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Autore: KuromiAkira    29/04/2013    3 recensioni
- [...] Insomma, dobbiamo vederci alle tre e mi serve immediatamente una ragazza! -
- E allora perché vuoi costringere me? - si lamentò Ryuuji, alzandosi dal letto.
- È ovvio, a Maki non resta altro che cercare una ragazza tra i ragazzi, e tu sei decisamente femminile! - affermò Sumeragi.
Midorikawa trasalì e la guardò offeso, ma lei non ci fece caso. Ghignò e gli porse il vestito. - Su, non fare storie, lo sai che Maki non cederà - cantilenò.
- Cioè vuoi portare Midorikawa ad un appuntamento con due ragazzi? - sintetizzò Hiroto, con una punta di fastidio che la ragazza non colse.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Carry/Maki, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Shawn/Shirou
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Nagumo sbadigliò, senza curarsi di mettersi la mano davanti alla bocca, esternando così quanto annoiato fosse quel giorno.
Era estate e, tecnicamente, avrebbe dovuto fare i compiti; ma, come sempre, si riduceva sempre all'ultimo, e spesso li copiava dai compagni di classe.
Di fianco a lui Suzuno gli lanciò un'occhiataccia infastidita, ma faceva davvero troppo caldo per iniziare a bisticciare come al solito, così lasciò correre.
- Che silenzio... ma non c'è nulla da fare oggi? - mormorò il ragazzo dai capelli rossi, guardandosi attorno.
- C'è un intero libro di matematica che ti aspetta sulla scrivania, se vuoi - gli ricordò Fuusuke, velocizzando poi il passo per non essere costretto a guardare l'espressione inorridita dell'amico. Si bloccò appena vide Hiroto, in piedi davanti alla porta di una delle camere da letto, con uno sguardo perplesso in volto.
Kiyama si girò verso i due fratelli adottivi non appena li notò, ma non sorrise come al suo solito e, anzi, si limitò a fare un cenno di saluto con la testa prima di fare un passo avanti e bussare all'uscio.
- Che c'è? - domandò allora Nagumo. - Cerchi Midorikawa? - chiese. Quella era la stanza che l'ex-capitano della Gemini Storm divideva con altri, ma era chiaro chi stesse cercando Hiroto.
- Non esattamente - gli rispose l'altro, con voce preoccupata. - Prima ho sentito degli strani rumori provenire da qui - spiegò.
Haruya e Fuusuke si voltarono simultaneamente verso l'entrata e, dopo qualche istante, si sentirono effettivamente rumori di oggetti che cadevano. Subito dopo la voce di Midorikawa proruppe dalla camera.
- Adesso basta, ho detto di no! -
- Poche storie, Ryuuji-kun! Se continua così faremo tardi! - ribatté qualcuno, indubbiamente una ragazza.
- Sta solo discutendo con qualcuno - disse l'ex-capitano della Diamond Dust, benché fosse strano che una delle loro sorelle discutesse con lui -Midorikawa era, per qualche strano motivo, sempre stato adorato dalle ragazze-, già pronto a passare avanti.
Ma Nagumo, senza dire nulla, afferrò la maniglia e aprì la porta, spalancandola senza farsi troppi problemi. E la scena che si presentò loro davanti convinse Suzuno a bloccarsi e volgere la propria attenzione sulla stanza.
Sul pavimento giacevano abbandonati vari oggetti, tra cui la sveglia, due o tre libri e vestiti che i tre amici non erano certi appartenessero a Midorikawa.
Sul letto su cui dormiva Miura c'era una informe montagna di altri indumenti, su quello accanto, invece, si trovava Sumeragi Maki, malamente seduta sopra un Ryuuji a petto nudo ed evidentemente agitato.
I due si voltarono verso la porta e, quando uno dei proprietari della stanza notò i tre ex-capitani di grado Master sulla soglia, avvampò fino alla punta delle orecchie.
Maki ne approfittò per spingerlo col busto sul materasso, con fare deciso.
Fuusuke, Haruya e Hiroto rimasero interdetti qualche istante, poi il ragazzo dagli occhi dorati sollevò un sopraciglio.
- Non pensavo ti piacesse Midorikawa, Maki, ma non credo che violentarlo sia un buon modo per sedurlo - ironizzò, pur non riuscendo a ghignare a causa della sorpresa.
La ragazzina dai capelli verde acqua lo guardò di sbieco, si imbronciò. - Non dire scemenze e aiutatemi a mettergli questo! - esclamò lei, mostrando loro un vestitino leggero e corto, di un verde acqua molto chiaro, che reggeva nella mano destra.
Hiroto e Nagumo arrossirono immediatamente, immaginandosi l’amico con addosso un vestito del genere.
- E… perché? - mormorò poi Haruya.
- Perché deve fingersi una ragazza e uscire con Maki! - replicò Sumeragi, nel suo solito modo di parlare in terza persona, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Nagumo, per la prima volta, non seppe proprio come ribattere, Suzuno fissò Midorikawa quasi con comprensione.
- Smettila con questa storia e scendimi di dosso, Maki! - si oppose nuovamente il ragazzo dai capelli verdi.
Nel sentire la voce di Midorikawa, Hiroto si riscosse e, mettendo entrambe le mani davanti, avanzò di qualche passo.
- Aspetta un momento. Cosa vuoi fare, esattamente? -
L'ex-attaccante della Epsilon sbuffò e si sedette al bordo del letto, guardando male il fratello adottivo per intimargli di non cercare di scappare. Poi fece un profondo respiro e sorrise, con una strana luce negli occhi che non prometteva nulla di buono. - Allora: Maki ha chiesto a un suo sempai di uscire con lei, ma lui è troppo timido, quindi le ha proposto un'uscita a quattro - iniziò, cominciando anche a gesticolare. - Lui porterà un suo amico, e Maki ha promesso di portare una sua amica. Pensava di chiedere a qualcuna del Sun Garden ma Reina è impegnata, Rean e Fuuko sono fidanzate e non vogliono essere viste con altri ragazzi, Riimu ha minacciato di picchiarla se le chiede ancora una cosa del genere, Honoka e Clara sono impegnate, Ai non può venire perché Shuuji le ha proibito di partecipare e Nozomi e Fumiko non si trovano da nessuna parte! - spiegò velocemente, in tono lamentoso, battendo anche un piede sul pavimento per protesta. Poi distolse lo sguardo. - Alle altre non lo chiedo perché non sono tipe adatte per un appuntamento al buio. Insomma, dobbiamo vederci alle tre e mi serve immediatamente una ragazza! -
- E allora perché vuoi costringere me? - si lamentò Ryuuji, alzandosi dal letto.
- È ovvio, a Maki non resta altro che cercare una ragazza tra i ragazzi, e tu sei decisamente femminile! - affermò Sumeragi.
Midorikawa trasalì e la guardò offeso, ma lei non ci fece caso. Ghignò e gli porse il vestito. - Su, non fare storie, lo sai che Maki non cederà - cantilenò.
- Cioè vuoi portare Midorikawa ad un appuntamento con due ragazzi? - sintetizzò Hiroto, con una punta di fastidio che la ragazza non colse.
- Sì, esatto! Allora, mi aiutate? Sono qui da quindici minuti e Ryuuji-kun non si è ancora arreso. -
- E non mi arrederò, sappilo! - commentò il ragazzo dai capelli verdi, sbuffando.
Suzuno incrociò le braccia al petto. - Non ti pare di esagerare, Sumeragi? Non lo puoi costringere. -
- Ma Maki non può presentarsi da sola. Perché proprio oggi tutte sono impegnate, uffa! A meno che, - continuò poi, guardando l'ex-capitano della Diamond Dust, - non ci venga tu - propose, con un ghigno.
- Cosa? - esclamò Nagumo, palesemente sconvolto. Fuusuke si limitò a guardare malissimo la sorella adottiva che, di conseguenza, scartò l'idea e tornò a molestare l'ex-capitano della Gemini Storm.
Ryuuji, alzando gli occhi al cielo, si chiese perché le sue, di occhiatacce, non avevano funzionato.
Lei gli saltò sulla schiena, per farlo vacillare, poi sembrò ricordarsi di qualcosa e lo afferrò per il braccio. - I trucchi! Sono ancora in camera mia! Andiamo! -
- No, te lo puoi scordare! - sbraitava Ryuuji, senza però riuscire a liberarsi dalla presa della ragazzina e venendo trascinato fuori dalla stanza. - Maki! - gridò allora.
Gli altri tre ragazzi rimasero letteralmente a bocca aperta, guardando inermi Sumeragi e la sua vittima scomparire all'angolo del corridoio. Solo qualche secondo dopo Hiroto si appoggiò sullo stipite della porta, incrociando le braccia al petto e piegando le labbra in una smorfia.
Nagumo ridacchiò. - Qui qualcuno rode di gelosia - mormorò. Che l'ex-capitano della Genesis avesse una cotta per Midorikawa, lui e Fuusuke lo sapevano da sempre. Era un sentimento che si era sviluppato nel corso di molti anni, praticamente da quando Ryuuji era arrivato all'orfanotrofio. Ai tempi della Aliea erano molto distanti, anche a causa delle differenze di rango, ma Gran, in qualche modo, riusciva sempre a osservare Reize, seppur dall’alto.
Nonostante tutto, probabilmente oltre a loro solo qualcuno della Genesis ne era a conoscenza, perché Hiroto era molto bravo a nascondere i suoi sentimenti. Di solito, almeno.
Ma, in quel momento, era visibilmente scocciato e per Nagumo quella era una grossa soddisfazione. Non riuscì a impedirsi di sogghignare.
Kiyama scelse di ignorarlo e se ne andò in silenzio.

Una decina di minuti dopo, Hiroto si trovava in cucina a sorseggiare un bicchiere d'acqua che qualcuno gli aveva porto, anche se non aveva fatto caso chi l'avesse fatto e perché.
In quel momento era troppo impegnato a guardare fuori dalla finestra e a ignorare quel fastidio che gli stava torturando il cuore. Non aveva senso sentirsi in quel modo. Non ne aveva alcun diritto. Certo, Midorikawa gli piaceva, ma non poteva impedirgli di uscire con qualcuno (anche se lo stava facendo contro la sua volontà e spacciandosi per donna). Ryuuji era in grado di badare a se stesso, sicuramente avrebbe, seppur a malavoglia, retto il gioco a Maki e tutto sarebbe finito con la conclusione dell'appuntamento.
Ma qualunque cosa pensasse, non riusciva a reprimere quella sgradevole sensazione.
- In camera di Maki e le altre si sta scatenando la terza guerra mondiale, per caso? - esordì Satoshi, ex-Metron della Epsilon, scendendo le scale che portavano al piano superiore dove si trovavano le camere da letto, a cui non erano sfuggite le grida disperate di Ryuuji e quelle divertite di Maki, Ai e Rean.
Hiroto sbuffò impercettibilmente, mentre Haruya raccontava con molta enfasi i progetti di Maki.
Il ragazzo dai capelli viola rise. - Scommetto che ha cercato una ragazza da portare con sé all'ultimo momento, come al solito. Povero Midorikawa, non lo invidio per niente. -
- Magari si divertirà. Capita spesso di trovare l'amore in circostanze simili - commentò Nagumo, ghignando poi quando sentì Hiroto poggiare con forza il bicchiere sul tavolo.
- Dubito sarà questo il caso, Midorikawa ci deve andare fingendosi una ragazza - ragionò Fuusuke.
- Eh, ma chissà... il ragazzo che si troverà di fronte potrebbe innamorarsi di lui e accettare persino il fatto che è un maschio - infierì l'ex-capitano della Prominence, sempre più divertito. Peccato che Kiyama fosse voltato dalla parte opposta, avrebbe voluto vederne l'espressione.
Fuusuke scosse la testa, preferendo non intromettersi oltre.
Poco dopo Maki, seguita da Ai, An e Shuuji -quest'ultimo aveva seguito la sorella in camera di Sumeragi e aveva potuto assistere alla ‘battaglia’ fingendo di leggere un libro- scese le scale saltellando e canticchiando, tutta felice.
Si era messa un vestito più lungo di quello che voleva rifilare a Ryuuji: era bianco, come le scarpe aperte che indossava, e le arrivava al ginocchio.
Le altre due ragazze avanzavano più lente, tenevano a braccetto Midorikawa per non farlo scappare e lo costrinsero a mostrarsi in cucina.
- Ta-dan! - anticipò Maki, facendosi da parte e tendendo le braccia verso il povero ragazzo dai capelli verdi che, in quel momento, tutto sembrava meno che un ragazzo.
Alla fine l'ex-attaccante della Epsilon era riuscita a mettergli il vestito che aveva scelto per lui, in più aveva una giacchetta azzurra a maniche corte, messa per nascondere la mancanza di seno, e dei pantaloncini in jeans, che l'ex-capitano della Gemini Storm era riuscito a infilarsi, rifiutandosi categoricamente di uscire senza. I capelli erano tenuti sciolti, con solo le ciocche davanti tenute sulla nuca da una molletta.
Naturalmente, Ryuuji non osava alzare lo sguardo, tenendolo fisso sulle scarpe (da ginnastica, altra benevole concessione da parte di Maki dopo svariati minuti passati a litigare), desiderando di potersi sotterrare.
- Non è bellissimo? Maki è persino invidiosa! - esclamò Sumeragi, saltellando sul posto.
Nel salotto scese il silenzio. Persino Fuusuke si pietrificò e Nagumo rifletté sul fatto che, in fondo, il ragazzo con cui Ryuuji stava per uscire poteva davvero innamorarsi di lui. Satoshi batté le mani, pur mantenendo un sorrisetto divertito. Ma, naturalmente, la reazione più violenta l'aveva avuta Hiroto, che quasi si strozzò con l'acqua.
- Midorikawa, tu sei decisamente nato col sesso sbagliato! - esclamò Mutou, avvicinandosi a lui.
- Uccidetemi - mormorò Ryuuji, appoggiando la mano al muro e chinandosi. - Uccidetemi ora, prima che sia troppo tardi. -
- Non dire così, sono certo che uscirai vincitore da questa sfida - cercò di rassicurarlo Satoshi, poggiandogli una mano sulla spalla. - Il vestito ti dona. Sei una grandissima gnocca - infierì, ridendo.
- Ah sì? Vuoi mettertelo tu, 'sto coso? - borbottò Midorikawa, infastidito.
- No, grazie - replicò il ragazzo dai capelli viola, con un grande e affabile -e falsissimo- sorriso.
Ryuuji sospirò, sconsolato. - Come ho fatto a farmi incastrare? Perché è riuscita a convincermi? -
- Perché mi vuoi bene - cantilenò Maki, piegando graziosamente la testa di lato.
- No, io ti odio! -
- Bene, andiamo, siamo in ritardo! - affermò la ragazzina dai capelli azzurrini e bianchi, prendendolo per mano e trascinandolo fuori dal Sun Garden -e per strada incontrarono Hiromiko e Saginuma di ritorno dal supermercato, che li guardarono perplessi-.
Non passò nemmeno un minuto che Nagumo si alzò. - Chi li segue insieme a me? - domandò, quasi con serietà.
- Prego? - domandò Shuuji, aggrottando le sopraciglia.
Haruya ghignò. - Dai, non siete curiosi di vedere come va? Magari Midorikawa farà veramente strage di cuori - ridacchiò.
- Non puoi, Nagumo - si oppose Hiroto.
- Perché no? E poi, tra tutti, sei tu quello che più desidera uscire e tenere d'occhio quei due - disse il ragazzo con gli occhi dorati, mettendosi le mani sui fianchi.
- Non cambia nulla: non è giusto seguirli - insistette Kiyama, seppur con meno convinzione di prima.
Haruya sorrise. - Va bene, rimani pure qui, divorato dalla gelosia. Sappi che non ti racconterò nulla. Allora, chi viene con me? - chiese ancora, uscendo dal salotto.
- Oh, ci sarà da divertirsi! - affermò Satoshi, seguendolo immediatamente dopo.
An e Ai si guardarono, poi andarono dietro i due ragazzi.
Shuuji sbuffò, scrollò le spalle e, uscendo a sua volta, decise che quel giorno non aveva di meglio da fare. Infine, Suzuno si aggregò senza dire nulla.
Hiroto rimase solo nella stanza, grave in volto. Continuava a ripetersi che non potevano spiarli; tra l'altro, per lui, non sarebbe certo stato un bello spettacolo.
Meno di un minuto dopo Hitomiko e Saginuma, appena entrati in casa, evitarono per un soffio lo scontro con Kiyama, corso fuori per raggiungere gli altri.





Note finali: perché io non riesco a continuare quel cavolo di capitolo 14 di 'Revenge' ma intanto mi metto a scrivere altro.
Mi voglio molto male.
As usual, com'è nata questa fiction? In realtà l'idea doveva essere tutt'altra: mi era venuta l'ispirazione vedendo una fan art con Midorikawa-Raperonzolo e Hiroto-principe. Avevo pensato quindi di fare una scenetta simile, poi chissà perché la cosa ha preso una piega diversa XD Doveva essere una one-shot, ma stava venendo decisamente troppo lunga.
E nulla, Maki mi diverte perché parla in terza persona. E poi ha la stessa doppiatrice di Midorikawa ^^
E mi piace l'idea di Hiroto geloso, quindi nulla, vediamo di fare anche questa.
See ya!
  
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