Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Medea00    30/04/2013    15 recensioni
Ogni anno, per il compleanno di sua madre, Kurt le scrive delle lettere per farle degli auguri. E per raccontarle un po' come va la sua vita.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
 





2001
 
Cara mamma,
Oggi è il tuo compleanno e papà mi ha detto di scriverti una letterina. Ha detto che la spedisce lui e te la manda come con Babbo Natale. Sono contento, così ti arriva anche se sei in cielo.
Papà ha detto che tu mi vedi sempre da lassù e che sai tutto. Non volevo rompere il bicchiere preferito di papà. Lui si è arrabbiato tanto tanto e non c’eri tu che mi abbracciavi.
La maestra dice che sono molto bravo a leggere. Ormai leggo Peter Pan quasi tutto da solo. Alla fine mi fermo sempre, perchè ripenso a te e mi viene un po’ da piangere, ma papà ha detto che è normale.
Buon compleanno mamma. Mi manchi tanto.
Tuo figlio Kurt.
 


 
2004

Cara mamma,
Oggi è il tuo compleanno e mi manchi tanto, ma oggi in particolare, perchè stavo giocando al tè in giardino e Kyle della porta accanto ha detto che sono strano e mi ha dato una spinta. Ho sporcato tutto il vestito nuovo che mi aveva comprato papà, ma lui ha detto che non fa niente. Poi ha parlato con il papà di Kyle e si è arrabbiato moltissimo.
Comunque mi ha detto di scriverti la lettera come ogni anno che la imbuca da qualche parte. Tanto lo so che va a finire nel cestino, insieme a quella di Babbo Natale.
Tuo figlio Kurt.
 


 
2006

Cara mamma,
Buon Compleanno! Papà ha preparato l’arrosto anche se lo farà bruciare tutto. Spero che tu stia bene. Papà ha il raffreddore. Ha sempre gli occhi arrossati. Gli ho detto di prendere quella medicina che dicevi sempre tu, ma lui ha detto che non gli fa niente.
Comunque stiamo bene. Tengo la mia camera sempre pulita, come vuoi tu. Forse papà mi compra una libreria nuova, così ci posso mettere tutti i giornalini per bene.
Prima quando papà era al lavoro sono entrato in camera tua.  Profuma ancora tantissimo. Poi mi sono provato le tue scarpe col tacco che mettevi sempre al lavoro, ma mi stanno troppo grandi. Non voglio dirlo a papà perchè ho paura si arrabbi. Da quando non ci sei devo sempre vestirmi da solo e sbaglio un sacco. Non avevo capito che le gonne possono metterle solo le femminucce. Papà ha detto che i maschietti si mettono i pantaloni, ma poi ieri alla televisione c’era un ragazzo che aveva una gonna rossa e blu e lui mi ha detto che quelle le possono mettere, ma non sempre.
Non ho capito bene. Ho capito solo che non posso mettere le gonne, ma se c’eri tu me le facevi mettere lo stesso. Comunque quando sarò grande mi metterò quella gonna rossa e blu  e sarò bellissimo.
Adesso devo andare perchè voglio fare i biscotti e papà non vuole che accendo il forno da solo.
Mi manchi sempre.
Tuo figlio Kurt.




 
2007
 
Cara mamma,
Non avevo voglia di scriverti una lettera oggi, perchè ogni volta che papà la legge scoppia a piangere. Però continua a dire che è solo il raffreddore. Il raffreddore che lo coglie ogni anno esattamente nello stesso giorno.
Comunque oggi cucino io l’arrosto. Vorrei che tu fossi qui a insegnarmi come capire quando il ripieno è abbastanza cotto.
Mi manchi, come sempre. Buon compleanno.
Tuo figlio Kurt.
 


 
2008
 
Ciao mamma.
Anche quest’anno ti scrivo una lettera. Ma non la lascerò sulla tomba come l’anno scorso, non mi va che la gente vada a leggere quello che ti scrivo. In realtà non so nemmeno perchè sto facendo questa cosa. Forse perchè è una sorta di tradizione.
Forse perchè mi sembra di tornare ancora quel bambino che spera di rivederti comparire alla porta, con le valigie dell’ospedale in mano mentre litighi con papà perchè avevi lasciato casa pulita e in due giorni lui l’ha completamente rasa al suolo.
Comunque sono in ansia per il mio primo giorno di liceo. Mi ricordo  il primo giorno delle elementari, quando mi hai messo quel papillon nero e mi hai detto di non toccare mai la maniglia del bagno. Chissà cosa mi diresti ora.
Ho scelto il liceo McKinley. Non è che l’ho scelto per dei motivi particolari, ma ho visto che le divise dei diplomi sono rosse e mi sta benissimo il rosso.
Papà mi ha detto soltanto di farmi degli amici. Non sono molto bravo a farmi degli amici. Anzi, spesso quando devono fare le squadre per giocare a palla avvelenata sono sempre l’ultimo. Una volta Bonnie Wright aveva il quaderno di Minnie e Richard Thompson ha detto che sono come lei.
Ho provato anche a non parlare perchè magari se stavo zitto non davo noia. Ma poi è venuta la maestra di canto, è bravissima, ci ha fatto cantare le canzoni del ringraziamento e ha detto che ho una voce molto bella. Però poi Richard e gli altri ragazzi mi hanno preso in giro per tutto il giorno e mi hanno detto che ho la voce di Minnie.
Ma non è colpa mia se ho la voce di Minnie...  io vorrei avere la voce di papà. Ma visto che non posso farci niente, continuo a stare zitto.
Stasera papà mi porta allo stadio a vedere la partita. Spero di non addormentarmi troppo presto.
Mi manchi terribilmente mamma. Buon compleanno.
Tuo figlio Kurt.
 
 



2009

Ogni anno ti scrivo questa lettera e non so mai come cominciare.
Mi sembra di diventare sempre più  serio, man mano che il tempo passa. Oppure, semplicemente, sto soltanto crescendo insieme ai miei problemi.
Senti devo dirti una cosa – che poi, a chi devo dirla non lo so, visto che sei morta e questa lettera è soltanto metaforica – ma devo sfogarmi, devo avere l’illusione che da qualche parte in questo universo tu sia qui, a leggere la lettera insieme a me. Insomma, papà ha conosciuto una persona. Lo so che non ti dimenticherà mai. E so che Carole non sarà mai te. Ma papà era così triste, in questo periodo, dovresti vederlo. Ma se lo vedessi vorrebbe dire che tu sei ancora viva, e i miracoli non esistono. Devo smetterla di parlare con i se e con i ma. E prima che tu possa prendertela con papà... li ho fatti presentare io. Puoi arrabbiarti, se vuoi. Tanto non credo ci sia una punizione peggiore del non averti più con me.
Si chiama Carole, è la mamma di Finn Hudson, un mio compagno di scuola e... no, non farmi quello sguardo per favore, Finn è un amico. Un buon amico.
Va bene forse mi piace un pochino, ma lui è etero e sta con Quinn Fabray e ormai sono abituato all’idea che rimarrò single per un po’. Ma tipo, un bel po’.
Mamma, sul serio, sto bene. Mi sono abituato all’idea che sono una di quelle star del passato, come Barbra Streisand o Patti Lupone, che si sono fatte da sole. A proposito, ho raggiunto un fa alto, sai? Un fa naturale. Però ho voluto perdere la sfida con Rachel Berry, perchè papà ha già troppi problemi, così come me.
... E va bene, te lo dico. Sto avendo un po’ di problemi a scuola. Adesso mi immagino il tuo broncio arrabbiato mentre mi dici di reagire e di dire tutto quanto a mio padre; no mamma, non gli dirò un bel niente. Posso farcela anche da solo. Dopotutto ci sono abiutato.
Vorrei solo che quest’anno passi in fretta e che io possa andarmene. Non so nemmeno dove. In un’altra citta, in un altro continente, non mi interessa.
A volte vorrei solo andare da te.
Ci ho pensato sai.
 
Oggi mi sono riprovato quelle scarpe con il tacco che mi ero messo quando avevo tredici anni, ma adesso mi stanno troppo piccole. Passare da un estremo all’altro sembra un po’ la morale della mia vita. O tutto o niente.
Comunque alla fine ho capito come fare un ripieno perfetto dell’arrosto. E mi sono permesso di migliorare la tua ricetta per le omelette; non te la prendere mamma, ma come la moda, va rinnovata con il passare dei tempi.
Adesso devo andare perchè devo preparare il compito della settimana per il Glee Club e non posso permettere che Rachel Berry sia più brava di me.
Di nuovo buon compleanno mamma e... non ti preoccupare. Starò bene.
Tuo figlio Kurt
 


 
2010

Cara mamma.
È incredibile come la mia vita sia cambiata in un solo anno. Se ripenso alla lettera che ti ho scritto un anno fa, beh... cominciamo dall’inizio.
Papà si è sposato! Non essere gelosa, su. Carole è davvero fantastica. Ho organizzato tutta la cerimonia ed è stata perfetta, abbiamo cantato noi New Directions e papà ha attraversato la navata ballando!
Mi... mi sono commosso molto. Ma mi sei mancata più che mai.
E Finn è un bravo fratello. È un FRATELLO mamma. Davvero, mi è passata. Abbiamo avuto le nostre divergenze ma alla fine le abbiamo risolte e mi ha anche dedicato una canzone al matrimonio.
... Ok va bene.
Si chiama Blaine Anderson.
È... non so nemmeno descrivertelo mamma. Ha un sorriso dolcissimo e ha sempre un buon profumo. È gay proprio come me, anche lui è stato vittima di bullismo e... in realtà, mi sta aiutando tantissimo. Non so bene in che condizioni sarei adesso se non ci fosse stato lui.
E poi canta benissimo mamma, è bravo quasi quanto me. Ma non credo di piacergli. Cioè, cantiamo duetti romantici e mi sorride di continuo e facciamo maratone di musical commentando ogni singola variazione rispetto al cast originale... ma non può essere che gli piaccio. Insomma, lui è perfetto. E io sono... beh. Io.
Ma ho smesso di illudermi su cose impossibili quando papà mi ha detto che Babbo Natale non esiste. E non per Babbo Natale in sè, ma perchè allora non esisteva neanche la posta magica che ti consegnava le mie lettere.
Comunque io continuo a scriverti e ad augurarti buon compleanno.
Ti voglio bene mamma.
Tuo figlio Kurt.
 
 


2011
 
Per la prima volta in tutta la mia vita, inizierò questa lettera dicendoti che sono felice.
Perchè sono sempre triste, nel giorno del tuo compleanno, e ti scrivo stringendo forte la penna sperando di non scoppiare a piangere. Ma sai che ti dico? Questa volta sorrido. Mi manchi così tanto che a volte provo del dolore fisico, ma so che tu non vorresti questo, so che vorresti delle lettere piene di felicità. Mi ricordo ancora che cambiavi sempre canale quando c’era il telegiornale perchè non sopportavi le brutte notizie, quindi inizierò proprio da qui.
Tuo figlio Kurt Hummel è innamorato. E fin qui, niente di strano. Insomma, mi ero innamorato anche del Power Ranger blu, e tu continuavi a dire che era più carino quello giallo.
Ma no mamma, questa volta dico sul serio: sono innamorato di Blaine, ma la cosa più bella, incredibile e soprendente è che... lui ricambia.
Stiamo insieme da sei mesi.
È successo in un modo così improvviso che non saprei nemmeno raccontartelo: è venuto da me, io stavo decorando la tomba di Pavarotti ed ero un po’ giù. Mi ha chiesto cosa facessi e poi ha iniziato a fare un discorso sui sentimenti, su cosa provava quando era con me e ... mamma Blaine ha le labbra più morbide e perfette dell’intero universo.
Ti piacerebbe molto sai? A papà piace. All’inizio in realtà no, perchè Blaine è andato da lui e gli ha detto che doveva farmi un discorso sul sesso. Sì, mamma, lo so, ma lui è fatto così, è un po’... come dire, impulsivo.
Mamma, no. Non l’abbiamo fatto. Non fissarmi così. Non siamo nemmeno andati a sud dell’equatore!
... Mi sta prendendo il caldo.
Ti ho già detto che Blaine canta benissimo?
Scusami se questa lettera sarà un po’ monotematica ma... sono innamorato. E sono fidanzato. Wow, non riesco ancora a crederci.
Stasera ti faccio conoscere Blaine. Quando gliel’ho detto mi ha soltanto guardato, e poi mi ha detto che non sapeva bene cosa mettersi, perchè non voleva sfigurare davanti a te.
Te l’ho detto mamma, è perfetto.
Parlando di vestiti, abbiamo tolto l’armadio che era in camera tua. Ma quando entro in quella stanza sento ancora quel profumo di fiori, anche se so benissimo che è impossibile; ma chissà, forse certe cose accadono senza un vero e proprio motivo.
Devo andare. Di nuovo, buon compleanno mamma. Mi manchi come quando avevo otto anni.
Tuo figlio Kurt.
 
 


2012
 
Vorrei solo che tu fossi qui.
Vorrei che tu mi abbracciassi come quando fuori c’era un temporale e mi dicevi che sarebbe andato tutto bene. Che i fulmini spaventano, ma non fanno paura. Che la pioggia non è sempre negativa, perchè irriga i campi e crea la vita.
Qui piove da settimane.
E la mia vita, in questo momento, è piuttosto messa male.
Non mi hanno preso alla Nyada. Non sono passato, anche se al provino ero andato bene; ho fatto del mio meglio mamma, su questo non ho rimpianti.
Blaine mi ha tradito.
Non riesco più a dormire da quel giorno. Ogni volta che lo faccio sogno lui tra le braccia di un altro.
Chissà se mi ha pensato. Chissà se ha sorriso. Non riesco a pensare ad altro, mamma. Blaine aveva il sorriso più dolce che abbia mai visto. Adesso in realtà non me lo ricordo più.
E sai qual è la cosa peggiore? Sai cos’è che veramente mi fa star male, mi fa venir voglia di chiudermi nel mio mondo e non vedere nessuno?
Io so che dovrei odiarlo.  L’ho odiato, per un po’, o almeno, ho creduto di farlo.
Ma continuo a pensare a lui in ogni cosa che faccio.
Vorrei che tu mi dicessi cosa fare. Perchè è in questi casi che mi sarei confidato con te, e tu sapresti sempre cosa dire, non è vero? Magari mi diresti di dimenticarmi di Blaine; perchè Adam è un bravo ragazzo, è gentile e merito di essere felice.
O magari mi diresti che tutti sbagliano. Che anche Blaine merita una seconda possibilità; che forse se penso ancora così tanto a lui significa qualcosa, se... se lo amo ancora.
Cosa devo fare, mamma?
Me lo puoi dire?
Potresti dirmi anche cosa fare con papà? Perchè io non ho più idee. Io non so più dove guardare, non sono stato preso alla Nyada, Blaine mi ha tradito e papà... sta male.
È la prima volta che ti dico che sta male. Certo, le sue allergie occasionali dovute al troppo pianto per te non contano.
È che non so davvero cosa fare. Non è giusto. Non posso perdere anche lui. Io non funziono senza di lui e... come si fa a vivere senza un papà?  
Rispondimi tu mamma.
Puoi dirmelo?
Questa volta non andrò alla tua tomba. Ti saluto da qui. Fuori sta continuando a piovere, ma ti farò sapere quando smetterà.
Non mi sei mai mancata così tanto prima. E questo non è stato affatto un buon compleanno.
Tuo figlio Kurt.
 
 



 
2022
 
Tanti auguri a Elizabeth che quest’anno compie poco più di tre volte vent’anni!
Non ha senso. Ma quando l’avevo pensato nella mia testa sembrava più divertente, te lo garantisco.
Papà mi parla sempre di te. Continua a lavorare senza sosta, ma comunque è felice. New York è bellissima, fossi capace a disegnare ti farei vedere.
Comunque non sono capace nemmeno a scrivere, quindi ti saluto. Volevo solo dirti che papà sta bene. Stiamo tutti bene. E ci manchi tanto.
Penso che questa sarà l’ultima lettera che riceverai. Ma continuerò a scrivertele, dentro di me; così come continuerò a parlare con te quando nessuno mi sente, così non mi prendono per fuori di testa.
Adesso vado, papà non ha mai imparato a cuocere il ripieno dell’arrosto come facevi tu. Usa ancora tecniche del ventunesimo secolo, ma come si fa.
Ti vogliamo tantissimo bene, e grazie per tutto quello che hai fatto per noi.
Di nuovo tanti auguri nonna.
Tua nipote Elizabeth.













***


Angolo di Fra


Avevo voglia di scrivere angst. Ma poi, no.
E' uscita questa cosa qui, un po' strana, un po' troppo introspettiva e che non so nemmeno se sia degna di essere pubblicata. Ma comunque, quando l'ho scritta mi sono emozionata un po', per via di faccende personali, quindi mi dispiaceva gettarla nel dimenticatoio.
Penso sia la cosa più introspettiva che abbia mai scritto fino ad ora. E forse anche la cosa più "angst".
Comunque grazie per aver letto.

   
 
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Medea00