Disclaimer:
Loki e Thor sono © Marvel e Stan Lee ed Efp e Tumblr sono
© degli aventi
diritto; questa fic non è stata scritta a scopo di lucro.
"Like a virgin"
"Devi essere veramente molto disperato, per
chiedermi aiuto." affermò,
divertito, come ogni volta che Thor era nei guai.
Accadeva di rado, ma quando
succedeva si divertiva sempre un mondo.
Lo lasciò parlare, sentendo un'incontrollabile
gioia montargli nel
petto: okay, nei guai stava per finirci anche lui, ma Thor che gli
chiedeva
qualcosa! Con quello sguardo poi, era troppo divertente!
"Sappi che se dovessi
tradirmi, io ti ucciderò."
"Thor, via. Inizi ad essere
noioso; quante volte mi hai minacciato in questo modo?"
"Stavolta sono serio, fratello." ribatté Thor,
spostando il
peso del corpo da un piede all'altro, nervoso.
"Certo. Quando cominciamo?
"
Thor
era rimasto in silenzio per qualche istante, incerto se parlare oppure
no. La
faccenda era seria.
Molto seria e... disarmante. Ecco sì,
disarmante era la
parola adatta. Altrimenti non si sarebbe ritrovato lì nelle
prigioni di Asgard.
"Ehm... non subito, temo. Prima di partire, Loki, devo parlare con te
di
una questione piuttosto… imbarazzante.-
gli rispose Thor, estraendo subito dopo dalla sacca che aveva con
sé un
apparecchio midgardiano simile a quello che aveva visto in mano a Eric
Selvig.
-Ho letto cose sul tuo conto che mi hanno davvero sconvolto."
-Ci risiamo- si
ritrovò a
pensare il moro, guardando il fratellastro armeggiare con l'apparecchio.
"Che c'è ancora? Sfortunatamente non è colpa mia
se su Midgard continuano
ad uccidersi tra loro. Quelle guerre non sono merito mio." e,
interrompendo il contatto visivo con l'asgardiano, alzò le
spalle.
"Merito? Per te indurre i midgardiani a uccidersi tra loro è
un
merito?" sbottò Thor facendo un passo nella sua direzione,
corrugando la
fronte e facendolo scoppiare a ridere.
"Sono il 'Dio degli Inganni', 'il folle', 'il malvagio', 'il perfido
Loki', sono senza scrupoli. Ti sarà arrivata questa soffiata
vero? Già non
rimembri? Thor, siamo franchi, come potrebbe importarmi del caos che
scateno in
giro?" rispose, incrociando le braccia sul petto con un sorriso sadico
dipinto sul volto emaciato, ma non per questo meno perfido.
Il computer si accese con un motivetto allegro che Loki
trovò assolutamente
snervante.
"Non più, Loki.- disse Thor, cupo, voltando il portatile in
sua direzione.
-La tua reputazione non è più quella di una
volta."
Senza nemmeno sapere perché, il prigioniero sentì
un brivido corrergli lungo la
spina dorsale. Una sensazione tanto orrenda quanto sconosciuta, alla
quale non
sapeva dare una spiegazione logica.
"Che cos'è?" domandò, con astio mal celato.
Thor si grattò la testa.
"Questo speravo di saperlo da te.- gli rispose, scostando la sedia dal
tavolo in un muto invito a sedersi davanti al computer. -Avanti. Ho
bisogno di
una spiegazione. Me la devi."
Corrugò la fronte.
"Spiegazione riguardo cosa?" domandò, non comprendendo
appieno la
rabbia malcelata nelle parole di Thor. Insomma… Non l'aveva
mai visto così
furioso con lui. O meglio, l'aveva visto diverse volte, ma era una
rabbia
differente e non sapeva spiegarsene il motivo.
Era in gabbia, o per lo meno pensavano
d'averlo ingabbiato... quale spiegazione gli doveva? Le
sue lamentele dovevano andarlo a destare anche nei suoi momenti
più bui?
"Thor, sii più chiaro." sputò
fra i denti.
L'altro mosse il cursore a freccia su un paio di parole illuminate
d'azzurrognolo e con un click la pagina ad esse collegata si
aprì su un testo e
su alcune immagini che lo raffiguravano.
"Leggi, leggi.- lo invitò Thor. -Leggi che cosa scrivono di
te le
midgardiane in questo sito di storie!"
Okay, ora cominciava a incuriosirsi: Thor stava perdendo le staffe e...
Oh beh,
questo era affascinante!
"D'accordo, rilassati." rispose.
-Rilassarsi? -
un
accidenti!
Mentre il fratellastro
leggeva sul computer, Thor aveva preso a camminare
avanti e indietro, furibondo, scervellandosi nel tentativo di trovare
un
rimedio per quel disastro senza precedenti: un conto era stato calmare
un'inviperita Sif senza capelli, o convincere i Nani a forgiare
Mjöllnir
nonostante i continui fastidi arrecati da Loki, o, peggio, cercare di
placare
gli animi di Iron Man e compagnia bella che volevano linciare
l'irrequieto
pazzo omicida fratello, ma quello era davvero un altro punto da
aggiungere alla
lista nera!
Quando di colpo smise di sentire il click del mouse, si
voltò, trovando Loki
circondato da un'infausta aura maligna, gli occhi ridotti a due fessure
e
iniettati di sangue.
"Hai letto? Hai visto dunque? Che cosa hai combinato su Midgard durante
la
mia assenza? Che cos'hai fatto?!"
"Io?" sbottò Loki, indignato, facendo quasi allarmare le
guardie che
corsero alle sbarre per poi tornare su i loro passi notando che era
solo una
disputa verbale e nient'altro.
"Tu, tu razza di irresponsabile! Guarda che cosa pensano di te, guarda
come ti raffigurano!- tuonò Thor, indicandogli la jpeg che campeggiava sullo schermo.
-Potrei anche chiudere un
occhio sull'Armata che hai creato a tuo nome, ma questo no!
Hai ridotto in cenere la credibilità di
nostro padre!"
-Tuo padre -,
lo corresse
mentalmente.
"È una faccenda seria! La
reputazione, l'onore, l'orgoglio... l'amor proprio Loki! Pensavo almeno
quello..." allargò le braccia il biondo in un gesto di
totale sconcerto.
"Ehi, ehi!
Ti voglio
far notare che io sono
la vittima qui! Millenni di malefatte e cattiverie
polverizzate in poco più di un anno terrestre!
E io non ne sapevo niente!" mormorò puntando gli occhi in
quelli di Thor.
Se solo avesse scoperto prima che cosa stava succedendo su Midgard non
avrebbe
mai, MAI permesso a quelle ragazzine di triturare la sua
credibilità in quel
modo: su Midgard le sue gesta non venivano più narrate, non
esisteva più il
Loki malvagio, capace di sottomettere al suo volere chiunque
-divinità
comprese-, capace di stringere alleanze diaboliche e capace di
scatenare il Ragnarök,
no. Ma proprio no!
Per qualche midgardiana –tranne alcune che ancora credevano
in lui e nella sua
malvagità- il suo nome era diventato il sinonimo di un dio
afflitto e timoroso,
infinitamente buono sotto la scorza di bastardo, che si faceva
sottomettere e
si comportava da timida verginella impaurita.
Verginella... Lui?
"Questo è troppo!"
gridò, mandando in frantumi lo scomodo e microscopico letto
della sua cella di
plexiglass.
Non bastava la disfatta su Midgard e quel dannato scimmione verde che
gli aveva
pressoché ridotto in poltiglia tutti gli organi interni
–oh, già, Hulk… Si era
ripromesso di fargliela pagare cara e salata-, non erano bastati i
giorni
trascorsi in quella gattabuia –a proposito, ancora non
avevano capito che con
lui le gabbie di plexiglass non avevano granché efficacia?-,
oh no.
"Ti spiacerebbe aspettare qualche minuto? Distruggo Efp e Tumblr e
torno."
sibilò, legandosi quegli stramaledettissimi capelli e
incamminandosi a passo
marziale verso l'uscita delle segrete.
"Loki, aspetta. Quando ti ho chiesto di aiutarmi non mi riferivo a
questo!"
dichiarò allarmato Thor.
Aveva sopportato tutto ciò che gli era piovuto addosso negli
ultimi mesi, ma
quello no.
Quello scempio doveva finire, era davvero troppo.
"Loki aspetta! Esistono anche
le Fan
Art! "
***
Lady Aquaria's corner:
Okay, okay, prima di ricevere minacce e molotov a casa
lasciatemi spiegare: questa storia è stata scritta per tutte
quelle volte in
cui Loki è stato maltrattato nel fandom; ne parlavamo giusto
oggi su Spotted:
LJ & EFP flame edition e
in
collaborazione con GioTanner
abbiamo deciso di dire basta! è_é
Per quanto riguarda l'Armata di Loki, non è assolutamente
una presa per i fondelli (io stessa ne faccio parte, non mi vergogno a
dirlo) e
boh, spero di avervi fatto divertire un po'!
Comunque grazie all'anon che ha scritto il post e alla
stessa Gio che mi ha dato ispirazione e che ha collaborato con me e ha
anche
betato.
Orbene, ho finito.
Alla prossima!
Lady Aquaria