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Autore: R e d    01/05/2013    2 recensioni
I matrimoni? Non facevano proprio per me.
Non facevo parte di quell’accanito gruppo di ragazze che sognavano giorno e notte il fatidico giorno del ‘si, lo voglio’, fantasticando su un bellissimo abito bianco e un perfetto marito. Decisamente no.
Certo, non ero nemmeno dell’idea di rimanere per tutta la zitella e sepolta on casa insieme a cinquantasette gatti, questo no.
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-Ehm.. Niall dov’è?-
Nel porre la domanda, cercai di essere il più indifferente possibile. Non lo ero per niente.
Niall James Horan. Biondo tinto, irlandese, occhi azzurri, sorriso stupendosamente stupendo.
La mia concezione di perfezione? Si, Niall.
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Non volevo farlo notare, ma il mio stato d’animo in quel momento era tutt’altro che felice.
Mia sorella si era sposata, avevo passato un’intera giornata con i miei amici. Allora? Cosa c’era che non andava? Niall, sempre Niall.
Non mi avrebbe mai notata.
Per lui non significavo altro che una ragazzina con qualche neurone fuori posto.
Perché forse era questo quello che ero.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Weddings.
 

I matrimoni? Non facevano proprio per me.
Non facevo parte di quell’accanito gruppo di ragazze che sognavano giorno e notte il fatidico giorno del ‘si, lo voglio’, fantasticando su un bellissimo abito bianco e un perfetto marito. Decisamente no.
Certo, non ero nemmeno dell’idea di rimanere per tutta la vita zitella e sepolta in casa insieme a cinquantasette gatti, questo no.
Ero semplicemente una persona che del matrimonio trovava inutile tutta quella cerimonia. Chiesa addobbata, migliaia di invitati, luna di miele e cacchiate varie.
Insomma, non c’è bisogno di tutto questo per giurare amore eterno a colui/colei che si ama.


-Per l’amor del cielo, mi stai ascoltando Taylor?-
L’ennesimo richiamo da parte della futura sposa, mia sorella, mi riportò alla realtà.
In tutta sincerità, avrei preferito continuare i miei monologhi mentali sull’inutilità di tutta quella roba sfarzosa dei matrimoni.
-Te lo ripeto per l’ultima volta, July. L’abito è perfetto, tu sei perfetta, il tuo Liam è perfetto, tutto è perfetto. Okay? Okay.-
Dopo aver concluso l’ennesima delle mie perle di saggezza, uscì dalla camera sbattendo con gran classe la porta. Si, a momenti la tiravo via con me.


**
Mia madre, che già iniziava a piangere, ci degnò finalmente della sua presenza.
Velocemente entrò in cammina, dandosi un’ultima occhiata nello specchietto.
Mio padre, che anche se non dava a vederlo era emozionatissimo, sfrecciò a tutta velocità verso la chiesa.


-Dov’è Liam?- chiesi, una volta arrivati.
Entrambi i miei genitori non mi degnarono di una risposta, troppo impegnati in futili conversazioni con il resto degli invitati.
Fortunatamente riuscii ad intravedere il buon Liam proprio davanti all’entrata della chiesa.


-Ehi Payne!- esclamai, dandogli una pacca amichevole.
Non aspettandosi il mio arrivo, si voltò spaventato.
-Taylor! Dio, mi hai fatto prendere uno spavento.-
Capisco che il vestito da damigella scelto da July non mi stava proprio benissimo, pero addirittura spaventare le persone..
Ah, manco fossi uno spaventapasseri.
“Non ricominciare con i monologhi Taylor, non adesso.” Grazie vocina interiore.
-Liam, caro Liam. Sarò breve e concisa. Fai stare male July e ti sciolgo il pisello nell’acido.-
Il povero Payne sbarrò gli occhi. L’avevo davvero spaventato.
Ci tenevo davvero a mia sorella, per quanto a volte sempre fosse terribilmente odiosa.
-Liamino lascia stare, la ragazza non morde.-
Un Harry particolarmente elegante mi cinse le spalle con un braccio, facendo poi un occhiolino allo sposino.
Dovevo ammettere che il mio migliore amico quel giorno stava particolarmente bene.
I ricci, che di solito erano scompigliati come quelli di mia madre in preda ad una crisi isterica, erano particolarmente ‘normali’.
Bel lavoro Harold, davvero.
-Non morde? Questo lo dici tu, Harry. Devo ricordati la volta in cui ha cercato di divorarmi un dito, semplicemente perché le avevo fregato una patatina?-
Zayn sonofigoedhoragione Malik si unì alla nostra interessante conversazione.
La sua ultima affermazione mi fece spuntare un sorriso divertito, ricordando quel giorno.
Nessuno doveva toccare il mio cibo, nessuno.
-Per non parlare di quando un suo morso mi ha lasciato il segno per due giorni sul braccio, solo perché avevo ordinato la pizza sbagliata!-
Per completare, Louis Tomlinson spuntò dal nulla, portando a galla un’altra delle mie ‘buone azioni’.
Mancava solo una persona.
-Ehm.. Niall dov’è?-
Nel porre la domanda, cercai di essere il più indifferente possibile. Non lo ero per niente.
Niall James Horan. Biondo tinto, irlandese, occhi azzurri, sorriso stupendosamente stupendo.
La mia concezione di perfezione? Si, Niall.
-Arriverà tra poco.- rispose Liam, sorridendomi maliziosamente.
Ormai tutto il mondo era al corrente della mia cotta per lui, tranne il diretto interessato.
Senza neanche farlo apposta, intravidi il biondino dirigersi verso di noi.
Avete presente quando nei cartoni animati i personaggi spalancano la bocca fino a toccare il pavimento? Ecco, quella ero io in quel momento.
“Per tutti gli elfi calmati Taylor. Mantieni la calma, respira. Chiudi la bocca, asciuga la bava.” Maledetta vocina.


**
-Vuoi tu, Juliane Elizabeth Lloyd, prendere come tuo legittimo sposo Liam James Payne, in salute e malattia, in ricchezza e povertà, finchè morte non vi separi?-
E blablabla, inutile continuare a descrivere l’andamento della cerimonia.
Avete già visto abbastanza film per sapere come funzione.
Che poi, anche se avessi voluto, non sarei certo stata in grado di descrivere quello che stava accadendo intorno a me.
La visione celestiale che mi si presentava davanti –si, Niall- non mi permetteva di capire una ciabatta.
Vogliamo parlare del fatto che i suoi occhi quel giorno erano particolarmente azzurri? Oppure che il suo sorriso era, se possibile, ancora più bello?
Capisco che era il giorno del matrimonio di uno dei suoi migliori amici, ma capperi fritti, come si fa ad essere così perfetti?


**
Santissimi Giuseppe e Maria, porco Alessandro Magno, mannaggia ad Ippia e Ipparco, con tutti i posti liberi doveva sedersi proprio vicino a me?
“Taylor, per tutte le divinità greche, datti una calmata. Infondo hai solo Niall angeloscesodalcielo Horan seduto vicino a te.” Cazzo di vocina.
-Non sono dolcissimi?- chiese proprio lui, guardando sorridente i due neosposi.
-Già, magnifici.- rispose Harry.
Quest’ultimo, il quale era seduto alla mia sinistra, mi diede un fastidioso pizzicotto sulla coscia.
Non capendone il motivo mi girai, leggermente dolorante, verso di lui.
-Fa qualcosa, parlaci.- bisbigliò, in modo che solo io lo sentissi.
-Sta zitto Cupido.- cercai anche io di usare un tono di voce basso.
-Che fate voi due?-
Louis William Tomlinson, ma i santissimi fatti tuoi?
In un nano secondo l’intero tavolo –Zayn, Niall, il cugino stupido di Liam, la sorella rincretinita di Liam, un gatto spuntato da non so dove- puntò gli occhi verso me ed Harry.
Un momento.. un gatto?


**
Il resto della giornata scivolò via in un batter d’occhio.
Con Niall non avevo concluso nulla, ci eravamo scambiati a stento due parole.


-E’ arrivato quel momento.- disse Harry, terrorizzato.
Già, i fuochi d’artificio.
Why? Non bastava una giornata intera insieme a trecentomila persone senza fare una ceppa? No, ci voleva la ciliegina sulla torta. Anzi, alla torta ci aveva pensato Niall.
Non ne era rimasta nemmeno una fetta, nemmeno una.
Era una torta a tre piani, porco Kevin!
Tornando sul pianeta Terra, c’è da dire che Harold aveva una terribile fobia per i fuochi d’artificio.
-Sei una femminuccia.-
Lui, in tutta risposta, mise il broncio.
Sembrava proprio un bambino. Le braccia conserte, la fronte corrucciata, il naso alla francese arricciato, nel tentativo di sembrare arrabbiato. Si, Harry Styles era proprio un bambino.
Il punto è che gli volevo un bene immenso. Quanto tutto l’universo, quanto Niall ama il cibo, quanto Zayn ama gli specchi, quanto Louis ama le bretelle, quanto Liam ama essere coglione, quanto io amo la Nutella, quanto.. Basta, stop.
Sarei rimasta con lui, tanto non avevo nulla da fare.
-Dai, aspetto dentro con te. Figurati quanto me ne può fregare di perdermi quei cosi.-
-E Niall? Lui andrà a vederli.-
Si sedette su uno dei tanti tavoli ormai vuoti, guardandomi incuriosito.
Al diavolo Niall, per una volta volevo stare con la mia scimmia/migliore amico.
Feci spallucce, sedendomi accanto a lui.
Non volevo farlo notare, ma il mio stato d’animo in quel momento era tutt’altro che felice.
Mia sorella si era sposata, avevo passato un’intera giornata con i miei amici. Allora? Cosa c’era che non andava? Niall, sempre Niall.
Non mi avrebbe mai notata.
Per lui non significavo altro che una ragazzina con qualche neurone fuori posto.
Perché forse era questo quello che ero.
Non mi piaceva il rosa, preferivo il calcio alla danza, sparavo minchiate a raffica, il mio migliore amico era un ragazzo, il mio idolo era un tennista e non Zac Efron, ero proprio strana.
Non ero quel tipo di ragazza che piaceva ai ragazzi, tutto qui.
Affranta, poggiai la testa sulla spalla di Harry.
-Tay?- richiamò la mia attenzione. –Ti voglio bene.- disse, semplicemente.
Non c’era frase al mondo che in quel momento mi avrebbe fatta stare meglio.
Mi sorrise, cercando di rassicurarmi.
Sapeva come stavo in quel momento, io e lui eravamo una cosa sola.
Le sue dolci fossette fecero spuntare un sorriso anche a me.
Mi abbracciò, baciandomi la fronte.


Rimanemmo in quella posizione per non so quanto tempo, fatto sta che gli invitati erano rientrati.
Le luci si abbassarono, partì un lento.
Io ed Harry non ci muovemmo comunque, non eravamo tagliati per ballare.
In mezzo a quella massa di persone riuscì a intravedere Niall.
I nostri sguardi si incrociarono.
Se non fossi stata seduta e tra le braccia di Harold sarei sicuramente caduta, in quanto sentivo le gambe tremare.
Lo guardai bene. Sembrava deluso, sembrava che qualcosa lo rattristasse.
Scosse la testa, come se in quel momento avesse rinunciato a qualcosa.
Non riuscivo a capire.
Si diresse a grandi falcate verso l’uscita.
Venne però bloccato da Liam, il quale gli bisbigliò qualcosa.
-Ma che gli prende?- chiese Harry, dando voce anche a quello che stavo pensando io.
Lo sguardo di Niall si posò di nuovo su di me.
Scrutò me, poi Harry. Poi di nuovo me, poi Harry.
E che cazzo. Manco stesse guardando una partita di tennis.


--
Niall’s pov

-Dai amico, fatti valere.- mi incitò Liam, dandomi una pacca d’incoraggiamento.
Mi diressi verso i due.
Per l’ennesima volta, Taylor si voltò verso la mia direzione.
Parve sorpresa nel vedere che mi stavo dirigendo verso di lei ed Harry.
Ah, c’era sempre Harry in mezzo.
Avevo sempre pensato che tra i due ci fosse qualcosa, ed il fatto che fossero rimasti dentro durante i fuochi d’artificio mi diede la conferma.
Liam però si ostinava a dire che erano solo amici.
Se stare tutto il tempo insieme ed abbracciati significava essere solo amici..
Per gli altri era facile parlare, non erano loro che avevano una cotta colossale per Taylor.
Ero quasi giunto al tavolo dove stavano comodamente seduti.
Cosa avrei fatto una volta arrivato? Che avrei detto?
Panico, panico, panico.
“Per tutti i sandwich, tira fuori le palle Niall!” Stupida coscienza.
-Ehm.. Disturbo?-
Disturbo? Disturbo?! Avrei dovuto rivedere le mie tattiche di approccio con qualcuno.
Harry e Taylor, che fino a due secondi prima si scambiavano occhiate dolci, mi guardarono straniti.
O meglio, Taylor sbarrò gli occhi come se avesse visto un fantasma, ed Harry assunse un espressione del tipo ‘che cazzo ci fa qui?’.
Magari era geloso della sua Tay, chi lo sa.
-No, figurati.- rispose dolcemente lei.
Con non so quale coraggio la invitai a ballare.
Contro ogni mia aspettativa, lei accettò.


La portai al centro della pista.
Portai entrambe le mani sui suoi fianchi, facendo aderire i nostri corpi.
Lei poggiò la testa sul mio petto, lasciandosi cullare.
Il suo profumo mi invase, era così bello.
Taylor era la ragazza perfetta per me.
Non era una di quelle oche che pensano con la patata.
Era simpatica, sempre con la battuta pronta.
Intelligente, con lei si poteva trattare qualsiasi argomento.
Ed era bellissima, stupenda.
Ai miei occhi era perfetta, era un angelo.
I capelli biondi che ondeggiavano morbidi, i suoi occhi color ghiaccio, il suo sorriso. Si, perfetta.


Fino ad ora avevamo ballato senza alcun intoppo.
Non le avevo pestato i piedi, non l’avevo fatta cadere bruscamente, avevo evitato qualsiasi figura di merda.
Le prove fatte a casa con il manico della scopa stavano dando i loro frutti.
Ehm..


-Tay, c’è qualcosa tra te ed Harry?- chiesi d’impulso.
Non ci eravamo scambiati nemmeno una parola, dovevo rompere il ghiaccio.
Non potevo fare domanda più stupida e scomoda, ma fu la prima cosa che mi venne in mente.
-Io ed Harry? Assolutamente no!- esclamò, scuotendo la testa divertita.
Bene, tutte le mie paranoie erano solo delle stupidate.
Continuammo a dondolarci lentamente, parlando del più e del meno.
Come volevasi dimostrare, parlare con lei era davvero piacevole.
-Ti è mai capitato di fissarti con qualcuno che non ti noterà mai?-
La sua improvvisa domanda mi mandò in confusione.
Se non era Harry il fortunato, allora chi?
-Purtroppo si.- sospirai.
Lei non disse più nulla.
Forse quello era il momento giusto.
Avrei potuto dirle quello che provavo, esternare finalmente i miei sentimenti.
Se avessi ricevuto un rifiuto? Bene, almeno non avrei avuto il rimorso di non averci provato.
-Tay, non immagini nemmeno quante cose ho da dirti.- iniziai.
Taylor a quel punto mi guardò negli occhi, facendo un cenno per farmi continuare.
Sentii la gola farsi secca, le parole non venivano fuori.
“Paura Niall, paura” Mannaggia a Ed Sheeran, quella vocina interiore non mi avrebbe mai dato pace.
Presi un respiro profondo.
Ora o mai più.
-Taylor, tu non sai quante volte sto in disparte ad osservarti. Mi piace guardarti mentre scoppi a ridere per chissà che cosa, perché tu non sai che per me la tua risata è il suono più bello che abbia mai sentito. Amo il tuo modo di fare, le tue crisi isteriche, il modo in cui ti ingozzi di cibo, perfino gli attimi in cui qualcosa ti fa arrabbiare e tu tiri fuori il tuo repertorio da camionista.- mi fermai per prendere fiato.
Lei continuava a guardarmi, non accennava una parola.
-Non ti tratterai mai come meriti, perché sei così dannatamente insicura. Io sono qui, per amarti come nessuno potrebbe fare.-
-Niall..- sussurrò.
Non la lasciai continuare, ormai avevo iniziato e nessuno mi avrebbe fermato.
Le accarezzai delicatamente la guancia.
Riuscivo a percepire la sua pelle d’oca.
-Non ho mai avuto il coraggio di dire quelle maledette due paroline, ma tu.. Tu le fai uscire fuori. Taylor Allyson Lloyd, sono pazzamente, perdutamente, follemente, innamorato di te.-
All’improvviso sentii le sue morbide labbra sulle mie.
Nello stomaco vevo un esercito di elefanti che ballavano la conga.
Le mie gambe erano molli come un budino in quel momento.
I brividi mi invasero, il cuore prese a battere come non mai.
Era questo l’effetto dell’amore?
Perché cavolo, mi sentivo in paradiso.


Mi staccai con riluttanza da quel bacio, per prendere fiato.
-Ci voleva un matrimonio per farti dichiarare, eh Horan?- chiese, con tono divertito.
Fece scontrare le nostre fronti, avvolgendo le braccia intorno al mio collo.
-Ti amo anch’io.- sussurrò, prima di lasciarci trasportare da un nuovo bacio.
-Per domani sera ritieniti impegnata, sei a cena con il sottoscritto.-
Le sorrisi, lei fece lo stesso.
Magari tra qualche anno anche io e Taylor ci saremmo trovati davanti ad un altare, a pronunciare il fatidico ‘si, lo voglio’.
Chi lo sa.
Per adesso mi sarei goduto il presente, al futuro ci avrebbe pensato il destino.



Sette anni dopo.

-Vuoi tu, Niall James Horan, prendere come tua legittima sposa la qui presente Taylor Allyson Lloyd, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà, finche morte non vi separi?-
Coglione di un prete, e lo chiede anche.
-Si, lo voglio.- dissi, con voce tremante.
Sarei scoppiato a piangere, proprio come una femminuccia.
-E vuoi tu, Taylor All..-
-Si, si, si, si, si. Mille volte si!- lo interruppe quella che ormai potevo considerare mia moglie.
Sempre fuori dagli schemi, sempre pronta a sorprendermi.
Si, Taylor era la donna della mia vita, l’unica che avrei mai potuto amare.
Noi due eravamo la prova che il ‘per sempre’ esisteva davvero.


 
Sssalve :3
ieri sera, guardando un film dove due tizi si sposavano, mi è venuta la geniale idea di scrivere questa One-Shot sul nostro Horan *ww*
ammetto che non è un granchè, ma mi è venuta l’improvvisa voglia di scriverla e non potevo non pubblicarla!
se vi va di passare, sto scrivendo una FF su Harold: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1778795&i=1
e ho scritto una OS, sempre su di lui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1774949&i=1 (in effetti, la FF è basata sulla OS)
io AMO la Swift, quindi immaginate il personaggio di Taylor proprio come lei. (originale il nome lol)
L’immagine di Harry e Taylor come migliori amici mi piaceva troppo asdfghjkl *---*
Louis e Zayn sempre simpaticissimi, eh!
E Liam? Aww, Liam che si sposa! Ma ve lo immaginate il piccolo Payne con una moglie?
Ah, e poi Niall, non c’è bisogno di descriverlo!
E non ho niente contro Zac Efron lol
non vi rompo più le scatolette, grazie per aver letto questo cacchina rosa (?).
Alla prossima! :**

 

  
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