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Autore: _Fip3tt4_    28/04/2013    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Pepper avesse accettato l'invito di Tony a seguirlo a Venezia?
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harold 'Happy' Hogan, James 'Rhodey' Rhodes, Tony Stark, Un po' tutti, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo aver letteralmente cacciato Tony dalla sua stanza, Pepper si appoggia alla porta e si sofferma ad osservare la camera: al centro c’è un letto matrimoniale e affianco a questo la porta che conduce a un piccolo bagno; sulla parete opposta invece primeggia l’enorme porta scorrevole comunicante con la stanza affianco. È molto luminosa, come piace a lei, grazie anche a l’enorme porta-finestra che conduce sul balconcino il quale si affaccia su uno dei tanti canali veneziani, questo però molto meno trafficato.

Sente bussare.

Subito apre la porta per vedere chi è, ma non vede nessuno.

Fa per chiudere quando sente bussare un’altra volta.

Solo ora si accorge che qualcuno, e sa anche di chi si tratta, stava bussando alla porta comunicante.

Sbuffa alzando gli occhi al cielo conscia che Tony le avrebbe chiesto per la milionesima volta di condividere la stanza.

-Cosa vuole signor Stark?-

-Voglio solo brindare all’inizio di questa vacanza! Mi sono fatto portare una bottiglia di spumante, rigorosamente italiano, ma siccome è triste brindare da soli ho pensato a lei!-

-Ma non c’è Happy lì con lei?-

-No! Veramente gli ho chiesto di occuparsi dei bagagli, ma non si preoccupi tornerà massimo entro domani!- risponde con calma Tony.

-E lei ha lasciato andare la sua guardia del corpo?- esclama spalancando di colpo la porta trovandosi di fronte Tony, con in una mano la bottiglia e nell’altra i due bicchieri, che la fissava con uno sguardo stupito.

-Che c’è di male?-

-Che c’è di male?! Spero che sta scherzando! Proprio ieri è stato vittima di un attentato dove per puro caso non ci ha rimesso la pelle e lei decide di spedire la sua guardia del corpo a miglia e miglia da qui per prendere quattro valigie quando poteva benissimo delegare qualcun altro!- aveva gesticolato nervosamente per tutto il tempo tanto che le guance le erano diventate rosse per lo sforzo. Era preoccupata per lui. Non voleva perderlo.

-Pepper nessuno a parte Rhodes sa dove siamo. Quel pazzo di ieri è stato arrestato e credo che non lo vedremo per molto tempo e poi… siamo in vacanza, la nostra vacanza in una delle città più belle d’Europa e non voglio né guardie del corpo né paparazzi tra i piedi. Solo io e lei- le aveva risposto stranamente con un tono calmo, quasi in un sussurro.

Pepper si avvicina a lui posandogli una mano sulla spalla.

-Scusi, non dovevo aggredirla in quel modo-.

-No scusami tu! Anzi dato che ci troviamo in vacanza diamoci del tu! Comportiamoci come una normale coppia di… amici?- aveva tentennato sulla parola “amici” avrebbe preferito usare coppia e basta.

-Va bene, Tony!- risponde lei con un sorriso.

-E ora brindiamo!- esclama lui stappando la bottiglia. Ne versa il contenuto nei due bicchieri e ne porge uno a lei. Li fanno tintinnare per poi portarli alle labbra.

Si osservano in silenzio fino a quando Tony propone di andare a fare un giro per la città

-Certo!- esclama lei posando il bicchiere sul tavolino.

Escono avvolti nei loro cappotti e con una cartina in mano dirigendosi verso il motoscafo che li avrebbe portati a piazza San Marco.

Appena arrivati rimangono stupiti dal numero di persone, forse eccessivo, che si trovava lì in quel momento. Piazza San Marco è un’esplosione di colori nel periodo carnevalesco: le numerose bancarelle piene di maschere in creta di mille colori, pittori di strada che vendono i ritratti degli angoli nascosti e non della laguna Veneta, persone in carne e ossa travestite da costumi dai colori sgargianti che si aggirano tra la folla di turisti per farsi immortalare con loro.

Tony e Pepper si sentono come se gli fosse stato concesso di andare al paese dei balocchi.

Si lasciano trasportare dalla folla fino al centro della piazza. Pepper sicuramente è quella più felice di trovarsi lì; è sempre stato il suo sogno vedere le maschere veneziane dal vivo e non attraverso lo schermo del computer.

Tony intanto spostava lo sguardo da un lato all’altro per poi soffermarsi su di lei. Poteva percepire la sua gioia e questo non faceva altro che renderlo più felice per la decisione di portarla lì.

Sposta per un solo secondo lo sguardo al lato opposto e solo ora nota due persone, entrambe vestite di nero, che li fissavano.

Non avevano distolto lo sguardo neanche quando Tony li aveva notati. Improvvisamente uno dei due sposta il lembo della giacca permettendogli di vedere una pistola, l’altro invece fissa sia lui che Pepper, la quale non si era accorta di nulla, troppo impegnata a immortalare la piazza, con un ghigno stampato in viso.

In quel momento il panico lo coglie impreparato.

La prima cosa che gli viene in mente è quello di proteggere Pepper.

L’afferra per un braccio e la stringe stretta a sé, come se avesse il timore che di lì a poco sarebbe scomparsa. Sente che quello stato di apparente calma che si era imposto dopo l’incidente di Monaco sia stata sconvolta da quella che riteneva una vera e propria minaccia.

Non riesce a capire il motivo di una reazione così esagerata, infondo poteva anche essersi sbagliato e aver visto male.

-Tony che succede?- domanda lei con voce preoccupata ancora stretta nel suo abbraccio.

Lui non risponde guardandosi intorno, fortunatamente quelle persone si sono allontanate.

-Tony, ehy, cosa ti è preso?- domanda lei di nuovo accarezzandogli una guancia per tranquillizzarlo. Lui continua a fissare lo stesso punto ignorando le sue domande. Finalmente si decide si darle retta puntando il suo sguardo in quello della ragazza.

-No niente, non ti preoccupare! Volevo solo… solo fare una foto con te!- si giustifica con la prima scusa che gli è venuta in mente. Non vuole impaurirla per una cosa che forse ha visto solo lui.

-Non c’era bisogno che mi abbracciavi-

-Ma io volevo abbracciarti e poi ti avrei chiesto di fare una foto insieme-

Pepper lo fissa stupita per poi sorridere:

-Va bene! A patto che sarai tu a chiedere di farci scattare una foto!-

-Io? Ma lo sai che non so neanche una parola in italiano!-

-Lo so! Ed è per questo che te lo chiedo!- esclama lei.

-Pepper comincio a pentirmi di averti fatto venire qui con me-. Risponde lui avvicinandosi a dei turisti giapponesi. Prova a spiegargli prima con un perfetto accento inglese che vorrebbe che gli scattassero una foto, ma vedendo che non lo capivano prende Pepper, che non aveva smesso di ridere nemmeno per un secondo, per un braccio e indicando prima lei, poi lui, la macchinetta fotografica e infine la piazza finalmente capiscono. Uno di loro prende la macchinetta dalle mani della ragazza e gli scatta una ventina di foto. Loro sembrano divertirsi a farsi immortalare in pose diverse sempre più strane. Tony riesce momentaneamente a dimenticarsi dell’episodio avvenuto poco prima e a godersi quel pomeriggio in compagnia della sua Pepper.

****Note autrici*****

Ed eccoci qui al quarto capitolo!

Siamo contente che continuate a seguirci sebbene non siamo mai precise nel pubblicare .-.

E finalmente, dopo aver aspettato svariati mesi, possiamo dire che è finalmente uscito Iron Man 3: niente da ridire solo che potevano metterci un po’ di pepperony solo per noi, ma per il resto è semplicemente fantastico… da (ri)vedere!!

Ringraziamo coloro che hanno recensito lo scorso capitolo sempre con la speranza di leggere cosa ne pensate anche di questo =)

  
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