma in quell' 'ok' c'era un non so che di 'tanto avrò la meglio io '. 
La guardai perplessa mentre si dirigeva verso i due ragazzi.
- Ehi Geoffy! Courtney ha detto che per lei non ci sono problemi! --
Sgranai gli occhi. Non lo aveva fatto. No. Non potevo crederci. 
Io è da inizio viaggio che tento di stare il più lontano possibile da lui, sai bene quanto non lo sopporti e tu..tu mi pugnali così.. Bastarda infame! La maledissi in tutti i modi possibili. 
Mi vendicherò presto, sappilo!
Ero così incredula che mi uscì un - Cosa? - così lieve che nemmeno i muri lo udirono.
Ci fu un - Magnifico! - da parte di quei due incompetenti.
Bridgette mi batté una mano forte sulla spalla - Vabì...ci vediamo dopo! Divertitevi! - e mi strizzò l'occhio. 'Sta stronza.
Fece per allontanarsi col suo Geoff ma la presi per il polso - Mi devi un grosso favore! - le bisbigliai urtata nell'orecchio.
Non appena i due piccioncini biondi sparirono del tutto, fu il punk ad avvicinarsi a me.
Mi stavo già innervosendo, ma mantenni la calma. O almeno ci provai.
- Di nuovo soli soletti, eh? - 
- Stai zitto! - gli urlai contro.
Lui mi prese il viso fra le mani e si avvicinò, fissandomi intensamente con i suoi profondi occhi chiari. - Perchè menti, tanto lo so che  ti piaccio! -
Perché insisteva così tanto ? Perché non capiva che non mi interessava ? Perché tutto ciò nei miei confronti ? 
Lo scansai - Nei tuoi sogni carino! -
- Carino? -
Si cari..carino ? Come mi era uscito quel 'carino' ? Oh, cielo.
Mi girai, si mi stava fissando ancora. E se la rideva anche. Dannazione.
  - No! Non volevo dire questo! - mi coprii la bocca con i palmi delle mani.
Ero arrossita tutta d'un botto. 
- Oh, si che l'hai detto! - e riprese a ridere il doppio di prima.
- Zitto e cammina! - cercai di non darci troppo peso, e cambiai argomento.
- Ai suoi ordini, altezza! -
Stava anche andando dalla direzione sbagliata il bell'imbusto, pfft, ragazzino.
Lo afferrai per la mano - Non di là! -
- Allora ci tieni a me! -
- Ma che dici, cretino! -
- E allora perché mi stai tenendo la mano? -
Posai lo sguardo sulla mia mano sinistra intrecciata con la sua. Me ne liberai subito e mi strusciai la mano contro i jeans, come se il suo tocco potesse contrarmi una qualche malattia. 
- Beh..ehm...perchè  se no ci perdiamo e non voglio fare la seconda! -
Scosse la testa, aveva di sicuro pensato che era la balla del momento per non separarmi da lui. Aveva sempre quel fottuto sorriso stampato sul volto. 
Perché mi sorrideva sempre ?
Che gli avevano per caso iniettato della tosseina ?
- Bellezza, so che vuoi baciarmi, ti si legge in faccia! -
Lo guardai con disinvoltura - Fammi pensare....èèèèè...NNO! -
Ok, mi aveva ufficialmente rotto. 
Ed eravamo in quella piramide puzzolente da appena venti minuti. 
Non volevo restare tutta la mattinata a competere con quel bell'imbusto,  non volevo prendere un brutto voto per stare dietro a lui e ai suoi stupidi flirt.
Me ne sarei andata in giro per l'edificio da sola, meglio perdersi che stare in sua compagnia. Così, girai i tacchi  e iniziai a camminare, senza accorgermi che mi stava venendo dietro come un cagnolino.
 Ti pareva che non mi bloccasse anche stavolta! Il mio povero polso! 
Giuro, ti farò causa non appena torneremo a casa, brutto metallaro!
- Ti prego, uno solo! Tanto ti piaccio, lo so! -
- Nooo!! Ma ci senti? -
- Quando sta comodo a me, ed in questo momento no! - 
E detto questo mi prese in braccio e si mise a correre.
- Duncan! Mettimi subito giù, è un ordine! - strillai.
Lui se ne infischiò. 
- No, io non ti faccio scendere finché non ammetti i tuoi sentimenti! -
Eh no, eh. Aveva superato il limite stavolta! 
Ma non potevo lasciarlo vincere così facilmente, anzi, sarei stata tutto il tempo in braccio a lui, ma non avrei fiatato. 
Poi vedendo che non  voleva saperne di fermarsi, mi venne un'idea. 
Sorrisi malignamente.
Viva le idee del momento, proprio!
- E va bene, e va bene, hai vinto! Però fammi scendere se no non potrò darti quel tanto atteso bacio! -
- Inizio a divertirmi! - e incredibile ma vero, mi mise giù.
Mi piazzai di fronte a lui. 
Gli spettinai la cresta e presi il suo volto fra le mani.
- Ho praticamente vinto, Principessa! - esclamò vittorioso.
Risi sotto i baffi. 
Si, certo. Se c'è una vincitrice quella sono io. 
- Ora chiudi gli occhi! -
Duncan fece come gli era stato ordinato, aspettava solamente che le mie labbra si piazzassero sulle sue.
Povero illuso, peccato che tutto quello che  ci ricavò fu solo un calcio nei punti bassi!
Gemette di dolore non so quanto.
Intanto  ne approfittai e ridendo come una matta scappai via. Che genio, ragazzi! 
- Questo non era previsto! Stai giocando sporco, ma se ti becco sono guai Principessa! - lo sentii urlare. 
Riuscii a scorgerlo: stava correndo a più non posso verso di me.
Cazzarola, se  era veloce!
Iniziammo a rincorrerci per le varie stanze, o meglio, io scappavo e lui mi inseguiva.
Ero stremata dal tanto correre, ma mi stavo divertendo, dopotutto.
Entrai in una stanza alquanto buia, piena di giganteschi vasi.
Avevo il fiatone e stavo sudando un casino. Mannaggia a lui!
Non sentii più la sua corsa, dedussi che si era arreso. 
Chi è la vincitrice, Duncan ? Chi ? Io, mi dispiace per te. Anzi, no, non mi dispiace affatto!
- L'ho seminato! -  dissi  tra un respiro e l'altro. 
Sentii una strana sensazione, come se mi stessero osservando.
Un'altra delle mie paranoie, sicuro.
Due mani mi avvolsero i fianchi. Saltai impaurita. Mi girai e..indovina chi mi trovai davanti ?
Era una perseguitazione!
Strofinò il suo naso contro il mio collo. 
Buona Courtney, buona. 
.. Ora gli sparo!
- Volevi liberarti di me? Non si fa lo sai? - mi sussurrò.
Mi baciò lievemente il collo.
Oddio, ora mi stupra.
- Duncan, lasciami, dai! Sei snervante quando fai così. -
- Stavolta non ti lascio, così non mi scappi! -
Lo gurdai di sbieco. - Duncan.. -
Col cavolo che mi ascoltò.
Iniziai a fargli una delle mie solite ramanzine.
Ero così impegnata a gridargli contro che, improvvisamente sentii qualcosa di freddo sul mio polso destro. 
Tipo un bracciale.. 
Peccato che quel bracciale era una manetta. 
Sgranai gli occhi a tale vista: una manetta tutta luccicante.
No, aspetta, rewind, come si era permesso questo pedofilo con la cresta verde di..di..ammanettarmi!?! 'manco fossi il suo giocattolo!
Era lui il delinquente, mica io! Pe-perché ?!
- DUNCAN! COSA DIAVOLO ?!? LEVAMI QUESTA COSA! -
- No, no! -
- Per favore! - strillai, peggio di una ragazzina.
Scosse la testa, la cosa peggiore era che se la mise anche lui.
 La parte restante, per precisone. 
Insomma, in due con una stessa manetta, faceva un po'..porno. 
- Niente per favore, in questo modo rimaniamo appiccicati per tutto il giorno e chissà.. -
- Sei  proprio uno stupido, hai mai pensato se ci vedessero gli altri così? -
- Non mi interessa affatto la cosa! -
In quel preciso istante, neanche a farlo a posta, udii delle voci fin troppo familiari.
- Evitiamo di perderci di nuovo! -
 Come sbagliarsi, era la voce da gallina di Heather.
Questa era Gwen - Si, Heather, e tu evita di rompere i co...Uhhhh!! -
 - Uhhhh!! - esclamarono le tre ragazze in coro. 
-  Non pensate 'cose strane' ! - dissi io.
- Oh, noi pensiamo eccome!  - concluse Leshawna, ridendo a crepapelle.
- E bravo Duncan, così si fa! - gli disse Gwen, facendogli l'occhiolino.
E se ne andarono pure loro, ridacchiando riguardo la scena appena vista. 
Sarei stata in grado di fare una scenata anche a loro, risparmiai tale gesto però. 
Perché la gente è così perversa anche nelle cose più banali ? 
Si, banale essere ammanettata con un ragazzo, non proprio, ma..
Mi riconcentrai su Duncan e su quello stretto cerchione di metallo attorno al mio polso magro.
- E  quella dove l'hai presa? -
- L'ho fregata a un poliziotto al riformatorio e ora la uso io per non separarmi da te! Felice ? -
Aveva anche il coraggio di ridacchiare. Lo avrei preso volentieri a schiaffi.
- Spiritoso!- gli dissi con tono sarcastico. -Ora tira fuori la chiave e liberami! -
Duncan diventò per un momento serio.
 - Non ce l'ho la chiave. -
Ahahahah si, come no, era uno dei suoi scherzi idioti. Vero ? Vero ? Veroo ??
- Si, sei il peggio comico, ora tira fuori la chiave, avanzo di galera! -
L'ho lasciata in camera! Ma guarda il lato positivo: siamo costretti a stare insieme tutto il giorno! Non è fantastico, bella ? -
- Ti ucciderei! -
- Ti bacerei! -
---
- Oh, che carina questa statuetta! -  esclamò l'ingenua Beth, che, senza pensarci due volte prese quella statuetta tiki in legno e se la infilò dritta in borsa. 
Si udì una strana ed alquanto inquietante risata malvagia, Beth fece le spallucce.
- Aspettami, Lindsay! - e corse via.
--
Finalmente quelle estenuanti tre ore corsero via in un lampo, e tutti i ragazzi, stavolta senza perdersi o buttarsi con un paracadute, uscirono dalla piramide.
- Yo, che avete fatto di bello? - chiese Leshawna rivolgendosi al gruppo.
- Abbiamo limonato dentro un sarcofago vuoto, è stato a dir poco da sballo!- esclamò Geoff, baciando la sua ragazza.
- Ehy, dove sono Duncan e Courtney? - domandò Harold, notando che mancavano solamente loro all'appello.
Gwen indicò due figure avvicinarsi - Ehm.. ehm.. -
Naturalmente, vedendoli entrambi 'ammanettati' si lasciò scappare una risatina, e così anche tutti gli altri. 
..
Diamine, potevo già sentire i loro sghignazzi ! Ahh, Duncan quanto ti odio!
Riuscii a sussurrargli - Quando ritorniamo all'albergo ti ammazzo! - mentre ci dirigemmo verso il gruppo.
Notai subito Geoff alzare i pollici a Duncan. Che urto!
Geoff sarebbe stato la terza vittima. 
Già, perché tra Duncan e Bridgette non riuscivo a decidere a chi assegnare il primo posto, dato che mi avevano fatto entrambi incazzare  fin sopra i capelli: Bridgette per avermi ammollato a Duncan, e lui per avermi infastidito tutto il tempo e per avermi 'ammanettato'. 
Suona strano la parola 'ammanettare'..bah..
- Ohhh le manette dell'amore! è così romantico! - esclamò Lindsay con gli occhi luminosi.
Ecco, lei di sicuro avrebbe preferito essere al mio posto! Per lei tutto era una sorta di romantico, anche una sberla in piena faccia, ci avrei scommesso.
- Eh, eh, Duncan sei una canaglia! - disse Owen.
- Che ci posso fare, la ragazza non riesce a separarsi da me! - gli rispose ghignando verso di me.
Solo a udire tale risposta..indovinate che feci ? Un altro calcione, nei gioielli! PAM!
Lo sentii ansimare dal dolore ed imprecare qualcosa, ma non ci badai.
Ci raggiunse Chef Hatchet seduto sopra un cammello. 
Quanto avrei goduto se l'animale gli avesse ammollato un calcione! 
Anche a quello scimmione di Duncan. Avrei goduto nel vero senso della parola.
- Bene, ora che ci siete tutti prendete un cammello e fate un giretto nel deserto da soli! Chiaro soldati? -
Uh, fantastico un po di relax.. accanto a Duncan, però. Che palle!
- Gnè gnè gnè! - gli fece Duncan.
- TU! Evita di farmi incaz...ehm...incavolare altrimenti io... -
Bene, si prevedeva un'ulteriore litigata tra lui e Chef.. bello.
- Altrimenti cosa, 'Generale Chiappe Grosse' ? -
Tutti si misero a ridere, compresa me.
Chef era  ormai rosso dalla rabbia - Dieci giri intorno alla piramide! Subito! -
 - Negativo! -
- Come? Cosa odono le mie orecchie? -
 - Io e lei - disse indicandomi- siamo ammanettati e se corro io letteralmente la Principessina è costretta a venirmi dietro e io non vorrei che.. -
- Allora dieci giri anche per lei signorina! -
Farmi dieci giri di corsa era proprio l'ultima cosa che avevo intenzione di fare.
La mia pazienza era arrivata al 2% grazie a lui. 
- Ti odio! -
- Dai Principessa, facciamoci questi dieci giri o quello lì ci tartasserà a vita! -
- Oh, lo fai già tu, caro Duncan! -
- Pfft, forza Principessa, muovi quel culo bellissimo! -
Stupido pervertito! 
--
Quei giri di corsa mi avevano distrutto, non mi sentivo più le gambe, la schiena..niente.
Mi sedetti sotto l'ombra di una grande palma insieme a Duncan. 
Stranamente non aveva niente da replicare, nessuno da prendere in giro. 
Forse la corsa gli aveva esurito le energie per ulteriori battute. 
Meglio, avrebbe taciuto per un po' e io avrei fatto rilassare la mia mente.
- Su Leshawna fai un sorriso! - disse Harold alla sua ragazzona seduta sul cammello.
Volsi lo sguardo verso di loro. Non avevo la forza di salire su un cammello, ero troppo stanca.
Puzzavano anche, quindi ciao proprio.
Harold premette il pulsante della macchina fotografica e partì il flash, che acciecò e fece impazzire il cammello che iniziò a correre all'impazzata. Con Leshawna che vi era sopra per giunta, oddio porella!
- Aiutoo! Fermatelo! - urlò la ragazza.
- Tieniti stretta amore mio che ti salva Super-Harold! -
Ma che...ahahahahah che voleva fare quel nerdone ? Ahahahah, stavo morendo dalle risate.
Anche Duncan stava letteralmente piangendo dal ridere, tanto che si mise a fare il tifo per lui. 
Per un attimo mi scordai del mio odio verso Duncan, tanto che per quei cinque minuti di spettacolo di Harold risi e scherzai insieme a lui.
Harold rincorse il cammello, lo tirò per la coda e l'animale gli ammollò un calcio, spedendo il poveretto  dall'altra parte del deserto. Ahiaa!
- Wow, questo è un guinness! - disse Trent.
Leshawna provò a fermare il cammello e lo strinse per il collo.
- Ragazzone così non va bene! Fermo! -
Incredibile ma vero, la bestia si fermò e Leshawna scese.
- Allora ammasso di peluria, chi è che comanda? ..Ma dov'è Harold ? -
- Ehi Bridge, vuoi vedere come cavalco il cammello? -  gli urlò Geoff.
- Ehm...non te lo suggerisco: sembra arrabbiato! - replicò lei.
- Sciocchezze! - e salì sul cammello che neanche dieci secondi, che gli diede un calcio, facendo precipitare Geoff dentro una bancarella piena di pesce.
Un momento, cosa ci faceva una bancarella di pesce nel deserto?! Vabbeh che c'era un villaggio nelle vicinanza..ma non si spiega tutto ciò..
--
- Ora faremo una camminata verso il villaggio, vi avverto di nuovo: non fate cavolate! - ci illustrò Chef, sempre col suo tono severo.
Mi spaventava quell'uomo. Era..cattivo.
- Su questo non ci può contare! Prr! -
- Duncan! - lo rimproverai.
- Cosa? -
 - Smettila di prendere in giro Chef o finirai nei guai! -
 - Vedi che soto sotto ci tieni a me? -
- Certo che no! è..è solo che non voglio finire nei guai con te visto...ehm...che siamo..come dire.. ammanettati! -
- Eh già, pensa se non trovassi più le chiavi, saremo costretti a restare insieme per sempre! ..O finché qualcuno di così abile riesca a rompere queste manette! -
Non feci nessun commento al riguardo. 
Gli diedi un'occhiataccia più incazzata di prima. 
Doveva trovarle quelle chiavi, a tutti i costi, o avrei commesso un vero e proprio genocidio ! 
--
Camminare sotto il cocente sole del deserto era un'impresa..io poi ero più affaticata degli altri a causa della corsa, poi non riuscivo più a reggere quel metallaro.. 
Pfft, sempre a credersi chi sa chi..ma chi sei ? Ma cosa vuoi ? Ma vattene a quel paese, te, il tuo stupido caratteraccio, i tuoi piercing, le tue manie, il tuo egocentrismo..e..e..e le tue brutte manette!
Naturalmente ognuno era stanco ed incazzato di suo, ma io battevo tutti.
- Guardate là, ci sono ancora dei triangoli! - 
Quanto era sciocca Lindsay..
- Quelle sono sempre delle piramidi - la corresse Leshawna - è come parlare ad un'aspirapolvere! -
Sentii Owen lamentarsi - Oh, cielo mi scappa! Ehm...qualcuno sa dovè il bagno? -
Noah, sempre 'allegro' e con una voglia di vivere pari  a zero, lo guardò con la sua solita aria di superiorià - Non ci sono servizi igienici nel deserto! Se proprio devi, usa un bicchiere... '
- Non ce l'ho un bicchiere! - e si guardò in torno - Mmm..però posso farla qui! -
- Non davanti a noi! - gli urlammo.
Ci mancava solo che questo rincitrullito sparapuzze si mettesse ad orinare sotto gli occhi di tutti. 
Dannato viaggio, e dannata me quando ho deciso di parteciparvi!
- Uff, ok, me la tengo! -
E sarà meglio!
--
Ci volle un'altra ora di camminata prima  di arrivare al villaggio.
Questo viaggio mi stava uccidendo, ed erano appena trascorsi due giorni. 
Bene, che dico bene, benissimo.
Subirsi Duncan, le lamentele di tutti, le puzze di Owen e il gran caldo... volevo solo tornare in albergo e dormire, dormire, dormire. 
No, prima di dormire, liberarmi da queste manette del cavolo era la prima cosa da fare!
- Restate in gruppo, non vi muovete e non fate stupidaggini! Parlo soprattutto per te! - disse Chef guardando Duncan nel peggiore dei modi - Io ho cose più importanti da fare! -
- Si, limonare con quella bionda che ti ha appena salutato! - replicò Duncan.
- Subito a terra e venti flessioni! -
Duncan mi guardò - Ehm...ehm... -
- Anche per lei signorina, venti flessioni! -
- Vai. A. Quel. Paese. -
In tutta risposta ghignò e mi fece la linguaccia. 
Te la faccio passare io la voglia di ridere e scherzare, a suon di sberle!
-  Perché se sei una guida turistica ti fai chiamare 'Chef' ? - continuò lui.
- Duncan, zitto! - e gli ammollai uno schiaffo tra capo e collo.
Lo avrei ucciso.
--
- Allora che si fa? -  propose Tyler.
Improvvisamente mi ricordai della sua presenza. Non era mai stato un tipo molto calcolato.
- Potremo fare un giro al centro commerciale! - disse Lindsay tutta contenta.
Sì, e se poi rimane un po' di tempo, io  vorrei farmi un bel giretto a Disneyland. 
Insulsa stupida bionda.
- Qui siamo in Egitto,  mica a New York, idiota! - replicò Heather, mentre si rifaceva il trucco, non prestando attenzione a nessuno. - Tienimi meglio lo specchietto Beth! Sto sbavando tutto con questa matita! -
- Heather attenta, stai per schiacciare uno scarfaggio! - l'avvertì Trent.
- Uno scarafaggio?!?  Che schifo! Ora lo spiaccico! -
Si avvicinò correndo uno strano signore dalla pelle mulatta, alquanto basso e magro e con indosso solamente un gonnellino in fasce e una bandana sulla testa.
- NO! Quello ezzere nostro prezioso e sacro scarafaggio! Non potere schiacciare! - urlò ad Heather preoccupato.
Heather, che a malapena dava ascolto ai professori, poteva filarsi uno sconosciuto che le era piombato davanti..così ? Risposta: no.
- Andiamo è solo un bacarozzo! - e lo schiacciò soddisfatta.
Il signore, che poi si scoprì era un servo del re del villaggio, si coprì la bocca con le mani, era in stato di shock, con gli occhi sgranati alla vista dell'insetto morto. Anzi, più che insetto, ormai era una frittatina.
- Tu avere ucciso nostra divinità animale! -
- E allora, mica può essere così grave! - replicò Heather con tutto il suo menefreghismo.
- Noi tagliere la testa a chi schiacciare nostro scarafaggio! -
- COOSA???? - urlò Heather con tutto il fiato che aveva in gola.

 


Capitolo 6: Autocontrollo 

 

 

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- Duncan ti amo!!! - urlò Courtney, correndo all'impazzata verso di lui.

- Oh, Principessa anche io! Non sai quanto! - urlò lui a sua volta.

Incredibile ma vero i due si stavano per baciare..

- Sveegliaaa amico!!! -

- Co-cosa?? - disse Duncan aprendo entrambi gli occhi, guardandosi attorno alquanto smarrito ed intontito. Si ritrovò davanti il faccione sorridende di Geoff. 

Tempo pochi secondi che si riprese e focalizzò tutto . 

Era solo un sogno. Ed era stato interrotto sul più bello. è sempre così nei sogni..

-ARGH! GEOFF IO TI AMMAZZO SUL SERIO STAVOLTA!!! - urlò, afferandolo forte per un orecchio. Lo spinse a terra, e con un ringhio si alzò dal letto e si diresse verso il bagno. Borbottò qualcosa, di sicuro un bel ' va a quel paese ' o un ' magari caschi dalle scale. '

- Ops, ho di nuovo interrotto qualcosa? - chiese Geoff, sentendosi dispiaciuto. 

- SI!!! - urlò Duncan sbattendo forte la porta del bagno. 

Si sentì un ' fanculo ' di sottofondo.


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Tornare di nuovo nel deserto era straziante, ma lo era ancora di più subirsi Duncan e le sue cretinate di prima mattina.

Eravamo appena al terzo giorno di vacanza e già rimpiangevo casa, non riuscivo a divertirmi come dovevo..o volevo.

Avrei preferito non partire e restare a casa a fare i compiti piuttosto che stare qui con questi 'soggetti'. Il punk per primo.

Lui, che in questo viaggio trovava tutto divertente, come faceva o cosa aveva che non andava me lo chiedevo.. e come se  me lo chiedevo.

Dovevo anche ammettere che mi sarebbe piaciuto avere almeno un pizzico del suo entusiasmo nel fare le cose, o nel divertirsi anche per le cose più stupide, magari anche nel farle, le cose stupide.

Sarebbe stato.. figo ? 


 

- Di nuovo qui? Ma che balle! - brontolò Duncan come suo solito.

Chef lo scrutò malissimo, si fermo davanti a lui e urlò nel suo megafono con tutto il fiato che aveva - Sta zitto soldato! E  20 flessioni! Anzi visto che sono buono 19! -

Duncan era sul punto di sputargli in un occhio.

- Dicevo visiteremo quest'altra piramide... -

- Che spero sia l'ultima! - continuò lui, ghignando verso l'uomo.

La pazienza e la calma di Chef si stavano nettamente esaurendo..

- Piantala di interrompere! Allora visitate la piramide, non vi perdete, non morite anzi se morirete ci berremo il vostro sangue! -

 - Cosaa??? - urlarono tutti, sperando fosse una battuta.

 - è così che si faceva in guerra! - disse Chef, con poca disinvoltura - Comunque sia, vi dico solo un'ultima cosa: se vi portate via qualcosa, una qualunque cosa,  sarete maledetti per seeempreeeee!!! - e tentò di fare una vocina spaventosa, ma la cosa non gli riuscì così bene.

Si guadagnò le occhiate scettiche di tutti. 

- Vi ricordo che i gruppi sono uguali a quelli di ieri! - puntualizzò il professore.

- Prof, tutto ma non queste due dementi! - fu la voce stridula di Heather.

Gwen emise un lungo sospiro - Sarà la gita più schifosa che abbia mai fatto! -

- Hai digerito i fagioli, vero? - chiese Trent a Owen, preoccupato.

- Forse! - balbettò Owen. 

Forse un corno, neanche due secondi dopo ne sparò una delle sue. 

Non volevo essere nei panni di Trent e DJ, ma neanche in quelli di Leshawna e Gwen.

Menomale che sarei stata sola con Bridgette, dato che Izzy era in punizione dopo i casini che aveva causato il giorno prima e quindi le sarebbe toccato rimanere in albergo per tutta la giornata. Le cose belle, anche se piccole, che ti riserva la vita.

DJ sventolò la mano per farsi aria - Amico, e usa un tappo! -

Geoff si avvicinò a me e a Bridgette, seguito da Duncan.

Avvolse un braccio attorno alle spalle della sua ragazza - Ehi Bridgette, stai in coppia con me? - 

Bridgette sorrise debolmente - Vorrei tanto ma sto con Courtney! -

Come vorrei tanto, come ?! Non ti azzardare a lasciarmi da sola con questo imbecille!

- Non potete far cambio? - insistette Geoff.

No, non possiamo.

Bridgette ci pensò su, e sul suo viso pallido comparve un ghigno. 

Cosa diavolo aveva in mente? Qualunque cosa fosse stata, ci avrei rimesso io.

- Certo! Di sicuro per lei non sarà un problema! - e guardò verso di me maliziosa. - Ehy Court, posso parlarti in privato? -

E ci allontanammo in un angolino. 

Mi si avvicinò e con lo sguardo e gli occhi più imploranti del mondo.. mi rivelò la sua 'geniale' idea.

- NO, NO, e poi NO! Io in coppia con Duncan non ci sto! - 

- Andiamo! Magari vi mettete insieme e andate a limonare in un sarcofago! -

Stava scherzando, vero ?

- Se ti piace perchè non accetti ?! -

-  è proprio questo il punto! Lui mi piace ma non glie lo voglio assolutamente dire! Insomma, siamo troppo diversi, non gli interesso di sicuro ! -

- E chi  te lo dice? -

- Lo dico io, e adesso va a dire al tuo fidanzato che non si fa nessuno scambio! -

Sospirò con aria sconfitta. Emise un 'ok', con un tono evidentemente deluso, ma in quell' 'ok' c'era un non so che di 'tanto avrò la meglio io '. 

La guardai perplessa mentre si dirigeva verso i due ragazzi.

- Ehi Geoffy! Courtney ha detto che per lei non ci sono problemi! --

Sgranai gli occhi. Non lo aveva fatto. No. Non potevo crederci. 

Io è da inizio viaggio che tento di stare il più lontano possibile da lui, sai bene quanto non lo sopporti e tu..tu mi pugnali così.. Bastarda infame! La maledissi in tutti i modi possibili. 

Mi vendicherò presto, sappilo!


Ero così incredula che mi uscì un - Cosa? - così lieve che nemmeno i muri lo udirono.

Ci fu un - Magnifico! - da parte di quei due incompetenti.

Bridgette mi batté una mano forte sulla spalla - Vabì...ci vediamo dopo! Divertitevi! - e mi strizzò l'occhio. 'Sta stronza.

Fece per allontanarsi col suo Geoff ma la presi per il polso - Mi devi un grosso favore! - le bisbigliai urtata nell'orecchio.

Non appena i due piccioncini biondi sparirono del tutto, fu il punk ad avvicinarsi a me.

Mi stavo già innervosendo, ma mantenni la calma.

Dovevo controllarmi.

O almeno ci provai.


- Di nuovo soli soletti, eh? - 

- Stai zitto! - gli urlai contro.

Lui mi prese il viso fra le mani e si avvicinò, fissandomi intensamente con i suoi profondi occhi chiari. - Perchè menti, tanto lo so che  ti piaccio! -

Perché insisteva così tanto ? Perché non capiva che non mi interessava ? Perché tutto ciò nei miei confronti ? 

Lo scansai - Nei tuoi sogni carino! -

- Carino? -

Si cari..carino ? Come mi era uscito quel 'carino' ? Oh, cielo.

Mi girai, si mi stava fissando ancora. E se la rideva anche. Dannazione.

  - No! Non volevo dire questo! - mi coprii la bocca con i palmi delle mani.

Ero arrossita tutta d'un botto. 

- Oh, si che l'hai detto! - e riprese a ridere il doppio di prima.

- Zitto e cammina! - cercai di non darci troppo peso, e cambiai argomento.

- Ai suoi ordini, altezza! -

Stava anche andando dalla direzione sbagliata quel deficente.

Lo afferrai per la mano - Non di là! -

- Allora ci tieni a me! -

- Ma che dici, cretino! -

- E allora perché mi stai tenendo la mano? -

Posai lo sguardo sulla mia mano sinistra intrecciata con la sua. Me ne liberai subito e mi strusciai la mano contro i jeans, come se il suo tocco potesse contrarmi una qualche malattia. 

- Beh..ehm...perchè  se no ci perdiamo e non voglio fare la seconda! -

Scosse la testa, aveva di sicuro pensato che era la balla del momento per non separarmi da lui. Aveva sempre quel fottuto sorriso stampato sul volto. 

Perché mi sorrideva sempre ?

Che gli avevano per caso iniettato della tosseina ?

- Bellezza, so che vuoi baciarmi, ti si legge in faccia! -

Lo guardai con disinvoltura - Fammi pensare....èèèèè...NNO! -

Ok, mi aveva ufficialmente rotto. 

Ed eravamo in quella piramide puzzolente da appena venti minuti. 

Non volevo restare tutta la mattinata a competere con quel bell'imbusto,  non volevo prendere un brutto voto per stare dietro a lui e ai suoi stupidi flirt.

Me ne sarei andata in giro per l'edificio da sola, meglio perdersi che stare in sua compagnia. Così, girai i tacchi  e iniziai a camminare, senza accorgermi che mi stava venendo dietro come un cagnolino.

 Ti pareva che non mi bloccasse anche stavolta! Il mio povero polso! 

Giuro, ti farò causa non appena torneremo a casa, brutto metallaro!

- Ti prego, uno solo! Tanto ti piaccio, lo so! -

- Nooo!! Ma ci senti? -

- Quando sta comodo a me, ed in questo momento no! - 

E detto questo mi prese in braccio e si mise a correre.

- Duncan! Mettimi subito giù, è un ordine! - strillai.

Lui se ne infischiò. 

- No, io non ti faccio scendere finché non ammetti i tuoi sentimenti! -

Eh no, eh. Aveva superato il limite stavolta! 

Ma non potevo lasciarlo vincere così facilmente, anzi, sarei stata tutto il tempo in braccio a lui, ma non avrei fiatato. 

Poi vedendo che non  voleva saperne di fermarsi, mi venne un'idea. 

Sorrisi malignamente.

Viva le idee del momento, proprio!

- E va bene, e va bene, hai vinto! Però fammi scendere se no non potrò darti quel tanto atteso bacio! -

- Inizio a divertirmi! - e incredibile ma vero, mi mise giù.

Mi piazzai di fronte a lui. 

Gli spettinai la cresta e presi il suo volto fra le mani.

- Ho praticamente vinto, Principessa! - esclamò vittorioso.

Risi sotto i baffi. 

Si, certo. Se c'è una vincitrice quella sono io. 

- Ora chiudi gli occhi! -

Duncan fece come gli era stato ordinato, aspettava solamente che le mie labbra si piazzassero sulle sue.

Povero illuso, peccato che tutto quello che  ci ricavò fu solo un calcio nei punti bassi!

Gemette di dolore non so quanto.

Intanto  ne approfittai e ridendo come una matta scappai via. Che genio, ragazzi! 

- Questo non era previsto! Stai giocando sporco, ma se ti becco sono guai Principessa! - lo sentii urlare. 

Riuscii a scorgerlo: stava correndo a più non posso verso di me.

Cazzarola, se  era veloce!

Iniziammo a rincorrerci per le varie stanze, o meglio, io scappavo e lui mi inseguiva.

Ero stremata dal tanto correre, ma mi stavo divertendo, dopotutto.

Entrai in una stanza alquanto buia, piena di giganteschi vasi.

Avevo il fiatone e stavo sudando un casino. Mannaggia a lui!

Non sentii più la sua corsa, dedussi che si era arreso. 

Chi è la vincitrice, Duncan ? Chi ? Io, mi dispiace per te. Anzi, no, non mi dispiace affatto!

- L'ho seminato! -  dissi  tra un respiro e l'altro. 

Sentii una strana sensazione, come se mi stessero osservando.

Un'altra delle mie paranoie, sicuro.

Due mani mi avvolsero i fianchi. Saltai impaurita. Mi girai e..indovina chi mi trovai davanti ?

Era una perseguitazione!

Strofinò il suo naso contro il mio collo. 

Buona Courtney, buona. 

.. Ora gli sparo!

- Volevi liberarti di me? Non si fa lo sai? - mi sussurrò.

Mi baciò lievemente il collo.

Oddio, ora mi stupra.

- Duncan, lasciami, dai! Sei snervante quando fai così. -

- Stavolta non ti lascio, così non mi scappi! -

Lo gurdai di sbieco. - Duncan.. -

Col cavolo che mi ascoltò.

Iniziai a fargli una delle mie solite ramanzine.

Ero così impegnata a gridargli contro che, improvvisamente sentii qualcosa di freddo sul mio polso destro. 

Tipo un bracciale.. 

Peccato che quel bracciale era una manetta. 

Sgranai gli occhi a tale vista: una manetta tutta luccicante.

No, aspetta, rewind, come si era permesso questo pedofilo con la cresta verde di..di..ammanettarmi!?! 'manco fossi il suo giocattolo!

Era lui il delinquente, mica io! Pe-perché ?!

- DUNCAN! COSA DIAVOLO ?!? LEVAMI QUESTA COSA! -

- No, no! -

- Per favore! - strillai, peggio di una ragazzina.

Scosse la testa, la cosa peggiore era che se la mise anche lui.

 La parte restante, per precisone. 

Insomma, in due con una stessa manetta, faceva un po'..porno. 

- Niente per favore, in questo modo rimaniamo appiccicati per tutto il giorno e chissà.. -

- Sei  proprio uno stupido, hai mai pensato se ci vedessero gli altri così? -

- Non mi interessa affatto la cosa! -

In quel preciso istante, neanche a farlo a posta, udii delle voci fin troppo familiari.

- Evitiamo di perderci di nuovo! -

 Come sbagliarsi, era la voce da gallina di Heather.

Questa era Gwen - Si, Heather, e tu evita di rompere i co...Uhhhh!! -

 - Uhhhh!! - esclamarono le tre ragazze in coro. 

-  Non pensate 'cose strane' ! - dissi io.

- Oh, noi pensiamo eccome!  - concluse Leshawna, ridendo a crepapelle.

- E bravo Duncan, così si fa! - gli disse Gwen, facendogli l'occhiolino.

E se ne andarono pure loro, ridacchiando riguardo la scena appena vista. 

Sarei stata in grado di fare una scenata anche a loro, risparmiai tale gesto però. 

Perché la gente è così perversa anche nelle cose più banali ? 

Si, banale essere ammanettata con un ragazzo, non proprio, ma..

Mi riconcentrai su Duncan e su quello stretto cerchione di metallo attorno al mio polso magro.

- E  quella dove l'hai presa? -

- L'ho fregata a un poliziotto al riformatorio e ora la uso io per non separarmi da te! Felice ? -

Aveva anche il coraggio di ridacchiare. Lo avrei preso volentieri a schiaffi.

- Spiritoso!- gli dissi con tono sarcastico. -Ora tira fuori la chiave e liberami! -

Duncan diventò per un momento serio.

 - Non ce l'ho la chiave. -

Ahahahah si, come no, era uno dei suoi scherzi idioti. Vero ? Vero ? Veroo ??

- Si, sei il peggio comico, ora tira fuori la chiave, avanzo di galera! -

L'ho lasciata in camera! Ma guarda il lato positivo: siamo costretti a stare insieme tutto il giorno! Non è fantastico, bella ? -

- Ti ucciderei! -

- Ti bacerei! -


---

- Oh, che carina questa statuetta! -  esclamò l'ingenua Beth, che, senza pensarci due volte prese quella statuetta tiki in legno e se la infilò dritta in borsa. 

Si udì una strana ed alquanto inquietante risata malvagia, Beth fece le spallucce.

- Aspettami, Lindsay! - e corse via.

--


Finalmente quelle estenuanti tre ore corsero via in un lampo, e tutti i ragazzi, stavolta senza perdersi o buttarsi con un paracadute, uscirono dalla piramide.

- Yo, che avete fatto di bello? - chiese Leshawna rivolgendosi al gruppo.

- Abbiamo limonato dentro un sarcofago vuoto, è stato a dir poco da sballo!- esclamò Geoff, baciando la sua ragazza.

- Ehy, dove sono Duncan e Courtney? - domandò Harold, notando che mancavano solamente loro all'appello.

Gwen indicò due figure avvicinarsi - Ehm.. ehm.. -

Naturalmente, vedendoli entrambi 'ammanettati' si lasciò scappare una risatina, e così anche tutti gli altri. 

..

Diamine, potevo già sentire i loro sghignazzi ! Ahh, Duncan quanto ti odio!

Riuscii a sussurrargli - Quando ritorniamo all'albergo ti ammazzo! - mentre ci dirigemmo verso il gruppo.

Notai subito Geoff alzare i pollici a Duncan. Che urto!

Geoff sarebbe stato la terza vittima. 

Già, perché tra Duncan e Bridgette non riuscivo a decidere a chi assegnare il primo posto, dato che mi avevano fatto entrambi incazzare  fin sopra i capelli: Bridgette per avermi ammollato a Duncan, e lui per avermi infastidito tutto il tempo e per avermi 'ammanettato'. 

Suona strano la parola 'ammanettare'..bah..

- Ohhh le manette dell'amore! è così romantico! - esclamò Lindsay con gli occhi luminosi.

Ecco, lei di sicuro avrebbe preferito essere al mio posto! Per lei tutto era una sorta di romantico, anche una sberla in piena faccia, ci avrei scommesso.

- Eh, eh, Duncan sei una canaglia! - disse Owen.

- Che ci posso fare, la ragazza non riesce a separarsi da me! - gli rispose ghignando verso di me.

Solo a udire tale risposta..indovinate che feci ? Un altro calcione, nei gioielli! PAM!

Lo sentii ansimare dal dolore ed imprecare qualcosa, ma non ci badai.

Ci raggiunse Chef Hatchet seduto sopra un cammello. 

Quanto avrei goduto se l'animale gli avesse ammollato un calcione! 

Anche a quello scimmione di Duncan. Avrei goduto nel vero senso della parola.

- Bene, ora che ci siete tutti prendete un cammello e fate un giretto nel deserto da soli! Chiaro soldati? -

Uh, fantastico un po di relax.. accanto a Duncan, però. Che palle!

- Gnè gnè gnè! - gli fece Duncan.

- TU! Evita di farmi incaz...ehm...incavolare altrimenti io... -

Bene, si prevedeva un'ulteriore litigata tra lui e Chef.. bello.

- Altrimenti cosa, 'Generale Chiappe Grosse' ? -

Tutti si misero a ridere, compresa me.

Chef era  ormai rosso dalla rabbia - Dieci giri intorno alla piramide! Subito! -

 - Negativo! -

- Come? Cosa odono le mie orecchie? -

 - Io e lei - disse indicandomi- siamo ammanettati e se corro io letteralmente la Principessina è costretta a venirmi dietro e io non vorrei che.. -

- Allora dieci giri anche per lei signorina! -

Farmi dieci giri di corsa era proprio l'ultima cosa che avevo intenzione di fare.

La mia pazienza era arrivata al 2% grazie a lui. 

- Ti odio! -

- Dai Principessa, facciamoci questi dieci giri o quello lì ci tartasserà a vita! -

- Oh, lo fai già tu, caro Duncan! -

- Pfft, forza Principessa, muovi quel culo bellissimo! -

Stupido pervertito! 

--

Quei giri di corsa mi avevano distrutto, non mi sentivo più le gambe, la schiena..niente.

Mi sedetti sotto l'ombra di una grande palma insieme a Duncan. 

Stranamente non aveva niente da replicare, nessuno da prendere in giro. 

Forse la corsa gli aveva esurito le energie per ulteriori battute. 

Meglio, avrebbe taciuto per un po' e io avrei fatto rilassare la mia mente.

- Su Leshawna fai un sorriso! - disse Harold alla sua ragazzona seduta sul cammello.

Volsi lo sguardo verso di loro. Non avevo la forza di salire su un cammello, ero troppo stanca.

Puzzavano anche, quindi ciao proprio.

Harold premette il pulsante della macchina fotografica e partì il flash, che acciecò e fece impazzire il cammello che iniziò a correre all'impazzata. Con Leshawna che vi era sopra per giunta, oddio porella!

- Aiutoo! Fermatelo! - urlò la ragazza.

- Tieniti stretta amore mio che ti salva Super-Harold! -

Ma che...ahahahahah che voleva fare quel nerdone ? Ahahahah, stavo morendo dalle risate.

Anche Duncan stava letteralmente piangendo dal ridere, tanto che si mise a fare il tifo per lui. 

Per un attimo mi scordai del mio odio verso Duncan, tanto che per quei cinque minuti di spettacolo di Harold risi e scherzai insieme a lui.

Harold rincorse il cammello, lo tirò per la coda e l'animale gli ammollò un calcio, spedendo il poveretto  dall'altra parte del deserto. Ahiaa!

- Wow, questo è un guinness! - disse Trent.

Leshawna provò a fermare il cammello e lo strinse per il collo.

- Ragazzone così non va bene! Fermo! -

Incredibile ma vero, la bestia si fermò e Leshawna scese.

- Allora ammasso di peluria, chi è che comanda? ..Ma dov'è Harold ? -

- Ehi Bridge, vuoi vedere come cavalco il cammello? -  gli urlò Geoff.

- Ehm...non te lo suggerisco: sembra arrabbiato! - replicò lei.

- Sciocchezze! - e salì sul cammello che neanche dieci secondi, che gli diede un calcio, facendo precipitare Geoff dentro una bancarella piena di pesce.

Un momento, cosa ci faceva una bancarella di pesce nel deserto?! Vabbeh che c'era un villaggio nelle vicinanza..ma non si spiega tutto ciò..

--

- Ora faremo una camminata verso il villaggio, vi avverto di nuovo: non fate cavolate! - ci illustrò Chef, sempre col suo tono severo.

Mi spaventava quell'uomo. Era..cattivo.

- Su questo non ci può contare! Prr! -

- Duncan! - lo rimproverai.

- Cosa? -

 - Smettila di prendere in giro Chef o finirai nei guai! -

 - Vedi che soto sotto ci tieni a me? -

- Certo che no! è..è solo che non voglio finire nei guai con te visto...ehm...che siamo..come dire.. ammanettati! -

- Eh già, pensa se non trovassi più le chiavi, saremo costretti a restare insieme per sempre! ..O finché qualcuno di così abile riesca a rompere queste manette! -

Non feci nessun commento al riguardo. 

Gli diedi un'occhiataccia più incazzata di prima. 

Doveva trovarle quelle chiavi, a tutti i costi, o avrei commesso un vero e proprio genocidio ! 


--

Camminare sotto il cocente sole del deserto era un'impresa..io poi ero più affaticata degli altri a causa della corsa, poi non riuscivo più a reggere quel metallaro.. 

Pfft, sempre a credersi chi sa chi..ma chi sei ? Ma cosa vuoi ? Ma vattene a quel paese, te, il tuo stupido caratteraccio, i tuoi piercing, le tue manie, il tuo egocentrismo..e..e..e le tue brutte manette!

Naturalmente ognuno era stanco ed incazzato di suo, ma io battevo tutti.

- Guardate là, ci sono ancora dei triangoli! - 

Quanto era sciocca Lindsay..

- Quelle sono sempre delle piramidi - la corresse Leshawna - è come parlare ad un'aspirapolvere! -

Sentii Owen lamentarsi - Oh, cielo mi scappa! Ehm...qualcuno sa dovè il bagno? -

Noah, sempre 'allegro' e con una voglia di vivere pari  a zero, lo guardò con la sua solita aria di superiorià - Non ci sono servizi igienici nel deserto! Se proprio devi, usa un bicchiere... '

- Non ce l'ho un bicchiere! - e si guardò in torno - Mmm..però posso farla qui! -

- Non davanti a noi! - gli urlammo.

Ci mancava solo che questo rincitrullito sparapuzze si mettesse ad orinare sotto gli occhi di tutti. 

Dannato viaggio, e dannata me quando ho deciso di parteciparvi!

- Uff, ok, me la tengo! -

E sarà meglio!

--

Ci volle un'altra ora di camminata prima  di arrivare al villaggio.

Questo viaggio mi stava uccidendo, ed erano appena trascorsi due giorni. 

Bene, che dico bene, benissimo.

Subirsi Duncan, le lamentele di tutti, le puzze di Owen e il gran caldo... volevo solo tornare in albergo e dormire, dormire, dormire. 

No, prima di dormire, liberarmi da queste manette del cavolo era la prima cosa da fare!

- Restate in gruppo, non vi muovete e non fate stupidaggini! Parlo soprattutto per te! - disse Chef guardando Duncan nel peggiore dei modi - Io ho cose più importanti da fare! -

- Si, limonare con quella bionda che ti ha appena salutato! - replicò Duncan.

- Subito a terra e venti flessioni! -

Duncan mi guardò - Ehm...ehm... -

- Anche per lei signorina, venti flessioni! -

- Vai. A. Quel. Paese. -

In tutta risposta ghignò e mi fece la linguaccia. 

Te la faccio passare io la voglia di ridere e scherzare, a suon di sberle!

-  Perché se sei una guida turistica ti fai chiamare 'Chef' ? - continuò lui sghignazzando.

- Duncan, zitto! - e gli ammollai uno schiaffo tra capo e collo.

Lo avrei ucciso.

--

- Allora che si fa? -  propose Tyler.

Improvvisamente mi ricordai della sua presenza. Non era mai stato un tipo molto calcolato..

- Potremo fare un giro al centro commerciale! - disse Lindsay tutta contenta.

Sì, e se poi rimane un po' di tempo, io  vorrei farmi un bel giretto a Disneyland. 

Insulsa stupida bionda.

- Qui siamo in Egitto,  mica a New York, idiota! - replicò Heather, mentre si rifaceva il trucco, non prestando attenzione a nessuno. - Tienimi meglio lo specchietto Beth! Sto sbavando tutto con questa matita! -

- Heather attenta, stai per schiacciare uno scarfaggio! - l'avvertì Trent.

- Uno scarafaggio?!?  Che schifo! Ora lo spiaccico! -

Si avvicinò correndo uno strano signore dalla pelle mulatta, alquanto basso e magro e con indosso solamente un gonnellino in fasce e una bandana sulla testa.

- NO! Quello ezzere nostro prezioso e sacro scarafaggio! Non potere schiacciare! - urlò ad Heather preoccupato.

Heather, che a malapena dava ascolto ai professori, poteva filarsi uno sconosciuto che le era piombato davanti..così ? Risposta: no.

- Andiamo è solo un bacarozzo! - e lo schiacciò soddisfatta.

Il signore, che poi si scoprì era un servo del re del villaggio, si coprì la bocca con le mani, era in stato di shock, con gli occhi sgranati alla vista dell'insetto morto. Anzi, più che insetto, ormai era una frittatina.

- Tu avere ucciso nostra divinità animale! -

- E allora, mica può essere così grave! - replicò Heather con tutto il suo menefreghismo.

- Noi tagliere la testa a chi schiacciare nostro scarafaggio! -

- COOSA???? - urlò Heather con tutto il fiato che aveva in gola.

 

--

 

 

 

Angolo dell'autrice: It's only you and mee... Oh? Eh? Ssssalve gente di Efp! Come al solito chiedo perdono per la lunga attesa, ma 'sta scuolaccia mi toglie tutto il tempo! D: Il capitolo è lunghissimo, ho cercato di omettere qualcosina ma veniva lungo lo stesso, quindi ci ho rinunciato..

Bbbene, che dire, buona lettura e recensite, in cambio regalerò biscotti a tutti! :33

Au revoir, Rolling Girl  

 

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