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Autore: BrutalLove    29/04/2013    10 recensioni
Può l'amore essere tanto forte da portarti a rinunciare a quello che provi davvero per preservare una nascente amicizia?
La storia di due vite molto diverse, eppure con qualcosa in comune, che si incontrano e si intrecciano, lasciando impronte indelebili l'una nell'altra.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nonno, mi racconti una storia?”.

Era ora di dormire per il piccolo Tom, ma non riusciva mai a prendere sonno senza che qualcuno gli leggesse una favola. Era come un rituale per lui, qualcosa che si ripeteva sempre, tutti i giorni e alla stessa ora.

Jakob annuì, afferrando il primo libro di favole che trovò nella libreria del nipotino.

No, le conosco già tutte, quelle!” cinguettò il bambino.

E allora cosa vuoi che faccia?”.

Raccontamene una nuova! Una storia che sai solo tu!”.

Jakob ci penso su un po', poi si sedette sul bordo del letto e iniziò a raccontare...

 

 

Ci sono due bambine che corrono su un prato.

Si chinano per raccogliere lo stesso giocattolo e i loro sguardi si fondono l'uno nell'altro.

Come ti chiami?” chiede la bimba dai capelli rossi.

Gloria” risponde l'altra.

Io mi chiamo Amanda. Facciamo una torta di fango?”.

Sì! Con il fango!”.

Si allontanano insieme correndo sotto il debole sole di settembre, alla ricerca dell'ingrediente fondamentale per le loro creazioni.

 

 

 

 

-12 anni dopo-

 

Vancouver, 28 Agosto 1986.

Settimana prossima ci trasferiamo”.

Come? Di nuovo?!” fece la ragazzina con disappunto.

Non complicare la situazione, Gloria!”.

E dimmi, dove andiamo questa volta? Papà è stato assunto alla Casa Bianca?” ironizzò.

Non amava traslocare in continuazione, ma, se proprio doveva farlo, sperava almeno di capitare in un posto ben in vista sulla carta geografica e magari anche pullulante di persone famose. Non le sarebbe dispiaciuto avere un autografo di uno dei suoi idoli.

Ma che scemenze! Torniamo in California” si sentì rispondere.

California? Bé, almeno ci sarebbe stato il mare. E il sole. Amava il sole.

Dove sono nata?” chiese.

Sì, torniamo ad Oakland. Faresti bene a cominciare a dare una bella riordinata alla tua stanza e a preparare gli scatoloni, signorina. E domani inizia a salutare anche tutti i tuoi amici”.

Non ne ho” rispose Gloria, in parte mentendo perchè una persona da salutare in realtà c'era, ma nessuno sapeva del loro rapporto; “Come potrei averne?” proseguì, “Continuiamo a cambiare casa!” si lamentò.

Coraggio tesoro. Questo potrebbe essere l'ultimo, sai?”.

L'ultimo trasloco?”.

Sì”.

Speriamo” sospirò la ragazzina. “Vado a preparare gli scatoloni” aggiunse poco dopo.

Sarà diverso, questa volta” disse ancora sua madre, “Conosci già delle persone, laggiù”.

Non le vedo da ben dieci anni, mamma! Neanche si ricorderanno che esisto!”.

Uhm, non ne sarei così sicura... Vedrai che in poco tempo legherai con loro. Ti ricordi di Amanda?”.

Sì, certo... eravamo migliori amiche, quando andavamo all'asilo”.

Se non si è trasferita probabilmente frequenterete la stessa scuola, abbiamo comprato una villa nel quartiere dove vivevamo anni fa...”.

Ma non era un quartiere povero, quello?”.

Gloria! Quante volte ti ho detto che non si giudicano le persone per la loro condizione economica? Ah, e la scuola che frequenterai non sarà privata... Nelle vicinanze ce n'era una pubblica e ti abbiamo già iscritta lì”.

Bello schifo” mormorò Gloria sottovoce, “Ora vado di sopra” concluse, salendo le scale per raggiungere la sua stanza.

Non aveva voglia di cambiare di nuovo casa, scuola, compagni. Non aveva voglia di fare nuove amicizie. Non aveva voglia di tornare in quel posto schifoso che era il quartiere dove era nata. La sua famiglia era ricca, perchè suo padre aveva scelto una casa proprio in quella zona? Per facilitarla perchè ci era già stata, forse?

Ci aveva vissuto da piccola e non per molto, perciò non ricordava quasi nulla di quel posto, ma, quando sua madre parlava di quel periodo, raccontava spesso della miseria che regnava sovrana sul quartiere.

Non voleva lasciare Vancouver. Non voleva lasciare Christian, il suo fidanzato segreto, l'unica persona con cui avesse legato in quel posto.

Si sedette ai piedi del letto e scoppiò a piangere.

 

Angolo autrice

Ciaooooo :)

Non so se vi ricordate di me (sono la squilibrata mentale che ha scritto la serie “Ciao mi chiamo Billie Joe e...”), probabilmente no.

Dunque... questa è la prima ff a capitoli che pubblico in questa sezione... perciò siate clementi ;).

Ammetto che questo prologo non mi convince molto, ma, non sapendo come modificarlo, ho deciso di pubblicarlo così.

La mia scarsissima autostima non mi aiuta, penso in continuazione che questa storia sembrerà tanto banale da non venire neppure seguita da nessuno... perciò mi stupirei felicemente nel caso accadesse il contrario (questo, ovviamente, dipende da voi).

Grazie a tutti coloro che hanno letto il prologo e a Jade Shenanigans e vaitepercheionon che mi hanno convinto a pubblicarlo <3

Spero che non via abbia fatto così schifo e che continuerete a leggere questa storia!

Se avete commenti non esitate a lasciare una recensione :)

Rage & Billie Joe

 

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