E' abbastanza lungo quindi mettetevi comede :33
“Allora, vi è piaciuta la zuppa?” disse Conor soddisfatto. Sforzammo un sorriso e annuimmo imperterriti.
“Olive nella mia c’è qualcosa di duro, ho paura di mangiarlo!” mi sussurrò all’orecchio Anna. Girai in cucchiaio nel piatto e saltò fuori
un pezzo di carta strappato con scritto una piccola parte di ricetta. Feci una faccia disgustata e risi talmente forte da tirare la testa all’indietro
per potermi riprendere. Mi sentii osservata mentre tutti mi fissavano con faccia interrogativa.
“Oh scusate” dissi tornando a guardare quello spaventoso piatto.
“E dai dillo che questa zuppa fa schifo!” sbraitò Jack ricevendo occhiatacce da tutti. Conor poverino si offese a tal punto da lasciare la sala
da pranzo col broncio.
“Jack, un po’ di tatto non guasterebbe però!” mi alzai arrabbiata mentre le bambine seguivano la scena ridacchiando. Arrivai in cucina e
Conor era appoggiato al lavandino guardando la finestra che gli stava davanti. Lo abbracciai da dietro e lui a sentire quel contatto, sobbalzò.
“Mi dispiace che la tua cena in famiglia non sia andata come speravi” disse restando immobile.
“Invece mi è piaciuta da matti. Tu che cerchi di cucinare non riuscendoci, Cric e Croc che si divertono come pazze, Jack
che, come al solito, usa quel piccolo cervellino che si ritrova, tu che ti allontani arrabbiato come una signora anzianotta a
cui hanno rovinato la cena di Natale che aveva preparato con tanto tanto amore” dico per poi girare Conor verso di me che ride
sotto i baffi. “Volevo solo fare colpo su di te” dice facendo il labbruccio. Trattieniti Olive, trattieniti e non stuprarlo.
“Tu non hai bisogno di fare colpo su di me idiota!” risi e lo baciai molto dolcemente.
“Ordino una pizza?” chiese poi
“E me lo chiedi anche? Muoio dalla voglia di qualcosa di mangiabile!” dissi gesticolando.
“Potresti almeno fingere che ti sia piaciuta, no?” chiese prendendo il bigliettino con il numero della pizzeria più vicina
“no” dissi secca per poi scoppiare a ridere.
**NEL FRATTEMPO NELLA SALA DA PRANZO**
“Anna non ci provare nemmeno!” disse Jack stendendo le mani davanti alla faccia per proteggersi, sfortunatamente si era trovato un degno
rivale. Anna piegò il cucchiaio pieno di zuppa all’indietro stando attenta a non farlo cadere e dopo aver fatto il countdown allentò la presa così che
la zuppa che vi era contenuta si spalmasse sulla faccia terrorizzata di Jack. Marley se la rideva ma smise quando un cucchiaio di zuppa arrivo
anche a lei.
E così dopo una lunga lotta, Conor e Olive raggiunsero la sala increduli. I cucchiai erano tutti per terra e c’era zuppa dappertutto. Anna aveva
una scodella in testa con della zuppa che le colava sui capelli e sulla faccia, Jack piagnucolava specchiandosi su una forchetta e Marley si spalmò
una mano in faccia per poi guardarla con una faccia al quanto disgustata.
“Ma cos..?!” dissi scoppiando a ridere seguita da tutti.
“Vi avverto che io non pulirò questa roba tutta da sola!!” urlai puntando il dito a ognuno di loro.
“Infatti non lo farai da sola, c’è Conor apposta! - disse Jack alzandosi – venite ragazze noi andiamo a pulirci un po’” prese per
la mano Anna e Marley e salì le scale dopo aver sentito la mia minaccia “Cerca di non sporcare o ti farò pulire tutto con la lingua,
capito?!” e dopo averla ignorata
completamente.
“Ci toccherà pulire prima che arrivi il tipo delle pizze così possiamo mangiare senza sentire odore di zuppa” disse Conor
cominciando ad alzarsi le maniche
“Ti sei dimenticato di dire ‘vomitevole zuppa’” risi, gli diedi un bacio sulla guancia e andai a prendere qualche straccio e dei guanti per
dare una pulita. Il biondino mi raggiunse appoggiandosi allo stipite della porta a braccia conserte col suo fare sexy.
“Vuoi sfottermi ancora per molto?” mi chiese fingendo un sorriso
“Almeno fino alla laurea di Marley” risi passandogli dei guanti e dello sgrassatore.
“Che simpaticona” rispose mettendosi i guanti e andando nella sala da pranzo cominciando a pulire un po’ ovunque. Misi un guanto, ma lo
levai sentendo il campanello suonare. Presi i soldi per le pizze sul tavolo e andai ad aprire
“Avete fatto pres…Ah. Sei tu” cambiai espressione vedendo Kyle davanti alla porta con una busta gialla in mano
“Che ci fai qui a quest’ora?” chiesi chiudendomi la porta alle spalle per evitare che Marley vedesse quell’idiota.
“Sono venuto a portarti dei soldi..senti non è che mi faresti parlare con Mary?” chiese porgendomi la busta
“Il suo nome è Marley non Mary e no. Non ti farò parlare con lei.” Dissi alzando un sopracciglio
“Ma lei è..mia figlia” disse guardando in basso. Sua figlia?! Ma da quando?! Cercai di trattenermi dall’urlare ma non riuscendoci strinsi il
pugno per reprimere tutta la mia rabbia
“Non ti permettere di parlare come se fossi stato un padre per lei. Perché non lo sei stato nemmeno lontanamente. Ora è
sotto la mia custodia e scommetto che non ti ricordi nemmeno quanti anni ha.” Dissi secca cercando di non tirargli un pugno in
faccia. Lui stese zitto continuando a
guardare per terra e io risi fiocamente.
“10” rispose lui senza togliere lo sguardo dal tappeto con scritto ‘Welcome’ davanti alla porta.
“Pazzesco. Vieni qui, pretendi che io ti faccia vedere Marley come se te lo meritassi. 12. Dodici fottuti anni senza un padre.
Vattene prima che io ti prenda a pugni. Mio fratello è morto per colpa tua. La mia famiglia si è distrutta per colpa tua. Hai
rovinato la mia vita, cerca di non rovinare anche la vita di Marley.” Sbottai tutto d’un fiato.
“Non mi starai mica traden….Oh io beh, ti…aspetto dentro.” Biascicò Conor rientrando in casa preoccupato. Kyle mi salutò con un
cenno della mano e triste se ne andò. TRISTE UN CAZZO ORA ANDRA’ A SCOPARSI MIA MADRE E POI SARA’ TUTTO CONTENTO COME
SE NON FOSSE SUCCESSO NULLA.
Entrai a casa e ripresi fiato quando però risentii suonare alla porta la aprii con rabbia e cominciai ad urlare qualcosa ma mi placai quando vidi il
tipo delle tipo delle pizze con una faccia spaventata e anche abbastanza figo. Alto, moro, sguardo color cioccolato, pelle ambrata che sembrava
ricoperta di miele e un ciuffo biondo che si alzava di almeno 6 cm. No Olive, ricordati che tu sei fidanzata.
“Oh scusami pensavo fossi qualcun altro, tieniti il resto” dissi prendendo le pizze e dandogli i soldi. Stavo per andarmene quando il
tipo mi prende da un braccio e mi gira verso di lui. “Cosa c’è? I soldi non bastavano?” chiesi. Il moro/biondo mi sorrise e prima che io
potessi svenire disse “Le pizze sono già state pagate” e mi ritornò i soldi. Pizze già pagate? E da chi?
“Posso sapere chi le ha pagate?” chiesi riprendendomi i soldi.
“Un certo Anth Melo” disse. Mai sentito sto Anth Mela
“Vabbè sarà un amico di Conor, grazie e alla prossima!” sorrisi e girai le spalle per rientrai a casa ma il tipo mi fermò ancora una volta
“Che altro vuoi?” dissi acida.
“Conor è il tuo ragazzo? Quindi non potrei chiederti di uscire vero?” Si morse il labbro inferiore e io rimasi un po’ imperterrita.
“No tu puoi anche chiedermelo solo che…poi avresti un occhio nero” dissi ovvia per poi continuare “Quindi bè. Ciao” aprii la porta
ed entrai lasciandolo lì come un idiota. Però era carino.
“Ma dove sei stata? Ti ha fatto male? Cosa ti ha detto?” mi chiese a raffica il piccolo Paul, no anzi no. Il piccolo Paul no.
“Ci ha provato con me molto spudoratamente” dissi tranquilla posando le pizze sul tavolo
“Che cosa?!” mi chiese mettendomi le mani sulle spalle preoccupato
“Si è gli ho detto che il mio ragazzo gli avrebbe fatto un occhio nero” risi lui aveva gli occhi spalancati e sembrava rimasto senz’aria
così lo baciai, per farlo riprendere appena allungai le distanze si mise una mano nella fronte e mi guardò contrariato
“Tu mi stai dicendo che il padre di tua sorella ci ha provato con te?! Che maniaco schifoso ora lo riempio di pugni a stò
stronzo” disse infuriato
alzandosi le maniche e cominciando a simulare i pugni che gli avrebbe dato. Risi come un’idiota per circa due minuti e lui non la smetteva di
giocare a fare Rocky
“Ma cosa dici- risi ancora più forte- io parlavo del ragazzo delle pizze! Che poi era anche un gran figo!” lui si fermò, mi
fulminò con gli occhi ed ebbi paura per la mia incolumità
“Adesso ti faccio vedere chi è figo!” disse cominciando a darmi baci sul collo e dicendomi cose molto poco caste all’orecchio.
Io non potrò mai ringraziare abbastanza questo Anf Mela o come diavolo si chiama perché mi aveva appena dato l’occasione di placare quel
giovanotto con gli ormoni in subbuglio che si chiama Conor Paul Maynard.
“Amore, tesoro, gioia, cucciolo, fragolina mia, cioccolatino, fermati fermati per favore devo dirti una cosa” lui si fermò e mi
guardò con sguardo molto, ma molto sexy.
“Cos’è? Hai paura di non resistermi?” si vabbè a parte quello. No anzi è solo per quello.
“Conosci un certo Anc Mela, Anf Mandarino?” chiesi gesticolando
“Semmai Anth Melo piccola, ma perché?” chiese dubbioso. Oh menomale si è scordato che stava per violentarmi
“Ha pagato le pizze, a proposito! Le pizze si freddano!” dissi andando verso quella meraviglia italiana.
“Che bello vuol dire che tra un po’ si farà vedere , sai è un mio vecchio amico” disse sorridendo
“Le bambine si sono addormentate, gli ho chiesto se avevano fame ma mi hanno detto di no e sono andate a letto. Mangiamo e poi
portiamo Anna a casa ok?” chiese Jack scendendo le scale e venendoci incontro.
“Per me è ok, domani è l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze d’inverno, no?” chiesi addentando una fetta di pizza.
“Si fortunatamente.” Disse Conor prima di cominciare a mangiare
“Domani vi vedranno tutti come la coppia di in voga del momento, me lo sento” disse Jack versandosi della Coca Cola.
“Allora brindiamo a domani!” disse Conor alzando il bicchiere
“A domani!” dicemmo in coro io e Jack.
HALOAAAAA C:
Comee staaate?
Io sto malissimo.
Per vari motivi ma vabbè.
Vi piace? :c
L'ho fatto di 5 pagine di word e spero che sia abbastanza.
Ditemi un pò che ne pensate :33
Ringrazio tutte quelle che recensiscono
vi adoro <3
Vado a mangiare pecchè sto morendo dalla fame :c Come Jack, una pizza non ci starebbe male lol
Alla prossima bellesssse <3
E dato che domani non aggiornerò,
buon primo maggio a tutte!
Io farò il bagno e voi? c:
Jade xx