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Autore: Ettie__    28/04/2013    0 recensioni
Londra.
Era lì che stavo andando.
Era il periodo di Natale. L’atmosfera che attorniava una delle più belle città inglesi, era briosa e ricca di allegria.
Londra era una fantastica vista in inverno, era una fantastica vista in generale, ma in quel periodo dell’anno era assai affascinante.
Piena di luci e decori natalizi, gente che scorrazzava da un negozio all’altro - ancora intente a comprare i regali per i propri parenti e amici -, felici famigliole che trascorrevano il loro tempo con le persone a loro più care.
Tutto ciò che vedevo, tutto ciò che mi passava davanti agli occhi, era tutto ciò che più desideravo in quel momento.
Genere: Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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2. Just a new beginning


 
Mi continuavo a girare e a rigirare nel letto.
Ero andata a dormire tardi quella sera. Verso le due, credo.
Non riuscivo a prendere sonno. E più ci provavo e più mi veniva difficile farlo.
Mi voltai verso l’orologio appeso al muro, che – illuminato da quella poca luce proveniente dalla finestra – mi permise di capire meglio che ore erano. Le 4.10.
Fantastico direi.             
Dopo di che ributtai la testa sul mio adorato cuscino di piume. Chiusi per un instante gli occhi, ma gli riaprii subito dopo a causa di un rumore proveniente dal piano inferiore.
Che fosse un ladro? No. Almeno speravo che fosse così.
Scostai l’ingombrante piumone con stampe a fiori delle mie gambe e, senza preoccuparmi di indossare le ciabatte, mi diressi a piedi nudi verso la porta, dopo di che uscii.
Arrivata al piano di sotto, mi guardai intorno con fare circospetto.
Nessuno. Non c’era nessuno. Nemmeno un 'ombra. Solo… la finestra del salotto aperta. Mi ricordavo di averla chiusa prima di salire in camera da letto. Bah, sarà stato il vento.
Mentre ripercorrevo il corridoio che portava alle scale, senti un brivido passarmi vicino al collo.
Non so perché mi ero fermata all’improvviso, ma provavo una leggera paura.
Mi girai lentamente. Non c’era nessuno.
Mi voltai per risalire le scale e quando portai lo sguardo al piano superiore il mio cuore perse un battito.
Una persona incappucciata  era in cima alla scalinata, e con una mano che teneva una torci e con l’altra che  stringeva una sporgenza di ferro, incominciò a correre verso la mia direzione facendomi perdere l’equilibrio.
Caddi a terra rumorosamente e l’ultima cosa che vidi fu la figura di Liam che mi veniva incontro preoccupata, dopo di che buio.
 

***


Sentivo la voce di mio fratello che mi chiamava.
Mi alzai di scatto, ma dovetti sdraiarmi per il forte mal di testa. Aprii leggermente gli occhi per cercare di abituarmi alla luce mattutina che invadeva la mia camera da letto.
Tutto a d’un tratto, le immagini della sera precedente mi vennero alla mente.
Presa da un attacco di panico incominciai a gridare e ad urlare contro la figura del ragazzo di andarsene.
« Les, Les calmati… che è successo?» mi chiese lui preoccupato.
« Ieri, alle quattro mi pare, non mi ricordo bene che ore fossero, so solo che era mattino presto. Ero scesa di sotto perché avevo sentito dei rumori – pensavo ci fossero i ladri – ma quando ero arrivata in salone, l’unica cosa strana era la finestra aperta. Forse stavo sognando, ma era così fottutamente reale… una figura, una figura incappucciata era davanti a me; dopo avermi vista mi era corsa incontro… mi ha dato uno spintone e sono caduta… non voleva ucciderci vero? » gli chiesi io, speranzosa in una risposta affermativa.
Da parte sua avevo ricevuto un sospiro.
« Tranquilla … non ci pensare, sarà stato qualche ragazzo in vena di scherzi » mi rassicurò lui.
Era un po’ titubante nel rispondere. Bah, meglio lasciare perdere, non ho per niente voglia di crearmi complessi o paranoie già di prima mattina.
« Senti, io andrei a farmi una doccia » dichiarai, cercando qualcosa di pulito da mettermi per dopo.
« Sarà meglio, perché puzzi » rispose lui sghignazzando.
Fratello ingrato.
« Lo stesso dovresti fare anche tu! Odori di cane bagnato sai » gli dissi io andando verso il bagno, e chiudendomi la porta alle spalle, riuscendo però a sentire Liam che mi diceva che andava a fare la spesa.
Dopo essermi immersa sotto il getto di acqua calda, incominciai a pensare a tutto quello che avevo passato in questi anni.
E ora credo, anzi ne sono più che sicura, di essere felice.
Ammetto che è solo un giorno che sono qui, ma sono contenta. Sì, lo sono veramente.
Uscita dal box-doccia, presi un asciugamano grande e mi avvolsi al suo interno, in più raccolsi i miei lunghi capelli in una sorta di turbante.
Aprii la finestra per far aerare la stanza, poiché una densa nebbia dovuta al vapore dell’acqua calda della doccia invadeva tutto il bagno.
Feci dunque per uscire, ed appoggiai la mano sulla maniglia, abbassandola e spingendola verso l’esterno. Ma nulla, non si aprì. Provai ancora e ancora e ancora: niente, non voleva saperne di aprirsi.
Tentai di sbloccarla con la chiave, ma nella serratura non c’era più.
Cominciavo veramente ad avere paura, ma poi mi venne in mente qualcosa che mi fece sospirare di sollievo. Ed infatti ridacchiai nervosamente: «  Liam, bello scherzo, ma adesso apri questa porta, per favore ».
Nessuna risposta, niente di niente. E lì l’angoscia mi pervase.
« Liam? Liam, apri la porta, dai. Non è divertente, Liam. Liam? LIAM?! APRI QUESTA PORTA! ».
Liam non rispondeva ancora e, come per tranquillizzarmi, con mani tremule mi sciacquai il viso. Ma, proprio quando ero sul punto di asciugarmi, le ante della finestra che avevo aperto pocanzi si chiusero da sole, con una violenza inaspettata, facendomi sussultare per lo spavento.
Alzai in fretta gli occhi allo specchio appannato e mi lasciai sfuggire un grido di terrore: una frase scritta col rosso sangue ricopriva la superfice vetrata.
 

Non ti spaventare Lesly,
il vero divertimento deve ancora iniziare.
-A

                                       
Mi voltai subito, terrorizzata, ma tutto ciò che vidi fu la nebbia densa e grigia dovuta al vapore.
Mi sentivo osservata, avvertivo la presenza di qualcuno vicino a me, qualcuno che scrutava ogni mio singolo movimento.
Non ci pensai due volte e corsi verso la porta .
Tentai, di nuovo, di aprirla. Niente di niente.
« Apriti cazzo! » imprecai contro il compensato di legno che formava la porta e, sferrandogli un calcio subito dopo.
Mi ero seduta da poco sul bordo della vasca, quando inaspettatamente la luce del bagno saltò.
E li sì, che andai nel panico.
Mi alzai di scatto e cercando di rimanere concentrata, incominciai a cercare qualcosa che mi aiutasse ad aprire la porta. Solo allora però, mi ricordai di essermi portata il telefono.
Mi avvicinai velocemente alla mensola e, tastando la superfice,  mi affrettai a recuperarlo.
Le mani tremavano ancora e mi era difficile cliccare i tasti del cellulare. Dopo due o tre tentativi, ci riuscii.
L’unica cosa che si poteva sentire erano i miei pensieri che prendevano parola.
Rispondi… rispondi… avanti… Liam!.
« Pronto? Les che c’è? »disse lui dall’altro capo del telefono.
« Lee ti prego. Corri subito a casa! » lo implorai io con voce tremolante.
« Perché? Che sta succedendo?! » mi chiese allarmato.
« La luce è saltata e sono chiusa in bagno. Dall’interno! ». 
Ero agitata. E tanto anche.
« Come dall’interno? Che significa? » mi chiese lui con un tono di voce preoccupato.
« Che c’è qualcuno con me! » sbottai io, sull’orlo di una crisi.
Dopo di che, solo il suono del “tu-tu-tu”  del mio telefonino riempiva quella buia e fredda stanza.
Mi voltai per scrutare meglio la situazione.
Solo e unicamente nebbia.

Dopo neanche venti minuti dalla chiamata, sentii la porta di casa aprirsi e chiudersi in un nano secondo.
Liam.
Sentivo i suoi passi – pesanti e frettolosi – slittare su per le scale e poco dopo fermarsi davanti alla porta del bagno.
« Ehi, è tutto ok? » si affrettò a chiedermi Lee
« Si… cioè, no! Muoviti ti prego » lo implorai io facendo scendere qualche lacrima amara sul viso.
« Deve esserci una seconda chiave, tranquilla » sostenne lui.
Percepii i suoi movimenti al di la della porta, successivamente avvertii la chiave girare nella serratura.
Tre giri, dopo di che spalancò la porta.
Non ci pensai due volte e mi catapultai tra le braccia di mio fratello.
« Mi spieghi che succede? » mi chiese lui accarezzandomi i capelli.
« Non lo so nemmeno io, cazzo! » sbottai, appoggiando la testa sul petto di Liam, poi continuai « So solo che dopo essere uscita dalla doccia le finestre si sono chiuse di colpo, mentre sullo specchio è apparsa quella scritta » dichiarai atterrita indicando la superficie vetrata sopra il lavandino.
« Come…? Chi è stato?! » disse staccandosi da me e dirigendosi vero l’oggetto indicato.
« Che vuoi che ne sappia? Non c’era nessuno, qui dentro, a parte me » sostenni affiancandolo.
Lo sentii sospirare, dopo di che mi fece segno di scendere in salotto.
Stavo per aprire la porta e incamminarmi per la scalinata, quando mi accorsi di indossare solo un’ asciugamano striminzito. Avvertii Liam che lo avrei raggiunto subito dopo essermi cambiata; afferrai le cose che avevo scelto pocanzi e le indossai. Felpa extralarge e pantaloncino di jeans, cosa c’era di meglio? Niente.
Asciugai frettolosamente i capelli, lasciando bagnate solo le punte, e fermandoli con una bandana rossa.
Infine scesi le scale a piedi nudi. Amavo stare scalza in casa, non chiedetemi perché, ma era un abitudine che avevo sempre avuto.
Dopo quel piccolo episodio avvenuto nel tardo pomeriggio, decidemmo di vedere un film.
Ero terribilmente stanca, non avevo ancora superato l’idea che qualcuno si fosse intrufolato nel mio bagno mentre facevo la doccia, scrivendomi un messaggio alquanto ambiguo, ed era solo il secondo giorno; di bene in meglio direi!
Successivamente, quando la pellicola del cartone fu finita – e sinceramente, Toy Story mi ha un po’ stufata –, mi diressi in camera mia.
Presi la rincorsa verso il letto da una piazza e mezza, affondai la testa nel cuscino, afferrai uno dei tanti romanzi di Harry Potter che occupavano la mia scrivania e incominciai a viaggiare tra le pagine di quel fantasy assai curioso e affascinate. Tante – troppe – volte l’ho letto, ed è come se fosse la prima volta, come se il libro mi chiedesse: « Dopo tutto questo tempo? » e io rispondessi « Sempre », ma a me piace così.
 

***

 
Avevo finito da poco di pulire la cucina – già, sono un ragazzo che fa i doveri domestici – così decisi di salire le scale per andare a vedere cosa stava combinando la mia sister.
Bussai alla porta smaltata di blu, ricevendo subito dopo il consenso di entrare.
Era sdraiata sul letto e, mentre sfogliava quello che doveva essere uno dei libri della saga di Harry Potter, intonava una dolce melodia.
Titanic, mi pareva.
« Ehi. Hai una bella voce sai? » mi rivolsi a lei mentre mi sistemavo dall’altra parte del letto.
«Grazie » rispose timida. Potevo notare il suo sorriso anche da dietro il romanzo.
« E di che!? » avevo detto io in risposta.
« Non solo per questo. Ti ringrazio di tutto. Ci sei sempre stato e non c’è cosa che non mi renda più felice di questa. Grazie davvero » mi disse lei voltandosi verso di me.
« Per te questo e altro. Sei la parte della mia vita che preferisco, non potrei farne a meno » avevo ammesso io con un sorriso.
« Ora è meglio che vai a letto, domani è il grande giorno e devi essere preparata » continuai e, sporgendomi verso di lei, le scostai un ciuffo dei capelli dietro l’orecchio.
« Hai ragione, non vorrei per nessuna ragione al mondo assomigliare a quei cani con le borse » disse divertita, dopo di che scoppio a ridere.
« Bene, allora notte stella » conclusi io e, dopo averle dato un sonoro bacio sulla fronte, mi alzai dal letto, dirigendomi subito dopo verso la porta.
Mi stavo avviando verso la mia stanza, ma riuscii comunque a sentire la sua voce che mi augurava la buonanotte.  


  

Ehi bellesss come state?? Io tutto bene ahahah
mi rispondo da sola, sono mezza fatta (forse del tutto),
si probabilmente. Da piccola avrò preso una botta, sicuro
ahahahah.
Comunqueeee parlando del capitolo, allora vi è piaciuto??
No perchè se no lo cancello, che poi io ci metto tanto amore
e sentimento (si gli ingredienti per fare la torta -.-) quando
scrivo, quindi ci tengo ad un vorstro parere.
Spero vivamente che vi piaccia, se no mi sotterro :), e poi,
che dire? A si, spero che le recensioni siano tante e positive
*incrocia le dita perchè si avveri il desiderio* e che vi prenda.
Alla prossima bellissime, con affetto la vostra pazza
Rossa alias Swag_Queen Kiss kiss xoxox

P.s: vi lascio i miei account Facebook, la pagina Facebook, Twitter e Ask
Cliccate sopra le immagini.
Comunque ho crato 
la pagina così chi vuole saper quando posto, un anticipazione,

se scrivo altre storie, potete contattarmi li, in più se le ff
sono a raiting rosso, potete leggerle sulla pagina.


             



  
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