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Autore: Roly_chan    02/05/2013    4 recensioni
Bonnie compie ventiquattro anni e tutti sono lì per festeggiarla, ma qualcosa non va.
Così il suo giorno preferito, si trasforma in quello più strano, dove si rende finalmente conto di quello che realmente vuole.
Dal capitolo:
"< Certo. Felice. > rispose infine, incerta e ostentando un sorriso.
Da quel momento non voleva altro che quella giornata finisse, così da andare a chiudersi in camera sua e nascondere dalla sua vista quel oggetto."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Storia che contiene un presunto spoiler direttamente dal prossimo libro della saga: "The vampire diaries: the salvation"





Bonnie non aveva aperto nemmeno gli occhi, che già sorrideva radiosa.


Quello era il suo giorno preferito. Il giorno del suo compleanno.

Potevano passare gli anni, ma le sue reazioni erano sempre le stesse.

Spalancò i suoi grandi occhi marroni e saltò giù dal letto, saltellando per le scale che portavano al piano inferiore.

Era tornata solo quella settimana nella casa che fino a sei anni fa aveva diviso con i genitori.

Poi ci era stato il college e infine il lavoro, in un’agenzia di viaggi.

Non era una grande aspettativa, ma non si lamentava.

Le piaceva lavorare lì, era tutto più semplice, tutto così nella norma.

Inoltre viveva in un piccolo, ma accogliente, appartamento con il suo Zander.

Ormai stavano insieme da sei anni, e lei nemmeno si immaginava una vita senza di lui.

Aveva trovato il suo equilibrio.

Tanto cercato e agognato, e avrebbe fatto di tutto pur di non perderlo.

<< Buongiorno! >> disse, arrivando in cucina.

Ad accoglierla non c’era nessuno, oltre a una torta con sopra delle candeline accese.

Bonnie la guardò trasognante, e con gioia si avvicinò leggendo quello che c’era scritto sopra: “ Buon compleanno +24”.

La rossa si fermò qualche secondo di più ad osservare quel numero.

Ormai era cresciuta, non era più una fanciulla.

Ormai aveva la sua stessa età.

Venne riportata alla realtà dall’urlo alle sue spalle:<< Auguri! >> le dissero in coro i suoi amici e genitori.

C’erano tutti: Stefan, Elena, Meredith, Matt e perfino Zander!

“ Tutti, tranne lui.” Pensò istintivamente, senza provare una vera emozione. O almeno in quel momento, con il suo ragazzo che la guardava sorridente, non riusciva a distinguere bene ciò che sentiva.

<< Forza! Spegni le candeline ed esprimi un desiderio. >> la incitò, proprio il licantropo.

Bonnie si girò di nuovo verso quella torta, cercando di pensare a qualcosa che volesse, ma il suo cervello si focalizzò unicamente su quel 24.

Così, meccanicamente soffiò le candeline, senza chiedere niente.

Quella che doveva essere il suo giorno preferito, si trasformò in quello più strano.

Aveva sorriso tutto il tempo, scartando i vari regali e rimanendo senza parole alla vista di un anello da parte di Zander.

<< E’ senza pretese. Voglio solo che incominci a pensarci. >> le sussurrò in un orecchio, mentre l’aiutava a metterlo.

Subito le sue amiche si fiondarono per osservarlo e lasciarsi andare in vari commenti su come volessero essere al suo posto.

<< Non sei felice? Tu hai sempre desiderato tutto questo. >> le disse Elena, abbagliandola con uno dei suoi sorrisi.

Ma Bonnie non venne contagiata e rimase a guardare quell’anellino stranita.

<< Certo. Felice. >> rispose infine, incerta e ostentando un sorriso.

Da quel momento non voleva altro che quella giornata finisse, così da andare a chiudersi in camera sua e nascondere dalla sua vista quell’oggetto.

Pensare? Pensare al suo matrimonio?

Zander suo marito?

Le era capitato di fantasticare qualche volta, ma ora che tutto era diventato realtà, voleva solamente scappare.

Lui non gliel’aveva chiesto esplicitamente, però era stato molto chiaro lo stesso: voleva essere sicuro che lei fosse pronta.

E non lo era per niente.

Il fatto di voler fingere di essersi accidentalmente staccata l’anulare della mano sinistra, mentre tagliava la torta, doveva farle immaginare che c’era qualcosa che andava oltre al semplice ‘ non è ancora il momento giusto’.

Ogni tanto lanciava qualche occhiatina a Zander, e lo trovava sempre a contemplare quell’anello con gli occhi che brillavano felicità.

E questo non faceva che abbatterla ancora di più.

Si sentiva una vigliacca, un’ipocrita e ancora una bambina.

Come poteva avere paura del grande passo?
Non aveva sempre fantasticato su quale abito indossare, sui colori del bouquet, sulla chiesetta in campagna?

Cos’era cambiato?
E poi già conviveva con il licantropo, che differenza faceva ora?

Avrebbero solamente ufficializzato il loro legame.

Sarebbe diventato indissolubile.
Lei e Zander. Moglie e marito. Per sempre.

Al solo pensarci si sentiva mancare l’aria, come intrappolata in una gabbia.

E quelle non erano decisamente emozioni da provare, dopo che l’amore della tua vita ti faceva una proposta del genere.

Dopo un pranzo abbondante e squisito, ognuno decise di ritornare a casa, facendo ancora tanti auguri alla festeggiata.

<< Domani chiamami, che vengo a prenderti. Non sarà lo stesso dormire in quel letto senza di te, sta notte. >> le disse il suo ragazzo, per poi scoccarle un leggero bacio sulle labbra.

Bonnie non si era mai infastidita così tanto per quel gesto in tutti quegli anni.
C’era qualcosa che stonava, di sbagliato.

Forse l’unico problema era lei, che quel giorno era troppo strana.

Passò un altro po’ di tempo, poi decise di andare in camera sua.

Esausta si gettò sul letto, rimanendo a fissare il soffitto, come se lì ci fossero scritte le risposte alle sue domande.

Frustrata si rannicchiò su stessa, girandosi a sinistra e solo quel momento notò un pacchettino appoggiato sul comodino.

Dopo averlo preso e scartato trovò al suo interno una collanina con un ciondolo che rappresentava un-non sapeva bene- cosa.

Se lo rigirò fra le mani, incantata.

Che quello dell’anello fosse tutto uno scherzo e quello era il vero regalo?

L’avrebbe voluto con tutto il cuore.

Abbassò lo sguardo e notò che prima accidentalmente aveva fatto cadere un bigliettino.

Quando lo lesse, stava quasi per svenire.

Scritto con una calligrafia sottile ed elegante, il biglietto conteneva gli auguri più belli che Bonnie potesse mai ricevere.

"Mio piccolo pettirosso. Congratulazioni per aver raggiunto i ventiquattro anni. E' un'età ancora incredibilmente giovane, ma almeno non sei più una bambina. L'allegato viene dall'Egitto ed è più vecchio addirittura di me. L'uccello è un falco. Una strega che ho incontrato a Luxor mi ha detto che rappresenta potere, saggezza e tutela - tutto ciò che desidero per te. Sii forte, sii saggia, sii prudente.

PS: Ho sentito che stai ancora con il lupo cresciuto troppo. Digli di comportarsi bene o dovrà rispondere a me."

Piccolo pettirosso. E c’era solo una persona che potesse chiamarla così.

Saltò giù dal letto e si catapultò alla finestra, guardandoci fuori come una forsennata.

Il suo cuore batteva all’impazzata e quasi aveva il fiatone, mentre il sorriso felice, che aveva quella mattina, ricomparve sul suo viso.

Dove essere vicino, per forza.

Stette lì, attaccata alla finestra, per dieci minuti buoni, poi si staccò quasi si fosse scottata.

Ma che le prendeva?

Non poteva comportarsi così, non doveva sentire quei sentimenti.

Eppure aveva sempre sperato in una cosa del genere.

E si sentì di nuovo come sei anni prima.

Una ragazzina imbranata, innamorata di un uomo impossibile.

Pensava di aver superato quella fase e invece era ancora lì, a morire quasi, ogni volta che lui le riservava qualche attenzione.

Subito si asciugò una lacrima che prepotente fuoriuscì dai suoi occhioni.

Perché non riusciva a dimenticarlo?

Lei amava Zander, ne era certa.
Ma allora perché rabbrividiva al solo pensiero di stare per sempre con lui?

Le ritornò in mente l’ultima volta che lo aveva visto.



Era da poco ritornata con il licantropo, e in quel momento stava proprio per aprire la porta della stanza del suo ragazzo.

Si era messa d’accordo con il suo compagno di stanza e si era fatta dare le chiavi.

Aveva deciso di fargli una bella sorpresa per festeggiare il loro ricongiungimento.

D’un tratto sentì come una follata di vento dietro di sé, e si voltò di scatto.

Si aspettava un nuovo nemico e invece era solo Damon, che la fissava serio.

In un primo momento la rossa rimase semplicemente a ricambiare quello sguardo, quasi impaurita.

Perché la guardava così?
Cosa aveva fatto?
Cos’era successo?

Poi si decise a parlare:<< Damon, che sorpresa. Cosa ci fai qui? >>

Cercò di essere tranquilla e naturale, ma in realtà si sentiva terribilmente impacciata e confusa.

Sì, confusa.
Perché quando era con lui non sapeva mai cosa provava.

Si faceva semplicemente trasportare dall’istinto e si perdeva in quegli occhi neri così profondi.

<< Sto per andare via. >> disse il vampiro, non facendo trasparire nessuna emozione nella sua voce.

<< Ah. >> rispose semplicemente la strega, mentre il suo cuore perdeva un colpo.

Le stava dicendo addio, per sempre.

La cosa era prevedibile: Elena, disperata, era corsa da Stefan per chiedere perdono.

Questo doveva essere stato un duro colpo per lui.
L’ennesima prova che fra loro non c’era futuro.

Così aveva deciso di tagliare i ponti con tutti quegli umani.

Non c’era bisogno che si spiegasse, Bonnie lo sapeva e lo capiva.

Non c’era più niente lì per lui.

Eppure lei avrebbe voluto solo convincerlo a rimanere, nonostante potesse passare per un’egoista.

<< Magari un giorno ci rivedremo. >> disse semplicemente il moro, voltandosi e incominciando ad allontanarsi.

Bonnie agì proprio d’istinto.

Lasciò cadere a terra tutto quello che aveva in mano, e corse verso di lui, afferrandolo per la manica della giacca di pelle e costringendolo a girarsi.

Damon lo fece, mentre alzava un sopracciglio, meravigliato che il suo Pettirosso si fosse messa in punta di piedi e lo baciasse.

Ben presto però lui la circondò la vita con un braccio, mentre con l’altra mano le toccava sensualmente la schiena.

Bonnie aveva la pelle d’oca e in contemporanea si sentiva andare a fuoco.

Si era aggrappata a quella giacca, sperando di non cadere a terra… le sue gambe tremavano terribilmente!

Si sentiva mancare il respiro, ma proprio non riusciva a mettere fine a quel contatto.

Perché sapeva che sarebbe stato l’ultimo.

Quando però fu costretta a farlo, prese il suo viso fra le mani, scrutando quegli occhi attentamente.

Voleva che nessun dettaglio le sfuggisse, doveva ricordarsi tutto.

Poi gli diede un altro bacio, questa volta senza approfondirlo.

Voleva solamente assaporare la consistenza di quelle labbra così morbide e godersi quel profumo così inebriante.

Quando stava per staccarsi però, fu Damon ad afferrarla per la vita, alzandola da terra, e a baciarla.

Bonnie prese alcune ciocche dei suoi capelli fra le mani, lasciandosi trasportare in quell’ultimo bacio.

Il vampiro la rimise a terra, guardandola e poi senza aggiungere altro, si voltò e andò via.

Ma le parole di Bonnie le sentì forte e chiaro:<< Un giorno. Ne sono sicura. >>


Quel giorno era arrivato?
Lei era pronta a mollare tutto?

C’era comunque da fare i conti con quello che provava per Zander. I suoi sentimenti erano reali.

Quando rilesse quel biglietto una nuova consapevolezza nacque in lei.

Sarebbe stata saggia, smettendola di illudere se stessa e quel ragazzo.

Sarebbe stata forte, affrontando tutte le conseguenze.

Sarebbe stata prudente, non facendo più soffrire il suo cuore.

Quel giorno era arrivato, era pronta.

L’avrebbe trovato e l’avrebbe costretto a restare.

Perché non c’era mai stato nessun confronto, Damon era parte di lei.












Salve a tutti!
Non scrivevo sui miei adorati Bamon da mesi! ma due giorni fa lessi questa notizia e subito mi è venuta voglia di scriverci qualcosa al riguardo.
Ci tengo a precisare, per chi non lo sapesse, lo spoiler sarebbe il contenuto di questo bigliettino scritto da Damon a Bonnie.
Io l'ho scoperto grazie a una pagina su facebook che però non ricordo xD Se l'amministratrice di quella pagina ha letto questa storia sappi che hai reso felice una ragazza che ha il cuore a pezzi perchè questo Bamon proprio non ce lo vogliono dare!
La storia non ha grandi pretese, anzi non ho sviluppato nemmeno -come di solito cerco di fare- i vari pensieri dei personaggi.
Davvero è stata una cosa di getto xD Spero solo che sia capito cosa prova Bonnie ( felicità, smarrimento, coraggio. Che per il matrimonio con Zander non è pronta perchè non è in realtà quello che vuole. Ma mollare tutto per correre da Damon, anche se non è nel suo stile, sì, perchè è lui quello che vuole) anche se non ho approfondito.
Inoltre ci tengo a precisare che io non ho letto Moonsong (mi sento una pessima fan, ma non ho il coraggio di leggere quel libro), ma so la trama. E la parte dove ho scritto di Elena e Stefan si riferisce al fatto che il vampiro la scopre a baciarsi con Damon e si arrabbia? la lascia? non ricordo xD
 Concludo questo sproloquio ringraziando: chi leggerà questa storia, chi ha letto le precedenti e aggiunte fra seguite ecc.
Spero a presto, baci da Roly_chan! 

  
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